Requiem - The Knight and the Queen

di Horrorealumna
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◊ Soprannome ◊

 
 
«Ora ti chiamano “Capoclasse Horror”» rise Yoshiki Kishinuma durante il turno delle pulizie insieme ad Ayumi. Certe occasioni per starle così vicino erano davvero rare; nessuno si era forse accorto che spesso, dopo giorni e giorni d’assenza, lui tornava a scuola, a volte, solo per non mancare di quelle preziose opportunità?
Aveva afferrato il sacco con il pattume e insieme a lei si era diretto verso il cortile esterno. Una volta finito il lavoro, Ayumi riprese il discorso lasciato in sospeso:
«Per le candele?» disse lei con tono annoiato, con la mente che spaziava altrove, «E poi, cosa posso farci? Se mi piacciono, non posso cambiare. E se racconto quelle storie, lo faccio solo per condividerle con voi altri.»
Ritornati di fretta nella classe 2-9, dopo essersi fermati nei bagni per lavarsi le mani, presero le loro cose e si avviarono nuovamente verso l’ingresso; il cielo aveva assunto già un tenue colore rossastro.
«”Horror”... » ripeté perplessa la ragazza guardando il tramonto.
«Non te la prendere!» la fermò velocemente il ragazzo, proprio accanto a lei, «E’ solo uno stupido soprannome.»
«Stupido... » mormorò lei, abbastanza forte, però, da farsi sentire dal compagno.
Yoshiki si grattò la nuca nervoso, borbottando velocemente:
«Non intendevo dire che fosse, ehm, così stupido! Dovresti sentire certi...»
«Chi si avvicinerebbe mai a una ragazza che è chiamata da mezza scuola “Capoclasse Horror”?» domandò lei stessa a nessuno in particolare, con una nota di tristezza nella voce, «Mochida una volta mi confessò che qualcuno ti chiamava Knight-kun(*). Vedi, c’è un bel po’ di differenza, “Cavaliere”... »
Il biondino rivolse divertito gli occhi al cielo, sospirando ad Ayumi:
«Non fare di tutta l’erba un fascio, Shinozaki. E per la cronaca, odio i soprannomi, il mio in particolare!»; per un attimo gli sembrò di aver notato il suo sguardo corrucciarsi, solo per qualche secondo, e si fermarono, entrambi perplessi, ma per diverse ragioni.
Neanche un secondo dopo, in ogni caso, erano già diretti verso casa.

 

 


















* Kishinuma, il cognome del ragazzo, è composto da due ideogrammi giapponesi. A seconda della lettura, il primo (“Kishi”) è traducibile anche come “Cavaliere”; ciò comporta che alcune ragazze lo chiamino giocosamente “Knight-kun”, per l'appunto, “Cavaliere”.
Il “-kun” finale è il suffisso con cui i ragazzi identificano i propri amici o compagni di classe.

 
 
 

E oggi, 12 Settembre, Ayumi Shinozaki compie 23 anni. Mi sembrava giusto dedicare un capitolo un po' più incentrato su di lei, giusto per festeggiarla.
Avrei voluto scrivere qualcosa incentrato sulla festa, sul suo compleanno in sè per sè, ma non ne ho avuto l'occasione
Ma sono comunque felice di questo capitolo ^__^

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