*Yunie
entra piano piano* Ehm...lo so lo so...doveva essere l'ultimo capitolo
quello precedente, ma io non ho potuto resistere. Vi lascio al cap e
capirete perchè non sono riuscita a non farlo.
Capitolo 10 [Epilogo(NaruHina Version)]
Hinata
Hyuga si accasciò l' ennesima volta sul freddo pavimento
della sua camera. Le lacrime incontrollate scendevano dal suo viso.
Più cercava di asciugarle, più queste
aumentavano. Era stata una stupida. Si era illusa nuovamente. Era
convinta che una volta mostrato a suo padre ciò che valeva,
questi l' avrebbe considerata di più. Ma si era sbagliata.
Strinse forte i pugni, cercando di frenare almeno i singhiozzi, ma
invano. A quel punto provò un istinto irrefrenabile: doveva
vederlo, a tutti i costi. Con una forza ed un coraggio che pensava di
aver ormai perduto, si alzò e cercando di fare il minimo
rumore, per non svegliare nessuno, aprì la porta...
***
Gettò
un' ultima occhiata alla villa. Trattenne a stento un' altra ondata di
lacrime e andò via correndo. Se fosse scappata nessuno
avrebbe sentito la sua mancanza. L' unica cosa di cui era certa in quel
momento è che aveva bisogno di lui, voleva vederlo,
toccarlo, sentirlo vicino come mai prima d'ora. Aveva un disperato
bisogno del suo sorriso allegro e contagioso, dei suoi bei occhi
limpidi. Giunse a casa sua con il fiato corto. Bussò alla
porta pronta a gettarsi tra le sue braccia, ma ciò non
avvenne. Nessuno le venne ad aprire. Naruto non era in casa.
Lottò contro un moto di disperazione improvviso, cercando di
pensare dove potesse essere andato. Ci arrivò. Corse in
direzione del Campo d' Addestramento e vi arrivò dopo pochi
minuti, respirando a malapena. Ma aveva ragione, era lì.
Ogni volta che era pensieroso, andava in quel luogo, sedendosi sulla
riva del lago, osservando il cielo stellato. Si avvicinò
lentamente, senza fare rumore, abbracciandolo poi da dietro, affondando
il viso nella sua schiena. Naruto sussultò
leggermente, ma capì immediatamente di chi si trattasse.
Sorrise appena girandosi verso di lei e stringendola più
forte. La sentì singhiozzare, ma non fece domande. Era lo
stesso motivo per cui stava male lui e quello per cui si trovava in
quel luogo.
-Na-Naruto...se
io mi sposo...mio-mio padre non mi permetterà mai
più di vederti!- quasi gridò, in preda all'
angoscia.
-Non
succederà, Hinata, te lo giuro-sussurrò lui,
carezzandole i capelli.
Hinata
sollevò lo sguardo per poterlo guardare negli occhi. Era
tranquillo, come se sapesse esattamente ciò che diceva. I
singhiozzi si affievolirono... quello era un vero e proprio
giuramento...
***
-Come? Potresti
ripetere ciò che hai appena detto?-
Naruto rimase
impassibile di fronte all' alterazione di Hyashi Hyuga, facendolo
innervosire ancora di più.
-Io sono qui per
chiedere la mano di Hinata, signore-
La ragazza
sussultò, spaventata da una possibile reazione da parte del
padre, ma questi stranamente rimase immobile: sul viso una maschera di
cera.
-E in base a
cosa dovrei acconsentire?-
-Papà!-
-In base al
fatto che io la amo.-
Una gioia
immensa pervase il cuore della Hyuga, che non potè fare a
meno di arrossire. Hyashi parve messo in difficoltà, ma fu
solo un attimo. Non avrebbe mai permesso ad ragazzino insolente e
sfacciato come lui di sposare sua figlia. Ne sarebbe valso del nome del
loro clan. Hinata avrebbe dovuto prendere come marito un buon partito.
-Questi
sentimenti inutili non sono di mia competenza. Non ho alcuna intenzione
di lasciare mia figlia nelle mani di un...-
-BASTA!!- un
grido spezzò l' aria carica di tensione che si era venuta a
creare. I due guardavano la giovane Hyuga che se ne stava in piedi, con
i pugni serrati e tremanti, la rabbia le si leggeva in faccia.
-Non hai il
diritto di dirmi cosa devo o non devo fare! Io amo Naruto
più di ogni altra cosa al mondo, e ora che finalmente posso
vivere il mio sogno non puoi distruggerlo! Anche a costo di abbandonare
questo clan e questa casa!-
Hyashi la
guardò spiazzato. Come era possibile un cambiamento
così repentino?
-Come osi
mancare di rispetto a me?- si alzò di scatto e lo stesso
fece Naruto.
-Non mi importa!
Voglio andarmene via! Io ti odio! Ti odio con tutto il cuore!!-
urlò quel fiume di parole tutte d'un fiato. Tutto
ciò che aveva ossessivamente tenuto nascosto dentro di lei.
Era certa che le sarebbe costato caro, infatti l'uomo alzò
un mano e mentre lei si preparava per un sonoro ceffone che avrebbe
lasciato il segno, il biondo lo aveva già fermato.
-Non si azzardi
a toccarla.-
Hyashi
strattonò il braccio.
-Insolente di un
ragazzino, spostati immediatamente!-
-Se lei prova
ancora a toccarla, non la salverà neanche il fatto che
è suo padre, signore- marcò l'ultima parola,
quasi in maniera sarcastica.
Hyashi era
immobile, gli occhi di quel ragazzo gli avevano provocato un brivido
lungo la spina dorsale, un brivido colmo di terrore.
-Andiamo
Hinata...- prese per mano la ragazza e fece per andarsene.
-Se esci fuori
da questa casa, non sognarti di rimetterci piede.-
La ragazza si
voltò lentamente, rispondendogli con un tono freddo che mai
quelle labbra avevano proferito.
-Addio,
papà-
***
-Sei
sicura di ciò che hai appena fatto?- chiese Naruto,
prendendo posto sul pavimento di legno di casa sua e facendola
accomodare tra le sue gambe, mentre lei si appoggiava al suo petto. La
ragazza si limitò ad annuire.
-Solo
così mio padre capirà quanto tengo a te e mi
lascerà in pace.-
Naruto
sorrise, confortante, stringendola e riscaldandola.
-E
poi se ho te..posso superare ogni cosa, Naruto-
***
-Ed anche questa
sera la storia è conclusa-
-Oh mamma, la
vostra storia è dolcissima!- esclamò estasiata
una bimba dai capelli neri e gli occhi azzurri, osservando la figura
bella ed elegante di sua madre.
-La sento ogni
sera ma ad ogni racconto mi piace di più!-
Hinata sorrise.
-Ora
và a letto che domani c'è l' accademia, Hime-
La bimba
annuì ubbidiente, fiondandosi in camera sua. La giovane
Hyuga... pardon, Uzumaki le gettò un' ultima occhiata prima
di riprendere a sistemare la cucina, mentre la sua mente vagava sui
ricordi appena raccontati alla figlia. Ci era riuscita. Era riuscita a
crearsi una vita senza l'aiuto di nessun' altro. Era fiera di
sè stessa. Il rumore improvviso del cigolio di una porta la
fece sobbalzare e la riscosse dai propri pensieri. Nemmeno il tempo di
voltarsi si sentì avvolgere da un calore improvviso ma allo
stesso tempo così familiare.
-Ciao, Hinata-
Lei si
voltò, sfiorando appena le labbra del marito.
-Ciao, Naruto-
-PAPAAA'!!!-
Himeka fece
capolineo dalle scale gettandosi tra le braccia del padre, euforica. La
mora la rimproverò con tono scherzoso e mentre osservava la
dolcezza della scena pensò che dopotutto la sua vita non
poteva che andare meglio.
E
tadan! Ecco l'ho fatto. E non me ne pento. Mi dispiace solo di aver
detto che quello precedente era l'ultimo. Mi sono sbagliata.
Grandemente, anche. Bè ora siamo davvero alla fine.
Scusatemi ancora, per farmi perdonare dedico questo capitolo a tutte le
fan NaruHina. Questo è per voi! Inoltre desidero ringraziare
le 8 persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Un Grazie di
cuore. Spero che mi facciate sapere cosa ne pensate di questo ultimo
(davvero) capitolo, anche voi tutti lettori silenziosi. Per sapere
almeno alla fine se la fict vi è piaciuta o meno. Un bacione
e a presto, spero.
Ci
vediamo nel seguito! xD
Yunie
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