Chapter
2: Do you know your
enemy?
Ci mancava solo il suo migliore
amico a dargli sui nervi,come se quella mattina non avesse avuto
già abbastanza
grattacapi. Non aveva avuto le prime due ore di
lezione,poiché non era stata
ancora assegnata la cattedra di Storia e Filosofia,quindi aveva passato
la
mattinata sdraiato sull’erba del giardino,con il tiepido sole
di un irlandese
Settembre a scaldargli il volto. Si udì impercettibilmente
il suono della
campana,che suggeriva ad Eltanin di avviarsi lungo il giardino,per
seguire la
lezione introduttiva di Astronomia. Fortunatamente (o
sfortunatamente,dipende dai punti di vista)
per lui incrociò gli oggetti dei suoi pensieri: Parker,Flynn
e la Brown stavano
uscendo dall’edificio,verso la sua stessa meta.
“ Purtroppo il fato non ci ha
voluto privare della tua presenza costante in questa scuola,Parker!
Oh,e c’è
anche la ruota di scorta: che piacere rivederti Flynn!” fece
un impercettibile
inchino di scherno: la voce del biondo era fredda e tagliente.
“Potrei dire lo stesso di te
Gray. Gira voce che te la stai passando male,peccato che tu abbia
deciso di
tornare qui.” Hyperion era abituato alle insulse frecciatine
del biondo e aveva
capito come rispondergli a tono.
Un flusso di rabbia salì lungo le
vene Eltanin: che diavolo ne sapevano gli altri di quello che stava
passando e
di quello che aveva passato? “Non osare rivolgerti a me con
quel tono Parker,ti
avverto.” Il ragazzo si era avvicinato al moro con passo
svelto e ormai lo
sovrastava almeno di una spanna. Hyperion non si ritrasse.
“Oh e che faresti?
Chiami mammina e papar..”
“Basta!”
Il moro non aveva fatto in tempo a finire la
frase che la voce nervosa della rossa lo bloccò.
“Ora basta
Hyperion,andiamocene.” Gli occhi color caramello di Selene
erano stati fissi
sulla figura del biondo per tutto il tempo della discussione e non le
fu
difficile notare la reazione avuta dal ragazzo alle parole del suo
migliore
amico: se avesse continuato a parlare,di sicuro si sarebbe ritrovato
con la
mascella rotta.
Eltanin rimase incredulo di
fronte alla scena che gli si era presentata davanti; la Brown,per
qualche
strana ragione,aveva impedito che Parker continuasse con le sue
stupide,e
quanto meno fuori luogo,battutine. Cosa sapeva? Osservò il
volto sorpreso dei
due ragazzi senza sapere come ribattere. “Beh..ti
è andata bene Gray.” Si
intromise Flynn e,dopo avergli rivolto uno sguardo sprezzante,si
allontanarono
verso la lezione di Trigonometria,lasciando la loro migliore amica in
giardino,diretta anch’essa verso Astronomia.
“Non credere che l’abbia fatto
per fare un favore a te,Gray; volevo solo evitare che Hyperion e Justin
si
mettessero nei guai per averti picchiato.” I due ragazzi
erano arrivati al
luogo dove si sarebbe dovuto tenere la lezione,ma non trovarono posti
distanti
l’uno dall’altra e,costretti,si sedettero vicini,in
attesa che professore
parlasse. Eltanin osservò con la coda dell’occhio
la ragazza,seduta affianco a
lui e si accorse di non aver mai fatto caso al cambiamento,seppur
impercettibile,della Brown: la sua memoria lo aveva lasciato ad un
ragazzina
piccola,con i capelli rossi arruffati e del tutto simile ad un elfo,con
le
orecchie leggermente appuntite e il naso minuscolo. La situazione non
era
particolarmente cambiata,Selene aveva le stesse orecchie e lo stesso
naso,spruzzato di lentiggini,ma i suoi capelli non erano più
arruffati e
disordinati,bensì lunghi e all’apparenza
morbidi,che le davano un’aria molto
più adulta e matura,nonostante la sua altezza si fosse
fermata al metro e
mezzo. Lo sguardo della rossa lo incenerì in un
istante
“ Vuoi un autografo o
hai intenzione di continuare a fissarmi?”
In un lampo di pura pazzia suicida il
ragazzo esordì “Sei rimasta bassa. Quanto sarai
alta,un metro e mezzo?”
Si
pentì subito della sua stupidità: a che cavolo
stava pensando? Non erano
amici,lui era stato un mostro con lei e odiava i suoi amici
cretini,perché
stava intavolando una conversazione? Di sicuro ora lo avrebbe fatto
fuori.
Selene sbarrò gli occhi e la punta delle sue orecchie
cominciò a colorarsi di
rosso.
“Per la cronaca non sono una nana,sono più di un
metro e mezzo!” Notando
il sopracciglio alzato del ragazzo,come a volerla prenderla in giro,si
scaldò
ancora di più. “ E tra parentesi sono cinque anni
che stiamo nella stessa
scuola,e ti accorgi solo ora che sono bassa? Dove sei stato con il
cervello,ammesso e concesso che tu ne abbia uno,in questi ultimi
anni?”
Era
sicura di non aver parlato in modo diverso da quello in cui gli si
rivolgeva di
solito,ma lo scurirsi del volto di Grey la fece sentire stranamente in
colpa.
“Senti..mi dispiace non avrei dovuto..”
“Zitta. Non mi importa.” La voce di
Eltanin era più tagliente,fredda e cupa del solito.
“Non mi importa di te,di
quanto sei bassa o delle tue stupide scuse.”
Selene non avrebbe dovuto sentirsi
offesa e in effetti non lo era: si sentiva ferita. E arrabbiata. Era
stato lui a
cominciare con le domande,lui a provocare lei e suoi amici,lui ad aver
scelto
il suo stesso corso di Astronomia. Un momento,questo cosa
c’entrava? Nulla,ecco
cosa,ma doveva cercare tutto quello di cui poteva incolparlo.
“Non ti ho
chiesto io di parlarmi,di farmi delle domande,di sederti vicino a me!
Hai fatto
tutto da solo e ora cosa vuoi da me?” il tono di voce della
rossa si era alzato
di un’ottava.
“Signorina Brown,Signor Grey,siete pregati di lasciare la
lezione
e tornarvene nel vostro dormitorio: è dall’inizio
della lezione che state
disturbando tutti con il vostro chiacchierare.”
***
Non ci
poteva credere. Era stata
cacciata dalla lezione che aspettava da mesi! E tutto per colpa di
quell’imbecille con qualche disturbo bipolare! Selene
percorreva a passo svelto
i corridoi,diretta verso la Sala da Pranzo per cenare. Era rimasta
chiusa in
biblioteca tutto il pomeriggio,cercando di smaltire la rabbia con pochi
risultati,senza nemmeno aver incontrato i suoi amici,che probabilmente
l’avevano data per dispersa. Erano le 20 passate quando
entrò in sala,sedendosi
alla destra di Hyperion.
“Chi ti ha riesumata? Dove sei stata tutto il
pomeriggio? Hai abbandonato me e Justin al nostro crudele
destino!” il moro le
diede una piccola spinta con la spalla,mentre indicava con la testa
l’amico
castano seduto davanti a lui.
“Ho avuto una discussione con Eltanin Grey e il
prof ci ha cacciati dalla lezione! Sono stata in biblioteca cercando un
modo
per ucciderlo senza far ritrovare il cadavere.”
“Che cosa vuole ancora da te?
Non aveva smesso di darti il tormento due anni fa?”
brontolò Justin,azzannando
una coscia di pollo.
“Ha ragione Justin, sono anni che non ti prende
più di
mira; anzi a dirla tutta da due anni a questa parte se la prende solo
con noi”
ridacchiò Hyperion. Avevano ragione,pensò la
ragazza. Perché aveva smesso di
darle il tormento,così di punto in bianco? Non ci aveva mai
pensato prima in
effetti; con lo sguardo cercò il ragazzo ma
incontrò un paio di enormi occhi
verdi. Cole Hyde la fissò sorridente e fece spallucce: il
posto di fronte al
suo era l’unico vuoto.
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