Eccoci qui
con il quarto capitolo. Zoro è davanti alla porta,
sogghignante ( bloodlily ottima immagine!!!), di fronte a lui Nami.Ma è
davvero solo il disprezzo quella scarica elettrica che
viaggia tra i loro sguardi incrociati?
Coscienza
di Zoro
Il jolly roger schiocca in cima all’albero maestro,
li puoi vedere dalla finestra che da sul porto: il ragazzino e la
giovane donna, coloro che ti hanno inflitto la più pesante
sconfitta della tua carriera, senza contare quella volta che Drakul ti
ha quasi ucciso, ovviamente.
Attraccano poco distante dall’approdo principale,
senza nessuna vergogna: si stanno presentando, impudenti come bambini,
sull’orlo del baratro, nella bocca del nemico, e tu li
morderai senza pietà, non è così,
figliolo?
Li dilanierai, spezzerai loro le ossa e poi le lascerai biancheggiare
al sole impassibile delle estati veneziane.
Non meritano la tua pietà, l’hanno
uccisa a sangue freddo, implacabili quanto e più di te,
hanno distrutto la tua dignità. Era il colpo della vita, che
avrebbe riportato il ghigno sul tuo grugno sfacciato. Eri appena stato
dilaniato da Drakul, ti servivano soldi e un valido motivo per andare
avanti, la conferma che dopotutto eri il re dei cacciatori di taglie.
Invece loro ti passarono sopra senza alcun rispetto, ti
lasciarono a terra senza nemmeno ucciderti, cosa che giunto a
quel punto avresti di gran lunga preferito.
Ti permisero campare, come un povero cane pulcioso a cui si fa dono di
un osso da sgranocchiare quei pirati ti lasciarono sgranocchiare la
vita. Ed eccoli che ti offrivano una seconda opportunità:
quella di tornare sotto le accecanti luci della ribalta, che avevi
tanto amato e che credevi ti rendessero felice.
In questo periodo di ozio hai realizzato che in
realtà niente ti ha mai reso felice più della
gloria, l’aria che respiri e il cibo di cui ti nutri.
La fame di quelle luci ti ha spinto fino a qui, sulle loro tracce, in
un androne buio, davanti ad una ragazzina insopportabile che ti punta
un bastone da vecchietto addosso.
Le sorridi..forza, parla! – ci conosciamo, madame?- le
domandi bloccando il suo bastone con una delle tue spade.
-Non è il momento di fare le presentazioni signore!Sto
affrontando una questione delicata- la ragazzina ti sbatte la
porta in faccia.
Eh no! Non si sbatte la porta sul muso a Roronoa Zoro, tornato per
prendersi la sua rivincita sul piccolo pirata gommoso!
Fatti valere, figliolo! Cominci a prendere a spallate la porta. Dentro
si sentono movimenti frenetici, un tavolo che si sposta, parole
concitate. Che cretini…per quanto spostino quella tavolaccia
davanti all’ingresso non basteranno quattro assi inchiodati
malamente insieme a fermarti.
Fai irruzione nella casa con un sorriso ben stampato sul viso
incattivito, ma senza nemmeno darti il tempo di reagire vieni spinto in
uno sgabuzzino la cui porta si apre di fronte a quella principale. La
porta si chiude con uno scatto secco. Sei intrappolato dentro la
cassaforte di Nami, ti rendi subito conto che non
c’è via d’uscita: quella robaccia
è pensata per resistere a tutto.
Senti la rossa che ti sbraita, dall’altro lato della pesante
serratura: - Adesso questi pirati mi spiegano perché ce
l’hai con loro e poi forse, se fai il bravo, ti
faccio uscire di lì!-
Per tutta risposta anche tu alzi la voce:- Dovete consegnarli alla
giustizia, sono individui pericolosi!-
Rufy tra una masticata e l’altra fa notare che
nemmeno tu sei un fiore d’onestà, e che la
location di questa simpatica riunione di criminali
è la casa di una ladra e di un casanova incorreggibile, per
quanto ne ha capito lui. Usop annuisce e ricorda anche la presenza di
un bugiardo accattone e di un’assassina spietata. La voce gli
trema palesemente.
Ti siedi a terra, io cerco di farti ragionare, ma ti
comporti da leone in gabbia. Dal momento che da qui non si
può uscire, tanto vale esplorare i dintorni, non
è così, spadaccino?
Trovi una cassa di alcolici e ti attacchi alla bottiglia, nonostante i
miei rimbrotti sempre più sonori. Poi scopri un
grande schedario di legno, lo apri con un cigolio e un frusciare di
fogli . Dall’altra parte della porta sembrano essersi
dimenticati completamente di te e della tua sorte, così tu
ti tuffi nei segreti della sgualdrina come se si trattasse di una vasca
piena di ruhm.
Lo schedario è pieno di disegni, bellissimi, colorati nelle
tonalità più delicate e che portano in calce la
piccola firma di Nami. Ogni disegno è un ricordo importante.
Li sfogli un po’ a caso , poi ti concentri e con la mente
ottenebrata dall’alcool punti deciso verso la lettera Z . Nei
disegni compaiono saltuarie macchie verdi, ma non riesci a connettere.
Ti do un’aiutino, spingo la tua attenzione verso un rotolo su
cui campeggia la scritta nera –Zoro-
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Angolo dell'autrice:
Grazie!!!grazie per le
recensioni e grazie a Cambriren che ha messo questa storia tra le sue
preferite! è un onore!!!
arrivederci al prossimo
capitolo, e scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare.. hum.. problemi
di studio incombevano!!
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