ponteper
-
Ehilà ragazze! - esordisce Robert non appena apriamo la
porta. Alle sue spalle spunta minaccioso il becco, pardon,
il naso della reporter, che ci studia circospetta. Probabilmente si sta
ancora chiedendo se siamo le inquiline di questa casa o le loro
domestiche.
- Conoscete Judith Concordia? -. Robert ci presenta la donna con un
largo e
orgoglioso gesto delle braccia, neanche fosse sua figlia e
stesse
cercando di vendercela in cambio di un buon numero di cammelli.
Di fronte alla mia espressione per niente impressionata, si
affretta a spiegare - La famosa reporter di New$tar? -.
Un angolo del
suo sorriso vacilla. Io intanto decido che d'ora in poi
chiamerò quella
tipa Judith Concordia
la Semina Discordia.
- Sono inglese, non seguo le riviste americane - mi limito a replicare,
con una scrollata di spalle; per me le pagine patinate meritano di
essere lette solo se parlano di
Harry, William, e dei deliziosi cappellini della regina Elisabetta!
...
Ci avete creduto davvero? Be', allora siete dei dannati razzisti. Vi
pare che noi inglesi ci fissiamo su queste bazzecole?! Semplicemente
non volevo dare soddisfazione a Semina Discordia. Kellie, invece,
trattiene il fiato come di fronte ad un'improvvisa rivelazione. -
Judith Concordia?! Pensavo fosse un nome d'arte! -.
La diretta interessata, che probabilmente ha passato la sua intera
adolescenza a piangere sul suo ridicolo nome, non batte ciglio.
Dev'essere una tosta.
- E non siete curiose di sapere che cosa ci fa qui, a bussare alla
vostra porta? -. Robert ignora allegramente il mio totale disinteresse
e si concentra su Kellie. Il suo tono di voce sembra quello di qualcuno
che tiene un grosso pacco regalo nascosto dietro la schiena, e Kellie -
povera ingenua, ormai è la preda prescelta - squittisce in
risposta, sfregandosi mentalmente le mani all'idea di aprire il
suddetto pacco.
Io, invece, faccio automaticamente un passo indietro, sentendo
puzza di pacco bomba.
- Robert, non ce la vogliamo quella in casa!- protesto.
Sia Robert che Semina Discordia spalancano all'unisono le bocche,
pronti a sfornare le loro arringhe, ma io li anticipo e sbatto loro la
porta in faccia.
Kellie sbatte le palpebre, confusa. - Non pensi di essere stata un po'
brusca? -.
Scuoto la testa, ignorando i colpi che i due hanno iniziato a battere
sulla porta. La verità è che ho paura che quei
due
ritentino la manovra di sfondamento messa in atto ieri da Semina
Discordia, e adesso che Dimitri è tutto impegnato a
gorgheggiare sotto la doccia, non penso che io e Kellie da sole
riusciremmo a tenerli
fuori di casa. Oh no, aspettate, dimenticavo P.T.! Lasciatemi
riformulare: non penso che io, Kellie e P.T. da soli
riusciremmo a tenerli fuori di casa.
Ma decido di usare un'argomentazione più convincente per
spiegare a Kellie come mai è meglio tenere quei due fuori di
casa.
- Quello ce la vuole appioppare per chissà quanto, Kel. La
ospiti tu in camera tua? -.
Kellie impietrisce. Già deve condividere la stanza con tutti
i
suoi vestiti: non può permettersi di incastrarci dentro
anche
qualcosa di ingombrante come una persona.
A meno che quella persona non sia Dimitri, ovviamente, ma lui non conta
perché dorme sullo stesso letto in cui sta Kellie: non
occupa
spazio aggiuntivo.
- Dici che dovremmo parlarle di quelle stanze in più sopra
al
pub di Guendalina ed Elvis? - propone allora. Evidentemente ha
già cambiato idea... ma adesso sta cercando una scusa per
riaprire la porta e scoprire cosa ci fa lì Miss Disgrazia, ops!, Miss
Discordia, doppio ops!,intendevo
Miss Concordia.
- Kellie, quella è una reporter: vuole sicuramente ficcare
il
naso nella vita di Josh. Dovremmo farla filare via di qui alla
velocità della luce! -.
- Oh -. Kellie sembra delusa, come se avesse sperato di finirci lei
sugli articoli di New$tar, possibilmente assieme a Dimitri.
- Vuoi Nutella? - cambio discorso nella speranza di distrarla e, senza
aspettare la sua risposta,
mi dirigo verso la credenza. Ignoro allegramente i colpi
spazientiti provenienti dall'esterno, a cui si è aggiunto lo
sgradevole rumore del campanello, e sfilo il barattolo di vetro dalla
mensola.
Me lo rigiro tra le mani, chiedendomi se sia possibile aprirlo come si
fa con le uova: sbattendolo di lato contro il bordo di un piatto o, in
questo caso, del tavolo. Il tappo è ancora ben incollato, ho
controllato.
- ... O magari quella tua marmellata di pesche? -.
Mi giro verso Kellie, che è rimasta a qualche passo
dalla porta, tutta intenta
a fissarla con aria indecisa.
- Marmellata di albicocche!
- fa in tempo a rimproverarmi, prima di venire
interrotta dagli strilli della reporter, che giungono soffocati
dall'esterno.
- Miss O'Donnelly (chiunque di voi due sia),
non me ne andrò di qui senza una sua intervista! -.
Sbigottita, guardo Kellie e mi indico. Che accidenti vuole quella da me?
Lei, per tutta risposta, alza tutti e due i pollici e mi fa un sorriso
smagliante.
Con un'espressione combattiva stampata in volto, muovo qualche passo in
direzione della porta. Kellie mi guarda elettrizzata, sicuramente
sperando in qualcosa di spettacolarmente aggressivo; intanto Dimitri,
in sottofondo, stona in modo particolarmente tragico il ritornello di
"I Will Always Love You".
Quando spalanco la porta, Robert e Semina Discordia quasi cadono
all'interno per la foga con cui ci si erano appiccicati sopra
(probabilmente con l'inconscia speranza di riuscire a sfondarla).
Vogliono notizie su di me? Be', io non ci tengo a dargliele. D'altra
parte, non voglio nemmeno che passino tutta la serata a romperci le
scatole martellando alla porta, e sicuramente non voglio farmi
fotografare con uno strofinaccio in testa; in realtà,
preferirei proprio non farmi fotografare, ma ci vuole un compromesso.
C'è un'unica cosa da fare.
Senza dire una parola, prendo Kellie per il gomito e la trascino di
fronte alla porta. Lei mi segue titubante, guardando alternativamente
me e i due che aspettano famelici alla porta. Nei suoi occhi
stanno combattendo tra loro una malcelata speranza di
notorietà e una piccola quantità di terrore.
Sperava di godersi lo spettacolo da dietro le quinte, lei? HAH! Certo che no:
è il momento di andare in scena.
- Lei
è la nuova fidanzata di Josh, chiedete a lei -.
Kellie mi guarda sbigottita. Io faccio del mio meglio per trasformare
un sogghigno in un sorrisone incoraggiante.
E per fortuna che Dimitri è ancora in doccia! Per un momento
mi chiedo se non dovrei andare a chiudere a chiave la porta del bagno,
giusto perché non spunti all'improvviso per rovinare tutto
facendo il geloso... Il problema è che poi mi sentirei
incredibilmente simile alla matrigna di Cenerentola, e posso sopportare
solo un certo livello di sensi di colpa, capite?
Ad ogni modo, la nostra recita sembra compromessa fin dall'inizio,
visto che Semina Discordia sembra essere giunta un po' più
preparata sull'argomento "Grace", oggi. - Ma non era mora, nelle foto
distribuite sul web? - domanda, scettica, non appena Kellie si toglie
lo strofinaccio dai capelli (in previsione di foto) e la sua cascata di
boccoli dorati le rimbalza sulle spalle. Accidenti!
- Mi-mi sono tinta - improvvisa Kellie, con una prontezza di spirito sorprendente. - E... messa a dieta - si sente in dovere di
aggiungere, ormai tutta presa dalla parte.
Un momento! MESSA A
DIETA?! Le lancio un'occhiata feroce.
Lei non ha neanche il buon gusto di arrossire.
- Quindi lei conferma di essere Grace O'Donnelly, la nuova fidanzata di
Josh Hutcherson? -. La reporter continua l'interrogatorio, incrociando
le braccia al petto in quello che vorrebbe essere un atteggiamento poco
amichevole, anche se l'effetto viene rovinato dallo strano modo in cui è costretta a tenere
gli avambracci per non schiacciare la macchina fotografica che tiene
appesa al collo.
Robert la guarda con interesse, apparentemente cercando di decidere se
mettersi a fare la parte del "poliziotto buono" in tutta questa
commedia, visto che lei sembra essersi scelta quello di "poliziotta
cattiva" senza nemmeno interpellarlo. Alla fine, decide di incrociare
le braccia al petto pure lui, e ci aggiunge un tocco personale di
sopracciglia corrucciate.
A questo punto, per dare un piccolo apporto di creatività,
anche io punto le mani sui fianchi e arriccio il naso con aria feroce. Sono
sicura che anche Dimitri fa così, quando è
lì lì per buttare qualcuno fuori dalle discoteche.
Kellie, invece, è tutta presa - per chissà quale
ragione - in quello che dev'essere il tentativo di imitare la mia voce,
ma dà più l'impressione che le sia
andata di traverso la saliva. - Io, io... Sì, cheddiavolo,
certo! - esclama, allargando le braccia.
Strabuzzo gli occhi. E quella dovrei essere io? Sembro una terribile
rapper-fattona venuta dai bassifondi più bassi e
più fondi
di Brooklyn!
Purtroppo (o per fortuna, visti i livelli di degrado a cui stava
giungendo la situazione), Robert pensa bene di intervenire.
- Ma no, Judith! -
Per un momento mi guardo attorno, chiedendomi a chi diavolo si stia
rivolgendo; poi mi ricordo che Judith è il vero nome di
Semina Discordia.
- Questa è Kellie Enderson-Milton! Grace
è l'altra ragazza... no? -. Per un momento mi guarda,
un'espressione confusa in volto, come se stesse davvero
aspettando una
mia conferma per essere sicuro di aver scritto i nomi giusti sui nostri
contratti. Io, da parte mia, ho appena realizzato di non aver mai
chiesto a Kellie il suo cognome. Ho davvero sentito Kellie Hilton?
Accidenti, sapevo che era ricca, ma... Hilton?! Cavolo!
Intanto, nei buchi neri che Semina Discordia ha al posto degli
occhi lampeggia un pericoloso bagliore di vittoria. Fa appena in tempo
a fare un passo avanti, sporgendo verso di me il suo terribile
registratore, che P.T. arriva di corsa, abbaiando a pieni polmoni - e
credetemi, malgrado i suoi polmoni debbano essere grandi all'incirca
come delle noci, fa un baccano che riesce quasi a sembrare feroce.
La vista di quella palla bianca indiavolata respinge la giornalista a
qualche passo dall'entrata, e a quel punto Kellie, con incredibile
prontezza di spirito, si affretta a chiudere la porta a chiave.
- HEY! - esclama una voce dall'altra parte della porta - Non finisce
qui! AVRÒ LA MIA INTERVISTA! -.
P.T. starnutisce.
- Presto, Kellie, sbarriamo tutte le finestre: l'assedio è
cominciato! - sussurro, accucciandomi a terra e trascinandola
con me, come se da un momento all'altro potessero iniziare a piovere
pietre dalle finestre.
Strisciando sui gomiti, raggiungo le scale e poi corro di sopra per
chiudere tutte le tapparelle, immaginando già Semina
Discordia appollaiata fuori dalla finestra come un'inquietante Edward
Cullen al femminile, pronta a fotografarmi mentre dormo, o mentre sono
sul wc.
- Dimitri, non passare per nessuna ragione al mondo davanti alla
finestra nudo, siamo assediati dai paparazzi! - penso bene di
strillargli attraverso la porta del bagno, quando ci passo davanti.
Solo un istante dopo mi chiedo se non sia strano aver nominato il nome
del ragazzo di Kellie e "nudo" nella stessa frase. Agh!
- Tira giù le tapparelle! - mi limito a gracchiare,
martellando con la mano sulla porta.
In risposta mi giunge solo un acuto: "Yoooooo, I'll tell you what I
want, whatIreallyreallywant!", il che mi fa scappare a
gambe levate.
Mentre
corro giù, rischio di inciampare su P.T. che invece sta
salendo a fatica i gradini (troppo alti per le sue zampette corte) per
venirmi incontro.
Lo prendo in braccio e proseguo il mio cammino. Quando raggiungo il
salotto, noto con sollievo che Kellie ha già
sbarrato tutte le finestre... e che per fortuna l'odore di vernice per
muri è quasi svanito, o avremmo corso il rischio di morire
intossicati qui, in caso di assedio di lunga durata.
Noto anche che ha stampato in volto uno strano sorriso soddisfatto. La
guardo, sospettosa, poi indico la sua faccia. - Quello è
conseguenza del breve momento di notorietà appena vissuto? -.
Lei scuote la testa, e io mi becco una sventagliata dei suoi capelli
sul viso. Mi allontano di un passo per evitare che succeda di nuovo.
- Stavo solo pensando che adesso sarai costretta a mangiare le cose
sane che ho comprato! - trilla, subito prima di iniziare a saltellare.
Non posso credere che l'abbia detto davvero.
Quella sera io, Kellie, e un Dimitri incredibilmente profumato
consumiamo una tristissima cena salutare. Il barattolo di Nutella ha
resistito ad ogni tentativo di sfondamento, persino quando, in un
impeto di violenza, mi è sfuggito dalle mani mentre cercavo
di romperlo contro il tavolo ed è finito a terra. Adesso
campeggia, intatto e derisorio, in cima alla credenza.
Il vasetto di albicocche, intanto, giace mezzo vuoto in mezzo alla
tavola mentre pilucco la mia insalata, immersa nel più nero
sconforto. Solo la speranza che Kellie vada a letto presto, dandomi
modo di frugare in ognuno dei più reconditi angoli della
cucina alla ricerca di qualcosa di commestibile, mi dà la
forza di ingollare ogni singolo, disgustosamente dolce, chicco di mais
che punteggia il verde dell'insalata.
Purtroppo, però, dopo aver consumato con minuzia ogni
fogliolina della sua insalata ed essersi leccata i baffi per farmi
capire che se l'è davvero goduta, Kellie
sembra ancora bella sveglia. E Dimitri non è da meno, visto
che è abituato a lavorare di notte, quindi, quando la sua
adorata biondina inizia a raccontare dell'ultimo film horror che ha
visto, tutto basato su terrificanti evocazioni di fantasmi e sulle loro
truculente conseguenze, le dà corda. Anzi, peggio:
dà corda al suo ricatto, promettendo di aiutarmi a
de-sigillare il vasetto di Nutella prima di andare via, se acconsento a
partecipare alla "seduta spiritica" che Kellie ha appena proposto
(anche se imposto
probabilmente sarebbe un termine più veritiero).
Non ho altra scelta che accettare: il mio stomaco goloso mi costringe.
A quanto pare, era un po' che Kellie pensava di provare questa pessima
esperienza - aspettando solo la giusta occasione per intrappolarmi in
casa - perché, non appena cedo, corre al piano di sopra e
torna giù con quella che sembra una rispettabilissima,
credibilissima tavola ouija.
- E quella dove accidenti te la sei procurata?! -
- Nel negozio di antiquariato in fondo alla strada! - squittisce Kellie
orgogliosa - Pensavo sarebbe stata carina appesa qui in salotto -.
P.T. abbaia e cerca di saltarmi in braccio; io rabbrividisco all'idea
di vedere quella robaccia appesa sopra al divano. In realtà
già vederla poggiata sul tavolo non mi piace per niente, mi
fa accapponare la pelle. E se succedesse come in Jumanji? E se
finissimo intrappolati in un gioco da cui poi è impossibile
uscire?
Devo ammettere che, quando mi hanno costretto ad accettare la proposta,
ero convinta che avremmo lavorato con un semplice foglio di carta con
disegnate sopra le lettere... evidentemente dimenticavo che con Kellie niente è
semplice.
- Bene, chi invochiamo? - domanda Dimitri, sfregandosi le mani con
un'allegria del tutto inappropriata alla situazione. Dopo
un'occhiataccia da parte di Kellie, però, alza gli occhi al
cielo con aria divertita e si affretta a riposizionare le mani su
quella che sembra una piccola lente di ingrandimento, piazzata al
centro della tavoletta, su cui sono già in posizione le mani
mie e di Kellie.
- Non ne ho idea - rispondo, mio malgrado un po' emozionata, osservando
le dita larghe e piatte di Dimitri e le manine piccole e smaltate di
Kellie premute vicino alle mie. - Di solito queste cose non
si fanno nei cimiteri o nelle case infestate? -.
Kellie sembra un po' spiazzata dalla mia osservazione (ho come
l'impressione che non si sia documentata adeguatamente sull'argomento),
ma poi scuote la testa con convinzione, facendo rimbalzare i boccoli
attorno al viso in un turbine dorato che spinge P.T. a balzarmi
giù dalle gambe e a prendere a saltare vicino alla sua sedia
nel tentativo di raggiungerli coi suoi dentini. Speranze vane,
nanerottolo!
- Magari c'è qualche spirito vagante nei dintorni - propone,
pensierosa, prima di chinarsi e fare i grattini a P.T. per calmarlo. -
Insomma, Robert ce l'avrebbe detto se qualcuno fosse morto qui, no? -.
Ne dubito fortemente, ma decido di non esprimermi ad alta voce. Robert
sarebbe disposto a dire e fare qualsiasi cosa, pur di affittare questa
casa al maggior numero possibile di persone: dal costringere due
ragazze ad accogliere una paparazza che non conoscono e condividere due
camere da letto in tre, ad occultare i cadaveri dei precedenti
proprietari nel nostro inesistente seminterrato.
Oddio, devo assolutamente controllare se abbiamo un seminterrato
nascosto da qualche parte.
Anzi, no. Proprio non ci tengo a rinvenire scheletri seppelliti nella
calce. Meglio non sapere.
- Prova a chiamare un generico "Spirito" - propongo allora, cercando di
mantenere un tono fiducioso e, soprattutto, un'espressione seria.
- Qualcuno dovrà pur essere morto, da queste parti, prima o
poi -. Fosse anche solo un polletto Hutcherson. Insomma, quanto
potrà vivere un polletto, anche senza la minaccia di una
mannaia?
Oh, ti prego, fa che risponda il polletto: sarebbe stupendo vedere
Kellie posseduta da un galletto, starnazzante e terrorizzata dalla
minaccia del feroce P.T.!
Kellie annuisce, lo sguardo animato dalla tensione.
Posizioniamo nuovamente tutti e tre le mani sulla lente di
ingrandimento e chiudiamo gli occhi. Io e Dimitri attendiamo, in
silenzio, non sapendo bene cosa aspettarci; l'atmosfera si fa greve di
aspettativa, e ciascuno di noi inizia a sentire un po' di pelle d'oca
sul collo, mentre il vento fuori di casa fa tremare
le tapparelle. Robert e Semina Discordia alla fine si sono
arresi e se ne sono andati; l'impressione è quella di
essere gli ultimi tre esseri viventi rimasti su tutta la terra.
All'improvviso, Kellie squittisce, forte, e si alza di scatto.
Spalanco subito gli occhi, ma tutto ciò che vedo
è Kellie che corre verso l'interruttore della luce e si
affretta a spegnerlo, per poi tornare tranquillamente al suo posto.
- Bisogna creare l'atmosfera - spiega con sussiego, immersa nella
penombra.
Riprendiamo i nostri posti, un po' meno tranquilli adesso che siamo
avvolti dalle tenebre: al buio sembra tutto più reale, anche
l'impossibile.
Devo ammetterlo, ho il cuore che mi batte all'impazzata, e la pelle
d'oca si è diffusa anche agli avambracci. Il buio totale,
accompagnato da questo silenzio così insolito in casa nostra
(visto che Kellie di solito non sta mai zitta), non mi mette molto a
mio agio. In questo momento mi farebbe piuttosto comodo un libro da
stringere, o, ancora meglio, un Josh.
Tutto a un tratto, la voce squillante di Kellie riempe la stanza: -
Spirito, oh Spirito di Union... Qualunque
Spirito di Union sia nei paraggi - aggiunge, con una nota vagamente
disperata nella voce - Rispondi! -.
In
quel momento, qualcosa di caldo e peloso mi tocca la caviglia. Faccio
un salto sulla sedia, prima di rendermi conto che è P.T. che
è tornato all'attacco. Kellie trattiene il fiato. - Grace,
hai sentito qualcosa? - chiede, fiduciosa. Dimitri si agita sulla
sedia, e i suoi polpastrelli sudati premono contro i miei sulla lente.
- Dimitri, anche tu?! - Kellie sembra un po' scocciata di essere
l'unica a non aver ancora avuto qualche esperienza extra-sensoriale.
Sono tremendamente tentata dal tirarle un calcetto sotto la sedia per
vedere la sua reazione, ma Dimitri si affretta a spiegare - Mi si
è solo informicolata la gamba -.
A tutti e tre scappa un sospiro di sollievo collettivo; sono quasi
sicura che a P.T. sia scappato qualcos'altro di un po' meno profumato,
ma non faccio commenti.
Il nostro piccolo cerchio spiritico mantiene un silenzio
speranzoso ancora per un po', poi Kellie si spazientisce e ricomincia
ad invocare il suo Spirito di Union.
- Pronto? Pronto? C'è nessuno? -.
Sembra quasi che stia tentando una telefonata Skype con connessione
lenta.
- Prooonto? Mi senti, oh Spirito di Union? -
Sto per proporle di fare un verso da gallina per
attirare qualche possibile Spirito di Polletto, ma un rumore mi
pietrifica all'istante.
Sento Dimitri irrigidirsi al mio fianco mentre un mugolio sommesso,
quasi impercettibile, inizia a rimbombare per la stanza sotto le
invocazioni di Kellie.
- Spirito di Union, SPIRITO DI UNION, ripaga la nostra attesa! -
esclama quest'ultima, come se dall'altra parte di Skype a connessione
lenta ci fosse suo nonno sordo.
P.T. uggiola, tornando a sbattere contro le mie caviglie mentre il
brontolio che ha invaso la stanza aumenta poco a poco, basso e tonante
come un temporale estivo, riportandomi alla mente brutti ricordi di
freddo, pioggia e paura, prima di esplodere sonoro e improvviso come la
deflagrazione di un tuono e far fare un salto sulla sedia a tutti
quanti.
Kellie strilla, P.T. abbaia forte e mi salta addosso, io quasi cado
dalla sedia.
Dimitri ci guarda imbarazzato, premendosi le mani sullo stomaco che
brontola. - Scusate - sussurra.
Poi scoppia l'urlo.
...della mia suoneria.
- Josh! - esclamo, sollevata, trascinando la cornetta verde che lampeggia
sullo schermo per accettare la chiamata. Ignoro amabilmente l'espressione oltraggiata di Kellie,
che ancora tiene una mano sul petto per lo spavento, e saluto lei e Dimitri
sventolando la mano, prima di buttarmi sul divano.
Questo dannatissimo esperimento è concluso.
E
Dimitri adesso farebbe meglio a mantenere la sua promessa: voglio. la.
mia. Nutella.
Ciao ciao :)!
Questo è il mio scrausissimo, ritardatissimo (pardon, in
ritardissimo) regalo di Natale! In realtà sarebbe stato
meglio come capitolo di Halloween, visto che ha pietosamente cercato di
fare paura, ma cosa ci volete fare: sono alternativa!
Sto cercando di rimediare a quel penoso errore che è stato
il non aver mai detto il cognome di Kellie, e di sicuro l'argomento
verrà riaffrontato, perché adesso Grace
è convinta di avere Paris 2.0 in casa, solo che prima ci
sono problemi più gravi da risolvere! Papa-papa-razzi!
*canto stonato*
Ad ogni modo, volevo ringraziare tutte le persone che hanno proposto
nomi per la giornalista malefica, cognomi per Kellie e nicknames di
Twitter per Grace, perché mi aiutano un sacco e mi danno
nuovi spunti per i prossimi capitoli <3 In particolare, grazie
ad ESTI e _andr_ per il nome di Judith Concordia (_andr_, mi pareva
davvero troppo malvagio da parte di un genitore chiamare la propria
figlia "Concordia", ma come cognome suonava strafigo xD!) e Katniss01 e
_andr_ per i cognomi di Kellie... mi piacevano così tanto
tutti e due che non sono riuscita a scegliere, quindi Kellie adesso si
becca un doppio cognome da riccona!
Vi lascio anche le proposte di nickname per il possibile futuro twitter
di Grace (anche se dubito che accetterà di iscriversi, se
non sotto minacce o ricatti >:) ), giusto perché sono
tanto carine e non è giusto che rimangano nascoste in zona
recensioni!
- @love_my_little_terrier (ESTI)
- @la_ragazza_che_abbraccia_le_bottiglie (ESTI)
-
@readeR (_andr_)
- @a_wonderful_book (_andr_)
Spero di non averne persi per strada D: In caso, scrivetemi
arrabbiatissime e ricordatemeli, o se volete suggeritene di nuovi: li
metterò alla fine del prossimo capitolo :D
Ringrazio tantissimo chiunque abbia letto la storia a partire da quando
è iniziata fino ad adesso, e ancora di più chi
recensisce anche con due-tre parole, perché siete tutte
persone simpaticissime (e un po' pazze, per la maggior parte, ma
è una cosa positiva v_v) ed è bello vedere che
c'è davvero qualcuno che legge dietro quei numerini che
indicano le "visite"!
Vi auguro delle fantastiche vacanze di Natale (o Hannukkah, o qualsiasi
altra cosa festeggiate) e un GIGANTESCO pranzone/cenone! Buon riposo :)
E un sacco di baci!
Liz
P.S. Oh, dimenticavo! Le canzoni mirabilmente cantate da Dimitri sono:
- I Will Always Love You
di Celine Dion
- Wannabe
delle Spice Girls
Perchè lui è macho B)
Byee!
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