contest
Hold
me
close
before it’s
over
#05. Between memories and
silence
«Ti ricordi, Naruto?».
Sakura aveva pronunciato quella frase talmente tante volte che ormai
sembrava un disco inceppato da ore sulla stessa malinconica canzone.
«Sì, Sakura-chan, mi ricordo»,
rispondeva ogni volta Naruto, bevendo un altro sorso di quel liquido
capace di rievocare ricordi lontani, apparentemente sepolti nei meandri
della memoria. Eppure erano ancora lì, straordinariamente
indelebili, stampati nella mente [nel cuore]. Momenti così
vividi e reali che sembravano passati solo pochi giorni e non anni da quando li
avevano vissuti insieme.
«E tu ricordi, Sakura-chan, quando ogni occasione era buona
per picchiarmi?».
Sakura rise, sollevando le gambe sul divano e poggiandosi stancamente
al corpo caldo di Naruto seduto al suo fianco.
«E tu ricordi quando cercavi di strapparmi continuamente
appuntamenti?».
Naruto annuì passando un braccio intorno alle spalle di
Sakura per stringerla a sé.
C’era odore di alcol nell’aria, ma si sentiva
abbastanza lucido da capire che quel discorso non avrebbe dovuto
prendere quella piega inaspettata.
«Sì, Sakura-chan, ho smesso solo quando mi hai
spinto tra le braccia di Hinata».
A Sakura non sfuggì il tono serio con cui Naruto aveva
pronunciato quelle ultime parole.
«Lo dici come se ti avessi costretto io a stare con
lei».
«Non ho detto questo». Naruto bevve in un unico
sorso il fondo del bicchiere, sentendo la gola bruciare piacevolmente.
«È solo che...».
Sakura attese, socchiudendo gli occhi, il braccio di Naruto che ora le
cingeva mollemente la vita. Ma non arrivò alcuna risposta.
Sollevò lo sguardo, fissando il volto assorto del ragazzo
che guardava un punto imprecisato davanti a sé.
«Cosa, Naruto?», lo incitò.
«Lo sai». C’era nostalgia nella sua voce.
Non rabbia, solo rassegnazione. «Mi sarebbe bastato un gesto
qualunque, una parola, anche un semplice sguardo, e non ci avrei
pensato due volte a mollare tutto e tornare da te... all’istante».
Sakura sentì gli occhi farsi lucidi. Avrebbe potuto dare la
colpa all’alcol, alla stanchezza, ai vecchi ricordi, ma
sapeva che quelle lacrime erano dovute a ben altro. Intanto era calato
il silenzio. Non era opprimente, ma nemmeno piacevole. Era solo
silenzio, quel silenzio fatto di parole non dette e di pensieri
malcelati. Infine giunse la domanda più scontata,
più
banale, la cui risposta era la più ovvia.
«Ti ricordi, Naruto, quando tu mi amavi ed io avevo occhi
solo per Sasuke-kun?».
Erano passati solo pochi anni, eppure quel tempo le sembrava
così lontano, quasi... estraneo.
«Sì», rispose Naruto. Come avrebbe
potuto dimenticarselo? Ci era
cresciuto con quell’amore non ricambiato. «E tu,
Sakura-chan? Te lo ricordi?».
Sakura si rese conto di avere le guance bagnate solo quando Naruto
sollevò una mano e gliele asciugò in un gesto che
sapeva più d’abitudine che d’altro. Lo
guardò negli occhi un tempo luminosi e ora opachi, vedendovi
riflesso il suo stesso rimpianto, e mosse appena le labbra in un
flebile sussurro: «Io non me lo ricordo
più».
Poi di nuovo silenzio.
Note
dell'autrice:
Ho amato scrivere
questa flashfic e sono davvero soddisfatta del risultato... era proprio
come volevo che venisse quindi spero possa piacere anche a voi
♥ un GRAZIE
quanto una casa va a coloro che seguono questa fanfiction (come ho
già detto siete davvero in tanti per una raccoltina angst):
ogni volta che pubblico un capitolo nuovo aumentate di numero e
ciò non potrebbe rendermi più felice. Per non
parlare delle recensioni... quando mi dite che vi siete commossi, mi
rendete felicissima *___*
Il mio periodo angst, però, è finito e non mi
resta che pubblicare le due/tre flashfics che avevo già
scritto. Intanto, per chi non ne fosse a conoscenza, qui trovate il
TERZO capitolo della raccolta NaruSaku: The
Bridge between Heaven and Earth, decisamente più
allegra e più complessa di questa. Grazie ancora a tutti e
alla prossima!
Soly Dea
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