quando non sai quello che vuoi 11
Itachi
era
lì, fermo su quel letto d'ospedale. Sulla nuca una
medicazione copriva
il taglio che era stato realizzato dal chirurgo per fermare l'emorragia
causata dall'incidente. Il resto del corpo non aveva riportato evidenti
traumi.
Infatti il guidatore nonostante fosse ubriaco era riuscito
comunque a rallentare a sufficienza da non rendere quello scontro
mortale o comunque più grave di quanto era risultato poi.
Kisame era sempre rimasto li accanto all'altro in quelle settimane
di coma, e puntualmente riviveva mentalmente tutto quello che era
successo quella notte.
Quel grido, dava sempre inizio ai suoi ricordi. La vista di Itachi
immobile sull'asfalto, con le pupille ancora aperte e con un
rivolo di sangue che scendeva dalle labbra.
La corsa in ospedale con l'auto del Leader.L'intervento alla testa e la
prognosi.
Almeno l'operazione era andata bene, ma nonostante questa buona notizia
Itachi sembrava non volersi risvegliare.
Casi simili accadono raramente, bisognerà attendere e
sperare che si risvegli da solo. Questa la diagnosi.
Oramai erano passate più di due settimane dall'incidente e
Kisame
trascorreva tutti i giorni lì e quando poteva anche le notti.
Dopo quella sera non aveva più richiamato Saityuu,
rifiutando le sue chiamate. Durante quelle settimane si era presentato
in ospedale, avendo saputo dai compagni dove trovarlo, ma lo spadaccino
senza neanche inventarsi una scusa, gli aveva chiesto di andarsene e di
non farsi vedere più.
In fondo Kisame sapeva
che era anche colpa sua di quello che era
successo... o in fondo era lui che si attribuiva la colpa di
quell'incidente. Ripensò a quella notte. Alla
lunga attesa nel corridoio di quell'ospedale.
-Sono
passata tre ore da quando siamo qui, ma nessuno ci fa ancora sapere
niente- disse Pain.
-Possiamo
solo sperare che l'operazione vada bene- sussurrò Konan.
-Forza!
Basta
pensare negativo, Itachi è forte e si rialzerà
anche
stavolta- esclamò Hidan, forse il più positivo
del gruppo.
Gli
altri rimasero in silenzio. Potevano solo aspettare.
Kisame
e Deidara nel frattempo erano usciti per parlare. Gli altri
già avevano capito cosa era successo: perchè
Itachi aveva
cosi d'impeto attraversato la strada senza controllare. Nessuno in
fondo gli attribuiva la colpa. Ma lui non riusciva a
sopportare lo sguardo degli altri.
-Hey
Kisame dai non ti tormentare cosi, adesso dobbiamo solo avere fiducia-
-Non
sarei
dovuto uscire questa sera, se fossi rimasto alla base non sarebbe
successo tutto questo... e solo colpa mia-si rimproverò il
blu.
-Ma
che stai blaterando?!-
-Se
avessi detto la verità ad Itachi, che avevo iniziato
a frequentare un uomo...ma Deidara mettiti nei miei panni, come potevo
dirglielo? Mentirgli era l'unico modo per rimanere amici.-
-Certo
è che non brilli per intelligenza tu eh? Ma
almeno riesci minimamente ad intuire perchè Itachi abbia
reagito
cosi? Se avesse provato repulsione nel vederti con un uomo non si
sarebbe neppure degnato di guardarti, figurarsi attraversare la strada
per raggiungerti-
-Cosa
vuoi dire Deidara? Sai qualcosa che dovrei sapere?! Dimmelo!-
urlò l'Hoshigaki.
-Penso
che sia meglio che te lo dica lui quando si
riprenderà...comunque smettila di piangerti addosso, Itachi
non
lo sopporterebbe-
detto ciò Deidara rientrò lasciando l'altro molto
turbato.
Che cosa voleva dire Deidara? Non voleva più illudersi. Non
poteva credere alla risposta che appariva più scontata.
Itachi
non poteva certo essere geloso. Ma allora che cosa voleva dirgli?
Prese a pugni il muro finchè non si calmò.
Rientrò
dentro senza dare importanza al sangue che gli scorreva tra le mani. Si
augurò solo che quella notte finisse in fretta.
Quella mattina faceva
molto caldo.
Nonostante il sudore l'Hoshigaki non
avrebbe mai lasciato quella mano. Quel giorno aveva deciso di portare
qualcosa da leggere, più precisamente una rivista di gossip.
Non era certo dei
gusti letterari del moro ma pensò che comunque gli sarebbe
potuto
piacere. Lo squalo però ben presto si rese conto che non era
fatto per quel genere di letture. Nonostante leggesse anche abbastanza
discretamente non riusciva proprio ad appassionarsi a quelle storie che
coinvolgevano stelle dello spettacolo.
Dopo aver letto un
paio di gossip e
visto una decina di foto scandalose, si stufò e avendo
dormito
poco la sera precedente decise di fare un pisolino.
Durante quella
piacevole pausa Itachi riprese i sensi.
Aprì con fatica gli occhi che non erano più
abituati alla
luce del sole. Gli ci vollero alcuni secondi per mettere a fuoco la
stanza e i suoi scarni arredamenti. Capì dove si trovava.
Spostò lo sguardo nella stanza finchè non
notò che
un uomo di carnagione blu, particolarmente brutto, stava dormendo
vicino a lui.
Chi è? E che ci fa qui?
Scostò la mano, ma l'altro la stringeva saldamente.
Cercò
allora di svegliarlo scuotendolo un pò. Ma senza risultato.
-Svegliaaa!!-
gridò l'Uchiha
facendo destare di soprassalto l'altro che scattò in
piedi. Deidara e Hidan che erano in corridoio corsero in stanza per
capire che stava succedendo.
Tutti e tre strabuzzarono gli occhi quando videro il moro finalmente
sveglio.
Un Deidara commosso gli corse incontro per abbracciarlo.
-Itachi finalmente ti
sei risvegliato..sniff-
-Forza Deidara
controllati, mi davi già per spacciato forse?-
-Ma che fai mi prendi
in giro? Guarda che io sul serio ero preoccupato-
-Hey Itachi ben
tornato dal regno dei morti- lo schernì l'albino che era
felice di rivederlo vivo e vegeto.
-Sempre il solito sei,
non sei cambiato affatto Hidan- rispose di rimando l'Uchiha.
-Che c'era da
preoccuparsi? In settimana ho sacrificato una
povera anima al dio Jashin, quindi sapevo che ti saresti ripreso.
Jashin non delude mai i suoi discepoli-
-Itachi san..-
sussurrò
ancora incredulo l'uomo-squalo che protese una mano per sfiorare
l'altro. Carezza che venne respinta in malo modo.
-E tu chi
saresti?-
-Ahahah suvvia Itachi
non è proprio il momento di scherzare...- disse Kisame
ridendo a denti stretti.
-Non sto scherzando.
È la prima
volta che ti vedo- rispose l'Uchiha serio come al suo solito. No, non
sembrava proprio che scherzasse.
Il sangue dello spadaccino si raggelò. Come era possibile
che si ricordasse addirittura di Hidan ma non di lui?
-Forza Itachi, mi vuoi
far credere
che ti sei dimenticato del tuo compagno Kisame?- domandò
Deidara
anch'egli poco convinto dell'affermazione del moro.
-Lui il mio
"compagno"? Ma che stai blaterando Deidara?-
-Ehm.. non intendevo
in quel senso..-
-Allora cosa?-
-Ti ricordi almeno che
sei membro dell'Akatsuki?- chiese ulteriormente il biondo.
-Certo!-
-Dai Itachi smettila
di prenderci per il culo, davvero non ti ricordi di lui?- disse Hidan.
-Ragazzi sono serio.
Non l'ho mai
visto in vita mia- sentenziò Itachi ormai stanco delle
continue
domande.- Se permettete mi sono appena ripreso da un brutto incidente,
vorrei riposare- disse indicando la porta. Tutti uscirono lasciandolo
da
solo.
-Credo che il medico
ci avesse
accennato di possibili danni alla memoria, dovremmo avvisare gli altri
almeno per verificare se riconosce anche loro. Non credi Hidan?-
-Si, immagino tu abbia
ragione. Voi rimanete qui, vado e torno- disse l'albino prima di uscire
dal reparto.
Deidara si
voltò verso Kisame. Sembrava molto confuso.
Era felice che Itachi
si fosse
finalmente ripreso, ma tutto quello che avevano vissuto insieme fino a
quel momento era sparito, o meglio era svanito dalla mente di Itachi.
Nonostante tutto però la felicità
superò la
tristezza. Alzò la testa sorridendo come meglio poteva.
-Kisame senti io
chiedo
all'infermiera di chiamare un medico, cosi magari lo visita e ci
può spiegare questa "momentanea amnesia". Ci pensi tu ad
Itachi?- l'altro annuì.
Quando l'artista si fu
allontanato, il blu rientrò nella camera del compagno.
Itachi non si era
ancora assopito.
Era impiedi, i gomiti appoggiati sul davanzale e il viso fuori la
finestra. Era coperto appena dal camice per pazienti che lasciava
scoperta la schiena e le natiche. I capelli sciolti al vento. Non era
facile per Kisame rimanere impassibile a quella visione, ma la
situazione lo richiedeva. Quando richiuse la porta, Itachi non si
voltò.
Lo squalo si
avvicinò a sua volta alla finestra, affiancandosi a lui.
-Che guardi di bello?-
-Niente. Sto cercando
di ricordare-
si voltò guardandolo negli occhi.- Deidara e Hidan
sembravano
abbastanza preoccupati che non mi ricordassi più di te. Poi
la
faccia che hai fatto... devo dedurre che tu sia stato una persona molto
importante per me-
Sia
stato. Già,
parlava al passato.
-Siamo compagni di
missione già da un paio di anni...si direi che sono molto
legato a te- anche troppo pensò.
-Devo dedurre che
siamo amici, giusto?-. Kisame annuì.
-Allora ti prego di
scusarmi per il
mio comportamento, non volevo insultarti o cosa...sai svegliarsi da un
coma e trovarsi uno sconosciuto in camera..-
-Si non ti
preoccupare, non mi ero offeso- esclamò il blu sorridendo.
Itachi
sorrise di rimando. Doveva essere una persona molto gioviale questo
Kisame.
-Dove sono andati gli
altri?-
-A chiamare un medico
e gli altri membri dell'Akatsuki. Almeno cosi sapremo quanto
è estesa la tua amnesia...-
-intendi Pain, Konan,
Zetsu, Kakuzu e Sasori? Mi ricordo di loro...tutti loro...-
Kisame si
allontanò dal
davanzale preso dallo sconforto. L'altro parve accorgersene e si
voltò a sua volta poggiandogli una mano sulla spalla.
-Sarai
anche un tipo allegro ma non puoi demoralizzarti cosi facilmente. Ho
bisogno di tempo per riprendermi dall'incidente.-
Aveva ragione. Con il tempo forse
si sarebbe sistemato tutto.
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Eccomi tornata dopo ben 5 anni di assenza... mi scuso in anticipo con
tutti i lettori che bene o male hanno letto questa fanfic sperando in
una sua conclusione. Diciamo che dalla pubblicazione dell'ultimo
capitolo sono successe un sacco di cose e ho messo totalmente da parte
il mondo delle fanfiction. La cosa che più mi dispiaceva era
di
aver lasciato una storia in sospeso. Cercherò di rimendiare
creando nuovi colpi di scena e rendendola più interessante.
Ho provveduto poi a sostituire tutti i precedenti capitoli. Diciamo che
oltre ad essere scritti meglio, ci sono alcuni cambiamenti con la trama
e soprattutto ho ridimensionato totalmente il carattere di Itachi. Nei
precedenti capitoli infatti il nostro caro Uchiha era terribilmente
effemminato. Bhe diciamo che ho cercato di portarlo quasi alla
normalità!
Commentate numerosi XD e fatemi sapere se vi piace come procede :)
- sweetkonan -
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