"Gli
Ziam ormai non esistono più."
"Da
quando quella Sophia è entrata nella vita di Liam ha
rovinato tutto."
"Ragazze
non credo che una qualsiasi ragazza possa mai distruggere quello che
c'è tra loro, Fanculo Sophia!"
Delle
ragazze sono sedute in cerchio nel parco, dall'ipad che tengono al
centro tra loro parte You and I.
Dietro
l'albero accanto a loro un ragazzo con il cappuccio tirato sulla testa
sta saltando la corda, riesce a sentire i loro discorsi, un soriso
amaro gli increspa le labbra carnose.
"Dicono
che si sposeranno."
"Alice
per favore falla finita con queste stronzate."
"Non
vuoi vedere le cose come stanno."
"...già."
Il ragazzo si lascia sfuggire il commento senza neanche accorgersene,
perde la concentrazione e inciampa sulla corda.
"Fanculo."
Lega la corda alla vita e va via correndo lungo il sentiero che
attraversa il parco.
"Tesoro
andiamo o faremo tardi!"
"Verde
o azzurra?"
Harry sta in piedi con le mani alzate, le due cravatte penzoloni.
Louis
si avvicina e gli prende il mento con una mano, con l'altra gli tocca
il sedere.
"Azzurra."
"Signor
si signore!"
Louis
gli da un bacio prepotente sulle labbra e si avvia verso l'uscita,
chiama l'ascensore e si poggia con le spalle al muro, la gamba destra
piegata.
"Ehi
biondo stiamo arrivando, la super star qui sta litigando con la
cravatta."
"Muovetevi
vi stiamo aspettando! Zayn qui sta dando di matto."
Rimette in tasca il telefono mentre l'ascensore si apre sull' abitacolo.
Entra
dentro tenendo una mano sulla fotocellula per non farlo chiudere.
"Harry!!"
"Ho
fatto ho fatto!"
"Harry
uuuuuno... Harry duuuue... Harry tr.. "
Harry
si chiude la porta alle spalle e gli sorride come solo lui
può.
"Wow."
"Wow
che cosa?"
"Niente,
andiamo."
Harry entra nell'ascensore con un fantastico mezzo sorriso soddisfatto
sul volto.
"Ti amo."
"Lo
so."
La
limousine li aspetta appena fuori il grande portone d'ingresso.
"Ce l'avete fatta finalmente" il biondo gli fa spazio sul sedile
posteriore.
"Lo
sai com'è louis, due ore per scegliere una cravatta!" Dice
mentre fa l'occhiolino.
"Il
morto qua non spiccica parola da circa un'ora." Niall indica Zayn che
sta seduto guardando fuori dal finestrino nel suo bellissimo smoking
nero.
La
limousine comincia la sua corsa per le strade trafficate di Los
Angeles.
Louis
è seduto vicino a zayn che continua a fissare fuori dalla
finestrino oscurato.
Con
la mano destra gli stringe la gamba sinistra "Hai intenzione di non
parlare per tutta la serata?"
"Probabile." la voce roca per essere stato in silenzio troppo a lungo.
"Si
può sapere cosa ti è successo?"
"Si
può sapere perché deve per forza essere successo
qualcosa?"
"Quindi
non c'è niente che non va?"
"Sophiam,
ecco cosa non va."
Niall
si stende sul sedile. "Ci risiamo"
La
limousine giunge finalmente a destinazione.
Una
folla di fans in preda al delirio scalpita dietro le transenne poste
all'estremità del red carpet.
"Ci
siamo ragazzi."
Harry
si volta verso Zayn.
"Stampati quel sorriso mozzafiato sul tuo bel faccino e
andiamo."
Louis
lo guarda sottecchi mentre lui si stringe nelle spalle a mo di scuse.
Scendono
dall'auto e la folla li assale.
Si
fermano per fare qualche foto e autografo mentre due bodyguards li
scortano all'interno del locale dove si tiene l'evento di beneficenza.
Liam
è già dentro, ha uno smoking bianco, sotto la
camicia nera. Niente cravatta.
Appena
vede i compagni li raggiunge radioso.
"Pensavo
non arrivaste più, il buffet è favoloso."
L'evento
andò avanti per ore, la loro donazione esorbitante venne
accolta con un caloroso applauso dal resto dei partecipanti.
"È
la parte che preferisco, è bello poter aiutare chi ha
più bisogno." Harry si confida con gli altri.
"Tu
sei bello." Louis gli accarezza la mano.
Zayn
continua a fissare un punto imprecisato della sala, il bicchiere di
vodka nella mano sinistra, mentre con l'altra si riavvia i lunghi
capelli neri.
"Si
può sapere che cos'hai?"
Liam gli si piazza davanti, è più alto
è più largo di lui, lo sovrasta in tutta la sua
grandezza.
"Niente, non ho niente LIAM."
"LIAM?"
"Senti
lascia perdere davvero, non mi va di parlarne adesso."
"Sono
giorni che vai avanti con questa storia."
"Sono
mesi che TU vai avanti con la tua storia con QUELLA."
"Ci
risiamo. Sai come funziona! Lo sai benissimo!"
"No
non lo so più!"
Gli
volta le spalle e si incammina verso il bancone del bar dove Niall sta
ordinando da bere per lui e Melissa.
"Tutto
ok bello?"
"Si,
tutto ok. Ciao Melissa!"
"Ciao..."
"Un'altra
vodka per favore."
"Lisicia
o con ghiaccio."
"Doppia."
Seduto
al bancone del bar guarda il biondo e Melissa raggiungere gli altri.
Harry
e Louis si tengono per mano, felici.
Si
alza dallo sgabello ed esce sulla grande terrazza illuminata dalla luce
delle lanterne.
L'atmosfera
è magica e la musica è attutita dalle vetrate.
Si
poggia con i gomiti alla ringhiera di ottone, mentre fa roteare la
vodka e ne beve un lungo sorso.
ZIAM
ORMAI NON ESISTE PIÙ.
La
voce di quelle ragazze continua a risuonare nella sua testa come una
pallina da ping-pong.
Beve
un altro lungo sorso, si asciuga le labbra con il dorso della mano.
Dentro
la festa continua, mentre liam si guarda intorno, cercando.
Cercando
lui.
"Perché
mi fai questo?"
Liam sta in piedi sulla porta che da sul terrazzo, adesso la musica
è più forte.
"Chiudi
quella porta."
"Vieni
dentro per favore."
"Chiudi
quella porta."
La
musica si abbassa ancora una volta, Zayn non si volta, stringe il
bicchiere tra le mani mentre una lacrima traditrice gli solca il volto.
"Tesoro..
Per favore, torna dentro."
"Non
chiamarmi così."
La
voce salda. Non vuole che si accorga che sta piangendo.
Non
vuole che lo veda senza difese, senza la fierezza che è
sempre stato il suo punto forte.
"Per
favore va via."
"No."
"Liam
per favore, voglio stare da solo, vi raggiungo tra qualche minuto."
Liam
si avvicina lentamente, in silenzio, gli cinge la vita da dietro e lo
stringe a se.
Zayn
si irrigidisce, lascia il bicchiere sulla ringhiera e stringe le
braccia al petto.
Liam
gli afferra entrambi i polsi e affonda il volto tra i suoi capelli.
Inspira
a fondo il suo profumo.
"Non vado da nessuna parte."
"Così
mi uccidi."
"Fidati
di me, ti prego."
"Ho
bevuto almeno mezzo litro di vodka, non sono lucido. E poi tu, tu mi
stordisci, mi confondi."
Distende
le braccia, le mani in quelle di liam, in piedi dietro di lui, vicino,
molto vicino.
"Posso
venire a casa con te stanotte?"
"No."
liam non lo può vedere, ma Zayn accenna un sorriso.
"Per
favore." gli sussurra all'orecchio, sfiorandolo con le labbra.
"Sei
un bastardo Liam Payne."
"Lo
so."
"Dovresti
togliere quella cravatta adesso."
Louis si avvicina a Harry fissandolo dritto negli occhi.
Lentamente
disfa il nodo, prende entrambi i lati della cravatta e lo attira a se.
Harry
rimane serio, impassibile.
Louis
gli morde un labbro, si alza leggermente sulle punte e sfiora il naso
con il suo.
"Gran bella cravatta." sussurra piano, la bocca sulla sua.
Harry fa per abbracciarlo.
"Giù le mani Harry Styles."
Harry lo guarda sorpreso e divertito.
Decide
di giocare a quel gioco.
Rimangono
i piedi, l'uno di fronte all'altro.
Louis
cammina verso il letto ed Harry non può far altro che
retrocedere, occhi negli occhi.
Si
lascia cadere sul letto, lega la cravatta a mo di bandana, sorride.
"So a che gioco stai giocando signor Tomlinson."
"Shut
up."
Harry
si poggia con i gomiti sul letto mentre lo guarda togliersi la giacca,
sbottonarsi la camicia, lentamente.
Un
bottone alla volta.
La
tensione è palpabile...
"Lou... "
"Shhh."
Harry si morde un labbro mentre Louis, con i pantaloni che gli calzano
perfetti in vita si abbassa al bordo del letto.
Harry
si lascia cadere sulla schiena e chiude gli occhi.
"Lou.."
Louis gli da un leggero morso, Harry si lascia scappare un gemito.
"Mi pareva di averti detto di star zitto."
"Signor
sì signore."
"Salve
avrei bisogno della chiave 203."
"Certo
signor payne, ha bisogno di altro?"
"No
grazie mille Mike."
Liam
da una leggera pacca sulla spalla del portiere notturno e gli sorride
cordiale.
Si
avvia su per le scale, preferisce non prendere l'acensore.
"Signor
malik, anche per lei la sua chiave?"
"Si
grazie Mike."
"Eccola,
la 206 per lei!"
Mike
fa l'occhiolino a Zayn che abbassa lo sguardo sorridendo di sbieco.
Sale
sull'ascensore e preme il 4.
Si
guarda nel grande specchio e sospira.
Le
porte dell'ascensore si aprono e Liam sta lì fuori con le
mani sulle ginocchia e il fiatone.
Zayn
lo guarda con aria interrogativa indicando l'ascensore alle sue spalle,
un sopracciglio alzato.
"Non
mi piacciono quei cosi."
"Il
portiere mi ha fatto l'occhiolino."
"Ah
si?" Liam fa il finto arrabbiato.
Zayn gli da una spinta e lo spinge contro il muro.
Poi
si avvia verso la sua stanza, entra e lascia la porta socchiusa.
Liam
lo segue scuotendo la testa, con la mano sinistra si strofina la spalla
destra.
"Ti
senti meglio adesso?!"
"No."
La
camera è sembra un piccolo appartamento.
Zayn
prende due bicchieri e li riempie con una generosa dose di vodka liscia.
Tende
il bicchiere a Liam e lo prende sorridendo.
"A cosa brindiamo?" Liam lo stuzzica
"Credo
di aver esaurito in Brindisi per questa sera."
"Allora
direi di brindare semplicemente.. A noi."
"A
noi."
Liam
apre l'acqua della doccia, aspetta qualche secondo la giusta
temperatura e si rilassa sotto il getto dell'acqua.
"I can't contain this anymore I'm all yours I've got no control no
controoool."
Zayn
dall'altra stanza lo sente cantare a squarcia gola e ride divertito.
NON
VUOI VEDERE LE COSE COME STANNO.
Cerca
di scacciare quel pensiero.
Si
strappa i vestiti di dosso e raggiunge Liam nella doccia.
Gli
sorride, i capelli bagnati e le labbra umide.
"Cominciavo a pensare non saresti più venuto"
"Lo
penso spesso anche io di te."
Lo prende in giro Zayn.
Liam
spalanca la bocca e tira indietro la testa ridendo di gusto.
"Siamo nervosi eh Malik?"
Zayn
lo sposta e si mette sotto il getto fresco dell'acqua.
Chiude
gli occhi.
L'acqua
gli scorre lungo la schiena...
"Non
canti più?"
"Vuoi
che canti per te?"
ZIAM
NON ESITE PIÙ.
Da un cazzotto alla parete.
"Non voglio più nascondermi."
Liam
lo volta e cerca il suo sguardo.
Restano
così a lungo, in silenzio, solo lo scorrere dell'acqua ed i
loro respiri carichi di tensione.
"Dammi
ancora un po' di tempo."
"Ti
sto dando molto più del mio tempo."
"Cosa
dovrei fare eh? Credi che io sia felice? Credi che non vorrei gridare
al mondo intero che voglio stare insieme a te? Che voglio vivere con te
e che non c'è nessun altro al mondo che potrà mai
prendere il tuo posto? Vuoi che metta a rischio tutto il duro lavoro
che abbiamo fatto fino ad adesso per un tuo capriccio?"
Si
avvicina a Zayn e lo blocca contro il muro, la mani poggiate alla
parete.
"Scusa
mi dispiace."
"No,
scusa tu."
Zayn
spegne l'acqua della doccia, esce e prende un asciugamano, si strofina
forte i capelli e lo avvolge intorno alla vita.
Liam
rimane un lungo minuto sotto la doccia.
Sbatte
il pugno più volte contro la parete.
"Fottutissima Modest!"
Zayn
sente i colpi attutiti dalla parete, ma non torna nel bagno.
Si
mette a letto, le braccia incrociate dietro la testa, le gambe distese.
È
serio, pensieroso.
Liam
esce dal bagno e va dritto verso la porta, si infila i pantaloni mentre
apre la porta con le chiavi della sua stanza tra i denti.
Esce
e sbatte la porta.
"Buona
notte amore."
Sussurra piano Zayn contro la porta chiusa.
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