L'
ESPRESSO PER HOGWARTS
“Angael
aspettaci! Non hai sentito la mamma?Ha detto che devi starci vicina
mentre lei e papà scaricano i bauli
dall’auto”.
"E dai Rodolphus
lasciala andare avanti, tanto sa dov’è la
barriera, e poi è emozionata. Anch’io ,lo ero al
primo anno! Tu no?"
“Certo
che lo ero Rab, ma se si perde o si fa male chi la sente la
mamma?”
Rabastan
sbuffò spazientito.
“Ehi
voi due! Vi volete muovere o no?Sono le dieci e mezza! Il treno parte
tra mezz’ora! Dai!”
Ero
eccitatissima, avevo sempre sentito parlare di Hogwarts, secondo
Rodolphus e Rabastan era il posto piu bello del mondo, ed io ero
impaziente di vedere il castello, i fantasmi, lo Smistamento, la Sala
Grande, le aule… ma soprattutto ero impaziente di usare la
magia!
”Mezz’ora,
appunto. C’è tutto il tempo necessario, e stai
ferma che sembri uno spioscopio nella tasca di un tizio che sta per
essere cruciato! Giri e urli nello stesso modo!”
“E
va bene starò calma, ma voi muovetevi!”
Raggiungemmo
la colonna tra i binari 9 e 10 e, cercando di non farci vedere dai
babbani, la oltrepassammo, ritrovandoci all’entrata del
binario 9 e ¾.
Ci ero
stata altre volte quando accompagnato i miei fratelli, ma quel giorno,
forse per il fatto che quella volta sarei partita anch’io, mi
sentivo felicissima e tutto mi sembrava fantastico.
La lunga
locomotiva rossa che ci avrebbe portato ad Hogwarts, gli studenti con
le loro divise che caricavano bauli e gufi, il chiacchiericcio sommesso
degli astanti, tutto questo mi fece sentire molto emozionata, ma anche
un po’ preoccupata; d’altronde non conoscemo
nessuno se non i miei fratelli.
“Tranquilla“ mi disse Rabastan “vedrai
che ti farai molti amici!”.
Sembrava
proprio che avesse letto nei miei pensieri, ma era sempre
così mio fratello, capiva al volo ciò che mi
preoccupava. Proprio in quel momento un uomo ed una donna uscirono
dalla barriera stracolmi di di bauli.
“Mai che voi tre vi offriste per aiutarci con i
bauli”.Nostra madre ci
rimproverava spesso per il fatto che non li aiutavamo mai con i bauli,
e che dovevano portare tutto lei e nostro padre.
”Ehi ciao
Rod!Come stai?Vieni qui con noi!”. Un gruppo di
Serpeverde del quinto anno chiamò Rodolphus.
“Ciao
ragazzi!Stò arrivando!Ciao mamma, ciao papà ci
vediamo a Giugno!”. Disse scappando
dai suoi amici.
Io
e Rabastan aiutammo mamma e papà a caricare i bauli, e
portammo la mia civetta Night e il suo gufo Arold in uno scompartimento
vuoto; li avremmo ripresi dopo.
Facemmo in
tempo a scendere dal treno che il macchinista comunicò la
partenza prevista entro cinque minuti.
“Bhè allora ciao tesoro, abbi cura di te mi
raccomando. Impegnati e torna con una buona pagella ma soprattutto vedi
di farti smistare in Serpeverde,ok?”
"Si mamma,tranquilla…”
”E ricordati di scriverci ogni tanto!”
”Si,papà…” Salutai i miei
genitori e salii sul treno con Rabastan.
Ero
emozionatissima. Stavo davvero per partire per Hogwarts e finalmente
ero sul treno che mi ci avrebbe portata!
“Senti Angie, io vado nella cabina con i miei amici, tu
cercane uno libero e siediti ok?Ciao ciao, ci vediamo dopo!”. Scappò
verso una cabina già molto affollata.
A quel
punto ero sola e decisi di andarmi a trovare un posticino vuoto, anche
perché il treno era già partito.
Dovetti
percorrere quasi tutto il treno per trovare una cabina, ma mi fermai
bruscamente quando ne vidi una semivuota, al suo interno
c’era solo una persona: Regulus Black, il bambino dagli occhi
grigi che avevo incontrato il giorno prima a Diagon Alley.
Decisi
di entrare e mi sedetti di fronte a lui.
“Ciao”. Dissi. “Tu sei
Regulus Black, vero?Ti ricordi di me?”.
Il bambino
si voltò e quando mi vide sorrise.
”Certo che mi ricordo di te! Ci siamo visti ieri a Diagon
Alley. Sei Angael Lestrange giusto?Bhè visto che ieri non ci
hanno presentati…Piacere il mio nome è Regulus
Black!”.
Mi tese la
mano destra che io strinsi in segno d’amicizia.
“Piacere mio, Regulus. Io sono Angael Lestrange”. Entrambi
scoppiammo a ridere.
Sguì
una pausa imbarazzata.
“Ehm…allora dobbiamo fare entrambi il primo
anno”. Finalmente
Regulus ruppe il silenzio. “Secondo
te in che casa sarai smistata?”.Chiese.
”Molto probabilmente a Serpeverde, anche perché
altrimenti mi uccidono. Sai tutta la mia famiglia è stata
tra i Serpeverde e non vorrei essere la prima a rovinare
l’orgoglio di famiglia!”. Regulus sorrise.
“Wow
allora probabilmente cpiteremo nella stessa casa sai? Io sono nella tua
stessa situazione. La mia famiglia è sempre stata
Serpeverde, ma a differenza tua nella mia famiglia
c’è già una pecora nera…mio
fratello Sirius è stato smistato tra i Grifondoro, che
schifo…e ne va anche fiero! Mia madre si è
arrabbiata moltissimo e mi ha detto che se anch’io
capiterò nei Grifondoro mi ucciderà nel vero
senso della parola!” Sembrava
preoccupato.E lo ero anch’io.
“Ma non
andrai a Grifondoro vero?Insomma, se tu sarai Grifondoro ed io
Serpeverde..”. Cominciavo ad
essere molto preoccupata, ma Regulus rise.
“No tranquilla, scherzavo! Io andrò a Serpeverde
così io sono contento, mia madre è contenta e tu
sei contenta”.
Da quel
momento in poi continuammo a scherzare per tutto il viaggio.
Io gli
mostrai la mia civetta e lui il suo piccolo serpente( “Non lo
sa nessuno che ce l’ho, nemmeno mia madre, e nessuno deve
saperlo! Ad hogwarts i serpenti sono vietati!” mi disse
preoccupato), e quando passò la donna con il carrello dei
dolci prendemmo qualcosina di tutto (quando mi capitò una
gelatina tutti i gusti +1 al gusto di vomito e subito dopo ci
scappò una cioccorana dal finestrino non sapevamo
più come contenere le risate).
Poi il
cielo iniziò a scurirsi ed il treno a rallentare, segno che
eravamo quasi arrivati, e ci mettemmo le nostre divise nere. Quando il
treno si fermò ed io e Regulus scendemmo, rimanemmo senza
fiato.
Davanti
a noi si stagliava un enorme castello tutto in pietra, illuminato
all’esterno solo dalla luce della luna quasi piena, con
migliaia di finestre ad arco tutte illuminate, e davanti ad esso si
trovava un enorme lago nero che rifletteva la luna bianca sulle sue
acque quiete.
“Primo anno! Quelli del primo anno da questa parte!”. Un uomo enorme,
alto almeno il doppio di un uomo normale e tre volte più
grosso, con una grande lanterna in mano ed un enorme cane da caccia al
seguito ci stava chiamando.
Al vederlo
mi spaventai e mi nascosi dietro Regulus che rise.
“Tranquilla quello è solo Hagrid, il
guardiacaccia, non farebbe del male ad una mosca"
“Sarà, ma è il triplo di me!”. Gemetti.
Seguimmo
Hagrid come ci avevano detto ed arrivammo di fronte ad un molo su una
sponda del lago nero, dov’erano ormeggiate una ventina di
barche.
“Salite cinque per volta su ogni barca! Io starò
davanti a voi e vi condurrò dall’altra
parte!”.
Io
e Regulus salimmo su una barca con altri tre ragazzi, tra cui un
ragazzo biondo che si lamentava di non saper nuotare ed era
spaventatissimo.
Dopo circa
venti minuti di navigazione mettemmo piede sull’altra sponda
del lago, proprio davanti ad un grosso cancello sostenuto da due enormi
colonnedi pietra ornate da due grandi statue raffiguranti cinghiali
alati: eravamo davanti al cancello principale di Hogwarts.
Rieccomi qui^^ Grazie
per avermi seguito anche in questo secondo capitolo della storia^^
Aspetto vostri commenti, cosicchè io possa
migliorarla anche grazie a voi!!! Un bacio!!!
|