Salve ragaaaaa. Eccomi qui con uno nuovo capitolo. Innanzitutto
ringrazio le persone che solo leggendo il prologo hanno già
apprezzato la mia storia e l'hanno messa tra le seguite o le preferite
ma soprattutto ringrazio le mie prime recensitrici...VI ADORO!Non mi
dilungo per non anticiparvi nulla, spero solo che il capitolo vi
piaccia. Ci leggiamo sotto. Buona lettura!
Che quella giornata sarebbe stata uno schifo lo avevo capito dal fatto
che non ero neanche riuscita a scendere dal letto
senza inciampare nelle coperte e sbattere col naso sul pavimento.
Appena riuscii ad alzarmi il mio sguardo si posò sul
calendario e dalla mia gola uscì un gemito di irritazione.
13 Settembre. Senza che me ne accorgessi e, soprattutto, senza che lo
volessi era arrivato il mio 18° compleanno. Non avevo alcuna
voglia di festeggiare e nessuno intorno a me sembrò capirlo
quel giorno.
Mia madre mi aveva già chiamata due volte per assicurarsi
del fatto che avessi ben compreso quanto fosse orgogliosa ed entusiasta
che la sua piccola Bella fosse diventata adulta. Per poco non mi
spaccò i timpani.
Mio padre, in un poco gradito slancio d'affetto, era corso ad
abbracciarmi appena avevo messo piede in cucina e mi porse una ancor
meno gradita busta al cui interno c'erano 2 regali. Coordinati. Una
macchina fotografica e un album dove raccogliere tuttele foto, da parte
sua e della mamma...su idea di quest'ultima, ovviamente. Come se non
sapessero che odio farmi delle foto. Bene, avrei riempito la scheda con
i stupendi paesaggi che offriva la verdeggiante Forks e poi l'avrei
spedita a mia madre...forse così avrebbe capito! La
situazione peggiorò a scuola..quella pettegola di Jessica
aveva detto a tutti del mio compleanno quindi appena scesi dal pick up
sentii urlare "TANTI AUGURI BELLAAA" da Angela, Mike, Eric, Tyler e
Jessica. Oh. Mio. Dio. Sono morta e sono all'inferno. Ma
perchè nessuno mi ascoltava?? Cos'era?? Il giorno del
"facciamo irritare Bella" o del "non ascoltiamo lei cosa vuole tanto
è solo il SUO compleanno"?? Non vedevo l'ora di scappare via
così decisi di assecondarli e, rivolgendogli un sorriso
più finto dei soldi del monopoli, corsi in classe.
Le ore prima della pausa pranzo si susseguirono lente e ciò
mi consentiva di fare una cosa che non potevo permettermi di fare:
pensare. Pensare faceva male. Ricordare era ancora peggio. Ormai erano
passati 6 mesi da quando lui mi aveva abbandonata, spezzata, lacerata e
nonostante avessi deciso di provare a vivere la mia vita come un essere
umano e non come un vegetale, soprattutto per il bene di Charlie,
quando i ricordi affiorvano la voragine non poteva fare a meno di
spalancarsi dentro di me. E il giorno del mio compleanno era peggiore
di tutti...ora ero più grande di lui e non avevo bisogno di
dargli un altro motivo per non tornare mai più.
Finalmente suonò la campanella, schizzai fuori dalla classe
e mi trascinai in mensa accompagnata da un terribile mal di testa che
non mi aveva abbandonata neanche per un minuto. Angela mi aveva
già preso il pranzo e mi aveva riservato il posto accanto al
suo. Santa Angela! Non avrei sopportato le chiacchiere da oca con voce
da cornacchia di Jessica, per carità era una brava ragazza
ma a volte sapeva essere particolarmente fastidiosa ed il tono di voce
che usava solitamente non giovava al mio mal di testa.
-Bella, finalmente. Dov'eri finita?- mi chese Angela, preoccupata.
-Scusa Angy, non mi sono accorta di averci messo tanto, ho un gran mal
di testa- risposi, avvicinandomi a lei. Mi sedetti e mi estraniai dagli
altri chiudendo gli occhi....
DRIIIIIIIIIIN....aprii gli occhi di scatto. Ero appena arrivata in
mensa, com'era possibile che fosse già passata un'ora?
Lentamente mi alzai e mi incamminai con Angela verso biologia,
accorgendomi con grande disappunto che il mio mal di testa era
peggiorato.
-Allora Bells, cosa facciamo stasera? Si festeggia?- Angela era una
ragazza tranquilla ma ero sicura che difficilmente si sarebbe lasciata
sfuggire l'occasione di festeggiare il mio compleanno
-No Angy, sai che non ho alcuna voglia di festeggiare e poi non sto
bene, ho un gran mal di testa- cercai di dissuaderla ma lenon demorse
-Dai Bella, vedrai che entro stasera sarà tutto passato.
Avevi detto che avresti cercato di andare aanti con la tua vita e di
smetterla di star male per lui. Non ti merita, lo sai-
-No Angy, so come la penso. Ero io ad essere troppo poco per lui ma hai
ragione, non posso continuare così..devo farlo almeno per
mia madre e per Charlie che non meritano di vedere la loro unica figlia
ridotta così- dissi, convincendomi sempre di più
delle mie stesse parole.
-Bravissima, Bella! Allora ci vediamo a casa tua alle 18:00. Porto
tutto l'occorrente per renderti uno schianto, compi 18 anni e devi
essere perfetta stasera-
-D'accordo- mi arresi e ridendo entrammo in classe. Non sapevo da dove
arrivasse questa forza...io lo amavo ancora, era ancora essenziale per
me...ma una parte della mia testa e, soprattutto del mio cuore, mi
disse che non potevo lasciarmi andare così, non se avevo
intorno persone che ancora mi amavano e mi volevano bene e che, a
differenza di quella che io chiamavo famiglia, continuavano a starmi
vicino. In quel momento, con quella consapevolezza nel cuore e nella
testa seppi con certezza che presto qualcosa nella mia vita sarebbe
cambiato.
Come d'accordo Angela si presentò a casa mia alle 18:00 in
punto...con Jessica al seguito. Mentre salivamo le scale per andare in
camera mia Angy mi bisbigliò all'orecchio -Scusa Bella, so
che a volte Jess è fastidiosa ma l'ho incontrata per strada
e quando le ho detto che venivo quì non ha voluto sentire
ragioni e si è aggregata anche lei- Angela era come sempre
molto gentile ma non aveva nulla di cui scusarsi, non era mica colpa
sua se rompiJessica cercava di infilarsi ovuvnque...e quando dico
ovunque intendo proprio ovunque.. anche nei pantaloni di tutta la
squadra di basket...
-Non preoccuparti, Angy- le risposi per tranquillizzarla. Una volta
arrivate in camera le due iniziarono a impiastricciare con creme e
polveri varie che mi fecero spalmare su tutto il corpo e sul viso...a
detta loro era rilassante, io credevo che fosse la punizione per
espiare tutt'in una volta i peccati di tutta la mia vita.
Così dopo 3 lunghe ore e un litigio con Jessica riguardo al
vestito inguinale che voleva farmi indossare, fummo pronte. Sul vestito
la spuntai, era il mio compleanno cavolo, a qualcosa doveva pur servire
questo giorno infernale.
Finalmente alle 21:00 montammo in macchina e partimmo alla volta di un
locale di Seattle, il New Moon, dove i ragazzi ci aspettavano.
Una volta arrivate il mio inseparabile mal di testa fu subito colpito
da musica assordante e luci accecanti e il mio primo istinto fu quello
di scappare ma la nuova parte del mio cervello non me lo permise.
"Avanti Bella, non fare la codarda. Ormai sei qui, siamo qui, e se tu
non vuoi divertirti, voglio farlo io e, per carità, sorridi
un po'...sembra che tu abbia la faccia piena di botulino!!"..maledetta
vocina! Ma da quando avevo una coscienza parlante?? In ogni caso
però Vocina aveva ragione, potevo almeno provare a
divertirmi.
Raggiungemmo i ragazzi che ci aspettavano su un divanetto un po'
appartato rispetto alla pista, il che ci permise di chiacchierare un
po' e, su insistenza di Jess, arrivai anche a bere un paio di
margarita. La serata procedette bene finchè non decisero di
alzarsi per ballare. Non potevo ballare, non io, non Isabella Marie
Swan, non se non volevo uccidere qualcuno! Provai a dire loro tutto
questo, che avrei dato per sbaglio calci e pugni a qualcuno ma, giusto
per continuare la missione 'Ignoriamo ciò che dice Bella',
nessuno mi ascoltò e mi trascinarono in pista. Iniziai a
muovermi cautamente ma qualcuno lassù mi odiava dal
profondo...i drink che avevo bevuto iniziarono ad entrare in circolo e
a sortire il loro effetto e nel giro di pochi minuto mi ritrovai e
scatenarmi in pista e a ballare con sconosciuti. Mi stavo divertendo.
Non importava se era effetto dell'alcool o della musica
perchè in quel momento la mia mente era libera
dall'oppressione dei ricordi e del dolore. Purtroppo però
l'idillio non durò molto e fui colta da un forte conato di
vomito, feci un cenno ad Angela per farle capire che andava tutto bene
anche se in realtà mi sentivo malissimo e corsi fuori.
Raggiunsi il primo cespuglio che vidi e vomitai tutto ciò
che avevo nello stomaco. Ma sul serio i ragazzi si divertivano
così??Bere-Ballare-Vomitare?Puah!!Che un fulmine mi colpisca
se ripeto l'esperienza!!
Persa com'ero tra i miei pensieri quasi non sentii una presenza
sopraggiungere alla mie spalle che mi chiese -Ragazza, stai bene?-
-Si, grazie- risposi, alzandomi e pulendomi la bocca -sapevo che questa
giornata non sarebbe andata bene e questa è la sua degna
conclusione, così impari a bere Bella!- dissi tra me e me e
voltandomi per vedere chi fosse il mio interlocutore....con mio grande
stupore non c'era nessuno, ero sola, se non per un grazioso cagnolino
che mi guardava interessato. Iniziai davvero a preoccuparmi della mia
salute mentale...preoccupazione che salì alle stelle quando
udii -Ah, bene! .Ax si è preoccupato. Ax ti consiglia
comunque di andare a casa, non hai una bella cera- a quel punto iniziai
a spaventarmi davvero e mi guardai nervosamente attorno...se era uno
scherzo non era divertente!! Chiunque fosse me l'avrebbe pagata cara!!
Ma continuava a non esserci nessuno se non quel grazioso cagnolino che
continuava a fissarmi. Da nervosa e pazza qual ero mi rivolsi
a lui e dissi -Ma che hai da guardare tu??- e contro ogni logica udii
-Ax ti guarda solo perchè è preoccupato- Ma che
diavolo stava succedendo?????
Allooooooooooora, come avevo anticipato Bella sta cambiando. Ovviamente
non possiamo vedere una Bella menefreghista. Non si passa da "dolore
insostenibile" a "la vita è bella e me la godo", diciamo che
il suo cambiamento sta avvenendo pian piano e non solo
mentale....secondo voi cosa sta succedendo???
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