Era una fredda giornata di inizio dicembre, pioveva forte e c'era vento. Akashi guardava fuori dalla finestra le foglie che si lasciavano trasportare da quell'aria gelida e le persone che cercavano riparo in qualche negozio o bar. All'improvviso la porta della camera da letto si aprì ed entrò Aomine, nudo. Akashi si accorse della sua presenza quando era ormai troppo tardi: l'amante lo abbracciò da dietro e iniziò a baciargli dolcemente il collo. Mentre continuava, iniziò a sbottonargli la camicia, azzurra.
Akashi allora si girò verso Aomine e lo baciò in bocca. Era un bacio che sapeva di menta e fumo di sigaretta, cosa che lo fece impazzire. Si staccò da lui momentaneamente, si tolse i pantaloni e i boxer e si attaccò nuovamente alla sua bocca. Aomine lo strinse forte a sè: il corpo marmoreo di Akashi si fuse con quello bronzeo del compagno.
Aomine sollevò Akashi, il quale mise le sue gambe intorno alla vita del suo amante, e lo spinse contro il muro. Continuarono a baciarsi senza mai staccarsi. Intanto la pioggia e il vento si calmarono, come se non volessero disturbare i due amanti che, così appiccicati l'uno all'altro, erano ormai diventati una cosa sola. |