capitolo 3
Saaaaaaaaaaalve!! Allora, devo dire un paio di cose. Innanzitutto mi
scuso per il ritardo ma ho avuto la febbre e anche se il capitolo era
praticamente quasi finito 4 giorni fa non avevo la forza di rivederlo e
pubblicarlo, ma non preoccupatevi riprenderò il mio ritmo e
a breve ne arriverà un altro. La seconda cosa sono dei
ringraziamenti per le anime pie che hanno commentato gli scorsi
capitoli(vi risponderò a breve ;)). Grazie ragazze! Non
sapete quanto sia importante sapere che quello che si fa con tanta
passione susciti interesse negli altri. Spero che altre, come voi, mi
diranno cosa ne pensano e che la storia non stia diventando noiosa ma
siamo appena all'inizio e tante cose devono ancora scoprirsi e
succedere. Anyway, basta parlare. Vi lascio al capitolo e ci leggiamo
sotto. Buona lettura!
Quando aprii gli occhi un raggio di sole mi accecò. Mi
trovavo
su una superfice comoda e stranamente ero circondata da una sensazione
di benessere e pace pura. Non avrei voluto alzarmi ma dovevo farlo se
volevo capire dove mi trovavo, anche perchè mi sembrava di
essere all'aperto e questo era strano. La testa girava quindi mi
sollevai lentamente e ciò che mi si parò davanti
mi
lasciò letteralmente senza fiato.
Una gigantesca, immensa, sconfinata distesa bianca di puro nulla si
estendeva davanti ai miei occhi. Mi voltai tutt'intorno per vedere se
ci fosse qualcuno o qualcosa (dato che ormai, da pazza qual ero,
parlavo anche con le piante) a cui chidere aiuto o spiegazioni ma non
c'era niente e nessuno. Normalmente mi sarei spaventata a morte ma
quella volta non successe, quella sensazione di pace non me lo permise
e forse, in parte, ciò era dovuto anche agli strani eventi
che
mi stavano capitando ultimamente. Nonostante ciò
però
volevo uscire da lì e ritrovare un briciolo di
normalità
che, ultimamente, sembrava scomparsa dalla mia vita così
iniziai
a correre e questo mi provocò una strana sensazione di
deja-vù. Era come nel mio sogno, quello che mi tormentava da
2
settimane ogni notte e che mi faceva svegliare sudata e dolorante..solo
che stavolta nell'aria non c'era dolore ma solo
tranquillità. La
sensazione di deja-vù fu rafforzata quando da molto lontano
vidi
un'ombra avvicinarsi. Ora si che iniziavo a spaventarmi ma non potevo
sempre scappare. Se i miei demoni stavano venendo a prendermi, li avrei
affrontati. Con questa consapevolezza iniziai ad avanzare in direzione
di quella figura e, con mia grande sorpresa, scoprii che non era
affatto un demone, tutt'altro. La figura che camminava verso di me era
quella di una donna bellissima, eterea con lunghi capelli color
cioccolato che sembravano risplendere di luce propria e che le
ricadevano lungo la schiena, dei grandi e luminosi occhi azzurri e un
sorriso che
avrebbe fatto invidia a chiunque.
-Isabella, finalmente!- Oddio! Chi era quella donna?? E
perchè
aveva detto la stessa, identica frase del mostro del mio incubo?
-Chi sei tu? E dove mi trovo?- ultimamente mi sembrava di fare sempre
le stesse domande...
-Ascoltami, Isabella, non abbiamo molto tempo, siamo in pericolo ed io
ho tante cose da dirti- disse la donna con una nota di nervosismo che
stonava in
quell'aria tranquilla.
-Come in pericolo? Perchè? Qualcuno può
spiegarmi, una
volta per tutte, che diavolo sta succedendo?? Prima parlo con i cani,
poi addirittura con gli alberi, ora una donna sconosciuta mi dice che
sono in pericolo. Ma sono finita in un altro mondo??-
-Beh tesoro, in un certo senso si, ma non è questo il punto
adesso. Ascoltami bene, ne va della tua vita. Vedi, Isabella, tu non
sei una ragazza qualunque, tu sei....speciale....per questo riesci a
capire gli animali o le piante. Quelli come te conoscono tutte le
lingue del mondo, anche quelle più antiche e quelle di
animali e
piante...in realtà di questi ultimi percepisci i pensieri ma
non
voglio dilungarmi, questo la capirai più avanti-
Entrai nel panico. -Che vuol dire "quelli come me"??- ulrai come
un'isterica. Non è possibile sto diventando sempre
più
pazza. Charlie mi farà rinchiudere, mi imbottiranno di
medicine
e morirò, me lo sento!
-Tesoro ora non è il momento, abbiamo poco tempo e non posso
darti tutte le spiegazione che desideri ma le avrai, te lo prometto.
Quando ti sveglierai dovrai chiudere gli occhi, concentrarti e chiamare
Zac. Lui ti dirà tutto ciò che vuoi sapere. Ora
devi
andare. Sappi solo che non dovrai aver paura, non sei sola e non
lo sarai mai- ma a questa donna suonava davvero normale tutto
quello che stava dicendo??
-Come quando ti sveglierai? E ora cosa starei facendo, sonnambulismo??
Senti non so chi tu sia, ma devi darmi delle risposte e poi devi farmi
uscire da qui- dissi, cercando di avere un tono autoritario
affinchè quella donna psicopatica mi ascoltasse
-Non c'è tempo. Devi andare. Devi andare. Spero di rivederti
presto. E ricorda, Isabella, non sei sola.-
Non ebbi neanche il tempo di chiederle altre cose a cui non avrei
ottenuto un briciolo di risposta che vidi un enorme buco nero aprirsi
sotto di me e sentii un' incredibile forza trascinarmi verso il basso.
Mentre precipitavo l'unica cosa che sentii fu un'eco lontana..-Ti
voglio bene, figlia mia-
Aprii gli occhi di scatto, e questa volta per davvero,
perchè
quello che vedevo davanti a me era il soffitto della mia camera. Allora
era stato davvero tutto un sogno, un brutto sogno, aggiungerei. Mi
voltai e la sveglia sul comodino segnava le 18:44. Un momento???? Come
le 18:44??? Io ero tornata a scuola, ero nel cortile, aspettavo che
iniziassero le lezioni e....oddio mi sento pazza pesino a pensarlo...e
parlavo con l'albero...ma certo, sono svenuta!
"E' tipico di te Bella, che ti aspettavi? Sai, ultimamente non fai
altro che svenire, dovresti farti controllare hihi"
Grrr ci mancava solo Vocina. -Sta zitta, devo capire che sta succedendo-
Scesi di sotto per chiamare Charlie ma lo trovai in salotto a guardare
la tv e subito ne approfittai per chiedergli spiegazioni.
-Ehi, papà-
-Bella, ti sei svegliata, come ti senti?-
-Sto bene, ma che è successo? Ero nel cortile della scuola e
parlavo....voglio dire....ripassavo storia e poi...beh non
ricordo nulla-
-Sei svenuta, tesoro. Ti ha trovata Angela e ti hanno subito portata in
ospedale. Ti hanno fatto tutti gli accertamenti possibili ma hanno
detto che stai benissimo e che, probabilmente sarà stato
solo un
calo di zuccheri e mi hanno permesso di portarti a casa con la promessa
che domani saresti andata in ospedale a farti controllare- mi
spiegò
-Oh già. Probabilmente avrò dimenticato di fare
colazione
per la fretta. Sai, ero in ritardo- dissi, mentendo. Ero convinta che
non era stato nulla di tutto ciò. Quel sogno che avevo fatto
continuava a venirmi in mente ed ero sicura che qualcosa dovesse pur
significare, anche se la parte razionale di me mi diceva di catalogare
la cosa sotto la voce "pazzia momentanea" e dimenticare tutto.
Non avevo fame così salutai Charlie dicendogli che volevo
riposare per il giorno dopo e salii in camera. Al solito mi ero
svegliata sudata così prima di rimettermi a letto decisi di
fare
una doccia. Senza neanche guardarmi allo specchio, per non vedere la
pazzia dipinta sul mio volto mi lavai in fretta e andai a letto,
cercando di non pensare più a tutte le assurdità
che
ultimamente mi stavano capitando.
Il giorno dopo, al mio risveglio, mi sentii rigenerata. Quel brutto
incubo stanotte mi aveva lasciata in pace e anche la donna bellissima
non aveva tormentato i miei sogni. Così, con un rinnovato
buon
umore mi alzai e mi preparai. Uscii di casa molto presto, dovevo
passare in ospedale dove subito mi mandarono dal dottore di turno che
dopo mezz'ora di "apri questo", "chiudi quello", "solleva quell'altro",
e "senti dolore" qui e lì mi lasciò andare,
decretando
che era tutto a posto. Questo sollevò ancor di
più il mio
umore e il fatto che mi fossi appena ricordata che dopo scuola avrei
dovuto vedermi con Jake mi fece diventare ancora più
raggiante.
La giornata passò in fretta, tutti mi chiesero come stavo e
cosa
mi fosse successo ma rassicurai tutti sul fatto che stessi bene e che
non era stato nulla di grave. Parlai con Angela, Jessica e recuperai
gli appunti delle lezioni che avevo perso. Tutte cose normali da
persona normale. Fui felice di questo e mi convinsi che tutto
ciò che mi stava capitando in fondo erano soltanto dei
brutti
sogni senza alcun significato che bastava ignorare affinchè
scomparissero, non sapendo però che il mio destino mi
aspettava
ed era proprio dietro l'angolo.
Appena tonata a casa mangiai una cosa al volo e poi feci i compiti di
fretta e furia e mi preparai per uscire con Jake...a pensarci
bene era strano che il giorno prima non si fosse fatto proprio sentire
o non sia venuto a trovarmi. Charlie, pettogolo com'è,
avrà detto sicuramente a Billy cosa mi è
successo, certo
non è stato nulla di grave ma Jake era rimasto al mio fianco
anche quando la febbre era ormai sparita la settimana prima e non
volevo credere che si fosse disinteressato di come mi sentissi.
"Dai Bella ti stai facendo delle paranoie inutili. Il mondo non gira
intono a te. Non è possibile che Jake abbia avuto da
fare?"...Vocina stavolta aveva ragione. Mi stavo preoccupando per nulla.
Però le 16:00 arrivarono come arrivarono anche le 17:00 e le
18:00 ma di Jake non c'era traccia. Provai a chiamarlo ma il suo
telefono risultava spento e a casa sua non rispondeva nessuno. La mia
preoccupazione salì alle stelle quando si fecero le 20:00.
Jake
avrebbe potuto avere anche un contrattempo ma poteva almeno avvertirmi.
Così stanca di ritrovarmi passiva in tutte le situazioni
uscii
di casa, salii in auto e mi avviai verso la riserva. Non sarei stata di
nuovo ferma a guardare gli avvenimenti che mi accadevano davanti agli
occhi senza far nulla. Se volevo l'amicizia di Jake dovevo tenermela
stretta. Dovevo andare da lui e capire cosa fosse successo. Forse avevo
fatto qualcosa di sbagliato senza saperlo e lui era arrabbiato con me.
Dovevo capire!
Con questi pensieri arrivai alla riserva e guidai fino alla casetta
rossa, quella dove vivevano Jake, Billy, e Martha, sua madre. La prima
cosa strana che notai era che le luci erano accese ma dalla casa non
proveniva il minimo rumore, come se non ci fosse nessuno. Spensi il
motore e scesi dal pick up avviandomi lentamente verso la porta. Avevo
una strana sensazione....bussai ma non rispose nessuno così
riprovai e riprovai ancora finchè capirono che non me ne
sarei
andata e dopo mezz'ora finalmente Billy mi aprì.
-Bella, che piacere vederti! Come mai da queste parti?- il suo tono
voleva risultare gioviale ma era palpabile la tensione nell'aria
-Billy che succede?- chiesi senza giri di parole
-Che vuoi dire Bella?-
-Avevo un appuntamento con Jake oggi ma lui non si è
presentato. All'inizio pensavo avesse avuto un contrattempo ma se
così fosse
stato mi avrebbe avvisata. Mi sono spaventata sempre di più
con
il passare del tempo per questo sono venuta qui. Dov'è
adesso?-
a queste parole il suo viso cambiò espressione e si fece
duro.
- Non c'è, è uscito. E ora se vuoi scusarmi ho
delle cose
da sbrigare. Ci vediamo, Bella!- e se ne andò
così come
era venuto sbattendomi la porta in faccia.
La storia si sta aprendo. Cosa sta succedendo a Bella? Come si
collegano i sogni e questi suoi nuovi e strani poteri? Invece immagino
che tutte abbiate capito cosa sta succedendo a Jake, vero? Fatemi
sapere cosa ne pensato. A presto ;)
|