CA Fucking Christmas CarolC
The
Phantom Of Future
Christmas
L’apparizione del nuovo fantasma mi fa cadere a terra
dallo spavento e mi ritrovo con una lapide che mi spunta dallo stomaco.
Lui scoppia a ridere in modo inquietante e allunga la mano
pallidissima verso la mia, aiutandomi a tornare in piedi.
L’osservo e per qualche secondo non capisco più che
diavolo sta accadendo…
-Lo so a cosa stai pensando. Ti chiederai perché ci sono
proprio io, però ecco… Credevano che Brian fosse inadatto per il futuro e
dovevano trovare qualcun altro che ti conoscesse altrettanto bene. E poi sono
appena morto, stai anche incontrando il te stesso del futuro, proprio come hai
fatto nelle altre visite! -
La frase si conclude con una risatina ironica che mi fa
solo venire i brividi, forse perché questo
qui ha un senso del macabro peggiore del mio…
Forse perché io
svilupperò ulteriormente il mio amore per il macabro.
Dato che quello che mi ritrovo davanti, gelido e ancora
più pallido del solito, sono proprio io.
Ma non ha nemmeno le rughe…
-Sono morto giovane…? Morirò fra poco?-
Lui mi guarda e sulle sue labbra violacee si disegna un
sorriso sghembo, prima che si volti e prenda a camminare in mezzo alle lapidi.
Lo seguo senza neanche curarmi di schivare gli oggetti che
si presentano sul mio tragitto, aspettando una risposta che sembra non volermi
dare.
-Sono tutti convinti che i miei… i tuoi Natali lontano dai tuoi amici fossero insensati e da
egoista. Quelle mezze seghe non hanno capito che cosa veramente pensavo. Pensi… Così ora credono che mandando me, mi
autoconvincerò che la mia vita è stata un errore. Ma l’errore lo fanno loro… E
questo l’hai capito pure tu.-
Annuisco e improvvisamente lui si blocca davanti ad una
lapide bianca, non permettendomi di vedere il nome inciso, ma riesco comunque
ad intravedere l’anno.
Certo, almeno ho la certezza che chiunque ci sia sepolto
lì è morto quando io avrò avuto più di settant’anni.
Ma quindi… Perché il mio fantasma è giovane?
-Per quanto ripensi all’età che avevamo, non riesco ad
accettare che lui se ne sia andato, precedendomi.-
Poi ecco che si sposta lasciandomi scorgere il nome, ma
coprendo la data.
Mi scappa un gemito strozzato che provoca la risata
dell’altro me.
-Frank…? E… Ed è morto prima di te… Di me?-
Alla mia domanda lui alza le spalle e mi afferra il
braccio per trascinarmi via da lì, prima che mi metta a piangere sulla tomba.
Cerco di trovare altri nomi familiari, ma tutti i cognomi
sulle lapidi mi sono sconosciuti…
Quindi nessun altro dei miei amici è morto?
O forse semplicemente non sono sepolti qui?
-Non cercare, tanto sei a miglia e miglia di distanza
dagli altri. Siamo scomparsi così a lungo che nemmeno sapevano dove fosse
sepolto Frank, prima che io glielo dicessi.-
Uno strano formicolio mi percorre le ginocchia, ma almeno
so che non avrò il dispiacere di vedere la tomba di mio fratello…
E ciò mi da un piccolo sollievo, nonostante sappia che io
e Frank siamo morti.
-Com’è morto…?-
La mia voce arriva fievole, ma lui riesce a sentirla,
infatti si volta e mi mostra un’espressione che di solito faccio quando sono
triste ma non voglio darlo a vedere, risultando solamente scazzato.
-Colpa della fottuta vecchiaia, gli è venuto un infarto
mentre scendeva a fare colazione. Ho rischiato di prenderne uno anche io quando
l’ho visto cadere a terra… Ma alla fine quando hai quell’età te lo aspetti da
un momento all’altro.-
Sgrano gli occhi cercando di concepire il suo
ragionamento, ma non sento nient’altro che una terribile paura di poter perdere
Frank all’improvviso.
Forse invecchiando quest’ansia e questo troppo amore nei
suoi confronti si affievoliranno…
O forse anche ora sarei abbastanza maturo da riuscire ad
accettare la sua morte senza volermi ammazzare?
-No, non sei affatto maturo. Credi che accetterai la sua
morte? Credi che io sia morto naturalmente? No… Senza Frank non aveva senso,
quindi l’ho fatta finita.-
Resto a fissarlo stupito, dato che ha appena letto i miei
pensieri senza nemmeno chiedermi il permesso.
Va bene che non posso avere segreti per lui, visto che ha
già vissuto tutto, ma almeno un po’ di privacy la vorrei.
-Macchè privacy! Smettila di fare il coglione… Sei qui
perché devi cambiare idea e non prendere la strada che ha portato me in questo
cimitero.-
Io m’immobilizzo e abbasso lo sguardo cercando di non
sembrare curioso, anche se nascondere le mie emozioni a me stesso è
impossibile.
Infatti lui mi osserva attentamente, prima di tirare un
sospiro e cercarsi qualcosa in tasca finendo per imprecare.
-Vaffanculo, non si puo’ nemmeno fumare da morti! Dicevo…?
Ah! Loro vorrebbero che tu non
rinunciassi a questo Natale, ma sinceramente… Hai visto cos’è accaduto, no?
Frank ha litigato con Jamia peggio del solito… E il giorno dopo me lo sono
ritrovato fuori di casa. Per quanto avessi provato a lottare per stare lontano
da lui, alla fine quel cretino ha reso vani i miei sforzi. Tu rinunceresti a
Frank?-
Quando me lo chiede scuoto automaticamente la testa e lui
si mette a ridere, iniziando a svolazzarmi attorno come se lo trovasse divertente.
Lo vedo schizzarmi accanto velocemente, prima che vada ad
appollaiarsi sui rami di uno stupido albero spoglio.
-E quindi…? Cosa sei qui a dirmi tu? Che non devo dare
retta a quel che Brian mi ha detto finora?-
Lui mi fa l’occhiolino e rimane a guardarmi, inquietandomi
ancora di più…
Mi chiedo cosa diavolo gli passi per la testa, ho sempre
fatto fatica a capire me stesso.
-Devi fare quello che è giusto per te. Trovi che
rinunciare ad una seconda opportunità con Frank ti renderà il futuro migliore? O
pensi che rinunciare a tutto per lui sia la cosa che dovresti fare?-
Chiudo le palpebre e le sfrego, cercando di ragionare un
po’ sulla sua domanda.
Così su due piedi direi che sarebbe meglio stare con Iero
e mandare a fanculo tutto quello che ho costruito in una vita.
Rinunciare alla band…
Alla mia famiglia…
Però avrei l’unica cosa di cui ho bisogno per vivere.
-Senti… Qui si sta facendo l’alba, quindi credo che tu
debba tornartene a casa. Se non ti dispiace, ti ci riporto e poi me ne vado.-
Non faccio in tempo a rispondere che vengo alzato da terra
e ancora più velocemente di come aveva fatto Brian, questo spirito vola sopra
la statale.
Il vento freddo mi sbatte in faccia a tutta velocità,
mentre il me stesso fantasma viaggia canticchiando canzoni di cui io non sono a
conoscenza.
Poi ecco che le luci famigliari di Belleville spuntano
all’orizzonte, rassicurandomi come non mi era mai successo.
Di nuovo cado al suolo, ma questa volta sul pavimento del
mio studio e lo spirito si guarda intorno qualche istante, sorridendo appena.
-Me lo ricordavo molto più piccolo… Vabbè, la vecchiaia fa
brutti effetti!-
Scoppia con un risolino strano e poi si avvicina alla
finestra svolazzando, intanto che l’osservo un po’ stordito.
-Scusa maa… A proposito della vecchiaia, com’è che hai un
aspetto così giovanile? Riuscirò a non invecchiare??-
Comincio ad immaginarmi settantenne con ancora un
bell’aspetto, mentre tutti gli altri intorno a me invecchiano, ma la mia
fantasia sfuma quando lui scuote la testa.
Mi fissa per un po’ e svolazza fuori, senza però
allontanarsi troppo.
-Non voglio mica spaventarti e farti vedere quante rughe
ti verranno!! Goditi il tuo aspetto ora, che è meglio! Auguri, eh… E fai la
scielta giusta!-
Mi affaccio dalla finestra, ma di lui non c’è più traccia…
Bello.
Mi rimetto alla scrivania e resto a rimirare il regalo di
Frank…
Mi chiedo se davvero scappare da tutto insieme a lui sia
la cosa giusta.
Però io stesso mi sono detto che dal momento in cui lui
litigherà con Jamia, noi staremo insieme.
Ma il futuro dev’esser per forza così?
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E il fantasma del Natale futuro è arrivato ed ha svelato
a Gee cosa dovrebbe succedere!
Lo so che questo Canto di Natale è alquanto strano nonché insensato…
Ma se qualche persona ha voluto avventurarsi nella
lettura è da ammirare profondamente!
E che dire di chi ha pure commentato…
Vi ringrazio un casino!<3
A presto per l’ultimo capitolo…
Ormai il Natale è finito da un pezzo, ma pure io dovevo
festeggiare e non ho avuto il tempo di scrivere!!!
XOXO
Miky