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3 - ...with somebody who loves me
Cerchi di
nascondere a tuo padre quanto tu sia agitata ma sicuramente
l’incessante
battere del tuo tacco contro il suolo non è
d’aiuto.
Ti sorride
mentre continuate a cenare, seduti accanto ad altri padri e figlie,
mentre aspettate
il momento di scendere in pista.
Siete tutti
elegantissimi nonostante non sia una vera competizione ma solo un
piccolo
evento amatoriale tra concittadini, e contrassegnati da un numero
appuntato
sulla schiena del cavaliere.
Il
ristorante che vi ospita è dotato di pista da ballo e tu la
stai fissando già
da un paio di minuti. Quando te ne accorgi torni immediatamente a
porgere
l’attenzione al resto dei commensali e soprattutto a tuo
padre.
Non vuoi che
pensi che sia uno sforzo
per te e che
non vorresti essere lì con lui.
Solo che la
tua unica lezione di ballo della sera precedente ha preso una piega
inaspettata
e non sei certa di riuscire a bissare la tua performance.
Che cosa
farai? Ti lascerai andare tra le braccia di tuo padre come se fossi tra
quelle
di Castle? Non è esattamente la stessa cosa.
Sai bene che
tuo padre non se la prenderebbe se accidentalmente tu gli pestassi un
piede,
anzi riderebbe insieme a te.
Ma vuoi che
vada tutto bene. Per lui.
Solo un
ballo.
Il detective
Kate Beckett ha affrontato di peggio, no?
Quando
l’organizzatore raduna gli iscritti al centro della pista fai
buon viso a
cattivo gioco. Sorridi, ti appoggi alla mano che tuo padre ti porge e
come la
musica comincia, iniziate a ballare.
Cerchi di
svuotare la mente.
Di non pensarci
troppo.
Non pensare
ai passi.
Non far caso
alle altre coppie accanto a voi.
Ti accorgi
di non essere molto rilassata quando senti che tuo padre ti trascina
leggermente.
Non sei a
tempo.
Fidati
di tuo padre e lasciati guidare da
lui.
Ricordi le
parole di Castle e cerchi di metterle in pratica.
Chiudi gli
occhi concentrandoti solo su Jim.
Sulla sua
presa sicura che non ti farà cadere o inciampare.
Lentamente
ti lasci andare e segui la corrente.
Riapri gli
occhi al suono degli applausi, mentre tuo padre ti abbraccia
amorevolmente.
Hai ballato.
Di nuovo.
Il metodo Castle ha
funzionato due sere di
fila!
Ritornate a
sedervi al tavolo mentre i giurati si riuniscono per decidere la coppia
vincitrice.
Già
il
sorriso di tuo padre per te è una vittoria.
“È
stato
bellissimo, Katie”, ammette sincero “E sei davvero
brava!”.
Sorridi
anche tu, scuotendo la testa “Sono un disastro,
papà”, rispondi dapprima
divertita, ma nell’udire la tua stessa voce un lampo di
tristezza ti appare sul
volto.
“Non
stiamo
più parlando del Valzer, vero?”, ti domanda
capendo immediatamente.
“Se
sono
riuscita a non pestarti i piedi è solo merito di
Castle”, esclami.
Un nome che
negli anni Jim ha sentito sempre più spesso provenire da sua
figlia.
“È
stato
gentile”, risponde solamente.
“Più
che
altro costretto”,
ammetti lasciandoti
sfuggire una piccola risata ripensando al modo in cui tu e Ryan
l’avete
incastrato.
Poi il tuo
sguardo torna triste.
Quella
mattina vi siete visti pochissimo ed era tornato ad essere scostante
come negli
ultimi tempi.
Questo ti ha
convinta ancora di più che entrambi avete sentito una scossa
elettrica da
47mila Volt mentre stavate ballando, non solo tu.
Ed ora
Castle si sta proteggendo come può. Come meglio crede.
Come hai
sempre fatto tu.
Hai preso
una persona solare ed aperta e l’hai resa cupa e scontrosa.
Brava Kate!
“Sono
sicuro
che non l’hai costretto a fare nulla che non
volesse”, Jim ti riscuote dai tuoi
pensieri.
“Allora
perché ha preferito passare tutta la mattinata al catasto
con Ryan?”, domandi
con un pizzico di risentimento.
“Non
lo so
Katie, tu perché non sei voluta andare con lui negli
Hamptons?”, resti qualche
secondo a bocca aperta.
Tuo padre
sta usando le tue confidenze contro di te!
Era stato un
piccolo momento di debolezza durante il periodo di convalescenza che
avete
passato insieme nella baita in montagna dopo la tua operazione al cuore.
“Non
te l’ho
raccontato per far sì che lo usassi contro di me”,
rispondi sentendoti colta
sul vivo.
Lui ride.
“Non
è
affatto divertente!”, per niente!
“È
come se
steste danzando, Katie. Dovete trovare il modo di andare allo stesso
ritmo”.
“Ci
sto
provando”, ammetti in un sussurro.
“E lui
lo
sa?”, chiede sapendo bene quanto riesci ad essere criptica a
volte.
“Non
riesco
a farglielo capire”, ti stringi nelle spalle “Ma
è come se lui ascoltasse
un’altra musica”, sorridi per la metafora appena
fatta.
“Tu
alza il
volume”, tuo padre ti segue a ruota facendoti ridere.
Torni seria
“Si sta allontanando”, confessi stupendo anche te
stessa.
“Penso
che
invece sia più vicino di quello che credi”, cerca
di rincuorarti.
“Papà…”,
non
ti è mai piaciuto essere compatita e di sicuro in questo
momento non ti servono
delle bugie consolatorie.
“No
tesoro,
sul serio”, lo vedi ridere e guardare alle tue spalle, verso
l’ingresso della
sala.
In piedi,
intento a scrutare tra le persone, c’è Richard
Castle. In smoking.
Non ti
aspettavi minimamente di vederlo. Non fino all’indomani.
“Kate?”,
ti
volti al richiamo di tuo padre “Vai a prenderlo”.
Ti fai
strada tra i tavoli mentre il tuo cuore detta un ritmo
tutt’altro che calmo.
Sorride
quando ti vede andare verso di lui e colma la distanza che vi separa
avanzando
verso di te.
Sembra
imbarazzato.
“Sono
venuto
a controllare che non avessi azzoppato tuo padre”, lui
scherza e tu sorridi
tendendogli la mano.
“Vieni”,
gli
dici solamente.
Lo conduci
al vostro tavolo e trascorre la serata con voi.
I vincitori
del ballo Fathers & Daugthers ovviamente non siete tu e Jim ma
non vi
importa.
Non era
quello lo scopo.
Tutta la
sala è invitata nuovamente sulla pista da ballo.
Guardi tuo
padre ma lui scuote la testa.
“Giovani,
andate e scatenatevi. Io sono troppo vecchio e stanco”, dice
sorridendoti,
lasciandoti l’opportunità di ballare con Rick.
Il tuo
sguardo si addolcisce a dismisura ma non puoi comunque esimerti dal
rispondere
“Papà, Castle non è giovane”,
poi ti volti verso lo scrittore a goderti la
smorfia sul suo volto.
Lui si alza “Ti
faccio vedere io il vecchietto!”.
Quando siete
di nuovo l’uno tra le braccia dell’altro e
cominciate ad ondeggiare vorresti chiedergli
il vero motivo per cui è venuto.
Ma
preferisci tacere e goderti il momento. Lo sai già
perché è lì.
“Domani
c’è
la cerimonia dei diplomi di Alexis”, dice dopo poco.
Non
ricordavi il giorno, ma sapevi che era vicina “Come si sente
il padre della diplomanda?”.
“Ho un
piano
per affogare la mia tristezza. Dopo la cerimonia mia madre se ne
andrà negli
Hamptons, Alexis sarà ad una festa per tutta la notte e io
mi distrarrò
guardando i film di John Woo ‘The Killer’ e
‘Hard Boiled’”, ti spiega.
“Una
bella
serata con doppio film!”, commenti con enfasi.
Castle
sembra sorpreso “Apprezzi i film violenti?”.
“Più
sangue
c’è, meglio è!”, gli rispondi
con un sorriso smagliante.
Lui sembra
esitare, ma solo per un secondo, poi ti domanda “Non ti
andrebbe di unirti a
me, vero?”.
Sorridi a
quella dolce insicurezza e sei felice che finalmente non ti stia
più
respingendo “Certo, mi piacerebbe”.
Ivi’s
Corner:
Ma noi
sappiamo bene che poi quei film non li hanno visti… non
quella sera almeno ^-^
Ho collocato
il tutto tra gli ultimi due episodi della quarta serie
perché lo trovavo il
momento migliore per dare una piccola spintarella a quei due e
perché un po’ mi
mancava scrivere di loro pre SBADABUM TUONI LAMPI OHHH YOU’RE
IN MY
VEIIINNSSSSS ^-^
Vedetelo
come un piccolo missing moments divertente tra la 4x22 e la 4x23 :)
p.s.
festeggio con voi la mia 60° fanfiction *-*-*-*
Un bacione
gigantesco a tutte!
Ivi87
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