Al centro di una storia

di poetaperiferico
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Voltare a destra è concesso,
ma solo s’è espresso,
su un cartello a colori,
con le celebrità come spettatori.
 
In questa prigione virtuale,
io, almeno io, non ci so stare.
Male, il meno male,
non è normale.
 
Sono stato al centro delle mie idee,
ed ero pronto,
mentre mi chiedevo, chi sei?
Ed era tutto appresso a lei, il mondo mio.
 
E non mi passavi,
nella testa rimanevi
costantemente,
ripetutamente,
da qui e per sempre.
 
Di giorni e di notte,
mi ripetevo tranquillo Andrea,
nulla, ed eri tu, la mia alta marea.
 
Non so nuotare,
ne respirare,
se ci sei tu intorno,
non ho pazienza,
lo sa anche Dio,
e ne coerenza,
se al centro di questa storia
ci casco sempre io.
 
Senza motivo,
ancora mentivo
e non lo sapevo
o non lo capivo.




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