Scioccato
non è la parola esatta per descrivere il mio stupore,
propenderei più per incapace di realizzare. Joy, la ragazza
che fino a qualche ora fa stava assistendo al mio combattimento nelle
tombe è ora nell'aeroporto più grande di New York. La
vedo voltarsi nella mia direzione e lasciare il suo caffè sul
ripiano madreperlato del mini-bar.
-Abbiamo
cinque minuti prima che questo posto venga evacuato e si trasformi in
un campo di battaglia.-
Dice
affrettandosi a raggiungere la porta del Gate 5.
-Non
ho tempo per le spiegazioni, ma devi fare una scelta ora,
indipendentemente da quello che tu conosci il gruppo californiano che
tanto ti esaltava.-
Continua
seria.
-Quei
tizi sono una leggenda Joy, e poi, perché dovrei fidarmi?-
Gli
rispondo incredulo.
-Perché
nella tua vita non ti capiterà mai più una richiesta
come questa, c'è una aereo per Los Angeles che ci sta
aspettando e tu puoi scegliere se salirci sopra con noi o tentare di
sopravvivere qui a New York.-
Conclude
velocemente.
La
proposta è veramente assurda, per l'ennesima volta mi ritrovo
a fare una scelta pericolosa. D'altronde se quello che dice è
vero devo assolutamente salire sull'aereo.
-Accetto,
ma ora dimmi come mai il JFK sta per essere attaccato, e io cosa
c'entro?-
Gli
chiedo nervoso.
-Te
lo spiegherò sul jet, ora muoviti.-
Mi
risponde.
Corriamo
giù per le scale del Gate e usciamo all'aperto dove centinaia
di aerei e operai sono posizionati, proprio dopo cinquanta metri di
camminata veloce vedo un jet nero con i motori accesi e sgombro dai
macchinari per il rifornimento. Ormai il cielo si è fatto cupo
e sono sicuro che ci sarà pioggia per tutti. Salgo nel jet per
primo e noto che per quanto possa sembrare di lusso è comunque
corazzato come uno militare. L'interno è pazzesco.
Venti
sedili uno di fronte all'altro fatti di pelle bianca sono posizionati
insieme a dei tavolini di vetro fissati al pavimento. E lo champagne
è la ciliegina sulla torta, messo in un piccolo catino con del
ghiaccio su l'angolo in fondo del corridoio, poco prima dei bagni;
non credo di aver mai visto un aereo simile e forse questa sarà
anche la mia ultima volta.
Dopo
di me sale il signore che avevo visto insieme a Joy prima.
Quest'ultima è scortata da due signori con un completo verde
elegante.
Lei
prende posto davanti a me insieme ai due signori ed urla.
-Puoi
andare!-
Subito
il jet inizia a spostarsi sulla pista, e dopo una manovra di cinque
minuti comincia a prendere velocità.
-Devi
spiegarmi tante cose amica mia.-
Gli
dico sorridendo e guardando lo stesso vestito che indossa da ieri.
Forse
dovrei cambiarmi anch'io appena posso, e anche una doccia non mi
farebbe male.
-Tutto
a suo tempo Dry, adesso bisogna scappare dai gemelli e dall'intera
fazione. Hanno messo una taglia sulla tua testa.-
Mi
dice senza ricambiare il sorriso.
Sto
per rispondere ma l'aereo viene scosso da un'esplosione che sembra
provenire dal centro dell'aeroporto.
-Parli
del diavolo e guarda chi arriva.-
Sospira
preoccupata.
Entrambi
gli uomini si alzano e vanno al finestrino pronti per ogni evenienza.
-ADESSO
L'INTERA FAZIONE MI STA CERCANDO?!-
Urlo
disperato.
-Non
sei l'unico Dry, anche io li ho fatti incazzare un bel po', e non
sapevo avessero così tanti seguaci.-
Risponde
cercando di calmarmi.
Anche
io mi avvicino al finestrino e riesco a vedere il disastro incombere.
Tutto
il piano terra va a fuoco e diversi aerei sulla sinistra sono
esplosi, inoltre le urla delle persone che ormai corrono anche in
mezzo alle piste accompagnano migliaia di OverKal che volano e
saltano dovunque nel tentativo di uccidere qualsiasi cosa gli si pari
davanti. Indubbiamente sono gli uomini di Cardiax e L.V visto il
simbolo che ogni OverKal ha.
Il
jet inizia a decollare ed io tiro un sospiro si sollievo. MA subito
sento dei tonfi sul tetto del jet. Ovviamente dopo un urlo che non
riesco a distinguere tutti gli OverKal che si intravedono all'esterno
partono per una corsa maniacale verso di noi.
-Prendi
quota testa di cazzo!-
Sbraita
Joy al pilota nella stanzetta.
Riusciamo
a raggiungere una discreta altezza ma dei pugni e altri colpi urtano
la parte superiore dell'aereo.
-Joy
dobbiamo uscire qua sopra e massacrarli prima che si decomprima
l'aereo!-
Gli
ordino dirigendomi verso la fine del corridoio.
-Ok…
Voi due andate ad aiutare il pilota! Dobbiamo salire il più
possibile!-
Dice
agli elegantoni in verde.
-Io
e te usciamo per l'apertura di emergenza!-
Dichiara
spostando lo sguardo su di me.
CI
buttiamo in direzione del bagno e apriamo la porta di ferro con il
cartello di divieto.
La
chiudiamo alle nostre spalle e il buio divora la stanza.
-Appena
apro dovrai reggerti, o ti ritrovi s cadere nel vuoto!-
Mi
intima Joy.
-Se
sopravviviamo ti porto a mangiare fuori.-
Rispondo
con una risata nervosa.
Joy
allunga la mano al portellone sul soffitto e piega leggermente le
gambe.
-1…
2… e 3!-
Una
forza immensa mi scaraventa verso l'alto facendomi schiantare sul
soffitto.
Rintontito
vedo che Joy è nella mia stessa situazione e si sta cercando
di uscire fuori.
Aspetto
un attimo e faccio lo stesso anch'io; il vento sulla faccia mi
provoca un grande fastidio e mi impedisce di vedere bene. Afferro la
coda dell'aereo e provo a mettermi in piedi, ma riesco solo ad
accovacciarmi.
Due
OverKal sono attaccati saldamente al metallo e stanno cercando di
rimuoverlo a suon di pugni.
Colgo
l'occasione per dare la mano a Joy e fargli il segno di lanciarsi su
di loro.
Lei
accenna ad un si e si schiaccia sul mio stomaco puntando le braccia
verso i due individui in mantello. La afferro per i fianchi e con
tutta la forza che posso concedermi in questo momento la butto nella
loro direzione.
Con
una grazia e maestria degne della più bella delle donne tira
un calcio sul muso del primo OverKal buttandolo giù nel vuoto,
poi, prima di fare la stessa fine si attacca anche lei al metallo
rimanendo sdraiata. Ora tocca a me.
Mi
preparo un attimo prima di correre verso il secondo OverKal che però
si è già accorto del nostro atto cooperativo e mi tira
un pugno nella stomaco scagliandomi verso l'alto.
In
quei pochi millesimi secondi riesco a realizzare che è la
fine, l'aereo sarebbe andato avanti e io mi sarei diretto nella
direzione opposta.
Ma
qualcosa nel mio istinto di sopravvivenza mi fa fare qualcosa di
incredibile.
Anche
se potenzialmente pericoloso mi reggo in volo all'aereo con due
fulmini viola; e non aspetto il secondo colpo prima di prendere lo
slancio verso l'OverKal nemico, buttandolo giù con un destro
sulla faccia. Infine lascio che il jet mi lanci di nuovo all'indietro
e afferro Joy con la sinistra spostando entrambi in nostri corpi
vicino alla coda. Chiaramente puntando verso il basso rientriamo
nella stanza di emergenza e ci chiudiamo subito il portellone dietro.
Veniamo entrambi spinti nel buoi contro la parete ferrosa dietro di
noi e rimaniamo intorpiditi e silenziosi per qualche minuto.
Tutti
e due siamo schienati sul muro freddo e spesso e ci siamo seduti per
riprendere fiato.
-Allora…
Scegli tu il ristorante?-
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