“Hahahaha!
Calmati, ragazzino.”- ridacchiò diabolicamente
Franky rivolgendosi
ad Ash.
I
ragazzi erano sprofondati nella parte sotterranea dell'edificio, che
aveva l'aria di essere una specie di discarica: montagne di robaccia
dappertutto, e l'atmosfera tetra e sinistra che assumeva quel luogo
quasi senza luce era come se gelasse il cuore dei presenti. Franky
(con in braccio la gabbia contenente Pikachu e Dedenne) era sceso
assieme ai suoi sottoposti, e lentamente camminava verso il gruppo.
“Non
è colpa mia- riprese lui- se siete caduti in trappola come
dei
topolini; sappi mio caro che se non foste stati così
ingenui, forse
a quest'ora non vi avrei catturato, e sareste liberi, non come tutti
gli altri Allenatori che vengono qui”.
“Cosa
vuol dire “tutti gli Allenatori”?- chiese Serena
perplessa.
Franky
non le rispose, ma fece segno a tutti con il dito di guardarsi
dietro.
Ash
rimase stupito: scrutando lo spazio più attentamente lui e i
suoi
amici si accorsero che non erano affatto soli; molti altri Allenatori
erano legati come salami e si accasciavano a terra, apparentemente
privi di forze.
“Cos'è
successo qui?”- chiese Lem impaurito.
“E'
ora che vi sveli tutto: la Franky Family non è altro che la
più
infida e pericolosa organizzazione di Truffatori
Pokèmon!”.
“Truffatori
Pokèmon?”- chiesero i ragazzi, incredibilmente
sorpresi.
“Hahahaha,
proprio
così! Vedete,
ogni anno il numero di turisti in città aumenta, e dato che
la
maggior parte di essi sono Allenatori, il sottoscritto usa la scusa
della “finta Palestra” per attirare i
più sciocchi e rubare loro
tutti i Pokèmon e tutte le Medaglie. E' per questo che sono
l'Allenatore più forte: chi riuscirebbe ad ottenere
così tanto
senza il minimo sforzo? Hahahaha!”- rispose Franky,
suscitando
rabbia nei cuori di Ash, Pikachu, e tutti gli altri.
“Questo
è oltraggioso!- disse Ash infuriato- Hawlucha, scelgo... Eh?
Dov'è
finita?!”.
“Ash,
qualcosa non va?”- chiese Serena.
“La
mia Pokèball!- rispose il ragazzo- Non trovo più
la mia Pokèball!”.
“Anche
le mie non ci sono più!”- disse Lem, e sua sorella
rimase stupita.
In
quel momento Franky, Zanbai, Schollzo e Kiev risero per l'ennesima
volta.
“Ragazzo
mio,-disse Franky ad Ash- non crederai veramente che io sia
così
stupido! Mentre voi avevate perso conoscenza, noi abbiamo preso tutti
i vostri Pokèmon e tutte le vostre cose: in altre parole,
non avete
nessun mezzo per ribellarvi!”.
“Ora
basta!- gridò Ash- Pikachu, usa Fulmine!”.
Pikachu
lanciò una potentissima scossa elettrica, ma purtroppo non
servì a
rompere la gabbia, che rimase intatta sotto gli occhi di Ash.
“Non
può condurre l'elettricità, è fatta di
un materiale isolante”-
chiarì Franky compiaciuto. Poi si avvicinò ad Ash:
“Veniamo
a te- in quel momento si tolse la maschera, spaventando i quattro: il
suo sguardo faceva gelare il sangue, con un sorriso che lasciava
uscire la lingua di fuori e due occhi assassini, che gli davano
un'aria macabra e tetra- Secondo me fai troppe domande. Sai che cosa
mi dispiace? Che i tuoi amici si fidino di uno come te... uno stupido
moccioso senza spina dorsale!”. In quel momento, Franky
colpì il
mento di Ash con un calcio, che fece rotolare il ragazzo contro il
muro.
“Ash!”-
gridò Serena in preda alla preoccupazione, e anche Pikachu
la seguì:
“Pika-Pi!”.
Ash
nel sentire i suoi amici si rialzò, e Franky
ordinò ai suoi tre
sottoposti di legare i nostri amici: purtroppo questi non poterono
opporsi, e in pochi secondi finirono tutti immobilizzati con delle
corde.
“Sono
stanco,-affermò Franky- andiamocene ragazzi”. E
così i Truffatori
Pokèmon presero un ascensore, lasciando a terra Ash, e
portandosi
dietro tutti i Pokèmon.
Appena
raggiunsero il piano terra dell'edificio, Franky e i suoi misero la
gabbia di Pikachu e Dedenne in un angolo, e le Pokèball in
delle
scatole attorno.
Il
Boss dei Truffatori Pokèmon decise di uscire per andare a
rilassarsi, e chiamò le sue due compagne: “Mozu,
Kiwi, io esco:
volete venire?
Camminarono
verso Franky due ragazze dall'aspetto quasi identico: erano sorelle,
e infatti avevano entrambe occhi azzurri, e un naso piuttosto lungo.
Cambiavano però le loro pettinature e i loro vestiti: Mozu
infatti
aveva i capelli lisci, e indossava una sciarpa di pelliccia e un
abito giallo;Kiwi invece aveva i capelli arricciati, indossava una
collana di perle ed era vestita di rosa.
“Certo
che veniamo Boss- rispose Mozu- Dove andiamo di bello?”.
“Da
nessuna parte di preciso- le rispose Franky- Voglio solo scaricare lo
stress degli ultimi giorni”.
“Se
ti interessa- disse invece Kiwi- io e Mozu abbiamo aperto da poco un
Bar qui vicino. E' l'ideale se hai voglia di rilassarti!”.
“Bene,
andiamo a farci qualche bicchierino allora!- disse Franky entusiasta
per la proposta delle sue amiche- Offrite voi?”.
“Ma
certo!”- risposero le due all'unisono.
“Ehi
Boss, noi possiamo venire?”- chiese Zanbai.
“No,
mi dispiace: qualcuno deve fare la guardia alla Franky House- rispose
Franky- Però vi porteremo qualcosa da fuori per festeggiare
tutti
insieme!”.
“Yaaaaaaahoooooooooo!
Sei grande, Boss!”- esultarono Zanbai e tutti gli altri.
“In
fondo- riprese Franky- oggi è un giorno speciale! Siamo
finalmente
riusciti a ottenere, nonostante i continui errori, imprevisti e
scocciature varie, un totale di 356 Pokèmon e 168 Medaglie!
Finalmente abbiamo ciò che ci permetterà di
realizzare il nostro
scopo!”.
I
membri della Franky Family esultarono di nuovo, entusiasti di sentire
queste parole.
Così
Franky uscì assieme a Mozu e Kiwi, mentre Zanbai e gli altri
rimasero alla Franky House. Fiduciosi di come avevano sistemato i
Pokèmon dei nostri amici, salirono le scale che portavano
alla
cucina: in realtà anche loro volevano rilassarsi, e
pensarono di
andare a mangiare ciò di più buono che era
rimasto, per poi farsi
una partita a poker; in altre parole non prestarono più
attenzione
ai Pokèmon, e fu questo il loro errore.
Intanto,
ancora nei sotterranei, Ash faceva di tutto per cercare di liberarsi
dalle corde, ma erano state legate troppo saldamente. Uno degli
Allenatori che erano attorno a lui e ai suoi amici lo vide, e gli
disse: “E' inutile amico: ci abbiamo già provato
tutti”.
Lem
notò l'aria abbattuta di tutti quei ragazzi, e chiese loro:
“Scusate,
da quanto tempo siete bloccati qui?”, e il ragazzo che un
attimo
prima aveva dissuaso Ash dal liberarsi, gli rispose: “Da un
mese
circa”.
“Un
mese?”- chiese Ash.
“Sì,-
spiegò il ragazzo- siamo arrivati qui un mese fa, e ci hanno
intrappolati com'è successo a voi. Malgrado il tempo che
passa, non
hanno intenzione di lasciarci andare o di ridarci i nostri
Pokèmon o
le nostre Medaglie, a meno che...”- il ragazzo s'interruppe
bruscamente.
“A
meno che cosa?”- chiese Clem.
“Ci
dissero che a meno che non avessimo mai giurato fedeltà a
quel
Franky, non saremmo mai usciti di qui!”- disse il ragazzo
piangendo
dalla rabbia.
“Ma
è assurdo! Non possono farvi questo in eterno!”-
disse arrabbiata
Serena.
“Infatti,
ne abbiamo le scatole piene!”- disse a sua volta un altro di
quegli
Allenatori.
Si
lamentarono tutti delle condizioni in cui si trovavano, e dalle quali
non vedevano una via d'uscita.
Nel
frattempo Pikachu, ancora ingabbiato, vedendo le Pokèball in
scatola
ebbe un'idea: il suo Fulmine non aveva effetto su quella gabbia, ma
poteva passare attraverso le sbarre; perciò, con una scossa
decisa,
riuscì a colpire una delle Pokèball, che
finì per aprirsi. Dalla
sfera uscì Chespin, uno dei Pokèmon di Lem.
Pikachu
chiese a Chespin di aiutare lui e Dedenne a uscire, e il suo amico
infatti usò Frustata per aprire anche lui una
Pokèball: stavolta da
essa uscì Hawlucha, uno dei Pokèmon di Ash, che
ruppe la gabbia dei
suoi amici usando Colpokarate.
Nonostante
il rumore che fece la rottura della gabbia, nessuno parve
accorgersene.
Immediatamente
i quattro Pokèmon presero tutte le Pokèball dei
loro Allenatori, e
scesero con l'ascensore. Quando quest'ultimo raggiunse i sotterranei,
Ash inizialmente rimase confuso (credendo fossero scesi i membri
della Franky Family e domandandosi quindi perché), ma poi
non poté
che sorridere nel vedere avanzare verso di lui il suo amico
più
caro.
“Pikachu!
Hawlucha!”- disse lui.
“Dedenne,
ci sei anche tu!”- fece Clem.
“Oh,
Chespin, non sai quanto è bello vederti!”- disse
infine Lem.
Ash
però non si dimenticò degli altri Allenatori, e
disse: “Tranquilli
ragazzi, ora pensiamo anche a voi!”. Prese così
una delle sue
Pokèball, e la aprì: come aveva immaginato, da
essa uscì un altro
dei suoi Pokèmon, Frogadier.
“Frogadier,
usa Taglio e liberaci tutti quanti!”- ordinò Ash,
e il Pokèmon
obbedì all'istante.
Così
furono tagliate in pezzi le corde di tutti quanti gli Allenatori
presenti: questi, felici per aver finalmente trovato la
libertà,
ringraziarono di tutto cuore Ash e i suoi amici.
Subito
dopo, gli stessi Ash, Serena, Lem e Clem, accompagnati dai loro
Pokèmon, risalirono con l'ascensore dove era cominciato
tutto, e
andarono da Zanbai, Kiev e Schollzo. Questi tre rimasero sbigottiti
quando videro i loro “prigionieri” essersi
liberati, e allo
stesso tempo furono molto arrabbiati.
“Ridateci
tutte le Medaglie e tutte le Pokèball!”- disse
infuriato Ash.
“Pika!”-
lo seguì il suo amico Pikachu.
A
vedere la sfrontatezza di Ash, Zanbai divenne rosso come il fuoco, e
gridò:
“Come
ti permetti... DI DARCI DEGLI ORDINI RAGAZZINO?!”.
“Forza
voi!- si rivolse ai suoi compagni- Non statevene lì
impalati: se
vogliono la guerra, guerra avranno! Franky Family, adunata!”.
Da
ogni angolo dell'edificio spuntarono moltissimi uomini vestiti allo
stesso modo di Zanbai e gli altri: erano sicuramente membri della
Franky Family, anche perché prima erano anche loro accanto a
Franky
nel momento della trappola.
“Ehi,
questi tizi spuntano dappertutto!”- disse Serena.
“Uomini,
combattiamo!”- urlò Zanbai, e in quel momento lui
e gli altri
membri della Franky Family scagliarono delle Pokèball, dalle
quali
uscirono dei Lairon.
“A
quanto pare vogliono attaccare in massa!”- affermò
Lem.
“E
noi li fermeremo!”- disse Ash.
Era
appena cominciato lo scontro per la salvezza degli Allenatori e dei
loro Pokèmon, e per la sconfitta di una terribile
organizzazione, la
Franky Family.
I
nostri eroi... avrebbero prevalso? O sarebbero stati sconfitti?
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