cap5
Pordenone, 8 novembre 2006
Cara Sofia,
ti scrivo questa lettera perchè
altro non so fare. Sto da mia figlia per qualche giorno, fino
a quando Adeline non tornerà dall'ospedale. Ho la testa che mi
scoppia e l'unica persona che mi puo' aiutare a
rilassarmi sei solo tu. Mi dispiace non poterti vedere,
baciarti, stringerti a me. Sai, ti voglio scrivere anche per dirti
che ho preso una decisione: voglio dire a mia figlia di noi due.
Voglio essere sincero, basta segreti.
Sono certo che capirà, mi vuole bene ed è una donna intelligente.
Mi ha visto molte volte triste, stanco, deluso della mia vita (prima
di conoscerti, ovviamente) e spiegarle il motivo per cui sono tornato
a sorridere penso proprio sia la cosa più giusta da fare. Spiegarle
che sei tu la ragione della mia rinascita,
della mia ritrovata voglia di vivere, del mio sentirmi realizzato
come uomo. Certo, sono cosciente che le cose
cambieranno. Ma prima o poi la verità sarebbe saltata fuori!
Con il tempo (e l'aiuto di mia figlia) anche ad Adeline dirò di te.
Io non la amo più, le voglio tanto bene ma, non posso continuare
questa falsa. Il nostro matrimonio si basa solo su bugie e la cosa è
solo che sbagliata. Io non voglio più mentire. Venticinque anni di
matrimonio non si cancelleranno in due giorni ma prima o poi anche
lei si rifarà una vita, come è successo a me.
Tesoro mio, tu come
stai?L'università sta andando bene? Mi manca
guardarti studiare, vederti attenta e concentrata sui libri con i
tuoi grandi occhiali sempre perfettamente posati sul tuo piccolo
naso. Voglio esserci il giorno della tua laurea. Voglio darti un
grande bacio e complimentarmi con te. La mia Dottoressa Sofia
Londin: laureata in scienze politiche!
Stavo pensando che i
ricordi sono la cosa più bella che possiedo. Mi veniva in
mente, prima, il nostro primo giro in barca. Siamo stati via una
giornata intera, solo tu ed io. Due innamorati felici e pieni di
voglia di stare insieme. Te lo ricordi? Il Sole baciava il tuo viso
abbronzato e bellissimo. Il lago di Garda accoglieva, quel caldo
martedì di agosto, una sirena dai capelli dorati. Non posso non
dimenticare quelle ore stesi a prendere il sole, rilassati, felici a
coccolarci.
Pensa quando finalmente non
servirà più nasconderci: potremo girare per le strade di Pordenone
mano nella mano come due giovani fidanzatini. Qualcuno ci giudicherà,
ci guarderà storto, ma noi ce ne fregheremo. A
me non interessa proprio nulla ciò che gli altri pensano di noi. No,
non mi interessa più perchè l'amore che provo per te è più
importante, più forte, di qualsiasi cosa. Tu e mia figlia
siete le persone più preziose della mia vita. Ti prometto che non
devi più aspettare tanto tempo amore mio, la nostra relazione uscirà
allo scoperto e sarà tutto proprio come vogliamo. Già mi batte
forte il cuore e mi riempe di gioia il pensiero di noi due fare una
passeggiata, prendere una birra, chiaccherare e baciarci liberamente
senza farci problemi.
Sai, ti dico la verità, qualche
anno fa, non mi sarei mai aspettato di innamorarmi di te.
Quando ti ho conosciuta, al tuo primo anno di università, per me eri
semplicemente un'ottima studentessa. Certo, non nego che ti avevo
trovata comunque bellissima, ma di te sapevo solo il tuo nome e
quanto fossi intelligente. Non sapevo che
meravigliosa persona tu davvero fossi: non conoscevo il tuo
lato divertente, pazzo, coraggioso. Un po' alla volta ho iniziato a
conoscerti e non ho più voluto smettere di farlo. Ogni volta, ti
dimostravi sempre più interessante, come un libro preferito. E
con il passare del tempo mi ero accorto che stare accanto a te
diventava qualcosa di intenso, troppo piacevole per
considerarsi un rapporto professore- studente. No, noi eravamo già
di più e non potevamo farci nulla. Ma
ero convinto del fatto che la nostra era solo una cosa passeggera,
non mi dimentico mai che io ho 53 anni e tu ne hai solo 25. Così
avevo preferito non ascoltare il mio cuore ma, la testa. E avevo
fatto proprio male! Tanto che ho resistito solo tre mesi senza di te,
ricordi?! Resistere ai tuoi sorrisi era diventato impossibile. Per
non parlare dei tuoi grandi occhi azzurri. Al solo pensiero, mi
vengono i brividi.
Ora, stellina, ti do la
buonanotte. Spero di esserci nei tuoi sogni come tu sei nei miei.
Dormi bene vita mia,
tuo Alberto
“Sono stato due ore coricato sul divano e credo di non aver pensato ad altro che a te”
—
Franz Kafka
|