One True Problem
Genere: comico, romantico
Rating: verde (PG)
Avvertimenti: crack, slash
Prompt/Challenge: "…cosa sarebbe un OTP, scusa?" (Bandom Secret Santa @ BandomItalia)
Parole: 2920
Personaggi: Andy Hurley, Joe Trohman, Pete Wentz, Patrick Stump, Brendon Urie, Gabe Saporta, Bob Bryar
Pairing: Andy/Joe
Disclaimer: tutti i personaggi sono realmente esistenti e quindi sono © di loro stessi, questa fic non intende dare rappresentazione veritiera di un bel niente.
Dedicata a: a chi me l'ha chiesta, al mio fandom, a tutti
coloro che sanno cos'è un OTP e a tutti i miei OTP presenti,
passati e futuri <3
--
"Wow."
Pete alzò lo sguardo dal suo portatile. "Andy e Joe sono
ufficialmente un
OTP."
Tre paia di occhi
si voltarono verso di lui.
"Davvero?"
chiese Patrick, non particolarmente interessato.
"Davvero"
confermò Pete annuendo. "Insomma, diventano sempre
più popolari. Un sacco
di gente li ha tra gli interessi. Tra poco" concluse, con un tono da
papà
orgoglioso "avranno anche una community."
Patrick sospirò,
borbottando sottovoce qualcosa riguardo gli effetti devastanti di
Livejournal
sulle menti più fragili della media. Joe si
limitò a continuare ad accordare la
sua chitarra in silenzio. Andy, che aveva seguito tutto lo scambio con
aria
perplessa, si grattò la testa. "…Cosa sarebbe un
OTP, scusa?"
Pete emise un
inquietante verso stridulo, a metà tra un rapace e una
ragazzina alla prima
mestruazione.
"Cosa sarebbe un
OTP?" ripetè
scandalizzato.
Andy continuò a
grattarsi la testa. "…sì. Cosa sarebbe?"
Pete continuò a
emettere il suo verso stridulo. "Non è possibile!"
strillò. "Non
posso lavorare con gente che non sa
cos'è un OTP!"
Aprì la bocca per
dire qualcos'altro, ma in quel momento il suo cellulare
cominciò a trillare.
Pete guardò il display, poi guardò Andy, poi
guardò di nuovo il display e con
un ultimo verso stridulo si allontanò a grandi passi.
"E' grave che
non lo sappia?" chiese Andy, che cominciava a preoccuparsi.
"No"
esalò Patrick, prendendosi il viso tra le mani. "Non lo
è. A dire il vero,
non saperlo è un segno di grande sanità mentale."
"D'accordo"
annuì Andy. "Ma che cos'è?" aggiunse dopo un
secondo.
Patrick scosse
fermamente la testa. "Non vuoi saperlo. Non vuoi saperlo e io non
voglio
spiegartelo. Ho già fatto questo discorso con Pete e mi
è bastato per farmi
venire il mal di testa del secolo." E con questo uscì anche
lui dalla
stanza.
Andy guardò Joe,
leggermente smarrito. Joe alzò le spalle. "Uhm" disse Andy.
--
Visto che la sua
band gli voltava le spalle - tornare sull'argomento con Pete non gli
era
sembrata una buona idea - Andy decise che avrebbe cercato aiuto
altrove. Appena
rimasto da solo, si chiuse nella sua cuccetta e scartabellò
nella rubrica del
cellulare fino a trovare il numero di Spencer Smith. Spencer era una
persona
relativamente seria, quindi non avrebbe riso di lui; ma era anche amico
di
Brendon Urie, il che gli garantiva una certa competenza in materia di
cose che
una persona sana di mente non avrebbe dovuto conoscere; e poi era un
batterista, e la Solidarietà Tra Batteristi era una delle
leggi non scritte
della FBR.
Quello che Andy
non aveva previsto era che al cellulare di Spencer potesse rispondere
qualcun'altro.
"Andyyyyy!"
lo salutò
un'inconfondibile voce squillante, che da sola bastò a
terrorizzarlo.
"Spencer non c'è, mi dispiace. Ma ci sono io, che
è la stessa cosa. Forse
anche meglio."
"…Brendon"
pigolò, a mo' di saluto. "Ecco, in realtà dovrei
parlare con lui e…"
"Qualunque
cosa devi dire a Spencer, puoi dirla a me" proclamò Brendon
solennemente.
Andy riflettè che
il tanto lo verrei a sapere lo stesso
doveva essere sottinteso. Con un sospiro, raccolse tutto il suo
coraggio e decise
di rischiare.
"Beh,
uhm" iniziò "ecco, Pete ha detto qualcosa a proposito del
fatto che
io e Joe saremmo un OTP…"
"E'
assolutamente vero!" esclamò Brendon, e Andy avrebbe potuto
giurare di
averlo sentito battere le mani.
"Siete anche il mio OTP."
"…davvero?"
Seguì un istante
di silenzio, e Andy suppose che Brendon stesse annuendo freneticamente
dimenticandosi che lui non poteva vederlo. "Beh, ovviamente siete uno dei miei OTP, perchè io ne
ho tanti
- il che è un controsenso, ma" si udì una
risatina "chi ha un solo OTP al
giorno d'oggi? C'è così
tanta scelta che non si può proprio evitare di averne una
quantità"
concluse Brendon deliziato.
Andy cercò di
guardare come un indizio quello che alle sue orecchie suonava
più come un delirio. Era
una cosa che la gente tipo
Pete e Brendon trovava carina, a quanto pareva. Di norma se ne aveva
uno, ma
andava di moda averne tanti. E aveva a che fare con delle persone. Tra
cui lui
e Joe.
"Ma"
provò, incerto, senza la minima idea di cosa stesse dicendo
"ce ne sarà uno
che è il tuo preferito?"
"Beh"
riflettè Brendon "ovviamente i miei preferiti sono i nostri.
Anzi, i miei
preferiti sono i miei."
Andy sentì i suoi
neuroni girare a vuoto nella scatola cranica tipo un criceto sulla
ruota.
"…Certo."
"Io e Ryan
siamo un classico, ovviamente, ma anche io e Jon andiamo forte, e io e
Spencer
abbiamo un certo fascino, devo dire. Quindi, beh, la conclusione
è ovvia."
Andy si mise la
mano libera nei capelli. "…Dimmela lo stesso?"
"Beh, il mio
OTP è la mia band, è chiaro!" esclamò
Brendon, giulivo. "Le GSF sono
sempre, sempre la soluzione."
Andy chiuse gli
occhi, realizzando tre cose. Uno, il suo istinto gli diceva di non voler sapere cosa fossero le GSF.
Due, dire a Brendon che lui non sapeva nemmeno cosa fosse un OTP
sarebbe probabilmente
stato crudele almeno quanto dire a
un
bambino che Babbo Natale non esiste. Tre, cominciava a sentire le
avvisaglie
del mal di testa del secolo di cui aveva parlato Patrick.
"Sono
assolutamente d'accordo, Brendon" disse, con la voce che gli tremava un
po' per le implicazioni di quello che stava facendo (aveva appena detto
di
essere d'accordo con le GSF .
Magari
equivaleva a essere un terrorista internazionale.). "E mi ha fatto
piacere
avere la tua opinione, ma ora devo proprio andare."
"Quando vuoi"
replicò Brendon affettuosamente. "E se ti interessa, ho un
paio di link
che sono davvero-"
Andy riattaccò con
un gemito.
--
"…sì, chi
parla?" disse una voce assonnata.
Andy sentì
l'impulso di mandare qualcuno a cagare. Perchè quel giorno tutti rispondevano ai dannati cellulari
eccetto i loro proprietari?
"Ehi, Nate,
ciao" sospirò, ricordandosi in che stato versava normalmente
il bus dei
Cobra e realizzando che sarebbe stato più strano se avesse
risposto la persona
giusta. "Sono Andy."
"Oh. Andy."
Silenzio. "Andy chi?"
Andy si passò una
mano sul viso. "Andy. Il batterista del tuo datore di lavoro, hai
presente?"
"Oh. Andy." Silenzio.
"Oh, Andy!
Ciao amico, come ti va?"
"…una
favola" mentì, massaggiandosi una tempia. "Uh, avrei bisogno
di
parlare con Gabe."
"Oh. Certo, è
qui." Silenzio. "Ma perchè hai chiamato me, allora?"
"…Nate, sei
tu che hai risposto al…"
Si udì un
tramestio. Poi un tonfo. Poi una serie di commenti sulle
attività notturne
delle madri di varia gente. Poi qualcuno tornò al cellulare.
"Andy!"
salutò una voce, e Andy ringraziò tutte le
divinità che conosceva e qualcuna
inventata per l'occasione per il fatto che stavolta fosse la voce giusta.
"Gabe"
salutò a sua volta, interrompendolo prima che potesse dire
qualcosa.
"Senti, ho poco tempo e so già che mi pentirò di
averlo fatto, ma sei
l'unica persona che conosco in grado di pensare come Pete, quindi ho
bisogno di
te."
"Credevo che
quello fosse Patrick" obiettò Gabe.
"…intendo
l'unica persona che non sia Pete. O
che non sia in simbiosi con lui. Qualche volta ho problemi a
scinderli."
"Tutti ne
abbiamo" commentò Gabe, comprensivo. "Dimmi pure. Confidati
con lo
zio Gabe. Mi casa es tu casa."
"…che
c'entra?"
"Niente, è un
modo di dire. Dunque?"
Andy decise di
affrontare il problema alla radice, questa volta. "Non so
cos'è un
OTP" disse, leggermente sulla difensiva. "So che è una cosa
che le
persone normali non dovrebbero sapere, quindi dato l'ambiente in cui
vivo sono
uno dei pochi che non lo sa. Patrick è la persona
più normale che conosca e persino
lui lo
sa, ma questo non conta granché, è un
effetto della simbiosi che dicevo prima. Ora, io vivrei benissimo nella
mia
ignoranza, se non fosse che Pete ha detto che io e Joe siamo un OTP, e
sono
quantomeno curioso di capire se mi ha insultato o cosa." Riprese fiato.
"Questo è tutto."
Seguì un silenzio
prolungato.
"…Gabe?"
"Ci sono. Sto
pensando."
"Nemmeno tu
sai cos'è?" chiese Andy speranzoso.
Gabe rise.
"…sai già la risposta, vero?"
"Suppongo di
sì" sospirò Andy. "Ma dato che tu
casa es mi casa e tutto il resto, illumina anche me." Fece
una pausa.
"Per favore."
"Il tuo
problema, Andy, non è sapere cos'è un OTP"
cominciò Gabe in tono esperto.
"Tu sai cos'è un OTP. Tu
vivi con l'OTP degli OTP, e lo sai
perchè me lo hai appena detto."
Andy sentì di
nuovo i suoi neuroni - no, il suo unico
neurone rimasto, probabilmente -
girare a vuoto. "Io ho detto cosa?"
"Andy. Andy,
Andy, Andy. Io non posso dirti di più, capisci? Non posso
davvero."
"Perchè
no?" gracchiò Andy, ridotto alla disperazione. "Se me lo
dici Pete ti
licenzia? E' questa la regola?"
"No. Se te lo
dico, ti impedisco di crescere "
disse Gabe, con una voce drammaticamente seria che ricordò a
Andy il giorno in
cui sua madre si era rifiutata per la prima volta di rifargli il letto
dicendogli
che era ora che imparasse a cambiarsi le lenzuola da solo. "Scoprire
cos'è
un OTP è una tappa fondamentale nella vita di ogni
musicista. Beh, di ogni
celebrità, in effetti. E devi scoprirlo per conto tuo."
Andy nascose il
viso contro il cuscino.
"Non puoi
darmi degli indizi o qualcosa del
genere?" gemette.
"Beh."
Gabe fece una pausa. "Posso dirti che secondo me gli OTP sono
totalmente
passati di moda."
"…credevo che
andasse di moda averne tanti."
"Oh sì, se
sei un tradizionalista sì. Ma vedi, io sono più
per gli OT3."
Andy aggrottò un
sopracciglio. Okay, dato tutto quello che aveva imparato finora, a
capire la
differenza ci arrivava anche lui. "E qual è il tuo OT3?"
chiese,
leggermente impaurito dalla possibile risposta. "Oppure hai, non so, tanti OT3?"
"Ce ne sono
molti" confermò Gabe. "Ma" proseguì, in tono
vagamente sognante
"il primo non si scorda mai, quindi indubbiamente William e Travis
hanno
una parte del mio cuore."
Andy tacque per un
lungo istante. "…l'unica cosa che credevo di aver capito
è che un OT3,
qualunque cosa sia, riguardasse tre
persone?" sussurrò, sentendo le sue certezze che crollavano.
"Giusto. Il
terzo sono io, si capisce." Gabe ridacchiò sottovoce.
"Dimenticavo
che sei un novellino."
Andy decise di
ignorare l'ultima frase e concentrarsi sul riepilogo mentale delle
informazioni.
"Allora"
rifletté dopo qualche istante "Brendon non sa contare."
"La cosa non
mi stupisce" commentò Gabe "anche se non capisco bene cosa
c'entri."
"Brendon mi
ha detto che la sua band è il suo OTP" spiegò "ma
la sua band non può
essere un OTP, al massimo sarà un OT4. Giusto?" chiese,
incerto.
"Impari in
fretta" lo lodò Gabe, orgoglioso. "Sei sulla buona strada.
Vedrai che
presto arriverai alla verità. E magari sarà anche
piacevole."
"…scusa?"
"Devo andare.
Pregherò il Cobra perchè ti illumini."
"Gabe, che
vuo-"
Andy rimase ad
ascoltare l'eco del click,
sentendosi
per nulla tranquillo.
--
Quando il suo
cellulare squillò Andy si era semiaddormentato, la sua mente
immersa in un
confuso miscuglio di pensieri, deduzioni e OT-numero-a-caso.
Aprì gli occhi,
controllò il display e si accigliò nel notare che
il numero era sconosciuto.
"Pronto?"
"Patrick?"
Andy richiuse gli
occhi. Evidentemente telefonare alla persona giusta era passato di moda
e
nessuno lo aveva avvertito. "No" sospirò. "Sono Andy."
"Oh. Devo
essermi confuso. Sono Bob, comunque."
"Bob?"
Andy si accigliò nuovamente. "Hai cambiato numero?"
"Probabile.
Come va?"
"Uh, tutto
okay, più o meno. Patrick è fuori,
tornerà tra un po'. Gli dirò che hai
chiamato, se vuoi."
"Sei sicuro
di stare bene?"
Andy rimase
interdetto. Non gli sembrava di avere una voce così
terribile, ma del resto i
Misteriosi Poteri di Bob Bryar erano qualcosa di universalmente
riconosciuto e
su cui nessuno faceva domande.
"Ecco, ho un
problema a dire il vero" ammise. "Ma non credo tu possa aiutarmi,
quindi…"
"Spara."
Andy ci pensò su
per un istante. Dopotutto non aveva niente da perdere. "Ecco, uhm. Io.
Non
so cos'è un OTP."
"Mh."
Seguirono attimi di devastante silenzio. Andy sperò in cuor
suo che Bob gli
dicesse che non ne aveva la minima idea ma che sicuramente non era
importante
saperlo. "Ti hanno già detto che devi scoprirlo da solo
eccetera?"
"…sì"
sospirò, abbattuto. "Mi hanno detto che devo scoprirlo da
solo. Mi hanno
detto che parlarne fa venire il mal di testa. Mi hanno detto che vivo
con l'OTP
degli OTP. Ma non ho ancora -"
"Palle."
"- capito
che… eh?"
"Mi spiace,
amico" disse Bob, con una traccia di sincero rammarico nella voce.
"Ti hanno detto una palla. Io
vivo con l'OTP degli OTP. Non che ne vada particolarmente fiero o
niente, ma
non c'è storia."
Andy sentì una
sorta di irrazionale, primitivo - e completamente idiota,
lo informò il suo cervello - moto di orgoglio. Insomma,
avere l'OTP degli OTP nella sua band, per quanto non avesse idea di
cosa
signficava, doveva essere una cosa notevole. Non gli andava di
rinunciarci
così. "Come puoi esserne sicuro?" chiese, polemico.
"Hurley. Voi
siete sulla buona strada, non dico di no. Ma noi abbiamo il concetto stesso di OTP. Chiedi a chi
vuoi."
Andy si trattenne
dallo sbattere volontariamente la
testa contro il soffitto della cuccetta. "Bob" disse con molta calma
"non ho nessuno a cui chiedere.
Perché nessuno vuole
dirmelo."
"Hai chiesto
a Joe?"
Andy sbatté le
palpebre.
"…uh"
disse. In effetti, a parte guardarlo smarrito, no, non aveva chiesto a
Joe.
"Appunto"
replicò Bob. "Vai. Chiedi. Fatti una cultura. E salutami
Patrick."
Andy rimase a
fissare il vuoto davanti a sé. Se non altro,
pensò, la Solidarietà Tra
Batteristi esisteva ancora.
--
"Joe"
cominciò Andy il giorno seguente, non appena fu
ragionevolmente sicuro che Pete
e Patrick fossero fuori dai piedi. "Tu lo sai, non è vero?"
Joe alzò gli occhi
dal suo fumetto e si grattò la testa.
"No, Andy,
non sono certo di saperlo" disse lentamente.
"Tu lo sai.
Sono sicuro che lo sai. Perciò" intimò Andy,
piantando le mani sul tavolo
e sporgendosi verso di lui "ora me lo dirai."
Joe piegò la testa
di lato guardandolo in silenzio. Poi strinse un poco le labbra e
annuì.
"D'accordo."
"…D'accordo?"
"Sicuro. Se
mi fai capire di cosa esattamente
stai parlando, ed è qualcosa che so, te lo dirò
senz'altro."
Andy si mise le
mani nei capelli - per la settantottesima volta in due giorni,
più o meno.
"Sto
parlando" disse, con tutta la calma possibile "di noi due. Della
faccenda del - uhm. Del coso."
"Del
coso" ripeté Joe, annuendo di nuovo con convinzione.
Andy sospirò.
Ormai aveva paura anche solo a pensare
la dannata parola. E per qualche ragione la presenza di Joe non
aiutava.
"Dell'OT-coso" chiarì.
Joe lo guardò
confuso ancora per un attimo, poi cambiò improvvisamente
espressione.
"…Fammi capire, tu ci stai ancora
pensando?" chiese, spalancando gli occhi.
"Vorrei
soltanto" disse Andy, in tono sostenuto "capire di cosa
tutto il mondo parla alle mie
spalle tenendomi all'oscuro. Non chiedo troppo, no?"
Joe chiuse gli
occhi e se li stropicciò con le dita, sospirando. Li
riaprì. Guardò Andy.
"Okay"
disse alla fine. "Risolviamo questa cosa una volta per tutte."
Andy sentì un moto
di sincera, profonda gratitudine. Joe era il migliore. Lo adorava e
avrebbe
potuto sposarlo, al momento. Joe era il migliore tra i migliori amici
nell'intero universo, e gli sarebbe stato per sempre riconoscente e
avrebbe
chiamato il suo primo figlio come lui, e - e non capiva esattamente
perché si
fosse alzato e avesse fatto il giro del tavolo e gli si fosse
avvicinato -
avvicinato parecchio - e lo stesse
guardando in quel modo strano, ma andava bene lo stesso.
"Sarà un po'
traumatico" disse Joe, guardandolo negli occhi "ma almeno
così
dovrebbe passarti qualunque voglia di discutere dell'argomento. Okay?"
Andy annuì,
leggermente inquietato. Scoprì di essere decisamente
inquietato quando Joe gli prese il viso con entrambe le mani
e cominciò a
voltarglielo prima a destra e poi a sinistra, come se lo stesse
mettendo in
posa o gli stesse controllando la vista o qualcosa del genere.
Scoprì di poter
essere ancora più
inquietato quando -
una volta trovata un'angolazione di suo gradimento - lo
guardò di nuovo e poi,
senza preavviso, incollò le labbra alle sue. Durò
qualche secondo e non fu né
romantico, né memorabile. Non fu neanche del tutto
spiacevole.
"Ora"
disse Joe dopo essersi allontanato "se qualcuno che ci considera un OTP
ci
avesse visto, sarebbe molto felice."
La comprensione -
o qualcosa di perlomeno simile - si fece finalmente strada nella mente
di Andy.
"…è una
diavoleria delle fan, vero?" chiese con lentezza.
"Precisamente"
confermò Joe. "Delle fan e, beh. Del resto della nostra
etichetta,
suppongo. Almeno, quasi tutta."
"Ovvio"
sospirò Andy. Qualunque cosa di minimamente poco normale
esistesse nel loro
ambiente, si poteva essere certi che ci fosse invischiato anche Pete. E
la
follia di Pete aveva la pessima, pessima
caratteristica di essere molto contagiosa.
Joe tornò a
sedersi e riprese a leggere il suo fumetto come se nulla fosse. Andy si
lasciò
cadere sul divano e rimase lì, pensieroso.
"…Joe?"
chiese dopo un poco.
"Mh?"
"Tu ce l'hai
un OTP?"
Joe continuò a
leggere, apparentemente ignorando la domanda. "Io faccio parte della
minoranza non inclusa in quel quasi tutta"
spiegò dopo qualche istante.
"Oh"
disse Andy.
"…almeno,
uhm." Joe sollevò appena lo sguardo verso di lui. "Quasi
sempre."
Andy lo guardò a
sua volta per un attimo. Poi, con molta calma, si alzò e gli
voltò le spalle
per cercarsi qualcosa da mangiare.
Era piuttosto
sicuro che anche Joe, nascosto dietro la pagina, stesse facendo di
tutto per
trattenere un sorriso.
--
Note: …OH POVERA ME NON HO LA MINIMA
IDEA di come sia uscito fuori tutto ciò ''XD io per il BSS
volevo cavarmela con
le icone, al massimo con una traduzione, invece mentre ero al bagno
(no, niente
commenti) è uscita fuori questa roba, e credo che il fatto
che è Trohley sia
colpa di Will che scrive quel pairing in modo divino e il fatto che
c'è Bob
sia colpa di Zephyrina e dei suoi Misteriosi Poteri, perché
io non ho questa
passione enorme per il Trohley e BOB WTF QUANDO MAI HO SCRITTO DI BOB,
e
*riprende fiato* insomma, non lo so XD Harl, so che non è
Jonden ma è venuta
fuori così, sorry :P Di buono c'è che ho riso
come un'idiota a scriverla e
spero che voi abbiate riso almeno un po' nel leggerla :D
Risposte alle recensioni: rispondo sempre, qui in fondo alla storia:
quindi se recensite poi ripassate a leggere la
risposta, se vi va :P
tinebrella: oh, ma salve :D sono lieta che tu sia inciampata nel mio account e ancora di più che la fic ti sia piaciuta nonostante tutto <3 e sì, OTP = One True Pairing :P Grazie per le belle parole, un bacio :*
blaise_sl_tr07: bwahahahah, ti ringrazio, cara ♥ Bob è l'unico con un po' (anche se non troppo) di senno lì dentro *annuisce* Un bacio, grazie ancora :*
Sophie__: Ma wow, sono onorata ^///^ Gabe doveva necessariamente essere il maestro in certe porcate cose :D Grazie mille :*
|