Capitolo 8
Zaira ed
Alan restarono
ancora un po' al cimitero a chiacchierare del più e del
meno, poi
lui la riaccompagnò a casa.
“ Allora
ci vediamo domani a scuola, porta il costume, abbiamo una nuotata
clandestina che ci aspetta al pomeriggio!” le disse lui,
sorridendo.
Lei
sorrise a sua volta, amava vederlo sorridere, inoltre non aveva
più
nuotato da quando aveva lasciato il suo lago, ora non vedeva l'ora di
nuotare da sola insieme a lui, di perdersi nel suo elemento insieme
al suo Sogno, si immaginava a stupirlo con giochi d'acqua creati con
i suoi poteri… no. Non poteva ancora svelargli la sua vera
natura,
era troppo presto, non voleva spaventarlo e perderlo per sempre.
“ Non
vedo l'ora! A domani!” rispose lei.
Lui
si sporse verso di lei e le diede un tenero bacio. Zaira sorrise, e
mentre lo guardava allontanarsi si accarezzò la guancia che
lui le
aveva appena baciato. Era felice, e perdutamente innamorata di quel
ragazzo. Alan. Sapeva che per lui non sarebbe stato facile
dimenticare Chloe, ma quel pomeriggio aveva comunque fatto un bel
passo avanti, l'aveva baciata! Le aveva dimostrato di essere
innamorato di lei!
Appena
Zaira rientrò a casa venne riscossa dai suoi pensieri
trovandosi di
fronte Lucas, il compagno di Soraya, insieme alla sua amica. Cosa ci
faceva a casa loro?
“ Lucas?”
chiese, confusa.
Soraya
si voltò verso di lei sorridente, accorgendosi solo in quel
momento
della sua presenza.
“Oh
ciao Zaira, mi mancava Lucas così l’ho portato
qui, se qualcuno lo
vede possiamo dire che è tuo zio!” disse
ridacchiando.
Zaira
dapprima sorrise, poi improvvisamente si ritrovò a fissare
Lucas,
non si era mai resa conto di quanto Alan gli somigliasse, certo, lui
era più giovane e più… bello! Zaira si
ricordò che quando
l’aveva visto gli sembrava troppo bello per essere un
semplice
umano, e improvvisamente capì. Alan non era del tutto umano,
Assomigliava a Lucas, ma sembrava avere la bellezza di una
ninfa…
no, non era possibile, le leggi lo vietavano! Guardò Soraya
sconvolta, come aveva potuto non dirle niente?
“ Ehi
che ti succede? Qualcosa non va?” chiese Soraya notando
l’espressione sconvolta dell’amica.
“Alan”
disse “è vostro figlio, vero?”
Soraya
sbiancò. Il terrore nel suo sguardo era evidente, voleva
parlare,
dirle la verità, pregarla di non dire niente alla regina, ma
come
poteva pretendere una cosa simile? Zaira era la principessa, e lei
aveva infranto una delle leggi più importanti.
“ Lo
conosci? Come sta?” chiese Lucas, apprensivo.
Bastarono
quelle parole a fugare ogni dubbio nella mente di Zaira. Lucas era il
padre di Alan e non lo vedeva da anni, era normale che fosse
preoccupato per lui. Nonostante tutto, lei gli sorrise.
“ Sta
benone, tranquillo.”
“Tesoro,
potresti lasciarci sole per favore?” chiese Soraya al suo
compagno.
Lucas
la salutò con un bacio e uscì dalla stanza.
Soraya si sedette sul
divano del soggiorno, Zaira restò in piedi, nervosa.
“ Allora?”
chiese, impaziente.
“ Si,
Alan è nostro figlio.” Ammise Soraya. “
ti prego, non dirlo alla
regina!”
Zaira
non riusciva a crederci, era vero, Alan era un ibrido. Ora cosa
avrebbe dovuto fare? Come avrebbe dovuto comportarsi? Le leggi
parlavano chiaro, avrebbe dovuto… non riusciva nemmeno a
pensarci,
lui era il suo Sogno, non poteva farlo.
“ Perché
non mi hai mai detto niente? Soprattutto quando hai scoperto che era
lui il mio Sogno?” chiese.
“ Io…
avevo paura che lo avresti detto alla regina! Mi avrebbe bandita per
sempre, o…”
“ …o
peggio.” Continuò Zaira al posto suo.
“ma sono la tua migliore
amica, o almeno tu lo sei per me, non ti avrei mai potuta denunciare!
Pensavo ti fidassi di me!”
“Io
mi fido di te, è solo che…” Soraya non
sapeva come continuare.
Zaira
si sedette, le dispiaceva porle quella domanda, dopotutto stavano
parlando di Alan, del suo Sogno, ma doveva farlo, doveva sapere come
erano andate le cose.
“ Perché
non l’hai ucciso? Sai che avresti dovuto farlo, non possiamo
lasciar vivere degli ibridi…”
“ No!
Ti prego! Non puoi ucciderlo!” la interruppe Soraya,
terrorizzata.
“ Per
chi mi hai preso? Non potrei mai farlo! È il mio Sogno
e…”
esitò, poi sorrise “mi sto innamorando di
lui.”
Zaira
sapeva che era la verità, non aveva ancora fatto pienamente
chiarezza nei suoi sentimenti, ma sapeva che ormai non lo faceva
più
per la missione, voleva farlo innamorare perché anche lei
era
innamorata di lui.
“ Ma
non mi hai risposto, Soraya, ho bisogno di sapere la verità,
devo
conoscere tutta la storia.” Aggiunse.
Soraya
era più tranquilla ora che sapeva che suo figlio e il suo
segreto
erano al sicuro. Sospirò e iniziò il suo racconto.
“ Non
potevo ucciderlo, era mio figlio. Prima che nascesse ero convinta che
se fosse stato maschio sarei riuscita a far ciò che dovevo.
Sapevo
che non devono esserci maschi nella nostra comunità, ma
quando ho
stretto Alan tra le braccia, con Lucas al mio fianco… mi
dispiace
Zaira, io non ce l’ho fatta. Sapevo che non potevamo tenerlo
con
noi, ma non lo potevo uccidere, era mio figlio, volevo che potesse
avere una vita. Ho pensato che se l’avessimo lasciato tra gli
umani
nessuna di noi si sarebbe accorta di lui. Insomma, sappiamo tutte e
due quanto poco consideriamo gli umani, no?”
“ Ma
se una di noi lo avesse voluto soggiogare? Non c’era il
rischio che
ti scoprissero?” Improvvisamente Zaira si ricordò
di dove aveva
visto il bracciale che aveva al polso Alan. “Il bracciale di
Lucas!
Quello che aveva nella foto sul tuo comodino, ora ce l’ha
Alan!”
Soraya
annuì.
“ Si,
ho lanciato un incantesimo protettivo sul ciondolo del bracciale di
Lucas, ho cambiato la cordicella perché stesse al piccolo
polso di
Alan, poi sono uscita dal lago, passeggiavo invisibile con Alan in
braccio, salutandolo prima di dirigermi in città per
lasciarlo
davanti alla porta di qualche casa, all’improvviso ho sentito
dei
singhiozzi, c’erano due ragazzi, erano evidentemente
innamorati, mi
sono avvicinata a vedere cosa succedeva e ho sentito lui che diceva
che non gli importava quello che le aveva detto il medico, avrebbero
lo stesso avuto un bambino. Ho sentito che era la famiglia giusta, ho
baciato Alan e mi sono resa visibile. Ero in lacrime, non volevo
lasciare il mio bambino, ma dovevo, così mi sono avvicinata
da
dietro alla coppia…
“ Scusatemi,
per errore ho origliato la vostra conversazione. Forse posso
aiutarvi.”
Lei
si volta e sorride.
“ Che
bel bambino! Quanto ha?” chiede.
“ È
nato stanotte. So che può sembrarvi strano, ma devo
chiedervi
un’enorme favore. Sembrerò una madre snaturata ma
non posso tenere
il mio bambino, se lo portassi a casa me lo farebbero uccidere, nella
mia famiglia non vogliono assolutamente un maschio. Vi prego,
prendetelo con voi e dategli la vita che io non posso dargli.”
Lei
guarda il ragazzo che annuisce, poi sorride.
“ Non
sappiamo come ringraziarla, le prometto che avrà la vita che
si
merita, sarà felice e ricorderà sempre la persona
meravigliosa che
è la sua vera madre.”
“Vi
ringrazio, vi chiedo solo una cosa: non toglietegli mai quel
braccialetto, è importante.”
Lei
annuisce, io bacio un’ultima volta Alan e le passo il bambino.
“Come
si chiama?” chiede il ragazzo.
“Alan,
e, che ci crediate o meno, è figlio di una ninfa.”
…
non
so se ci hanno creduto o se in futuro gli hanno detto qualcosa, mi
sono resa invisibile davanti ai loro occhi e me ne sono andata. Non
ho più avuto sue notizie finchè non mi hai detto
che l’incantesimo
non aveva funzionato. Mi dispiace averti mentito, ma non sapevo come
avresti reagito, non potevo mettere in pericolo la sua vita.”
Zaira
aveva ascoltato la storia di Soraya senza interrompere, ora
però,
aveva ancora più domande che le frullavano per la testa.
“ Così
è per questo che quando l’hai visto a scuola sei
rimasta
imbambolata.”
Soraya
sorrise. “ Si, l’ultima volta che l’avevo
visto era in fasce,
ora è quasi un adulto, mi ha fatto un certo effetto rivedere
mio
figlio dopo tanto tempo. Ha tanto di Lucas.” Disse sognante.
“ Ma
perché hai detto ai suoi genitori che sei una
ninfa?”
“ Beh,
in fin dei conti Alan è un ibrido, non sapevo se crescendo
avrebbe
manifestato qualche potere, non volevo finisse in un
manicomio.”
Ridacchiò.
Zaira
sospirò esausta, aveva bisogno di stare da sola ed elaborare
tutte
le nuove informazioni, in fondo la sua migliore amica stava per
diventare sua suocera. Le venne da ridere al pensiero.
“ Ok,
ora ti lascio tornare da Lucas, ho bisogno di pensare, vado in camera
mia.”
Entrata
in camera si stese sul letto. Alan era un ibrido, il figlio della
sua migliore amica per giunta! Ora come avrebbe dovuto comportarsi
con lui? Clarissa sapeva che era figlio di una ninfa, ma Alan? Sapeva
che sua madre non era un semplice essere umano? E se così
fosse,
Alan aveva qualche potere? Doveva trovare il modo di scoprirlo, ma
come? Non poteva certo dirgli 'ciao, lo sapevi che la tua vera madre
é una ninfa?'
Per
non parlare delle sue sorelle. Avrebbero accettato di avere come re
un ibrido? Probabilmente no, allora cosa doveva fare?
Nasconderglielo? E se poi l'avessero scoperto da sole? L'avrebbero
visto come un tradimento… no, non poteva tacere, ma allora
come
doveva fare? Rinunciare ad Alan? No, non avrebbe sposato un altro
umano, se lui era il suo Sogno ci doveva essere un motivo. Dopotutto
Alan non sembrava così pericoloso, era un ibrido, certo, ma
non lo
erano forse anche tutte le sue sorelle? Lei era figlia diretta di
Poseidone, ma le altre ninfe non erano tutte nate da padri umani? Da
quel punto di vista erano ibridi al pari di Alan. Allora
perché
tutti i figli maschi dovevano essere uccisi? Era una legge priva di
qualsiasi senso! Eppure era così radicata, erano secoli, se
non
millenni, che i figli maschi venivano sacrificati perché
ibridi. Non
era giusto, Zaira decise che il suo primo atto da regina sarebbe
stato eliminare quella stupida legge. Probabilmente avrebbe sconvolto
le sue sorelle, ma questa strage di bambini doveva finire al
più
presto. E Alan avrebbe avuto tutti i diritti di regnare al suo
fianco, dopotutto era molto più 'ninfa' di molti re che lo
avevano
preceduto.
CANTUCCIO
AUTRICE:
Rieccomi
con un nuovo capitolo, scusate l'attesa ma ne è valsa la
pena,
almeno spero. Finalmente abbiamo scoperto la verità su Alan
e la
vera identità di sua madre. Ve lo aspettavate? E come
reagirà Zaira
rivedendo Alan dopo questa scoperta? Gli dirà che conosce
sua madre
o preferirà tacere?
Comunque
non temete, i misteri non sono certo finiti qui, quindi... Stay
Tuned!
A
presto,
wingedangel.
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