Can
you feel it inside,
relax
and go for a ride.
I
know you need it,
I
can see it in your eyes.
(Blow
your spekears out- Big Time Tush).
Capitolo
dodici.
Pov.
John Mellark
Mi
sono sempre chiesto come deve essere la morte. Chi sta per morire,
vede una figura incappucciata avvicinarsi e lentamente trascinarlo
con se? Oppure vede una sorta di angelo che lo conduce in un Paradiso
eterno? Magari vede soltanto quello che ha sempre desiderato. E come
si fa a capire che si sta per morire? Per caso si perde la
sensibilita' del corpo e si sente la propria anima andarsene via e
magari ci si ferma qualche secondo a contemplare il proprio corpo
immobile mente la famiglia piange disperata intorno a lui? Davvero
non lo so. Quello di cui sono certo e' che un momento prima guardavo
mio figlio dormire tranquillamente e poi mi sono allarmato vedendo
quella nube avvicinarsi. La nube poi si e' rivelata tossica e il mio
cuore ha preso a battere piu' velocemente del solito. Riuscira' a
salvarsi? Riuscira' a sopravvivere? Oppure ancora una volta dovra'
fare l'eroe per salvare quella ragazzina che crede di poter meritare
mio figlio? Provo un'immensa ondata di odio nei confronti di quella
cacciatrice dalla treccia mora che ha fatto perdere la testa di
Peeta. Non poteva, semplicemente, scegliersi una qualunque ragazza
del suo Distretto? Di certo, nessuno l'avrebbe guardato con la faccia
piena di indifferenza come fa quella ragazza. Marlene al mio fianco
dormiva e ricordo di averla svegliata bruscamente. Non ho avuto
neanche un minimo di riguardo per mia moglie. Anche Jane scatta su
allarmata e intravedo delle lacrime farsi strada sul suo viso pallido
e tirato. La bambina invece continua a dormire, ignara di cio' che
sta accadendo nei nostri cuori. I miei figli sembrano essersi
volatilizzati, ma non mi importa granche'. Corrono, corrono ma quella
nube si avvicina minacciosa sempre di piu' e in pochi secondi sono
tutti pieni di vesciche e non riescono a muoversi. Peeta cade a terra
e non riesce piu' ad alzare. Mentre Katniss lo aiuta ad alzarsi, una
telecamera punta a colpo sicuro sul lato sinistro del suo corpo.
Completamente immobile. Sta morendo. I miei ricordi si interrompono
li'. Ricordo di non aver visto piu' per un paio di secondi e di
sentire distintamente il cuore compiere un' ultima, faticosa gittata
e poi solo il silenzio. Intorno a me solo il silenzio. E adesso
capisco di aver pero l'ultima cosa che davvero contava: la speranza.
**
Pov.
Marlene Mellark.
Mi
accascio sfinita sulla sedia del tavolo della cucina. Gli ultimi due
giorni sono stati troppo intensi per questa povera vecchia. E' come
se in un solo colpo tutti i miei anni si siano presentati per dirmi
che il loro peso si sta facendo sempre piu' grave nelle mie spalle.
Ma io non posso arrendermi. Non ora. Dopo aver visto John scivolare
per terra, io e Jane abbiamo cercato di rianimarla. Ma del resto,
come si puo' rianimare un corpo senza vita? In cuor mio, lo sapevo.
Peeta non c'entra niente. Le emozioni provate da mio marito
nell'ultimo periodo sono state troppo intense e gli hanno tolto ogni
scintilla di vita. Aveva deciso che sarebbe morto e non si e' fatto
aiutare da nessuno. Josh e Kevin mi sono stati accanto
nell'organizzazione del funerale e nel rispondere a tutti quei vicini
curiosi, e ancora adesso li vedo muoversi in cucina, alla ricerca di
qualcosa da mangiare. Decido che devo alzarmi e tenere in piedi la
famiglia che ancora mi rimane. Se quel vecchio sciocco avesse
aspettato altri tre secondi, avrebbe visto quei ragazzi gettarsi nel
fiume e guarire da quelle ferite. Ma alla fine non avrebbe avuto
senso, visto che dopo qualche ora dopo, delle scimmie (non ne ho mai
vista una dal vivo, e' una scimmia?) li attaccano per poi essere
salvati da quella strana ragazza magra e con gli occhi sporgenti. Si
e' buttata praticamente sopra Peeta per difenderlo dagli artigli
della scimmia. Gli ha salvato la vita, per qualche strano motivo.
Forse anche lei sentiva giungere la sua ora e voleva che la sua vita
fosse utile a qualcuno. Davvero non lo so. L'unica cosa che so adesso
e' che sono sola e che presto o tardi moriremo tutti.
**
La
notte sembra strana nel Distretto 12. Tutti sono rigorosamente
nascosti nelle case. Nessuno adesso ha il coraggio di uscire fuori il
naso neanche durante il giorno. Ci sono almeno due o tre punizioni al
giorno. Gente attaccata alla gogna, ragazzi frustrati in piazza,
lavoratori portati nelle zone piu' pericolose delle miniere e spesso
non tornano neanche. Sembra quasi che Capitol City stia cercando di
punirci per aver fornito loro Katniss Everdeeen, il viso dei ribelli.
Gia' da tempo si sono messe in giro queste voci riguardo a una
probabile ribellione e alla possibilita' di una Distretto 13. Io non
vi ho mai dato ascolto ne' ho mai sparso voci a riguardo, anche
perche' la pena e' la chiusura della bottega e sinceramente non ci
tengo a ritrovarmi per strada alla mia eta'. Jane e sua figlia si
sono ritirate nella loro villa: immagino vogliono godersi gli ultimi
istanti di piacere li' prima di ritornare a vivere nella vecchia
casupola del Giacimento. Tutti fanno finta di niente e in segreto si
incontrano per raccogliere del soldi da inviare ai loro campioni, ma
la verita' e' che non vogliono ammettere cio' che sta succedendo.
Capitol vuole annientare i loro campioni. Magari Peeta all'inizio non
c'entrava nulla, ma adesso e' troppo coinvolto e troppo vicino a
Katniss per rimanere vivo. In realta' e' proprio questo che mi
preoccupa. Non il fatto che potrebbero ucciderlo (in quell'arena,
possono succedere molte cose), ma cosa potrebbero fargli lasciandolo
in vita. Come ho gia' detto, e' troppo vicino a Katniss e questo lo
rende sia una preda facile che un'esca perfetta. Non so cosa stia
passando per la mente di quella ragazza e quale sia davvero il suo
piano, sempre che ne abbia uno, ma ha un legame con Peeta.
Probabilmente neanche lo vuole questo legame, ma ora non puo' piu'
tornare indietro. Eppure sento che c'e' ancora qualcosa che non mi
quadra. Passando per il Giacimento, mi ritrovo davanti a casa di
Gale, poco distante alla vecchia casa Everdeen. Chissa' cosa stara'
passando per la testa di questo ragazzo. Deve sentirsi tradito,
offeso, umiliato, geloso. Gia', geloso. In effetti tutti noi vorremmo
seguire la nostra amata negli Hunger Games e morire accanto a lei.
Questo ragazzo dovrebbe rivedere le sue priorita'. Insomma, lei l'ha
baciato e gli ha dato la possibilita' di prendersi cura della sua
famiglia e ha fatto parte della sua vita per tanto tempo, perche'
pretendere di piu'? Ma forse sono io che pretendo troppo poco. Beh,
forse e' cosi'. Povero Gale. Anche tu hai dovuto subire la tua dose
di delusioni e su questa nota, mi volto e mi dirigo verso casa con
l'ombra di un sorriso sulle labbra.
Angolo
dell'autrice.
Salve
a tutti! Spero che questo capitolo non abbia sconvolto piu' di tanto
nessuno di voi. Vi ringrazio come sempre per la vostra semplice
presenza.
Questo
capitolo e' per voi <3
Hoon21
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