Card Captor Sakura: Il Signore degli Anelli - Saga delle Due Torri

di Fabiola19
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Kerochan venne interrotto nel suo discorso dal giovane Toy: << Senti, Kerochan... >> << Dimmi. Cosa c'č, Toy? >> chiese la tigre bianca: << Ecco, non vorrei sbagliarmi a riguardo, ma ho notato una strana presenza la notte in cui noi c' eravamo sostati a Moria >> disse il ragazzo. Kerochan capė al volo della creatura che indicava Toy, avendone prima parlato con Sakura nelle miniere: << Si, ho capito. Ebbene? >> chiese Kerochan: << Quella stessa creatura l' abbiamo avvistata nelle acque del Grande Fiume pedinarci da quando siamo entrati a Moria >> disse il giovane. La tigre si fece ancora pių seria: << Stai parlando di Gollum, giusto? >> << Si, esatto >> rispose Toy. La tigre si rigirō guardando la meta che Li e Sakura in questo momento stavano percorrendo: << E' probabile che quel mostro li stia seguendo anche adesso >> disse il felino alato: << Ma č terribile! Ora che faremo? >> disse Yuč in pensiero per la sua nuova padrona delle carte: << Non c'č da preoccuparsi >> aggiunse Kerochan continuando: << Gollum č solo un insetto senza un bricciolo di cervello, non penso che farebbe del male a Sakura >>, << E come fai a esserne sicuro? >> gli chiese Toy: << Perchč lui č attratto dall' anello. E con questo sono pių che convinto che la nostra cattura carte ha trovato il modo per tenerlo a bada. Certo, gli orchi che vi attaccarono sulle rive della cascata di Rauros potrebbero essere stati attirati dal percorso che fece Gollum. Ma egli non si cura di alcun altro, quello che fa č dipendente da sé stesso >> spiegō Kerochan guardando ancora al Monte Fato insieme agli altri.

I due avventurieri, Li e Sakura, ripresero nel cammino dei boschi allontanandosi sempre pių dai paraggi di Osgiliath: << Smčagol? >> lo richiamō Sakura non vedendolo in zona: << Non ti aspettiamo, muoviti! >> lo avvisō Li, convinto che fosse rimasto indietro. Ma invece Smčagol era pių avanti di loro, piangendo e strisciando nella foresta dei tronchi: << Padrona... La Padrona ha cura di noi. La Padrona non ci farebbe del male >>, << Non ha mantenuto la promessa! >> intervenė l' alter ego di Smčagol, Gollum, riapparso dopo aver intuito nell' altra sua metā un senso di rabbia: << Non chiederlo a Smčagol! Povero, povero, Smčagol >> disse con pietā: << La Padrona ci ha traditi! Malvagia, infida, falsa! Dovremmo torcerle quel sudicio, piccolo collo >> rispose Gollum stringendo un grosso ramo basso di uno degli alberi e riprendendo a gattonare: << Ucciderla! Ucciderla! Ucciderli tutti e due! E poi noi prendiamo il Tessoro, e diventiamo noi il Padrone, eh, ah ah! >> rise malvagiamente. Si fece spazio Smčagol nel dialogo che si poggiō su un albero, avvertendo: << Ma il ragazzo cinese... Lui sa. Ha quegli occhi a mandorla che osservano sempre! >> << Allora dobbiamo strapparglieli! Gli caviamo gli occhi e lo facciamo strisciare! >> propose Gollum dall' altro lato del tronco: << Si, si, si! >> disse contento Smčagol morsicandosi un dito.

<< Ucciderli tutti e due... >> questo s' impose Gollum come obiettivo per riprendersi l' anello, e vendicare cosė la parte benigna di Smčagol che era stata attirata da Sakura solo per farsi torturare dagli Uomini di Gondor allo stagno proibito: << Si! No! No! Troppo rischioso, troppo! >> aggiunse ancora Smčagol, appoggiandosi con la schiena ad un albero. Le voci dei suoi due ragazzini si sentirono da oltre un cespuglio fatto di tronchi e rami: << Dov'č? Dov'č andato? Hey, Gollum, dove sei? >> lo chiamava Li: << Smčagol? >> e Sakura gli dava ancora il nome di quando lo conobbe come amico. Gollum si tirō ancora pių indietro intorno al tronco, stuzzicando un po' Smčagol: << Oh, hai sentito? Ti considera ancora tuo amico quella lurida mocciosa! >>, << Hai ragione, Tessoro, che cosa hai intenzione di fare? >> gli chiese Smčagol inerme in balėa del cattivo Gollum: << Il cinesino non ha confidenza né con te e né con me. Mentre la ragazzina č pių amichevole con te! >>, << Dovrei servirmi della Padrona, dici? >> << Si, cosė lei sarā costretta a liberarsi del suo pių fedele amico cinese una volta per tutte! >> esclamō Gollum: << Si! Bell' idea che hai avuto, Tessoro! Bell' idea! >> si complimentō Smčagol, che aggiunse: << Ma come faremo a prenderle il Tessoro? >>.

Lo sguardo assunse quello perfido di Gollum: << Potremmo lasciare che lei lo faccia... >>, << Si, lei potrebbe farlo >> approvō Smčagol roteando i suoi occhioni a destra, mettendosi dietro l' albero per non farsi scoprire dai due che si avvicinavano nel suo raggio: << Si, Tessoro, potrebbe... E poi noi lo prendiamo una volta che sono morti >>, << Una volta morti >> ripetč Smčagol che venne zittito da Gollum una volta messo appunto il piano. Gollum prese l' identitā al posto di Smčagol, si sporse oltre il tronco, notando che ancora i due ragazzini lo stavano cercando in basso. Infine, decise di uscire fuori alla loro vista: << Oh! Eccoti qua, finalmente! >> gli disse Li impaziente: << Venite, ragazzi, ce n'č di strada da fare >> Li e Sakura si guardarono prima di mettersi a seguire Smčagol. Li riprese il passo dietro Sakura, guardando Smčagol seriamente: << Smčagol vi guiderā. Seguitemi! >> l' ultima parola detta dal mostricciatolo venne detta con perfidia, non facendosi sentire dalle due vittime del suo viscido piano. Sakura e Li lo seguirono a coda, ignorando cosa si trovasse nel sentiero indicato da lui.

Il paesaggio finiva dopo una breve di serie di alti alberi pieni di foglie. A seguire vi erano alcune colline rocciose, dove oltre di queste si estendeva la terra di Mordor. Il cielo nero copriva ancora quel posto. La torre dell' Occhio di Sauron era ancora in vista, con lo stesso Occhio che ruotava su ogni punto e con il Monte Fato poco dietro di lui. Degli enormi pippistrelli svolazzavano sotto i fulmini delle nuvole rosse del vulcano. Sakura era pių che mai vicina alla fine del suo viaggio, ma nuove disavventure attendevano la cattura carte in quel mondo chiamato Terra di Mezzo.





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