-C-così adorabilmente piccola… n-niente trucco,
così meravigliosamente al naturale e…
e… così amabilmente gentile e
sottomessa… e il tuo sorriso, così splendido e
dolce da poter sciogliere il cuore al peggiore dei serial killer!-
disse Fukawa fissando ciò che Fujisaki aveva tirato fuori
dall’armadietto, una lettera…
-Ehm… s-stai bene?- chiese Fujisaki preoccupata ed un
po’ spaventata.
-Certo, dopo tutto questa è un’ulteriore
conferma… gli uomini possono essere attratti dalle donne
prosperose e spigliate, o dalle donne belle e sagaci, o nel tuo caso
dalle ragazzine deliziosamente innocenti ma nessuno sarà mai
attratto da un topo di biblioteca timido e irritante come me e non
riceverò mai una lettera d’amore da un ammiratore
segreto!- disse con foga la ragazza puntando il dito contro la compagna.
-M-mi dispiace, non volevo farti sentire così!- la
piccoletta cominciò ad avere gli occhi lucidi -Tu sei quella
affascinante che dovrebbe ricevere tutte le attenzioni.- disse la
piccoletta piangendo.
-N-no aspetta, non volevo farti piangere… Q-quella
affascinante… cosa?! Persino tu ti prendi gioco di me?- la
ragazza leggermente arrossata cominciò a ridacchiare
nervosa. -Le cose sono due, o sono talmente repellente da farmi
bistrattare veramente da chiunque o tu sei solo una falsa capace di
nascondere dietro un velo di innocenza un sadismo inimmaginabile!-
Fukawa furiosa ricominciò a puntare il dito contro Fujisaki
che si mise ad indietreggiare.
-M-ma no, guarda che io dicevo sul serio. Molte persone insicure si
atteggiano fingendo di essere forti e molte persone pur trovandone
irritante un'altra o pensando male di questa si fingono loro amiche per
poi parlarne alla spalle ma tu sei diversa, tu sei estremamente
sincera! Se pensi di essere rifiutata da qualcuno lo dici chiaro e
tondo nel modo più sgarbato possibile fregandotene di
ciò che potrebbero pensare gli altri e ammetti le tue
debolezze senza battere ciglio. Se fossi una donna vorrei davvero ma
davvero tanto essere come te.- disse la ragazzina sorridendo.
-Veramente? Sono davvero così fantastica?- chiese la ragazza
paonazza ed eccitata -No, no, no… e così mi
volevi fregare di nuov… aspetta! In che senso se fossi una
donna!?- esclamò scioccata.
-Sono stanco di ricevere queste lettere quindi a breve lo
dirò a tutti ma voglio che tu sia la prima a saperlo dato i
problemi che ti ho causato…- Fujisaki fece una piccola pausa
per prendere un bel respiro -M-mi, mi dispiace di averti
ingannato ma non posso indugiare oltre quindi preparati alla scioccante
verità, io in realtà sono un ragazzo!- Fukawa
rimase inizialmente spiazzata poi si infuriò.
-Ma credi veramente che io sia tanto cretina!- prese per la maglia
Fujisaki e lo sbattè contro l’armadietto.
-No, è la verità e… e…-
Fujisaki si bloccò.
-E cosa?- chiese inviperita la ragazza.
-E ti dimostrerò di cosa sono capace se mi seguirai in
bagno…- disse infine imbarazzato.
-M-ma c-cosa sei? Un maniaco…- Fukawa
mollò la presa e indietreggiò inquieta.
-No! Ma che cosa hai capito!- disse chiudendo gli occhi e arrossendo
-Intendevo dire che mettendomi di spalle potrò dimostrarti
di essere capace di fare i-i… i bisognini in
piedi…- continuò cercando di evitare lo sguardo
di Fukawa.
-Ah… va ben… Cosa!? Vorresti dire che sono
talmente repellente che l’idea di dimostrarmi in altro modo
di essere un uomo non ti sfiora nemmeno?- Fujisaki era nuovamente in
difficoltà.
-Non è questo! È che… è
che… a te piace Togami giusto? Provarci con te sarebbe
veramente da maleducati, non trovi…- disse balbettando.
-Sì, hai ragione.- Fukawa sorrise. -C-comunque,
sono dispiaciuta di averti costretto a rivelarmelo…-
-Figurati, come ti ho già detto ho intenzione di dirlo a
tutti per evitare di ricevere queste lettere d’amore e
poi… anche se fingermi una ragazza è sempre stato
un ottimo modo per giustificare la mia debolezza in fondo le
ragazze mi intimidiscono, mi ritrovo ad andare più
d’accordo con i ragazzi e questo può creare
malintesi…- disse sovrappensiero il ragazzino.
-Già! Sembri un po’ tanto una gatta morta!-
esclamò Fukawa.
-Eh!? D-davvero do questa impressione?- disse tremante Fujisaki.
-Lascia perdere…- e Fukawa se ne andò via
saltellando, era veramente felice che alla fine una delle ragazze
più pericolosamente carine della scuola avrebbe rivelato a
breve di essere un ragazzo. Fukawa andò in classe,
era sola, non c’era nemmeno Ishimaru così prese il
suo quaderno e cominciò a scrivere:
“La ragazza intristita fuggì in biblioteca. Il suo
cuore era a pezzi, l’uomo della sua vita era un patrizio ed
era sposato, non avrebbe mai potuto divorziare da una moglie ricca per
prestare attenzione ad una creatura così semplice e
mediocre, una schiava. Lei aveva notato una punta di frustrazione nelle
parole dell’uomo quando le aveva chiesto di fargli comunque
da amante ma non avrebbe mai potuto acconsentire ad una proposta
simile, per quanto tentata era pur sempre una cristiana. Ah…
se lui l’avesse scoperto, come avrebbe potuto reagire? Forse
era meglio così, loro due sembravano di due mondi differenti
e lui non riusciva a capirla fino in fondo… per quanto
cercasse di convincersi della validità di quella scusa lei
non poteva fare a meno di essere distrutta. All’improvviso
sentì dei passi, era il suo padrone, era andato a cercarla,
quindi ci teneva a lei dopotutto… lui le si
avvicinò e disse…”
-Ho scoperto il tuo segreto, sei un cristiano e per di più
un uomo ma ti voglio lo stesso.- disse una voce nasale alle sue spalle.
-C-cosa!?- urlò girandosi di scatto disgustata.
-Sono certo che è quello che stavi per scrivere, ammettilo,
in realtà sei una fujoshi- esclamò soddisfatto
Yamada.
-Non dire schifezze e non farmi immaginare certe cose!-
esclamò la poveretta ma troppo tardi, nella sua mente al
posto di Togami nei panni del patrizio e lei nei panni della schiava
erano comparsi Togami e Fujisaki.
-Uhm… quindi non vuoi che il nobile si metta con il servo
travestito… beh… allora si metterà con
la graziosa cameriera gotic lolita!- esclamò nuovamente il
cicciottello.
-No! Togami non si metterà mai con Celes e poi ai tempi
dell’impero romano non esistevano le cameriere gotic lolita!-
urlò furiosa la ragazza.
-Togami? quindi stavi facendo un dojinshi tra te e qualcuno che
conosci, molto interessante...- disse soddisfatto.
-Finiscila! Giuro che non ti perdonerò mai per aver fatto
immaginare Togami in coppia con Fujisaki e con Celes! Touko, dimentica
tutto, dimentica tutto, dimentica tutto…-
continuò a ripetere la ragazza accovacciata sulla sedia.
-Fujisaki? La mia dolce Fujisaki! L’hai immaginata quando ti
ho parlato del travestito?! Come puoi fare qualcosa di simile!- disse
offeso il ragazzo.
-Senti lascia perdere! Eh? Dolce… Ma tu non avevi interesse
esclusivamente per il 2D?- chiese irritata.
-Sì, ma… ma lei è speciale…
è un angelo.- sussurrò arrossendo, sembrava
simile ad un pomodoro in quel momento… -Comunque non credo
che concluderai mai qualcosa con Togami, voi non avete proprio niente
da condividere, segreti o altro…- Fukawa ebbe
un’idea, c’era qualcosa di lei che avrebbe potuto
trovare interessante…
Lei sapeva di poterlo trovare in biblioteca così si
avviò lì ed infatti lo trovò a leggere.
-E-e-e… Ehm… Togami.- disse arrossata la ragazza.
-Che cosa vuoi?- disse girandosi con aria di sufficienza.
-Io sono Genocider Syo!- esclamò decisa.
-Bene bene, allora non vedo l’ora di dirlo a tutti.- disse il
ragazzo apparentemente disinteressato non staccando gli occhi dal libro.
-C-come?-
-Se sei davvero Genocider Syo trova un modo per
dimostrarmelo…- Uhm… dimostrarlo? Questo le fece
venire un’idea, Fukawa si preparò a dire la prima
cosa che gli passava per la testa e fu:
-S-s-se andiamo in bagno te lo dimostrerò…-
Togami spalancò gli occhi e si allontanò turbato.
-No aspetta! Ciò che intendevo dire è che ti
dimostrerò di poter fare i bisognini in piedi.- disse
imitando Chihiro e Togami tagliò la corda...
-Oowada! Oowada! Dove ti sei cacciato?- chiamò ad alta voce
Ishimaru e si guardò in torno, la lezione stava per iniziare
e di lui nessuna traccia. Quando non lo aveva trovato in stanza, il
prefetto aveva pensato che fosse già andato in classe,
sì… in effetti la cosa avrebbe dovuto
insospettirlo un po’ ma la speranza che quel teppista
mettesse la testa a posta non lo abbandonava mai. -Ah, eccoti qui!-
esclamò felice Ishimaru una volta trovato il ragazzo disteso
davanti un cespuglio… lui non sembrava altrettanto felice
vederlo però…
-Come hai fatto a trovarmi?- chiese irritato -Credevo che saresti stato
troppo preoccupato di arrivare in ritardo per preoccuparti di
cercarmi…-
-Oddio! Che ore saranno?- disse agitatissimo il prefetto.
-Vedi forse un orologio qui intorno? Che me lo chiedi a fare, peggio
per…- prima che potesse finire la frase Ishimaru lo prese
per il braccio e gli diede uno strattone cercando di farlo alzare,
rispetto a lui era più basso e meno imponente ma era molto
forte comunque.
-Ehi ma che diavolo!?- il teppista cercò di opporre
resistenza e di staccarlo dal braccio.
-Dai dobbiamo andare, altrimenti rischiamo di finire nei guai.-
continuò a tirare Ishimaru.
-Ma va tu e lasciami qui.- Ishimaru smise improvvisamente di tirare.
-Ti sei finalmente arreso? Non ci credo, non è proprio da
te!- Il prefetto si mise un dito davanti alla bocca per indicare a
Oowada di fare silenzio.
-Ho sentito un rumore…- disse sottovoce il ragazzo.
-Hai anche le allucinazioni ora, vedi che svegliarsi presto fa male.-
disse irritato Oowada e allarmato Ishimaru fece di nuovo lo stesso
segno.
-L’ho sentito di nuovo!- Oowada si girò e vide che
effettivamente il cespuglio si muoveva così ci
ficcò la mano e ne tirò fuori qualcosa, si
trattava della piccola Fujisaki, in mano aveva un bloc-notes e una
penna.
-M-ma sei anche tu in ritardo Fujisaki? Mi deludi!- esclamò
stupito Ishimaru.
-Cosa ci facevi lì dietro?- chiese più pratico
Oowada.
-I-io…- pronunciò con tono sommesso
Fujisaki e fece una piccola pausa -Sto raccogliendo delle
firme a protezione delle zanzare!- esclamò agitato infine.
-Cheee?!- urlarono all’unisono il teppista e il
prefetto.
-Sapete si salverebbero le vite di molte zanzare se tutti noi
offrissimo un po’ del nostro sangue e lo mettessimo una
ciotola… in questo modo loro potrebbero nutrirsi senza
rischiare di essere schiacciate…- spiegò la
ragazzina assumendo un tono particolarmente adorabile, titubante e
dispiaciuto.
-O-ok… ma il foglio è bianco, non
c’è scritto niente.- disse Ishimaru firmando il
bloc-notes un po’ insospettito ma a Fujisaki non si poteva
dire di no…
-A-aggiungerò il testo della petizione dopo…- poi
la ragazza porse il quadernetto anche ad Oowada lui arrossì
e firmò poi la ragazza se ne andò.
-Considerando i tuoi voti non dovresti perdere tempo a
pensare alle ragazze!- disse severo il prefetto e ricominciò
a tirarlo per il braccio.
-Eh? Ma di cosa parli?- chiese Oowada e cominciò a camminare
nella direzione opposta a quella di Ishimaru trascinandolo mentre
cercava di puntare i tacchi per rimanere fermo.
-Non sarò un esperto ma per qualche ragione penso che
Fujisaki ti stesse spiando.- alla fine Ishimaru cadde inesorabilmente a
terra.
-Sul serio?- chiese arrossendo Oowada.
-M-ma come te lo devo dire che non hai tempo per queste cose?- Ishimaru
si rialzò di colpo e ricominciò a trascinarlo,
alla fine Oowada si arrese e lo seguì.
-L’insegnante… non c’è
ancora? Che mi hai trascinato a fare!?- urlò Oowada.
-Andiamo, non sei soddisfatto di essere arrivato in anticipo?-
domandò sorridendo eccitato Ishimaru, Oowada stava per
ribattere ma quando Fukawa entrò in classe lui
andò a schiacciare un pisolino in fondo all’aula.
-Perché mi sta evitando? Sono io quella che dovrebbe
evitarlo, ansi il mondo dovrebbe evitarlo…-
cominciò a ringhiare lentamente. La ragazza prese il
quaderno e la penna.
-N-non starai di nuovo fantasticando su me e Oowada… sai da
quando hai detto quelle cose, Oowada ha cominciato ad
evitarmi…- Fukawa non voleva nemmeno capire di che cosa
stesse parlando così cercò di ignorarlo -Non che
abbia qualcosa contro le storie omosessuali ovviamente, ansi potrebbe
essere interessante se tu scrivessi un racconto che parlasse della
storia di un giovane caporale che si interessa molto a insegnare la
disciplina ad un suo sottoposto particolarmente scapestrato ma alla
finisce per innamorarsene.- continuò sorridendo.
-Qualcuno vuole spiegarmi perché mi scambiano tutti per una
fujoshi!?- disse esasperata Fukawa.
-Perché non lo sei?- chiese perplesso Ishimaru, Fukawa stava
per esplodere. Nel frattempo in classe erano arrivati tutti…
tranne il fantomatico professore in realtà. Oh, mancava
anche Togami…
-Ehm, s-scusate…- disse Fujisaki e tutti si girarono verso
di lei o quasi.
-Fukawa, dovresti girarti, sembra che Fujisaki debba dire qualcosa.-
disse Ishimaru e la costrinse a girarsi.
-Negli ultimi giorni ho ricevuto delle lettere da un ammiratore segreto
e ringrazio chiunque sia stato ma…- Oowada non stava
prestando troppa attenzione ma si accorse che gli occhi rossi di
Ishimaru lo stavano fulminando… Fukawa lo notò
sorrise nervosamente e girò la testa del prefetto tirandolo
per i capelli.
-La legge è uguale per tutti mio caro…-
sussurrò.
-Ma dato che in realtà sono un ragazzo penso che dovrebbe
smetterla…- continuò Fujisaki, tutti rimasero
senza parole tranne Fukawa, o meglio si sentì solo un
“eh?” generale ma nessuna parola di senso compiuto
mentre Oowada che aveva appena ripreso ad ascoltare cadde dalla sedia
-P-però in caso gli vada bene così può
continuare, i-io non giudico… anche se preferirei che la
smettesse, sul serio…-
-F-Fujisaki è un ragazzo mentre Sakura è una
donna? Andiamo bene!- esclamò confuso Hagakure e Aoi,
infuriata, gli tirò in testa un portacolori.
-M-mi… mi dispiace di avervi mentito ragazzi ma vedete, per
me è sempre stato difficile accettare di essere un maschio,
ero costantemente sottopressione a causa della mia debolezza e
Oowada… mi dispiace di averti spiato ma volevo prendere
appunti sul come comportarmi da uomo…- disse Fujisaki per
poi essere nuovamente interrotto.
-Appunti? Ah, quindi quella non era una vera petizione a favore delle
zanzare!- esclamò Ishimaru alzandosi dalla sedia.
-No… però sarebbe carino fare un cosa simile, non
pensi?- chiese sorridendo Fujisaki.
-Sì, penso proprio che sia una bella idea!- rispose Ishimaru
con un pollice in su, Fujisaki imitò il gesto.
-Oowadaa…- chiamò canticchiando Fukawa, la
ragazza aveva lo sguardo basso ma improvvisamente alzò la
testa mostrando un paio di occhi rossi e una lingua lunghissima. -Devi
fare attenzione, quel travestito ti sta fregando Ishimaru!-
sghignazzò impazzita la ragazza.
-Oh no, di nuovo…- disse spaventato Naegi.
-Ishimaru sono affari miei se voglio arrivare in ritardo.- disse
preventivamente Togami entrando in classe. Genocider Syo
cominciò a fissarlo intensamente così lui
indietreggio e tornò alla porta. Il serial killer lo
raggiunse, lui cercò di chiudere la porta lei
cominciò a tirarla. La cosa andò avanti per un
po’ finchè lui non mollò la porta che
schiacciò con forza Genocida contro il muro.
-Togami, ma ti sembra il modo!- lo richiamò Aoi.
-È successo per sbaglio.- rispose Togami molto divertito.
-No invece, se avessi voluto sfuggire a Genocida senza danneggiarla
saresti potuto scappare senza muovere la porta.- disse Celes
altrettanto divertita ma dopo la sua osservazione Togami non lo
sembrava più tanto...
-Fukawa, Fukawa stai bene?- chiese preoccupato Naegi accortosi che la
ragazza aveva ripreso conoscenza.
-C-cosa è successo? N-no mi stare così addosso
ricorda che sono fidanzata!- rispose la ragazza, Togami si
girò e tappò le orecchie.
-Niente di grave… semplicemente Genocider ha di nuovo preso
il controllo e ti è finita porta in faccia…-
spiegò Naegi.
-D-di nuovo?- chiese stupita.
-Sì, ti è già successo ieri, non te lo
avevamo detto?- disse Celes ridacchiando.
-E ti sei messa a fare discorsi strani…- disse sorridendo
arrossato Ishimaru mentre Oowada si allontanava.
-M-ma allora perché Togami non mi ha chiesto di uscire? Ha
una fissazione per me… ehm per Genocider…- disse
Fukawa.
-Avevo la “fissazione” di doverlo mandare
in carcere, non certo di uscirci.- disse irritato Togami dandole le
spalle.
-Ah, quindi significa che dato che sono io Genocider non mi manderai in
carcere?- disse entusiasta Fukawa mentre Togami faceva
un’espressione disgustata. Inshimaru cominciò a
tirare la manica della giacca di Oowada e gli fece cenno di
seguirlo…
-Mi dispiace davvero che Fujisaki sia un ragazzo ma coraggio, non
dovendo più perdere tempo a scrivergli lettere avrai
più tempo per studiare.- disse Ishimaru dandogli una pacca
sulla spalla.
-Lettere? Ma non ero io a scriverle…- disse Oowada.
-Eh?- esclamò Ishimaru tra il sorpreso e
l’entusiasta.
-L-la mia dolce Fujisaki in realtà è…
M-mi sento come il protagonista di uno yaoi... dovrei continuare a
scrivergli lettere?- sussurrò indeciso Yamada.
Precisazioni:
Per fujoshi si intende una ragazza fissata con le coppie yaoi(coppie
formate da due individui di sesso maschile) e letteralmente vorrebbe
dire ragazza marcia… comunque nel gioco Fukawa si offende
quando Yamada la chiama in questo modo e non sembra interessata a cose
di questo genere mentre Genocider Syo sembra essere effettivamente una
fujoshi. Grazie della lettura…
Fine…
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