Diario di Lana

di Carcharot91
(/viewuser.php?uid=862361)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Tessuto connettivo? 
Non scherziamo, non sono di certo come i miei simili nerd. 
Non bastava che ci fossero già quegli umani? 
Un tessuto che si collega a Facebook, ma dai. 
Una manica ha molto più da raccontare per scendere così in basso. 
Ridete pure, intanto io ho vissuto mille segreti, proprio su questa pelle. 
Non ho bisogno di un diario virtuale per condividerli, mi bastano i miei intrecci già troppo complicati. 
Sono fatta di pura lana, al momento un po’ sporca con un odore sgradevole, ma preferisco star così che rifinire in quella macchina del diavolo che mi capovolge per ben 1200 volte al minuto. 
Il mio compagno di vita non sa nemmeno di che materiale sono fatta, figuriamoci se capisse cosa provo ogni volta che mi stravolge l’esistenza. 
Per mia fortuna, lo incontro una volta a settimana e lascio il doveroso compito di scaldarlo ai miei fratelli, coinquilini d’armadio. 
La mia vita si direbbe che sia fatta di sole, pioggia, fango e lavatrice. 
Non sanno però che dentro i miei fili pongo i ricordi di tutte le giornate passate. 
Ho asciugato lacrime…e anche mucco. Cosa alquanto sgradevole per una tipa delicata come me. 
Nei piani alti sussurrano di una pelle profumata da Felce Azzurra. 
Io non credo invece che esista. 
Sono decisamente atea. 
Nonostante questa vita sporca, ho vissuto giorni in compagnia di una graziosa manica di cotone. 
La conobbi stesa sul filo in un giorno ventoso d’autunno, quando d’improvviso si intrecciò con me. 
Fu subito un colpo di stendino. 
Il suo odore d’ammorbidente alla lavanda mi rimase impresso per qualche ora sulla superficie. 
Così iniziammo a frequentarci raccontandoci delle nostre strizzate e a sfiorarci, vento permettendo. 
Ahimè la nostra relazione è a distanza. 
Però una sera d’inverno ci misero nella macchina infernale. Prese dal panico ci stringemmo forte e finimmo per fare l’amore scordando quanto fosse nauseante rigirarsi in 3 litri d’acqua schiumosa. 
Grazie Whirpool sesto senso, se non fosse per te non avrei mai provato nulla di così emozionante. 
Non c’è bisogno di una connettività per provare le emozioni che vivo ogni giorno. 
Anche quando rimango al buio accanto ai miei fratelli, a raccontarci leggende dei piani alti o semplicemente a dormire per giorni.
Sarò pure delicata e forse pregiata, ma nonostante la mia vita caotica, mi rigiro sempre dando il meglio. 

Se no perché esisterebbe il detto “rimboccarsi le maniche”? 

Firmato:Lana Di Rey.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3263585