EPILOGO
TUNF
Hinata
si inchinò.
Sdraiato
sul lettino, Neji la guardò serio: -Hinata-sama...-.
-Neji-san!-
Disse Hinata: -Mi dispiace per quello che ho fatto! E detto!-.
Neji
sorrise: -Si... rialzati, Hinata.-.
Hinata
era incredula: Neji non le aveva mai dato del tu.
Si
risollevò: -Neji-san...-.
-Va
tutto bene.- La rassicurò Neji: -Anzi, se devo dirla tutta,
sono
stato felice di vederti combattere seriamente. Hai delle
potenzialità, Hinata.-.
Hinata
iniziò a piangere: -Grazie, Neji-san!-.
Sulla
porta della camera, Naruto sospirò: “Anche questa
è fatta!”.
-Ehi,
ragazzo!-.
Naruto
si girò: il compagno di stanza di Neji, un vecchietto, gli
disse:
-La tua ragazza è molto carina!-.
Naruto
arrossì: -Io... lei... non...-.
Il
vecchietto ridacchiò: -Oh-oh, capisco...-.
-Naruto-kun.-.
Naruto
fu richiamato da Hinata.
-Ehm...
sì...- Balbettò lui: -...possiamo andare... Ciao
Neji!-.
-Ciao
Naru...- Neji non ebbe il tempo di finire la frase che Naruto,
afferrata Hinata, era scappato via.
Neji
si fece perplesso: -Uhm?-.
Arrivati
fuori dall'ospedale, Naruto rallentò: -Uff... uff...-.
-Naruto...
kun... perché... siamo... scappati?- Chiese Hinata col
fiatone (e
con un colorito rosso acceso perché Naruto l'aveva presa per
mano).
-Ehm...
perché si sta facendo buio e voglio tornare a casa!- Rispose
lui.
-Ma...
Naruto-kun... prima avevi detto di voler andare a trovare Lee...-
Replicò titubante Hinata.
-E
che palle!!!- Urlò Naruto.
Hinata
iniziò a piangere:
-Na...ru...to...si...è...arrabbiato...-.
-Eek!-
Sobbalzò Naruto: -No! No! Non mi sono arrabbiato!-.
Ma
era troppo tardi. Hinata era già una fontana.
Verso
casa Inuzuka...
Kiba
e Shikamaru camminavano, esausti dopo quella lunga giornata.
-Sai,
Shika,- Disse Kiba ad un certo punto: -non ti facevo così
disponibile...-.
-Che
intendi?-.
-Beh,
conoscendoti avrei pensato che te ne saresti fregato di Hinata...-.
-Uff!-
Sbuffò Shikamaru: -Hinata è pur sempre una mia
compagna. E di pazze
psicopatiche che mi rompono i coyoni ne ho già abbastanza!-.
Ospedale
di Konoha...
Ino
starnutì: -Ecciu! Oh, devo essermi raffreddata...-.
Villaggio
della
Sabbia...
Temari
si portò le mani alla bocca: -Ecciu! Oh, devo aver preso
l'influenza...-.
Da
Shika...
-...tu
piuttosto!- Continuò il Nara.
-Io?-.
-Sì,
tu: se non fosse stato per i tuoi consigli, non sarebbe successo
nulla!-.
-Ehi!
Io cercavo solo di dare una mano!-.
-Ed è
stato un successo! Promettimi che non cercherai più di dare
una mano
a nessuno, specialmente a me!-.
Kiba
ruotò le pupille canine (una roba un po' brutta a vedersi):
-Uhm...
che noioso! Va bene, lo prometto!-.
-Oh,
grazie al...-.
-Però...-.
Shikamaru
si fermò: -Però cosa?-.
Anche
Kiba si fermò: -Sai... non è che abbia dato dei
consigli solo a
Hinata...-.
Shikamaru
lo guardò: -E a chi...-.
-Yo!
Ragazzi! Come butta?- Fece una voce dietro di loro.
I due
si girarono.
Shino
li guardava sorridente; del suo look erano rimasti solo gli occhiali
neri: era vestito di una giacca blu accesa e portava anelli e
medaglioni d'oro.
-È
da un po' che non ci vediamo! Yeah!- Disse lui. Sorrise loro,
mostrando un dente d'oro.
Shikamaru
alzò la testa: -NOOOOOOOOOOOOOOOO!-.
Vicino
alla casa di
Naruto...
Naruto
si voltò: -Hai sentito?-.
Hinata
lo imitò: -Che cosa?-.
-Uhm...
non importa...- Rispose il ragazzo, che temeva in un altro sfogo
della compagna: -Toh, sono arrivato!-.
I due
si fermarono davanti al condominio.
Entrambi
tenevano lo sguardo basso.
-Senti...-
Esordì Naruto, arrossendo: -Per quel bacio...- si interruppe.
Hinata
si mise una mano sull'altro braccio, come un animale ferito: -Non...
non ti preoccupare... non è importante...-.
Naruto
alzò il capo: -Ne se sicura?-.
Hinata
era sull'orlo del pianto: -Sì. Non... non è
significato nulla...-.
“Hinata...”
Pensò lui.
-Senti...-
Disse poi: -... se vuoi, domani potremmo... insomma... se ti va...-.
Hinata,
senza alzare il viso, sgranò gli occhi: la stava invitando
ad
uscire?
-Va...
va bene...- Balbettò.
-Allora...-
Disse il giovane, riabbassando lo sguardo: -buonanotte,
Hinata-chan.-.
-Sì...-
Fece lei: -...buona notte, Naruto-kun...-.
Naruto
si avviò verso l'ingresso; prima di entrare, si
girò verso la
ragazza: -Ma...-.
Hinata,
che si stava allontanando, si bloccò anch'essa. Senza
voltarsi
disse: -Sì?-.
-...quando
prima...- Riprese il ninja: -...quando hai detto a Sakura che era
stata un'idea di... insomma...- alla fine, tutto d'un fiato: -...sei
sicura di esserci solo tu?-.
Hinata
si girò.
Sorrideva.
-Non
preoccuparti, Naruto-kun. Ora ci sono solo io.-.
Naruto
non sapeva cosa dire: era stato un po' troppo indiscreto.
-Ah...
bene... allora, buonanotte... a domani!- Ed entrò di corsa a
casa.
Hinata
rimase a fissare la porta per un po'.
Poi
ritornò sui suoi passi, ripetendo: -Solo io...-.
Solo
io...
Eheheh!
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