Questa è l'ultima. È per
tutti quelli che mi sono stati vicino. Tutti quelli che si sono
appassionati a ciò che scrivevo.
Per Shin. Che ho fatto soffrire, star
male. E mi pento ogni giorno di ciò che ti ho fatto. Sei
l'ultima persona al mondo che lo meritava. L'ultima. Sei un sacro
ornitorinco splendido. Non scordarlo mai.
Per Ely. Se sono riuscito a superare
alcuni momenti davvero difficili lo devo a te. Mi sei stata vicino
dove altri hanno fallito. E mi hai sempre incoraggiato. Grazie.
Per quelli che hanno recensito le mie
storie. In particolare Choices e Nine. Sono state fic importanti per
me. Basilari. E voi mi siete stati vicini, anche con poche parole.
Grazie.
Questa è per tutti voi.
Arka.
So
long...
“Ne sei sicuro?”
L'orologio scandisce attimi, istanti. Ti attardi un poco a
rispondere. Forse per valutare l'entità della domanda. Forse
perché sai che, dalle tue parole, non potrai più
tornare indietro.
“Sì...”
Palestra del liceo Shohoku. 10.11
AM
Scatti lungo la linea dei tre
punti, arresti e tiri. La palla rimbalza sul ferro, e tu la recuperi,
relativamente soddisfatto. Relativamente perché non è
entrata. Soddisfatto perché un anno e mezzo fa non sapevi
nemmeno cos'era un arresto e tiro.
Cammini lentamente verso la
panchina, dove prendi un asciugamano e te lo metti sul viso, prima di
sdraiarti. Manca poco all'arrivo di una volpe di tua conoscenza.
E non sai nemmeno perché,
ma ti senti elettrizzato. Il vostro rapporto non è cambiato
dal tuo rientro in squadra. Le botte ci sono sempre. Le proclamazioni
di genio (più tue che sue) non mancano mai.
Ma i passaggi sono più
frequenti.
Le sfide più stimolanti.
Gli sguardi meno gelidi.
Forse, in un mondo perverso, la
vostra potrebbe essere definita amicizia.
O, forse, un termine per il
vostro rapporto non è stato ancora coniato.
Ti ridesti quando senti la porta
sbattere, ma non ti muovi. Senti dei passi avvicinarsi e la panchina
inarcarsi, sotto un peso conosciuto. Non ti alzi nemmeno adesso,
visto che sai benissimo chi è.
“Cambiati Kit, che ti do
una ripassata...”
“Parto.”
Le sue parole ti arrivano, ma ci
metti parecchio a comprenderle. Poi il tuo cervello elabora, e il tuo
corpo risponde. Ti alzi lentamente, ti levi l'asciugamano e lo
guardi.
Indossa un paio di jeans e una
maglietta. Niente divisa né cartella. Solo un borsone mezzo
aperto dove, noti, ha messo la roba che teneva nell'armadietto.
“In che senso?”
Riesci solo a domandare. La tua voce è tesa. Non sai perché.
Sai che sta per succedere qualcosa che non ti piacerà.
“States, Do'aho. Ho una
borsa di studio.”
Non realizzi. Sai solo che se ne
andrà. Ma non riesci a capire cosa questo comporti. Dovresti
essere felice, ma sai che ti mancherà. Le risse, gli insulti,
i passaggi.
Lui.
“Perché..?”
Biascichi tristemente. Non credevi nemmeno che una voce del genere
potesse appartenerti.
“Scelte, Hana. Si cresce,
si prendono decisioni per il futuro. Me ne vado per provare a me
stesso che valgo qualcosa. Per provare a me stesso che il tempo
passato a sputare sangue sul campo non è stato inutile. Per
me.”
Sei triste, molto. Ma capisci le
sue parole. Capisci ciò che ti sta dicendo. E non devi
assecondarlo o altro.
Devi solo accettarlo.
“E' un addio, Kit?”
Lui scuote la testa. E per la
prima volta lo vedi sorridere.
“Chi lo sa, Do'aho. Sia che
uno dei termini americani per 'addio' significa anche 'arrivederci'?”
Sorridi anche tu di rimando. E
tenti di imprimerti la sua faccia in mente. Vuoi ricordarlo, così
come è adesso. Non sei così sicuro che lo rivedrai sul
campo. Non per una questione di capacità o altro. Ma non sai
se la tua vita sarà o meno il basket. Non hai ancora fatto le
tue scelte. Non ti sei ancora chiesto cosa c'è aldilà
dell'adolescenza. Forse non vuoi saperlo ancora. Almeno per ora.
“So long, giusto?”
Lo vedi sospirare divertito.
“Almeno in inglese non sei
una capra...”
“Baka! Io sono il genio!
Sono il ten...”
“So long Hana...”
Interrompi il tuo sproloquio e ti
prendi un istante. Osservi la sua mano tesa. Poi gli porgi la tua.
“So long, Kaede. È
stato divertente...”
“Anche per me...”
Lasci la sua mano, prendi il
pallone e riprendi a tirare. E quando ti giri lui non c'è più.
È già un miraggio lontano. Ma la sua mano calda non la
scorderai mai.
So long Saru. So long Kitsune.
[Another
turning point; a fork stuck in the road.
Time grabs you by
the wrist; directs you where to go.
So make the best of
this test and don't ask why.
It's not a question but a
lesson learned in time.
It's something unpredictable but in
the end it's right. I hope you had the time of your life.
So
take the photographs and still frames in your mind.
Hang it
on a shelf In good health and good time.
Tattoos of
memories and dead skin on trial.
For what it's worth, it
was worth all the while.
It's something unpredictable but
in the end it's right. I hope you had the time of your
life.
(music break)
It's something unpredictable but
in the end it's right. I hope you had the time of your life.
It's
something unpredictable but in the end it's right. I hope you
had the time of your life.
Green
Day – Time of your Life]
Owari
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