Successo e...
-Vuoi smetterla di mangiarti le
unghie? Mi dai sui
nervi-
-E tu vuoi restituire la circolazione al mio braccio? Me lo stai
stritolando-
-Smettetela voi due e calmatevi. Andrà tutto
bene-
- Zitto tu e pensa a guidare!- sbottarono in coro Chris e Blaineley,
guardando truci il cuoco per poi scambiarsi lo stesso sguardo tra di
loro
Chef sospirò: come ci era
finito a fare l’autista per quei due? Ah sì, adesso
ricordava. Doveva scontare la sua colpa per aver trovato i due intenti
a baciarsi e per averli interrotti.
Sospirò di nuovo, sentendoli litigare un’altra volta: era da quando erano partiti che non facevano altro.
Sembrava che ci provassero gusto a insultarsi a vicenda. E forse
era proprio questo il loro modo per dichiararsi amore
eterno.
I tre si stavano dirigendo verso il cinema dove, quella sera, si
sarebbe tenuta la prima del loro film. Per quell’occasione, i due
conduttori si erano vestiti con i loro completi eleganti mentre Chef da
autista. Lui sarebbe intervenuto solo in caso di bisogno.
Giunti davanti all’edificio, Chris e Blaineley scesero dalla
limousine e il primo si assicurò che il cuoco avesse chiaro il
suo ruolo.
Sicuro dell’efficacia dell’amico, il conduttore tirò
fuori il suo specchietto d’oro e si controllò i capelli.
– Ti sembra questo il momento di controllarti i capelli? Siamo in
ritardo- lo apostrofò la donna, incrociando le braccia al
petto.
– Non è certo colpa mia se siamo in ritardo. Chi è
che ha passato tre ore in bagno per assicurarsi che fosse a posto?-
-Io ci ho passato solo tre ore a differenza di te. Tu hai impiegato ben
tutto il pomeriggio per decidere cosa indossare e per controllare tutto
il resto. Sei peggio di una donna-
-Scusa se tengo al mio look, tesoro. Non sono mica uno straccione come
te.-
-Stracciona, io? Guarda, è meglio se mi allontani, altrimenti ti
prendo a schiaffi- replicò la donna irritata, allontanandosi
Mentre la guardava allontanarsi e metteva lo specchietto nella tasca
interna della giacca, Chris sorrise. Finalmente, aveva capito cosa
l’aveva fatto innamorare di lei: quella donna era la sua copia al femminile e su quello non c’erano dubbi.
Mentre si sistemava al proprio posto, Chris vide Blaineley seduta al
suo posto con le braccia incrociate al petto e le gambe accavallate. Lo
sguardo ancora truce dipinto sul suo volto fece capire al conduttore
che era ancora irritata per la discussione avuta in precedenza. Con la
sua solita noncuranza, l’uomo si sedette vicino alla donna che
per tutta risposta mantenne lo sguardo sul grande schermo.
Il conduttore rimase in silenzio e puntò i propri occhi
verso lo
schermo.
Quando il film iniziò, un turbine di pensieri vorticò nella sua mente: cosa
ne avrebbe pensato la gente? Sarebbe stato un fiasco totale o un
successo clamoroso? Infondo, era il primo film in cui faceva il regista
e…
- Piantala! E’ stata tua l’idea di girare il film in un
castello medievale e adesso non puoi aver ripensamenti- interrupe il
filo dei suoi pensieri, la voce di Blaineley.
Stupito, si girò verso di lei e la vide intenta a osservare il film, concentrata. Aveva ragione: era stata sua l’idea e ora ne doveva pagare il prezzo, senza tirarsi indietro.
– Perché mi stai dicendo questo, donna? Pensavo che
volessi prendermi a schiaffi- chiese Chris, un sopracciglio alzato
-E continua a essere cosi, infatti. L’ho fatto solo perché
non sopporto il continuo battere del tuo piede a terra. E non dirmi che
mento perché non è vero-
Preso dai propri pensieri, il conduttore non si era accorto di aver
cominciato a battere ritmicamente il piede destro sulla moquette della
sala e, fermandolo, replicò:– Dimostramelo, allora.
Dimostrami che non hai mentito ed io ti crederò-
Dopo la frase pronunciata da Chris, la donna rimase in silenzio e il conduttore sorrise trionfante: nessuno poteva prendersi gioco di lui, nemmeno la sua fotocopia al femminile.
Per tutta la durata della pellicola, i due non pronunciarono una
parola, rimanendo
distanti.
Alla fine del film, il silenzio calò nella sala e Chris stava
per morire dall’ansia che lo attanagliava quando un timido
applauso partì, diventando più forte ogni minuto che
passava.
-Bravo McLean. Tu e Blaineley avete fatto un ottimo lavoro. Sapevo di
poter contare su di voi- senti urlare dal suo capo mentre si alzava in
piedi e lo
applaudiva.
Tutti le persone si alzarono e si girarono a guardarlo, continuando ad applaudire.
Il cuore di Chris si riempi di gioia a sentire tutto quel calore e,
quando lesse il suo nome di fianco a regista, non resistette
più. Un gran sorriso illuminò il suo volto e i suoi occhi
diventarono lucidi dall’emozione. Sì, era stato un successo.
Blaineley lo guardò alzarsi in piedi e ringraziare tutti.
Nei suoi occhi, leggeva una contentezza che mai si sarebbe immaginata
di scorgere su quel volto.
Ripensando a quei sei giorni che avevano passato insieme, capi che lui
se lo meritava davvero tutto quel calore da parte del pubblico.
Aveva lavorato tanto e con impegno a quel film, affrontando situazioni
difficili. Si era confrontato con se stesso e lasciato uscire
lati del suo carattere inimmaginabili che avevano sorpreso tutti.
Ora, tutti i suoi sforzi erano stati ricompensati e premiati: infondo,
era per quelle persone dal volto sorridente che facevano il loro lavoro.
Di fronte a tanta gioia, anche quella fredda e acida donna di nome
Blaineley si lasciò andare e
sorrise.
– Chris, sei stato bravissimo- sentirono dire da una voce femminile, familiare per Chris e nuova per Blaineley.
Al suono di quella voce, il conduttore sorrise sinceramente e, ebbe
appena il tempo di voltarsi, che una donna dai capelli neri e gli occhi
blu l’abbracciò di
slancio.
Chi era quella donna? si chiese Blaineley, assistendo alla scena con una nota di gelosia. Voleva esserci lei al posto di quella donna.
Vedeva il conduttore felice mentre stringeva a se l’altra che,
quando si staccò da lui e la notò, chiese:-Ciao. Chris,
non mi presenti la bellissima donna che è con
te?-.
A quella frase, Blaineley arrossi e il conduttore scosse la testa divertito. Non sarebbe mai cambiata.
-Certo. Lei è Blaineley, una mia collega di lavoro. Blaineley,
ti presento Honey, la mia ragazza- presentò Chris, con il solito
tono noncurante e ricevendo un’occhiataccia dalla presentatrice e
un’espressione stupita da parte
dell’altra.
La sua ragazza? Com’era
possibile? Pensava che il conduttore fosse libero esattamente come lei.
Questo significava che aveva mentito per tutto il tempo! Brutto
doppiogiochista e...
In preda alla rabbia, si avvicinò a lui e, stava per mollargli
un ceffone, quando l’altra donna si mise tra lei e il conduttore.
– Scusalo, per favore. Mio fratello adora scherzare, vero?-
intervenne nella situazione Honey, guardando con aria seria il
fratello.
Mio fratello? Questa significava che
in realtà erano… No! Non poteva aver
frainteso!
I suoi dubbi furono confermati dalla risata che partì dalle
labbra del conduttore. Quest'ultimo era sinceramente divertito dalla
cosa ed esclamò:- Dovevi vedere la tua faccia, Blaineley. Ah ah
ah-
- Lo trovi divertente, vero?- chiese la donna, guardandolo con aria
truce
-Si, moltissimo- rispose il conduttore, continuando a
ridere
Sul volto della presentatrice compari un’espressione furiosa e
Honey, preoccupata per la sorte del fratello, cercò di sistemare
le cose. Aveva capito che tra quei due c’era qualcosa di
più di una semplice amicizia tra colleghi.
- Chris, forse ti conviene scappare o scusarti
immediatamente-
-Perché?- fermò le sue risate il
conduttore
Honey gli fece un cenno con la testa e quest’ultimo
deglutì, tremando dalla paura quando vide Blaineley lanciargli
saette dagli occhi: oh oh, adesso si che si trovava nei guai…
Incominciò a correre e, tirando fuori la sua ricetrasmittente,
urlò:- Chef, ho bisogno del tuo aiuto. C’è una
pazza isterica che m’insegue-
-A chi hai dato della pazza isterica?- senti gridare alle sue spalle
Honey scosse la testa, divertita e rassegnata al tempo stesso: suo
fratello sarebbe rimasto il solito combinaguai di sempre ma almeno
aveva trovato la donna perfetta per
lui.
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