Amitié, amour et famille di Lila_88 (/viewuser.php?uid=36821)
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Capitolo
9
Johanna si rese conto che la sua amica si era distratta.Stava per
voltarsi per capire cosa avesse attirato l’attenzione di
Hélène, quando quest’ultima la
bloccò.
“Non ti
voltare, per favore.”
“Perché?”
“Sai quello che
ti stavo dicendo prima, a proposito di Nicolas e dei suoi
sospetti?”
La giovane americana annuì, confusa.
“A quanto pare,
avevo ragione. Mi ha seguita. Adesso è qui fuori e non
è da solo.”
Comprendendo quello che era sottointeso nelle parole di
Hélène, Johanna sentì il panico
invaderla. Non era pronta per vederlo.
“Ci stanno
guardando, ma non capisco se ti hanno riconosciuta. Anche se presumo di
no.”
“Devo andare
via.”
“E come pensi
di uscire, senza che ti vedano?”
“Puoi
distrarli, magari! Esci a parlare con loro, io troverò un
modo per filare via.”
Hélène non era sicura che fosse una buona idea,
però se Johanna non voleva incontrare Christian, lei non
poteva costringerla. Sospirando, si alzò e si
avviò verso la porta. Vedendo quella scena, Nicolas comprese
che ormai erano stati scoperti. Christian, invece, continuava a fissare
la donna misteriosa che continuava a dar loro le spalle e quasi non si
accorse di Hélène, che li raggiunse,
girò intorno a loro, facendo in modo che, per parlare con
lei, fossero entrambi costretti a dar le spalle alla porta del locale.
“Che cosa ci
fate qui voi due?”
“Hélène,
possiamo spiegarti tutto”
“Mi avete
seguita?”
“Beh, a quanto
pare non sei dai tuoi, come ci avevi detto!”
Hélène non poteva biasimare Nicolas. Dopotutto,
era vero che aveva mentito e non era la prima volta che lo faceva, per
coprire i suoi incontri segreti con Johanna. Cercò di
inventare una storia plausibile al volo, anche se non era facile. Nel
frattempo, Johanna si era alzata e si era diretta, nel modo
più furtivo possibile, verso l’uscita. Proprio
mentre stava uscendo dalla porta, Christian diede un’occhiata
dentro il locale e vide che la donna misteriosa non era più
seduta al tavolo. Istintivamente, si voltò prima che
Hélène potesse rendersi conto della situazione e
si trovò faccia a faccia con Johanna. Nicolas, dopo essersi
voltato a sua volta ed essere rimasto di sasso, guardò
Hélène in cerca di risposte. Entrambi, tuttavia,
rimasero in silenzio per cercare di capire cosa sarebbe successo.
Christian e Johanna erano, per la prima volta, di nuovo faccia a faccia.
/***/
Il film che Laly stava guardando con tanto interesse era terminato
ormai da dieci minuti buoni. Dieci minuti in cui aveva setacciato ogni
angolo della casa alla ricerca di Nicolas e Christian. Non le ci volle
molto a capire che i due si erano dati allo spionaggio, ma decise che,
per una volta, non voleva intromettersi in quella storia. Dato che era
da sola ed era anche smesso di piovere, decise di fare una telefonata a
Jimmy. Se i suoi amici l’avevano lasciata da sola, doveva pur
trovare un modo per passare il resto del pomeriggio! Stava giusto per
comporre il suo numero, quando il campanello di casa suonò.
Magari era fortunata ed era proprio Jimmy! Quando aprì, il
suo sorriso smagliante si trasformò in
un’espressione sorpresa e confusa. Davanti a lei
c’era Natalie in lacrime. Quando alzò la testa e
la vide, le gettò le braccia al collo, piangendo sempre
più disperata. Un po’ impacciata, Laly
ricambiò l’abbraccio. Sembrava che dovesse
rinunciare all’idea di vedere il suo Jimmy.
“Che cosa
è successo?”
“Ho combinato
un casino con Olivier! Non so cosa devo fare!”
“Iniziamo col
finire di entrare in casa, così puoi calmarti e raccontarmi
tutto.”
Laly sperò che Hélène facesse ritorno
a casa presto. Lei era sicuramente più brava a gestire i
problemi di cuore.
/***/
Per entrambi quella era una situazione imbarazzante, difficile da
affrontare. Christian aveva immaginato per tanto tempo quel momento,
quello in cui si sarebbe trovato di nuovo a tu per tu con lei. Aveva,
da una parte, desiderato di rivederla per poter implorare il suo
perdono e, dall'altra parte, aveva temuto di leggere nel suo sguardo
tutta la delusione e l'odio che si meritava per quello che le aveva
fatto. Non c'era traccia di quei sentimenti, tuttavia, negli occhi di
Johanna.
La giovane americana aveva tutt'altri pensieri. Anche lei aveva pensato
spesso a cosa avrebbe provato nel ritrovarsi davanti il suo Cricri. Era
rimasta talmente delusa dal fatto che lui fosse scappato come un
codardo davanti alla gravidanza di Linda. Era convinta che non avrebbe
mai potuto perdonargli una cosa del genere, nonostante sapesse che lo
avrebbe amato per tutta la vita. Era tornata in Texas, pensando che
fosse l'unico modo per rifarsi una vita lontano dai ricordi che
conservava a Parigi. Tuttavia, aveva scoperto che una parte di lui
avrebbe per sempre fatto parte della sua vita. Ci aveva messo un
po’, ma alla fine aveva deciso di accettare anche quella
sfida. Sapeva che probabilmente non avrebbe più rivisto
Christian, ma non le era importato. Invece ora, il pensiero di averlo
lì, davanti a lei, le fece pensare che avrebbe dovuto
proteggere il suo segreto, perché niente era più
importante.
"Johanna, sai, ho sperato
tanto che questo momento arrivasse, perché avevo un sacco di
cose da dirti e adesso non so neanche da che parte iniziare..."
"Senti, Christian, sinceramente
non credo di voler avere questa conversazione con te."
"Perché no? Io ci
tengo tanto. Voglio chiederti perdono. Mi sono comportato in un modo
così orribile con te..."
"No, Christian. Tu ti sei
comportato in un modo orribile con Linda! Talmente orribile che per
tanto tempo mi sono sentita in colpa anche io!"
"Che cosa stai dicendo, Johanna?
Tu non hai fatto niente di male!"
"Si, invece!
Sono io che ti ho cambiato così profondamente! Quando ti ho
conosciuto eri diverso! Eri timido, gentile… Una persona
molto diversa da quello che sei diventato. Non saresti mai fuggito via
da una responsabilità del genere!"
"No, non è vero!"
"Si che è vero! E tu
lo sai bene!"
Johanna cercò di calmarsi. Non voleva apparire fragile agli
occhi di Christian. Si sentiva molto confusa. E combattuta. Una parte
di lei non aveva mai smesso di credere di essere responsabile per
quello che Christian era diventato. Inoltre, lo amava ancora; averlo
così vicino le rammentava quanto lui le era mancato,
nonostante tutto. Eppure la sua vita non era più la stessa
da un anno a quella parte. Aveva delle nuove responsabilità
e non poteva permettersi di farlo rientrare nella sua vita come se
niente fosse successo. L'unica cosa di cui era certa, era che voleva
allontanarsi il più possibile da lui, ma Christian, intuite
le sue intenzioni, le si parò davanti.
"Aspetta. Ti prego,
lascia che ti dica almeno una cosa, prima di andartene. Tu non hai
nessuna colpa per quello che è successo. E' vero, tu mi hai
cambiato, molto. Da quando ti ho conosciuta la mia vita è
cambiata. Ma in meglio. Sono stato malissimo, quando sono scappato via.
Se fosse successo prima di conoscere te non sarei stato tanto male. Non
avrei avuto il senso di colpa a tormentarmi ogni giorno. Johanna, tu
sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita e mi
dispiace per come mi sono sempre comportato con te."
Christian la guardò negli occhi e Johanna
ricambiò il suo sguardo. Sapeva che, molto probabilmente,
era sincero, ma questo non cambiava le cose. In quel momento l'unica
cosa di cui aveva bisogno era di allontanarsi da lui, per riflettere.
"Mi hai ferito troppe
volte. Non sono più sicura di poter tornare a fidarmi di te,
perciò, per favore, non parliamone più."
Johanna andò via, prima che le lacrime le scendessero dagli
occhi.
Ciao! Sono stata un
pò assente e chiedo scusa! Comunque spero che questo
capitolo vi piaccia! A presto!! xxx
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