Amitié, amour et famille di Lila_88 (/viewuser.php?uid=36821)
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Capitolo
11
Qualche giorno dopo l’incontro non programmato con Christian,
Johanna era di nuovo seduta davanti ad Hélène. La
cosa positiva era che non dovevano più farlo di nascosto.
“Mi dispiace
veramente tanto per l’altro giorno.”
“Non
è certo colpa tua, Hélène.”
L’umore di Johanna non era dei migliori, tuttavia
Hélène non poté trattenere la domanda.
“Com’è
stato rivederlo?”
“Per niente
facile, ma neanche come l’avevo immaginato. non sai quante
volte ho pensato a cosa avrei potuto dirgli, semmai un giorno me lo
fossi ritrovato davanti. Ho immaginato di urlare, di fare qualche
scenata, invece domenica non ne ho avuto la forza. Volevo solo
allontanarmi il prima possibile da lui”
Hélène annuì, comprensiva. Johanna la
guardò un paio di volte, negli occhi una domanda che non si
arrischiava a fare, sentendo sentimenti contrastanti.
L’amica, che la conosceva ancora tanto bene, non ebbe bisogno
che aprisse bocca, per capire quello che Johanna voleva sapere.
“Christian
è rimasto sconvolto, sai? Come te, non se
l’aspettava proprio e ci ha messo un po’ a
riprendersi.”
Lo sguardo di Johanna si fece triste. Il cameriere portò
loro del caffè. Quando posò la tazza davanti ad
Hélène, la ragazza fece un’espressione
disgustata e l’allontanò.
“Hélène,
che succede?”
“Non lo so, ma
questo odore è terribile!”
Johanna la guardò sorpresa, sapendo che l’amica
non diceva mai di no davanti a una tazza di caffè.
/***/
Nicolas aveva trovato la distrazione giusta per tirare su di morale
Christian. Quella mattina aveva ricevuto una telefonata da Cristophe.
Dopo quello che era successo, il ragazzo aveva deciso di lasciare il
gruppo. In seguito, aveva ricevuto un’altra chiamata, questa
volta da parte di Olivier, che gli comunicava praticamente la stessa
cosa. E per lo stesso motivo. Così, nel gruppo rimanevano in
tre. José avrebbe trovato delle belle sorprese, al suo
ritorno. Per fortuna, non doveva ricominciare una nuova ricerca per
trovare un batterista. Ce l’aveva sotto il suo stesso tetto.
Sempre che Christian, che da quando era tornato sosteneva di aver
chiuso con la musica, accettasse la sua proposta. Nicolas
entrò in casa e si chiuse la porta alle spalle. Christian
era seduto sul divano davanti alla tv. Nicolas alzò le
sopracciglia vedendo che stavano trasmettendo cartoni animati.
“Che stai
facendo?”
“Ciao Nicolas.
Ti assicuro che sono molto più interessanti di quelle due in
cucina!”
Christian indicò la porta che si era premurato di chiudere
per non sentire la conversazione fra Laly e Natalie.
Quest’ultima continuava a lamentarsi del fatto che
né Olivier, né Christophe volessero
più parlare con lei.
“Capisco. Ti
ricordi quando abbiamo deciso di formare la nostra band, io, tu ed
Etienne?”
Christian fece un sorriso malinconico. Bei tempi, quelli!
“Certo che me
lo ricordo, come fosse ieri! Perché questa
domanda?”
“Perché
stavo pensando che sono rimasto l’unico a portarla avanti e
proprio oggi sono rimasto senza batterista. Quindi, mi stavo chiedendo
se volevi riprendere il tuo posto.”
Christian non sembrò molto entusiasta della proposta
ricevuta e questo sorprese un po’ Nicolas. Aveva sperato che
l’amico sarebbe stato felice di riprendere a suonare.
“Non credo che
sia una buona idea, Nicolas.”
“E
perché mai? Quel posto è tuo di diritto! Non eri
forse tu a sostenere sempre che, un giorno, saremmo diventati
famosi?”
“A quanto pare
non ho portato molta fortuna, finora!”
“Beh, mai dire
mai! E comunque sarebbe veramente fantastico riaverti nel gruppo!
Perché non vuoi, scusa?”
“Il fatto
è che non mi siedo dietro una batteria da quando... Beh, da
quando ho fatto tutto quel casino. Credo di aver chiuso con la musica,
ecco tutto.”
“Non raccontare
queste scemenze, soprattutto a me!”
Nicolas sospirò. Forse sarebbe stato più
difficile del previsto, ma sarebbe riuscito a convincerlo.
“Prometti che
almeno ci penserai? Hai tempo fino al ritorno di
José.”
“E va bene. Ci
penserò.”
“Fantastico!!”
Nicolas, euforico come se gli avesse già detto di si, si
sedette vicino all’amico. Dalla cucina uscirono Natalie e
Laly.
“Mi dispiace
dovermene andare, riprenderemo la nostra conversazione al mio ritorno,
va bene?”
“Ma certo,
Natalie! Vai pure, non vorrai fare tardi?”
Laly attese, piuttosto impazientemente, che Natalie prendesse la sua
borsa e uscisse di casa, prima di pararsi davanti ai due ragazzi seduti
sul divano.
“Avanti, ditemi
che cosa vi ho fatto di male!”
I due si scambiarono uno sguardo, prima di guardare Laly interrogativi,
non sapendo a cosa si riferisse.
“Quanto
durerà ancora questa storia? Per quanto tempo ancora
dovrò sopportarla? Avete idea di cosa voglia dire sentirla
parlare sempre della stessa cosa? Olivier/Christophe,
Christophe/Olivier! Non ne posso più!! Mi ha preso per la
sua più cara confidente e, per di più, dividiamo
anche la camera da letto! Se non ponete fine a tutto questo, vi
chiederò di scegliere fra me e lei!!”
Malgrado l’esasperazione e la rabbia evidenti sul volto di
Laly, Nicolas e Christian stavano nascondendo entrambi un sorriso. Non
potevano darle torto. In effetti, da quando Natalie si era stabilita in
quella casa, era sempre appiccicata alla povera Laly. Lo sguardo di
Laly si fece più minaccioso, così Nicolas
cercò una risposta da darle.
“Senti,
proverò a parlarne con Hélène,
però non posso prometterti nulla. Non la vorrai mica mettere
in mezzo ad una strada?”
“Non voglio
neanche diventare pazza, se è per questo!”
Laly tornò in cucina senza aggiungere altro.
/***/
Quella sera, i ragazzi si erano radunati nel salotto. Per la gioia di
Laly, Natalie aveva declinato l’invito ad unirsi a loro per
un buon film e si era ritirata in camera. Laly sperò che si
addormentasse prima che la raggiungesse. Verso metà film, i
ragazzi si voltarono sorpresi verso l’ingresso, sentendo le
chiavi girare nella toppa. José e Benedicte entrarono,
accendendo le luci che i ragazzi avevano spento per vedere meglio il
film.
“Buonasera
gente!!”
“Che bello,
siete tornati!”
Con un gesto, José frenò tutti gli entusiasmi.
“Altolà!
Fermi tutti, abbiamo una sorpresa!!”
Laly, Hélène, Nicolas e Christian si erano
già alzati per andare a salutare gli amici, ma si fermarono
alle parole del ragazzo. José e Benedicte si fecero da
parte. Da quella porta, negli ultimi mesi, avevano visto entrare delle
vecchie conoscenze che non vedevano da tempo, tipo Christian stesso, o
Linda. Tuttavia, la loro sorpresa fu maggiore delle precedenti volte,
vedendo entrare, mano nella mano, Etienne e Cathy.
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