I
HAVE ANXIETY
C'era
una volta una ragazza. Non vi dirò il suo nome e nemmeno
com'era fatta, lascio che ve la immaginiate come più vi
piace. Questa ragazza era al terzo anno di liceo, un'adolescente nel
pieno della sua crisi esistenziale. Chi sono? Cosa farò
della mia vita dopo la scuola? Domande che tutti si sono fatti almeno
una volta nella vita. Lei era triste, era triste da far schifo, ma
indossava sempre il suo miglior sorriso e cercava di esserci ogni
secondo per i suoi amici. Lei era ingenua, voleva bene a persone che
non ricambiavano i suoi sentimenti e aiutava tutti senza aspettarsi mai
nulla in cambio. Diciamo che questa ragazza aveva sempre le lacrime
agli occhi ma non piangeva mai, non conosceva le bellezze della vita ed
effettivamente non viveva. Infatti tutto quello che faceva era
dedicarsi agli altri senza avere mai un minuto da dedicare a
sè stessa o allo studio. La sua vita era incentrata sui suoi
amici e sui loro bisogni e problemi. Non si curava nell'aspetto e non
stava mai con la sua famiglia, li odiava tutti. Si chiudeva in camera a
far finta di studiare e usciva da quelle quattro mura solo quando era
ora di cena. Ora vi dirò che dimagriva a vista d'occhio, non
mangiava e quando lo faceva vomitava tutto, fino all'ultimo boccone. I
suoi genitori non l'hanno mai notato e tutt'ora non sanno cos'ha
passato durante il suo terzo anno di liceo. Sapete perchè?
Perchè lei non raccontava a nessuno i suoi problemi e farsi
aiutare non è mai stata una delle sue priorità.
Si sentiva un disonore per la sua famiglia e soffriva di attacchi
d'ansia talmente forti da farle mancare il respiro. Si mordeva spesso
l'interno delle guance, le mani le tremavano ad ogni ora e si lasciava
travolgere dall'ansia e dal nervosismo. Così i vizi, le
cattive amicizie e l'alcool hanno preso il sopravvento.
Dopo qualche mese dall'inizio della scuola lei confusa, le lacrime
ancora non le uscivano e quel sorriso era sempre lì, sampato
sul suo viso. Ogni tanto si sentiva come se le avessero strappato il
cuore dal petto e tolto la possibilità di provare qualsiasi
emozione. La scuola andava male, la testa era tra le nuvole ed ogni
week end era una buona occasione per far festa. Questa
ragazza non viveva, perchè la sua vita le passava davanti
come un treno ad alta velocità sul quale non riusciva mai a
salire. Era apatica, pigra, senza nessuna voglia di alzarsi dal letto e
affrontare il mondo. L'idea di andare a scuola la terrorizzava e solo
pensandoci le si annodava la gola, i palmi delle mani le sudavano
freddo e il respiro si faceva affannoso. Lei tremava, tremava spesso.
Tremava dalla paura, dall'ansia, dalla tristezza ma mi dal freddo.
Con il passare del tempo, arrivata la primavera, la ragazza smise di
mangiare per paura di rimettere ogni pasto nel gabinetto di casa sua.
Si sentiva persa e insicura, ma continuava a ripetersi di non aver
bisogno d'aiuto. Aveva il ghiaccio nelle vene e la mente offuscata.
Faceva uno sport che a lei non interessava più solo per
veder felice suo nonno ed i suoi genitori. Continuava a trascurarsi e a
caricarsi i problemi altrui sulle spalle.
Poi è arrivato maggio ed insieme a lui la gita di terza
superiore. La ragazza si sentiva eccitata e felice solo all'idea di
passare del tempo lontana dai suoi problemi. E fu qui, in un luogo
all'estero che non vi dirò, dove lei conobbe il suo lui.
Passarono i mesi e arrivò l'estate. La ragazza intanto si
era fidanzata ma non era comunque felice. Continuava a comportarsi come
aveva fatto per troppo tempo ormai ed il suo organismo stava cedendo.
Dopo un'estate passata al mare con il ragazzo e degli esami di
riparazione orribili, scoprì di essere stata bocciata.
"Poverina!" direte voi. Ma cretetemi che per lei fu una salvezza.
Perchè? E se vi dicessi che la ragazza di cui vi ho parlato
fino ad ora sono io? La bambina scrittrice di fanfiction è
cresciuta e nel mentre la vita le è scivolata dalle mani in
un millesimo di secondo.
Tornando alla storia, sapete perchè quel giorno per me
è stato importante? Quel giorno ho pianto per la prima volta
dopo anni, mi sono sfogata, e dopo ore e ore di disperazione ho
scoperto che quelle lacrime mi avevano lavato via la tistezza dagli
occhi. Finalmente vedevo la mia vita, riuscivo a toccarla e manovrarla.
Ho capito i miei errori e mi sono poi tirata su le maniche per
rimediare. Ho iniziato a mangiare di gusto e ho mollato quello sport
che per me era diventato un peso.
Ora sto ripetendo la terza liceo e ci sto mettendo tutta me stessa. Mi
sono trovata un lavoretto e ho deciso di iniziare ad andare in
palestra. Sono innamorata e amata. Guardo ogni cosa nei suoi minimi
dettagli, mi stupisco quando ne trovo uno che non avevo mai notato e
sorrido. Facendo così ho imparato che anche le
persone che per strada si notano poco, possono avere davvero tanto da
raccontare. Amo conoscere cose e persone nuove. Amo analizzarle in
tutte le loro sfaccettature e osservarne i dettagli per capirle meglio.
Sono grata per tutto ciò che possiedo e per tutti i momenti
magici che vivo ogni giorno. Perchè alla fine la vita
è una e, anche se tardi, ho capito come va vissuta. Ho
capito che per essere felice devo fare ciò che amo, strare
con chi amo e semplicemente vivere nel modo che più mi
piace. Ho imparato tante cose ed ora, solo ora, posso dire di
essere felice. Perchè la vita è mia e non dei
miei amici o parenti, solo mia.
Oggi quella ragazza ha tanti sogni e tanta voglia di realizzarli. Ma
soprattutto...ama la vita!
To be continued...
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