Tristezza. Dolore. Angoscia.
Sofferenza. Rancore. Voglia di vendetta. Sono questi i sentimenti che mi
travolgono all’improvviso, contemporaneamente. Ma non sono i miei. Questi
sentimenti non appartengono a me, ma sono di qualcuno che ha rubato la mia
identità, confinandomi in un angolo remoto e buio nella mente non più mia. Forse
sta tentando di cancellarmi definitivamente. Ma non ci riuscirà, non lo
permetterò. Avrà pure preso il possesso del mio corpo, ma io esisto ancora. E’
come se fossi sotto l’effetto di un sonnifero. I miei sensi si sono assopiti ma
non posso permettere che ciò accada alla mia anima. Ciò significherebbe la mia
cancellazione. Eppure...ho tanto bisogno di chiudere gli occhi e allontanarmi
per un po’...
*^*^*^*^*^*^*^*
Che differenza. Avevo proprio
bisogno di un corpo nuovo. Quello di Nooj, per quanto forte che era, non era
abbastanza agile. Questo mi sarà molto d’aiuto. Grazie Gippal.
Ghigno. Lancio un’ultima
occhiata a Nooj e Baralai stesi a terra, privi di sensi ed esco dalla stanza.
Finalmente. Finalmente riuscirò a mettere fine a questa storia. Sono mille anni
che cerco di far provare a quest’ammasso di gente ipocrita che abita questo
mondo lo stesso dolore che ho provato io. E ci sto riuscendo. Manca poco ormai.
Adesso mi serve un mezzo per
spostarmi. Purtroppo è lo svantaggio di essere un uomo in carne ed ossa, non
potersi spostare a proprio piacimento come un’anima. Ma non importa, non è un
problema. Vediamo che risorse ha il biondino...
Comincio a scavare nella mente
di Gippal, appropriandomi dei suoi pensieri e cercando nei suoi ricordi un
qualcosa che mi possa essere utile facendo scorrere tutte le immagini
immagazzinate nel suo cervello. Ed eccola lì. Un’aeronave. Rimango basito,
maledicendomi per non averlo posseduto prima. E’ tutto così perfetto che non mi
sembra vero. Ancora mi chiedo perché ho scelto Nooj prima di Gippal. Mah, non
importa.
Tanto faranno tutti la stessa
fine.
“Per contattarci puoi usare
le trasmisfere. Shinra le ha piantate su tutta Spira!”
Ah, grazie, questo ricordo mi è
utile. Quindi ci dev’essere una trasmisfera anche qui a Bevelle, giusto?
Esco dal Tempio e percorro tutta
la strada fino all’entrata della città e lì la vedo, la trasmisfera. L’accendo.
Dapprima sento un ronzio, poi qualche voce in lontananza. Vedo adesso un uomo
calvo che si avvicina e prende a parlare.
“Gippal! Finalmente ci hai
intercettato! Abbiamo bisogno di te, le ragazze sono qui. Veniamo a prenderti,
dove sei?”
“All’entrata di Bevelle” dico
io, con la voce di Gippal.
“Perfetto, arriviamo” e si
spegne il collegamento.
Non posso crederci. E’ troppo
facile. Tutto troppo perfetto. Adesso quelle persone verranno qui con la loro
aeronave a prendermi. Si stanno scrivendo da soli la loro condanna...
Rido. Un riso liberatorio, un
riso per il mio successo. Finalmente ho vinto.
Rimango per un po’ seduto per
terra finchè non sento un forte rombo. Eccoli. Raggiungo lo spiazzale dove
l’aeronave è atterrata e salgo.
Grazie ai ricordi nitidi di
Gippal non c’è niente che mi è nuovo. Conosco l’aeronave, conosco le persone che
ci sono dentro. Quello che mi aveva parlato per mezzo della trasmisfera si
chiama Cid. Bene, mi basterà solo fingere un po’ e farmi portare dritto dritto
da Vegnagun.
“Ben tornato” dice Cid. “Hai
saputo? I leader dei Neoyevon e della Lega della Gioventù sono spariti. Ormai le
insurrezioni sono all’ordine del giorno, non fanno altro che combattersi, quegli
stupidi.”
“Davvero? C’era d’aspettarselo,
gli uomini sono degli esseri così idioti...”
“Eh si, alle volte è così.” Dice
Cid senza accorgersi del senso letterale della mia frase. Meglio così. “Noi
l’abbiamo saputo da Rikku” continua “ E secondo lei c’è una connessione fra la
scomparsa dei leader e il risveglio di Vegnagun. Magari se ne vogliono servire
per farsi guerra.” Rikku, eh? Questa persona sta sospettando troppo...le dovrei
chiudere la bocca. Ma chi è? Provo a scavare tra i ricordi di Gippal, ma non
vedo nulla connesso con questo nome. Vuol dire che questa persona è nuova anche
per lui.
“Chi è Rikku?” chiedo,
interessato. Solo che non mi sarei aspettato gli occhi sgranati di Cid, come
risposta. E in più si voltano verso di me increduli Fratello, Compagno e il
bimbo, Shinra.
Poi Cid comincia a ridere
sguaiatamente.
“Ahahah, per un momento c’ho
quasi creduto! Certo che te fai di tutto per sdrammatizzare situazioni
tragiche!” Mh, qui c’è qualcosa che non va’. Dovrei forse conoscerla questa
Rikku? Fingo una risata per stare al gioco. Compagno ritorna al suo lavoro
sorridendo, mentre Fratello continua a guardarmi infuriato e Shinra non so che
espressione abbia sotto quella sua maschera.
“Se vuole conoscere la suddetta
signorina, e sufficiente che vada nelle cabine” dice Cid ironico. Fa un altro
sorrisetto mentre io mi allontano dalla sala pilotaggio.
Chi è Rikku? Perché Gippal la
conosce, ma nella sua mente non riesco a vederla?
Raggiungo il corridoio delle
cabine, senza avere una precisa idea su cosa fare. Cammino avanti e indietro
facendo scorrere tutte le immagini dei ricordi di Gippal, ma niente. Il che è
molto strano.
All’improvviso si apre la porta
della cabina alla quale in quel momento stavo passando davanti e ne esce
correndo una ragazzina che, per la fretta, mi sbatte contro, facendomi
barcollare. Per istinto, la prendo per un braccio, impedendole di cadere.
“Scu...”comincia lei, ma si
blocca non appena alza lo sguardo e riconosce chi sono –ovvero, Gippal-. “Ah!”
In realtà, adesso che la vedo
bene non si tratta di una ragazzina, come l’altezza mi aveva fatto credere. Si
tratta proprio di una bella ragazza, vestita con una semplice minigonna e un
reggiseno giallo e con un corpo bellissimo...
Improvvisamente sento una
lancinante fitta al petto e un mal di testa incredibile.
Lei è mia.
Quella voce nella testa...Che
cosa mi succede? Barcollo di nuovo, questa volta per il secondo forte giramento
di testa.
“Che...cosa ci fai qua?” chiede
lei. Solo dopo si accorge che ancora le sto tenendo un braccio, e lo allontana
da sé, imbarazzata. Prima che potessi rimuginare sulla risposta da darle, esce
da un’altra cabina una seconda ragazza. Una ragazza che non solo Gippal, ma
anche io, Shuyin, conosco: Paine. Credevo fosse morta. Due anni fa le ho
sparato, quando ancora controllavo la mente di Nooj.
“Oh, ciao Gippal.” Dice fredda.
Poi si rivolge alla ragazza bionda. “T’è venuta in mente qualche idea, Rikku?”
Bingo. È lei, Rikku. Perché,
perché non l’ho saputo prima? Perché la mente di Gippal non me l’ha rivelato?
“Si” risponde lei, “stavo giusto
andando il sala pilotaggio a proporlo a papy. Ma ci deve essere anche Yuna, sta
tutto nelle sue mani.”
“E’ in coperta. Vado a
chiamarla.” E Paine si dilegua.
Rikku mi guarda per un’ ultima
volta poi mi da le spalle e fa per andarsene.
“Rikku” la chiamo. Lei si ferma
ma rimane di spalle. “Guardami.” La incito.
“Perché?” mi chiede con un filo
d’amarezza nella voce.
“Guardami. Per favore” Lei si
gira, lenta, ma rimane con il viso basso.
Rikku, non farlo!
Sta’ zitto, idiota.
Mi avvicino a lei e con il
pollice le alzo il mento. La guardo negli occhi e sento una fitta al petto, più
dolorosa di quella di prima. Questo è un sentimento che io non provo da mille
anni.
La ami.
Si.
Sai che non dovresti essere in
grado di comunicare con me, Gippal?
Si, lo so. Ma in qualche
modo, ci riesco. Non sei stato in grado di cancellarmi del tutto. Hai preso il
mio corpo e gran parte della mia mente. Ma come vedi, esisto ancora.
Prova a dormire un po’.
Non mi inganni. Per poco non
mi addormentavo sul serio, e sarebbe stata la mia fine.
È lei la causa.
Hai perso.
Scaccio quelle voci dalla mia
testa e ritorno a guardare Rikku. Lei è la causa per cui Gippal s’è svegliato da
qualche parte nella mente. Che sentimento dolce...
Ghigno, improvvisamente preso da
una forte rabbia.
“Cos’hai da sorridere in quel
modo?” chiede lei pacata. Mi ricompongo.
“Cid mi ha detto che sospetti
che la scomparsa di Nooj e Baralai abbia a che fare con il risveglio di Vegnagun.
È una teoria strana. Spiegamela, magari mi tornerà utile e potrò scoprire dove
si trovano quei due.” mento.
“Si, beh...E’ solo una
supposizione...Magari uno di loro due voleva attivare Vegnagun per usarlo e
l’altro gli è andato dietro per fermarlo.” Mi sembra imbarazzata, come se non
volesse sostenere un dialogo lungo con me. Anzi con Gippal. “Comunque non
prendere troppo sul serio quello che dico. Dobbiamo ancora scoprire di più sul
ragazzo delle sfere...”
“Il ragazzo delle sfere?” questa
volta non fingo, sono davvero interessato.
“Si, Shuyin...” A quel punto
sgrano gli occhi. Cosa sanno di me? “Comunque per adesso dobbiamo placare le
acque fra Neoyevon e Lega della Gioventù. Quindi...” In quel momento una terza
ragazza compare nel corridoio.
“Ciao, Gippal” saluta. Non
appena la vedo in volto ho un fremito.
Io non ho niente a che fare
con Yuna. Mi dice Gippal telepaticamente, come a difendersi subito e a farmi
capire che quel fremito non proveniva da lui, come prima con Rikku, bensì da me.
“Ah, Yunie, vieni sbrigati! Ho
avuto un’ideona!” Rikku prende per un braccio Yuna e la trascina correndo in
sala pilotaggio, tutto pur di non stare ancora un minuto con me. Faccio per
seguirle, quando improvvisamente vengo fermato dalle parole di Gippal.
Non ti permetterò di fare del
male a queste persone, né a nessun altro, chiaro?
Rido. Gippal, forse non hai
capito che, confinato nei meandri della tua stessa mente come sei, non puoi fare
niente.
Invece queste persone saranno le
prime a sparire dalla faccia della terra. Rikku sa troppo. Non posso permetterle
di essere d’ostacolo ai miei piani. E Yuna e Paine la seguiranno a ruota, per lo
stesso motivo. Inoltre, ho un motivo in più per ucciderla: tu la ami. Eliminata
lei, tu non avrai più motivo di esistere, caro Gippal, e avrò un ostacolo in
meno. Inoltre non permetterò che tu e lei siate felici come non ho potuto
esserlo io mille anni fa con…Lenne.
Altra rabbia e altra voglia di
distruzione mi pervade.
---Angolo Autrice----
Rieccomi con un nuovo aggiornamento^^ Questo
capitolo è stato un po’ complicato scriverlo, avevo paura che non tutti
capissero bene cosa stesse succedendo. Ero indecisa sul cambio di narratore, ma
alla fine l’ho fatto. Spero solo che non si sia rivelato confusionario ^^”
Purtroppo Shuyin appare OOC: nel videogioco è
rappresentato come il “cattivo” della situazione. Quello che vorrei fare io è,
sì mantenere il suo aspetto malvagio, ma anche farlo apparire più umano.
D’altronde anche lui era un ragazzo innamorato. Spero vi piaccia lo stesso e di
non aver combinato un casino ^^” Ringrazio tutti quelli che recensiscono, un
bacio :-*
*Per scrivere questo capitolo mi sono ispirata al
libro L’Ospite di Stephanie Mayer, che spero leggiate perché è meraviglioso^^
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