Amitié, amour et famille di Lila_88 (/viewuser.php?uid=36821)
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Capitolo
13
Hélène era in piedi, davanti allo specchio del
bagno, almeno da dieci minuti buoni, intenta a fissare il suo riflesso
con aria seria e pensierosa. Quella mattina si era svegliata con la
nausea e la cosa ormai si ripeteva con una preoccupante
quotidianità. Aveva il ciclo in ritardo e non le ci era
voluto molto a mettere insieme i pezzi. Semmai aveva immaginato quel
momento in passato, non se lo era di certo prospettato così
negativo. Aveva sempre creduto che il momento in cui una donna scopre
di essere incinta dovesse essere uno dei momenti più belli
della vita. Peccato che sapere che la notizia non sarebbe stata gradita
a Nicolas la rendeva molto nervosa e non le permetteva di godersi il
momento. Ne avevano già parlato in diverse occasioni,
Nicolas non voleva avere figli. Di sicuro non nell’immediato
futuro. Hélène stessa non sapeva come sentirsi
riguardo all’eventualità che la gravidanza fosse
reale. Sapendo di non poter rimanere chiusa in bagno per tutta la
mattina, si riscosse e decise che sarebbe passata dalla farmacia appena
uscita di casa.
/***/
Christian bussò alla porta del garage dove i ragazzi
suonavano. Il posto era sicuramente più accogliente di
quello che li aveva ospitati all’inizio. Era più
grande e anche più luminoso. La musica all’interno
della stanza si interruppe e Nicolas gli aprì la porta.
“Christian!
Potevi anche entrare senza bussare!”
Nicolas lo fece passare e Christian, entrando, fece un cenno di saluto
a José e Jimmy. Notò che l’umore non
era dei migliori. Conosceva bene José e poteva dire per
certo che qualcosa lo stava infastidendo. Forse era il fatto di suonare
senza batteria che non gli andava a genio.
“Allora, come
mai da queste parti?”
“Sono passato
per sapere se l’offerta di rientrare nel gruppo è
sempre valida.”
“Stai
scherzando? Sarebbe stupendo se tu riprendessi il tuo posto!”
“Bene, sono qui
per questo!”
Nicolas, entusiasta della notizia, lo abbracciò. Perfino
Josè sorrise e sembrava più rilassato.
“Finalmente
qualcosa di buono!”
Il suo tono era sarcastico, ma solo Jimmy sembrò farci caso,
accigliandosi.
/***/
Nel pomeriggio, Hélène stava passeggiando per le
strade di Parigi con mille pensieri in testa. Aveva comprato il test di
gravidanza, ma non aveva ancora trovato il coraggio per farlo. Si era
limitata a nasconderlo in un posto sicuro. Si impose di smettere di
pensarci e affrettò il passo per raggiungere Johanna, che la
stava aspettando in un grazioso parco. Vista la bella giornata, le due
amiche avevano deciso di disertare il solito bar e trascorrere il loro
tempo insieme all’aperto. Johanna e
Hélène si scambiarono un veloce abbraccio, poi
presero a camminare.
“Ho da dirti
una cosa eccezionale! José e Benedicte sono rientrati dalla
loro vacanza di riconciliazione e hanno portato con sé una
bella sorpresa!”
Johanna inarcò le sopracciglia. Era sempre stata molto
curiosa, così fece cenno a Hélène di
continuare.
“Sono tornati
in compagnia di Etienne e Cathy!”
Johanna parve più perplessa che altro.
“Etienne e
Cathy? Insieme?”
“Si, la cosa ha
sconvolto anche tutti noi, ma si sono sposati da poco e, pensa, erano
in viaggio di nozze, quando si sono trovati davanti José e
Benedicte.”
L’espressione di Johanna si fece ancora più
attonita.
“Non posso
crederci!”
“Si, in effetti
non credevamo ai nostri occhi!”
Hélène ridacchiò, ma vedendo che
l’amica rimaneva seria, si ricompose.
“Tutto bene,
Johanna?”
“Non riesco a
credere che Cathy possa aver perdonato Etienne e che l’abbia
addirittura sposato!”
Stavolta toccò ad Hélène rimanere
perplessa.
“Ma, Johanna,
loro sono felici insieme adesso e il passato se lo sono lasciato alle
spalle. Ci hanno messo del tempo a ritrovarsi e sicuramente non
è stato facile, ma le persone cambiano e di errori ne
abbiamo fatto tutti...”
“Come ha fatto
Cathy a lasciarsi alle spalle il fatto che lui sia scappato dietro ad
una sconosciuta? Come ha fatto a perdonarlo?”
Hèlène sospirò, d’un tratto
irritata. A volte Johanna sapeva essere ottusa nei suoi giudizi.
Solitamente lei era comprensiva, ma quel giorno, forse complice le sue
preoccupazioni, si sentiva particolarmente insofferente.
“Il fatto che
tu non sia disposta a perdonare Christian, non significa che agli altri
non sia concessa una seconda opportunità. Etienne ha
commesso uno sbaglio e di certo Cathy non ci è passata sopra
con leggerezza. Ci ha messo del tempo a perdonarlo, poi ha capito che
lui era sincero e che l’amava ancora. Non ci vedo niente di
male in questo.”
“Stai forse
cercando di dirmi qualcosa? Ti crea qualche problema il fatto che io
non voglia avere più niente a che fare con
Christian?”
“Mi crea
qualche problema il fatto che sembra che tu non voglia avere a che fare
con nessuno, oltre a me! Non vuoi vedere neanche Laly, o Nicolas! Tutti
stanno iniziando a pensare che non sia solo Christian, il
problema!”
Johanna abbassò lo sguardo, con aria colpevole.
“E’
vero, non me la sento di vedere nessuno, ma mi ferisce sapere che tu
non capisca le mie ragioni.”
“Non si tratta
delle tue ragioni, ma del tuo egoismo!”
Hélène si voltò e si
allontanò, cercando di trattenere le lacrime. Quel breve
scambio di battute l’aveva sconvolta più del
dovuto. Si sentiva particolarmente emotiva e non voleva continuare quel
litigio perché aveva paura di cosa avrebbe potuto dire.
Johanna rimase incredula e delusa ad osservare la sua amica andarsene.
Possibile che Hélène non la capisse? Aveva
sofferto così tanto in passato, che aveva paura di rivivere
i suoi sbagli. Non ce l’aveva con i suoi amici, ma non
riusciva ancora a pensare di poter riprendere la sua vecchia vita.
Soprattutto se ciò includeva Christian.
Vi è mai
capitato che a scatenare una discussione con una buona amica fosse un
pretesto per sfogare la rabbia per qualcosa che non c'entrava niente? A
me si... Non è bello, ma se l'amicizia è solida e
reale ne esce intatta o forse anche rafforzata. Sembra un discorso
contorto anche a me, ma so quello che dico, anche se non riesco a
spiegarlo bene! Comunque, non allarmatevi per le incomprensioni fra le
due... La strada è ancora molto lunga.... A presto!!!
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