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Questo
capitolo è tutto su Iceburg come promesso^^
Spero
vi piaccia^^
{ Last Hope ~
~ 3. Pirati ~
Li
osservava da un piccolo spiraglio della porta.
Chiassosi, maleducati e ubriachi.
Storse
il piccolo naso facendo schioccare la lingua nel palato.
Non gli
piacevano.
Non gli
erano mai piaciuti.
Ogni
volta che i pirati arrivavano a Water Seven il locale del suo tousan e della sua
okaasan finiva quasi per essere distrutto..
"
Iceburg, che ci fai qui? Non dovresti essere a letto piccolo monello?"
Il
bambino sussultò allontanandosi dalla porta come scottato mentre un uomo, alto e
dai capelli corvini, si chinava dinnanzi a lui.
Viso
stanco ma divertito con scure labbra piegate all’insù.
" Non
ho sonno.", mormorò mettendo su un piccolo broncio. “ E con il chiasso che fanno
lì non riuscirei a dormire.”
Una
grande mano si posò sui capelli color indaco del bambino.
"
Stiamo lavorando. Non possiamo starti dietro."
" Ma
Tousan..."
In
quell'istante però, uno sparo - accompagnato dal rumore di un qualcosa che si
infrangeva per terra - bloccò ogni sua parola, facendolo sussultare spaventato.
L'uomo,
si tiro su all'istante oltrepassando la porta che dava al locale velocemente.
Le
risate dei pirati si levavano nella sala, crudelmente divertite.
Il
bambino li osservò dalla porta lasciata aperta senza riuscire a fiatare e con il
cuore a mille per la paura.
Sua
madre stava ferma vicino ad un pirata con la pistola fumante in mano.
Livida
di paura si copriva la bocca con le mani come per far tacere un urlo.
Per
terra delle bottiglie e dei bicchieri rotti.
“ Che
sta succedendo qui?”, esclamò l’uomo avvicinandosi alla moglie.
“ Si
scherzava!”, rise il pirata, gesticolando con la pistola. “ Ho semplicemente
sparato alla bottiglia vuota! E lei che ha fatto cadere tutto!”
“ Ti
sei fatta male?”, domandò alla donna dai capelli color indaco.
“ N-no...”,
rispose cercando di mantenere la voce ferma.
Era
spaventata.
Anche
se aveva sempre a che fare con i pirati, li temeva e quelli che stavano
ospitando erano quelli della peggior specie.
“ Meno
male.”, si sforzò di sorridere e di dare poco peso alla cosa, era l’unico modo
per non far arrabbiare il pirata. “ Ora metti via l’arma e riprendiamo a
divertirci.”
Una
risata impastata dall’alcol si levò con le altre della ciurma.
“
Perché dovrei metterla via? È questo il mio divertimento!”, esclamò sparando un
colpo verso il bancone, colpendo delle bottiglie che caddero a terra.
Iceburg
sussultò, stringendo le manine sul legno della porta.
“ Se mi
distruggi il locale come farete a bere ancora?”, domandò l’uomo, cercando ancora
di far calmare il pirata che, in tutta risposta, gli puntò la pistola contro.
“ Ci
sono altri locali.”, disse poco prima di avvertire un urlo.
“
Tousan!”
Era
spaventato.
Un uomo
cattivo puntava una pistola contro suo padre e... aveva troppa paura.
“
Iceburg! Va subito a letto.”, ordinò l’uomo.
Sentiva
anche lui il pericolo, glielo si leggeva negli occhi e per quanto i pirati lo
spaventassero, la sua famiglia e la sua protezione erano più importanti.
Avrebbe
superato quel timore.
“ Ma
chi abbiamo qui? Un moccioso! È tuo figlio?”, domandò l’altro ridendo senza
smettere di puntare la pistola contro il padrone del locale.
“
Sì...”, si spostò appena per proteggere la moglie che guardava il figlio
pregando di vederlo andare a letto.
Era
sempre stato un bambino ubbidiente ma quando si trattava di proteggere un
qualcosa in cui credeva era sempre testardo - fin troppe volte l’aveva dovuto
separare da delle liti con gli altri bambini di Water Seven.
“ Che
c’è mocciosetto? Hai paura?”, domandò il pirata.
Iceburg
tremò nel sentire gli sguardi di tutti si di sé.
Sì,
aveva paura.
“
Sì...”, rispose, cercando di trattenere le lacrime.
“ Fila
a letto.”, esclamò ancora suo padre.
“
Aspetta!”, la fredda canna della pistola si posò sulla sua pancia, come a voler
dare peso alle sue parole. “ Sto parlando con tuo figlio, è da maleducati
andarsene.”
La voce
del pirata era diversa.
Era
malignamente divertita.
Quella
situazione per lui era solo un gioco.
Era...
era pericoloso.
“ Ha
solo sette anni.”, lo pregò la donna poco prima di venir colpita da un
proiettile in mezzo alla testa.
Un
secondo. Era bastato un secondo accompagnato dalle parole: “ Taci femmina.”, per
vederla lì, stesa per terra, con un’espressione di terrore nel viso senza più
vita.
“
Nadia!”, esclamò l’uomo.
“
Okaasan!”
Chiuse
gli occhi, cercando di reprimere le lacrime senza però riuscirci.
Piangeva e non poteva far nulla per arginare quelle salate gocce.
Aveva
solo sette anni quando aveva visto morire sua madre.
Aveva
solo sette anni quando suo padre, per proteggerlo e cieco di rabbia per la morte
della moglie, aveva dato la sua vita.
Aveva
appena sette anni quando si era ritrovato solo.
Il
locale distrutto dalla furia dei pirati.
I suoi
genitori morti.
E
lui... solo, senza una casa e una famiglia.
Famiglia sostituita in parte da Tom e Kokoro che l’avevano trovato a vivere di
stenti nei bassifondi.
Aveva
amato il suo maestro, l’uomo pesce che l’aveva accolto a casa sua, e lo stimava
più di qualsiasi altra persona al mondo.
Gli
aveva dato un tetto sotto il quale vivere.
L’aveva
nutrito e vestito.
Gli
aveva dato un nuova speranza: un futuro come carpentiere.
L’unica
cosa che non era riuscito a sopire era il suo odio per i pirati.
Avevano
distrutto la sua infanzia senza alcun pentimento e sempre a causa dei pirati ora
si trovava senza Tom.
Perché
se lui non avesse aiutato Gol D. Roger non si sarebbero mai trovati in quella
situazione.
Mai.
E in
quel momento odiava anche Franky, figlio di un pirata, della specie che
gli aveva rovinato la vita.
Franky
con le sue armi che potevano uccidere.
Franky
con i suoi sogni.
Franky
sempre lui.
Aveva
provato a volergli bene, era pur sempre un bambino, e quasi ci era riuscito.
Ma la
perdita di un altro padre legata ad un pirata aveva rotto qualcosa in
lui.
Non si
fidava più di nessuno.
Spazio di Miki
La
frase dell’aveva
amato è ovviamente riferita a un forte sentimento d’affetto e non all’amore
vero e proprio ù.ù
Che
altro dire çOç
La
storia di Iceburg è inventata da me ù.ù
Perché
non si sa nulla del suo passato e visto che stava sempre con Tom e Kokoro mi
sembra ovvio che non abbia un padre e una madre °O°
O è
stato abbandonato o è orfano ù.ù
E la
mia scelta è caduta sulla morte dei genitori per spiegare ‘l’odio’ verso Franky
e verso le sue armi ù.ù
Spero
vi sia piaciuta^^
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito^^
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