Lotteremo Insieme
Ciaoo a Tutte/ tutti,
come state? Spero tutto bene.
Eccoci con il nuovissimo capitolo, finalmente sono riuscita
a caricarlo è due giorni che ci provo ma il mio internet ormai è andato… fa
come vuole, decide lui quando fare e quando no… speriamo di risolvere al piu
presto.
Ringrazio per le bellissime recensioni di wolf1975, Fastenia_93, cleliacat e Victoria73, siete
sempre così gentili e dolci, un grazie davvero grandissimo e un abbraccio
altrettanto grande e anche a voi tutti che mi seguite con affetto e costanza,
siete nel mio cuore.
Bene vi lascio al nuovo capitolo, spero vi piaccia questo è
un capitolo altrettanto intenso come l’altro ma davvero bello, mi è piaciuto
scrivere della fragilità di Robert ma anche della sua forza, spero piaccia
anche a voi.
Come sempre se vi va Lasciatemi una recensione per sapere
cosa ne pensate, ci terrei moltissimo.
Buona Lettura
A Presto
Ele <3
Tik Tok, Tik Tok , la lancetta dei secondi si muoveva lenta
in avanti, le altre due lancette invece sembravano voler rimanere ferme, il
tempo non passava mai, l’orologio segnava le 7 del mattino, ormai kristen era in
sala operatoria da circa 3 ore e mezzo.
Ero seduto a terra nella sala d’attesa vicino alla sala
operatoria, ogni volta che respiravo e l’ossigeno entrava dalle narici entrava
quell’odore di disinfettante, il classico odore di ospedale, lo detestavo
oramai.
I miei occhi vagarono nella stanza dove c’era mia sorella
Lizzie e il suo ragazzo.
Nessuno dei 3 osava aprire bocca, eravamo circondati dal
silenzio oramai.
Avevo le braccia sopra le ginocchia che tenevo vicino al petto le miei mani avvolsero il mio viso, avevano
tentato di farmi sedere su una sedia, ma il pavimento non so come mi dava più
tranquillità in un certo senso.
Ad un tratto un flash
di ricordi di poche ore prima mi invase la mente:
kristen nel nostro bagno a terra, il sangue che la
circondava e il suo respiro che si spegneva e il cuore che smetteva di battere,
ma lei era una combattente e aveva lottato..
Poi ancora in ospedale a terra vicino alla porta
della sala operatoria dove da qualche secondo era stata portata kristen, urlavo
dal dolore, solo , dopo qualche minuto di sfogo ripresi il controllo e tirai fuori
il cellulare dalla tasta, sbloccai la tastiera ed entrai nella rubrica.. pensai
“ e ora chi chiamo? I genitori di kristen?? I miei?
Chi chiamavo?”
Poi decisi di chiamare entrambe le famiglie iniziando
dai genitori di kristen
Uno squillo, due , tre
Infondo erano le 4 di notte pensai, poi una voce
assonnata mi rispose al telefono
-
pronto chi parla?
-
Jules, sono Robert
-
Tesoro, perché mi chiami a
quest’ora?? È successo qualcosa a mia figlia vero?
-
Puoi raggiungermi in ospedale a Los
Angeles?
-
Che succede?
La sua voce passo dal sonno al
terrore.
-
kristen è stata male, ancora non
so molto, so solo che p stata portata in sala operatoria
-
cosa cazzo mi stai dicendo?
-
A bisogno del vostro affetto, e
pure io
-
Certo pariamo subito, solo che siamo in
Francia a Parigi ricordi? Ci metteremo un po per tornare… maledizionee, sei in
ospedale?
Mi ero completamente dimenticato
che Jules era dovuta andare per lavoro in Francia, con lei c’erano anche i
fratelli e il padre di Kirsten, lavoravano insieme ad un progetto segreto.
-
Si, io sono qui
-
Appena ti fanno sapere qualcosa
chiama ok?
-
Ok, avverti te John ?
-
Si è qui in Francia con me
-
Si, perdonami me ne ero dimenticato completamente
-
Tranquillo, teniamoci aggiornati
La sentivo quasi piangere, prima che attaccasse le
dissi
- Jules, vedrai che andrà bene sii forte
- si tesoro, si forte anche te
Attaccai, la mia mano tremava, respirai e chiamai i
miei
Uno squillo, due, tre, quattro
-
pronto?
-
Mamma sono Robert
-
Tesoro che succede?
Disse allarmata
-
kristen non sta bene, siamo in ospedale la stanno
operando e io non so cosa fare
la mia voce perse forza e iniziò a vacillare nel
sentire la sua voce non ce la feci e crollai, i singhiozzi mi bloccarono le
parole in gola e le lacrime scesero, poi mia madre mi disse
-
prenoto subito un volo saremo li il prima possibile
-
ok
-
si forte tesoro
-
si
-
a più tardi, tienici informati appena sai qualcosa chiama
ok?
-
Ok
Attaccai…. solo in ospedale…. a terra ….a piangere.
La prima ad arrivare fu mia sorella Lizzie e il suo
ragazzo Tom loro vivevano a Los Angeles
Li vidi correre verso di me, lei e Tom stavano
insieme ormai da più di 8 anni, ci andavo molto d’accordo e lo consideravo un
amico, il volto di Lizzie era in ansia e in tensione.
Non riuscii ad alzarmi da terra, quando Lizzie fu
abbastanza vicina da vedere i miei occhi e il mio viso si bloccò e portò le
mani alla bocca, in quel momento avevo capito che lei aveva capito che era
davvero grave kristen.
Senza proferire parola si abbassò mettendosi in
ginocchio al mio fianco e mi strinse a se forte sussurrandomi.
-
coraggio fratellino, sono qui
-
grazie
Una porta che sbatté mi riportò alla realtà e il flash finì in un attimo.
Ero tornato a terra in sala d’aspetta.
Come era possibile che nessuno ci diceva come stava kristen??
Mi alzai aiutandomi con una mano e iniziai a camminare
agitato avanti e indietro guardando fisso i miei piedi muoversi con me.
Poi preso ancora dal panico e dall’attesa infinita iniziai a
gridare
-
MALEDIZIONEEEEEE QUALCUNO CI DICA QUALCOSA!!!
Scattai e arrivai alla porta della sala operatoria, ero una
furia.
Due braccia mi bloccarono, girai la testa e vidi che Tom mi aveva bloccato.
Poi disse preoccupato
della mia reazione
-
Robert cerca di stare calmo, se entri li farai solo
casini e nessuno ti dirà nulla.
-
Non ce la faccio più ad aspettare Tom
-
Lo so, ma vedrai che appena potranno usciranno a darci
notizie
Respirai e mi calmai Tom mi riaccompagnò nella sala d’aspetto
Proprio in quel momento la porta della sala operatoria si
aprì e finalmente il Cardiochirurgo Nick
uscì ancora vestito dall’intervento.
Mi alzai di scatto
-
Allora Nick
?
-
Robert, kristen ha avuto un aborto purtroppo, quando è
arrivata qui aveva perso molto sangue abbiamo dovuto far nascere il bambino
d’urgenza il cuore del piccolo era rallentato moltissimo rischiavamo di
perderlo
-
E ora come stanno?
-
Il bambino sta lottando, la dottoressa lo sta operando
ora , è un miracolo che sia ancora vivo devo essere sincero, è parecchio
prematuro.
-
Come lo sta operando???
-
Si, praticamente il bambino essendo nato prematuramente
purtroppo non ha i polmoni del tutto formati quindi doveva essere operato per
vedere come sono messi e cercare di salvarlo con delle ventole che lo aiutino a
respirare e poi successivamente la dottoressa dovrà accertarsi che una sostanza
che aiuta a gonfiare i polmoni del piccolo sia presente, vedi Robert nei
piccoli prematuri questa sostanza non si è ancora formata nella maggior parte dei
casi, quindi cercheremo di ricrearla chimicamente.
-
Ma è possibile?
-
Ti posso dire che la dottoressa Miller è la migliore e
se c’è qualcuno che può farcela questa è lei, l’unica cosa che ti posso dire Robert è prega !!
-
Oddio…. E kristen?
-
Per ora è sotto anestesia , la dottoressa è riuscita a bloccare l’emorragia
che si era venuta a creare ma non sappiamo ancora per quanto tempo è stata
senza ossigeno di preciso e se l’assenza di esso abbia portato dei danni
celebrali.
-
Ma come è potuto succedere??
Nick
guardandomi aggiunse
-
Dai primi controlli risultava che il cuore di kristen
era ridotto maluccio, molto stressato e sottosforzo tutto ciò a fatto partire
un’eccessiva affluenza di sangue e così via all’aborto
-
ma come??
-
Questo puoi dircelo solo te Robert, è successo qualcosa
ieri che ha fatto agitare kristen parecchio??
-
No, che io sappia
Risposi al dottore, poi mi bloccai e mi tornò tutto in
mente, la pazza…
Guardai dritto negli occhi il dottore e dissi
-ora ricordo, maledizione è tutta colpa mia!!!
Lizzie con occhi sbarrati disse
- Robert perché sarebbe colpa tua?
- Kirsten ieri si sentiva stanca, agitata, una strana
sensazione me ne aveva parlato ma poi ha deciso di venire e io dovevo insistere
per farla rimanere a casa.
- che è successo Robert?
- mi ha accompagnato alla premier e li una pazza l’ha minacciata di morte con un coltello lei kristen e il bambino
- cosa???
- si e io non ero li
a difenderla
- poi che è successo?
- due ragazzi che assistevano alla scena sono riusciti a
fermarla, era sotto shock, non riusciva a parlare o a camminare, lo dovuta
prendere in braccio per portarla a letto.
- si questo può essere stato lo shock che può aver provocato
tutto purtroppo, essendo comunque già una gravidanza molto a rischio per via
dei problemi del cuore di kristen
Disse il dottore
-
posso vederla?
-
Si, però solo te per ora ok?
-
Si dottore
-
E quanto potrebbe durare l’operazione del piccolo?
-
Non lo so, dipende da come sono messi i polmoni
-
Mi raccomando fate il possibile
-
certamente
-
Kristen e il piccolo sono tutta la mia vita
-
Ti accompagno da tua moglie
Guardai mia sorella e con uno sguardo ci capimmo e seguii il
dottore che mi face strada, uscimmo dalla sala d’attesa e passammo da dei
corridoi, poi un ascensore al 3 piano entrammo nel reparto “terapia intensiva”
Poi il dottore mi indicò la stanza e mi disse
-
vado da tuo figlio
-
dottore ma tra quanto kristen si sveglierà??
-
Da ora in poi figliolo…prima è meglio è
e scomparve girando l’angolo.
Misi la mano sulla maniglia della porta poi notai che la porta era leggermente lucida
e ci vidi riflesso il mio volto, due occhi arrossi e gonfi erano in primo
piano, la mia faccia era distrutta, allora con la manica della maglia mi
asciugai gli occhi che erano rimasti gonfi di lacrime, feci un respiro profondo
e aprii la porta.
La stanza era semibuia, solo una luce illuminava l’unico letto che c’era nella stanza, dove
kristen era sdraiata senza sensi.
Mi avvicinai al suo letto e solo allora notai il suo viso provato, i capelli erano umidi,
la sua pelle era color bianco cadavere e le sue labbra quasi bianche come se si
fosse messa della cipria su di esse.
Un tubo per l’ossigeno era inserito nelle sue narici, notai solo allora vari monitori uno che segnavano il battito cardiaco e un
paio di flebo di sangue e di medicine
molto probabilmente.
Accanto al letto c’era una poltrona, quella scena mi
ricordava quando kristen recitava nei panni di Bella nel primo film,
guardandola bene sembrava come se recitasse.
Mi sedetti sulla poltrona e presi la sua mano tra le miei.
Mi bloccai nel sentire che era fredda, troppo fredda.
-
Kristen ti prego lotta ancora, non lasciarmi solo ti
prego lotta… svegliati ti prego!!!
Dissi scuotendo la sua mano, le lacrime iniziarono a
scendere dai miei occhi…nessuna reazione ebbi da lei.
Proprio in quel momento decisi di pregare, per lei per
Nathan…. Iniziai
Le ore passavano e kristen non si svegliava, ogni tanto
delle infermiere entravano a controllare i valori, nessuna di loro diceva
nulla… guardava i monitori e scrivevano sulla cartella, mi sorridevano gentilmente
come per darmi forza e andavano via.
Erano passate altre 3 ore e non avevo ancora notizie del
piccolo.
Guardai kristen e le dissi
-
torno subito piccola
come se lei potesse sentire la mia mancanza, come se lei
notasse la mia mancanza.
Aprii la porta e ancora prima di affacciarmi sentii una voce
famigliare dire
-
da quanto ha questi valori?
Una voce femminile disse
-
ormai da 2 ore
-
maledizione
-
dottore dobbiamo dirlo al marito… non possiamo aspettare
oltre, deve essere informato
-
lo so
mi affacciai quanto bastava per vedere chi fossero.
E vidi il dottore Smith che parlava con un’infermiera…. Ma
di chi parlavano….???
L’infermiera aggiunse
-
vuole che vada ad informare io il marito?
-
No ci vado io, è giusto che Robert lo sappia da me
Mi tirai indietro, aveva detto il mio nome, il mio respiro accelerò….
Allora stava parlando di kristen….
Il panico si fece strada e i passi del dottore che venivano
nella mia direzione si facevano sempre più rumorosi fino a che non me lo
ritrovai davanti, nel sentire quelle parole mi ero bloccato li con la porta
mezza aperta.
Il dottore mi guardo preoccupato e mi disse
-
Robert hai sentito?
Riuscii solo a dire
-
non tutto
-
ok entriamo
feci cenno di si e mi andai a sedere nella poltrona, sapevo
che quello che doveva dirmi non mi sarebbe piaciuto
e il dottore iniziò
- Robert ho appena visto i valori di kristen e purtroppo non
essendosi ancora svegliata kristen è in coma profondo
Il mio cuore perse dei battiti e il mio respiro si bloccò
-
cosa??
-
Si
-
E che dobbiamo fare??
-
Aspettare Robert, sperare che si svegli al più presto e
che il cervello non sia stato senza ossigeno troppo a lungo da fare danni e
questo lo sapremo solo quando si sveglierà.
-
Ok, quindi non è del tutto negativa la cosa, giusto??
-
In che senso?
-
C’è sempre la speranza, mi hai dato una brutta notizia
si è vero, ma non è definitiva
-
Vero
-
Allora lotteremo
Dissi con la mano di kristen intrecciata alla mia
-
così mi piaci
-
si, del piccolo si sa ancora nulla?
-
No Robert ancora nulla, pensavo però se per te va bene
di far salire tua sorella così ti terrà compagnia
-
Ma io non sono solo!!
Dissi tirando su la mano di mia moglie senza forze
-
ti farà bene comunque
-
ok
Poco dopo che il dottore se ne fu andato Lizzie apparve alla
porta con il volto segnato dalle lacrime, il dottore doveva averla informata .
Non disse nulla preso solo una sedia che era in un angolo
della stanza, la portò accanto a me e si sedette stingendomi l’altra mano.
Mi bastava sentirla vicino e lei lo sapeva.
Altre 4 ore passarono
e noi eravamo sempre li in attesa di notizie, erano arrivati anche i genitori
di kristen e i miei.
Erano tutti in stanza, ci davamo forza a vicenda, pure
Alicia e altri miei amici con Katy erano
venuti a darmi sostegno.
Le luci del mattino ormai erano visibili e tutti ormai
sapevano di kristen, tutti… ne parlavano ovunque… me ne accorsi quando mi
avvicinai alla finestra della stanza per aprila un po e far entrare un po
d’aria.
Sotto nel parcheggio notai moltissime persone che parlavano
tra loro, avevano candele tra le manie e cartelloni.
Tutti guardarono in su e mi videro, però accadde una cosa strana,
tutti quei fan sotto non dissero nulla, non urlarono come ci si poteva
aspettare da loro.
Sorrisero e alzarono le candele in alto per noi, per Kristen
e per il piccolo
Chissà come avevano fatto a saperlo, molto probabilmente
tutti i programmi della tv ne parlavano…
Tutte quelle persone erano li per sostenerci, tutti quei
fan… saranno stati 300 su per giù…
Le lacrime iniziarono a scendere me le fermai con la manica
della maglia e feci un cenno con la testa lento su e giù per ringraziarli tutti.
Stanco di stare in quella stanza e lasciando kristen con sua
madre e la mia uscii senza una meta
precisa mi diressi verso l’ascensore.
Pigiai un pulsante a caso di un piano… dopo qualche secondo
si apri e mi ritrovai nel reparto nascite… incredibile come il destino volle
farmi arrivare li… le vie del corridoio erano vuote allora entrai e camminai tranquillo.
Arrivai ad una vetrata dove c’erano tutti i piccolini appena
nati e le infermiere che li allattavano.
Mi bloccai… pensare che pochi mesi e sarei potuto essere
davanti a questa vetrata a vedere mio figlio, quello stesso figlio che stava
ancora lottando per vivere.
Le lacrime scesero ma questa volta non le fermai le lasciai
andare.
Mi sedette su una panca che era proprio davanti a quella
vetrata, le infermiere sembravano non accorgersi delle mia presenza.
Mi persi nel guardare quelle vite appena venute al mondo.
Una voce mi fece sobbalzare di scatto era la dottoressa
Miller
Mi guardai intorno, ero nella sala neonati e la luce entrava
dalle finestre con molta prepotenza… che ora era?? Mi ero addormentato??
Poi collegai la dottoressa, misi a fuoco e la sentii dire
-
Robert , Robert
-
dottoressa, il piccolo?
La dottoressa si sedette al mio fianco sulla panca e mi
disse
-
l’operazione è andata benone, purtroppo con
l’operazione ho potuto costatare che sia i polmoni che il fegato non sono del
tutto formati, i polmoni sono molto più indietro.
-
Che vuol dire?
-
Che il piccolo lotta ed è ancora in vita.
-
È sempre stato un lottatore, Kristen diceva che sarebbe
diventato un calciatore dalla forza che aveva nel calcare da dentro la pancia
-
Si lo è
-
Che devo fare quindi dottoressa?
-
Aspettare e pregare, purtroppo non c’è altro da fare
-
Ma io sto pregando anche per mia moglie… non può
portarmi via entrambi giusto?
-
Non conosco i piani di Dio ma ti posso dire che kristen
e il piccolo stanno lottando
-
Kristen come sta?
-
Sono stata ora a vederla, è circondata d’affetto,
amici, parenti, purtroppo è ancora in coma
-
MALEDIZIONE
-
Robert vuoi vedere tup figlio?
-
Posso?
-
Certo seguimi
Mi alzai e seguii la dottoressa, entrammo in un reparto
chiamato nascite premature.
Entrammo in una stanza abbastanza grande,con varie
incubatrici messe in fila ce ne saranno state 5 e accanto ad ogni incubatrice c’era
una o 2 persone… i genitori ovviamente … tranne che in una.
La dottoressa si avvicinò proprio a quella e io che mi ero bloccato
alla soglia nel guardare tutti quei genitori lottare cominciai a camminare
verso la dottoressa.
Scambiai dei semplici saluti mentre passavo dai genitori
-
salve
-
salve
Arrivai all’incubatrice e vidi un piccolo esserino che
tremava, era pieno di tubicini e di fasce dovuti all’operazione, gli avevano
messo un piccolissimo cappellino celeste.
Ecco il mio ometto pensai
Mi avvicinai abbastanza per poterlo vedere meglio… quanto
era piccolo, sembrava così debole…. Mi sedetti su una sedia accanto all’incubatrice,
poi lo dottoressa aggiunse
-
vuoi toccarlo?
-
Posso??
-
Si, ovviamente con le precauzioni, il piccolo è stato
operato e dobbiamo stare attenti ai batteri.
-
Come facciamo quindi?
-
Te infila ma mano dentro alla fessura e entrerai in un
guanto protettivo che vi terrà distanti ma anche vinici
-
Ma se gli fo male?
-
Stai tranquillo, io sono qui al tuo fianco, a bisogno
di sentirti vicino
-
Ok
Con delicatezza infilai la mia mano dentro la fessura e
subito mi ritrovai la mano dentro ad un guanto
E con molta attenzione gli sfiorai una manino, lui l’apri
subito come se avesse capito e notai un leggero sorriso apparire sulle sue
labbra piccolissime
Sorrisi e subito dissi
-
lotta piccolo Nathan, io sono qui
Avrei dovuto lottare per entrambi…. E lo avrei fatto senza
alcuna riserva, stavo sfiorando la manino del mio piccolino, su di lui avevamo
fantasticato tanto in questi 6 mesi io e kristen.
Sarò la forza che non sono mai stato, sarò il vostro
appiglio e voi sareste il mio… lotteremo insieme...
|