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Autore: Ele_smail    20/04/2016    3 recensioni
Salve, questa è la mia prima Fanfiction. Questa è la storia di un'amore finito, che il destino non vuole abbandonare, anche se i nostri due protagonisti non vogliono stare più insieme, il destino non è d'accordo con loro, li metterà davanti a situazioni, scelte difficili. Chi vincerà??? La mente dei nostri Robert e Kristen o i loro cuori?????
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lotteremo Insieme

Ciaoo a Tutte/ tutti,

come state? Spero tutto bene.

Eccoci con il nuovissimo capitolo, finalmente sono riuscita a caricarlo è due giorni che ci provo ma il mio internet ormai è andato… fa come vuole, decide lui quando fare e quando no… speriamo di risolvere al piu presto.

Ringrazio per le bellissime recensioni di wolf1975, Fastenia_93, cleliacat e  Victoria73, siete sempre così gentili e dolci, un grazie davvero grandissimo e un abbraccio altrettanto grande e anche a voi tutti che mi seguite con affetto e costanza, siete nel mio cuore.

Bene vi lascio al nuovo capitolo, spero vi piaccia questo è un capitolo altrettanto intenso come l’altro ma davvero bello, mi è piaciuto scrivere della fragilità di Robert ma anche della sua forza, spero piaccia anche a voi.

Come sempre se vi va Lasciatemi una recensione per sapere cosa ne pensate, ci terrei moltissimo.

Buona Lettura

A Presto

Ele <3

 

 

Tik Tok, Tik Tok , la lancetta dei secondi si muoveva lenta in avanti, le altre due lancette invece sembravano voler rimanere ferme, il tempo non passava mai, l’orologio segnava le 7 del mattino, ormai kristen era in sala operatoria  da circa  3 ore e mezzo.

Ero seduto a terra nella sala d’attesa vicino alla sala operatoria, ogni volta che respiravo e l’ossigeno entrava dalle narici entrava quell’odore di disinfettante, il classico odore di ospedale, lo detestavo oramai.

I miei occhi vagarono nella stanza dove c’era mia sorella Lizzie e il suo ragazzo.

Nessuno dei 3 osava aprire bocca, eravamo circondati dal silenzio oramai.

Avevo le braccia sopra  le ginocchia che  tenevo vicino al petto  le miei mani avvolsero il mio viso, avevano tentato di farmi sedere su una sedia, ma il pavimento non so come mi dava più tranquillità in un certo senso.

                   

                                                             

Ad un tratto  un flash di ricordi di poche ore prima mi invase la mente:

 

kristen nel nostro bagno a terra, il sangue che la circondava e il suo respiro che si spegneva e il cuore che smetteva di battere, ma lei era una combattente e aveva lottato..

                             

Poi ancora in ospedale a terra vicino alla porta della sala operatoria dove da qualche secondo era stata portata kristen, urlavo dal dolore, solo , dopo qualche minuto di sfogo ripresi il controllo e tirai fuori il cellulare dalla tasta, sbloccai la tastiera ed entrai nella rubrica.. pensai

“ e ora chi chiamo? I genitori di kristen?? I miei? Chi chiamavo?”

Poi decisi di chiamare entrambe le famiglie iniziando dai genitori di kristen

Uno squillo, due , tre

Infondo erano le 4 di notte pensai, poi una voce assonnata mi rispose al telefono

-          pronto chi parla?

-          Jules, sono Robert

-          Tesoro, perché mi chiami a quest’ora?? È successo qualcosa a mia figlia vero?

-          Puoi raggiungermi in ospedale a Los Angeles?

-          Che succede?

 

La sua voce passo dal sonno al terrore.

-          kristen è stata male, ancora non so molto, so solo che p stata portata in sala operatoria

-          cosa cazzo mi stai dicendo?

-          A bisogno del vostro affetto, e pure io

-           Certo pariamo subito, solo che siamo in Francia a Parigi ricordi? Ci metteremo un po per tornare… maledizionee, sei in ospedale?

 

Mi ero completamente dimenticato che Jules era dovuta andare per lavoro in Francia, con lei c’erano anche i fratelli e il padre di Kirsten, lavoravano insieme ad un progetto segreto.

-          Si, io sono qui

-          Appena ti fanno sapere qualcosa chiama ok?

-          Ok, avverti te John ?

-          Si è qui in Francia con me

-          Si, perdonami me ne ero dimenticato completamente

-          Tranquillo, teniamoci aggiornati

 

La sentivo quasi piangere, prima che attaccasse le dissi

- Jules, vedrai che andrà bene sii forte

- si tesoro, si forte anche te

 

 

Attaccai, la mia mano tremava, respirai e chiamai i miei

Uno squillo, due, tre, quattro

-          pronto?

-          Mamma sono Robert

-          Tesoro che succede?

Disse allarmata

-          kristen non sta bene, siamo in ospedale la stanno operando e io non so cosa fare

 

la mia voce perse forza e iniziò a vacillare nel sentire la sua voce non ce la feci e crollai, i singhiozzi mi bloccarono le parole in gola e le lacrime scesero, poi mia madre mi disse

-          prenoto subito un volo  saremo li il prima possibile

-          ok

-          si forte tesoro

-          si

-          a più tardi,  tienici informati appena sai qualcosa chiama ok?

-          Ok

 

Attaccai…. solo in ospedale…. a terra ….a piangere.

La prima ad arrivare fu mia sorella Lizzie e il suo ragazzo Tom loro vivevano a Los Angeles

Li vidi correre verso di me, lei e Tom stavano insieme ormai da più di 8 anni, ci andavo molto d’accordo e lo consideravo un amico, il volto di Lizzie era in ansia e in  tensione.

Non riuscii ad alzarmi da terra, quando Lizzie fu abbastanza vicina da vedere i miei occhi e il mio viso si bloccò e portò le mani alla bocca, in quel momento avevo capito che lei aveva capito che era davvero grave kristen.

Senza proferire parola si abbassò mettendosi in ginocchio al mio fianco e mi strinse a se forte sussurrandomi.

-          coraggio fratellino, sono qui

-          grazie

 

Una porta che sbatté  mi riportò alla realtà  e il flash finì in un attimo.

Ero tornato a terra in sala d’aspetta.

Come era possibile che nessuno ci diceva come stava kristen??

Mi alzai aiutandomi con una mano e iniziai a camminare agitato avanti e indietro guardando fisso i miei piedi muoversi con me.

Poi preso ancora dal panico e dall’attesa infinita iniziai a gridare

-          MALEDIZIONEEEEEE QUALCUNO CI DICA QUALCOSA!!!

 

Scattai e arrivai alla porta della sala operatoria, ero una furia.

Due braccia mi bloccarono, girai la testa e vidi che  Tom mi aveva bloccato.

Poi disse  preoccupato della mia reazione

-          Robert cerca di stare calmo, se entri li farai solo casini e nessuno ti dirà nulla.

-          Non ce la faccio più ad aspettare Tom

-          Lo so, ma vedrai che appena potranno usciranno a darci notizie

Respirai e mi calmai  Tom mi riaccompagnò nella sala d’aspetto

Proprio in quel momento la porta della sala operatoria si aprì e finalmente il Cardiochirurgo Nick uscì ancora vestito dall’intervento.

Mi alzai di scatto

-          Allora Nick ?

-          Robert, kristen ha avuto un aborto purtroppo, quando è arrivata qui aveva perso molto sangue abbiamo dovuto far nascere il bambino d’urgenza il cuore del piccolo era rallentato moltissimo rischiavamo di perderlo

-          E ora come stanno?

-          Il bambino sta lottando, la dottoressa lo sta operando ora , è un miracolo che sia ancora vivo devo essere sincero, è parecchio prematuro.

-          Come lo sta operando???

-          Si, praticamente il bambino essendo nato prematuramente purtroppo non ha i polmoni del tutto formati quindi doveva essere operato per vedere come sono messi e cercare di salvarlo con delle ventole che lo aiutino a respirare e poi successivamente la dottoressa dovrà accertarsi che una sostanza che aiuta a gonfiare i polmoni del piccolo sia presente, vedi Robert nei piccoli prematuri questa sostanza non si è ancora formata nella maggior parte dei casi, quindi cercheremo di ricrearla chimicamente.

-          Ma è possibile?

-          Ti posso dire che la dottoressa Miller è la migliore e se c’è qualcuno che può farcela questa è lei,  l’unica cosa che ti posso dire Robert è prega !!

-          Oddio…. E kristen?

-          Per ora è sotto anestesia ,  la dottoressa è riuscita a bloccare l’emorragia che si era venuta a creare ma non sappiamo ancora per quanto tempo è stata senza ossigeno di preciso e se l’assenza di esso abbia portato dei danni celebrali.

-          Ma come è potuto succedere??

 

Nick guardandomi aggiunse

-          Dai primi controlli risultava che il cuore di kristen era ridotto maluccio, molto stressato e sottosforzo tutto ciò a fatto partire un’eccessiva affluenza di sangue e così via all’aborto

-          ma come??

-          Questo puoi dircelo solo te Robert, è successo qualcosa ieri che ha fatto agitare kristen parecchio??

-          No, che io sappia

 

Risposi al dottore, poi mi bloccai e mi tornò tutto in mente, la pazza…

Guardai dritto negli occhi il dottore e dissi

-ora ricordo, maledizione è tutta colpa mia!!!

 

Lizzie con occhi sbarrati disse

- Robert perché sarebbe colpa tua?

- Kirsten ieri si sentiva stanca, agitata, una strana sensazione me ne aveva parlato ma poi ha deciso di venire e io dovevo insistere per farla rimanere a casa.

- che è successo Robert?

- mi ha accompagnato alla premier e li una pazza l’ha  minacciata di morte con un coltello lei  kristen e il bambino

- cosa???

- si  e io non ero li a difenderla

- poi che è successo?

- due ragazzi che assistevano alla scena sono riusciti a fermarla, era sotto shock, non riusciva a parlare o a camminare, lo dovuta prendere in braccio per portarla a letto.

- si questo può essere stato lo shock che può aver provocato tutto purtroppo, essendo comunque già una gravidanza molto a rischio per via dei problemi del cuore di kristen

Disse il dottore

-          posso vederla?

-          Si, però solo te per ora ok?

-          Si dottore

-          E quanto potrebbe durare l’operazione del piccolo?

-          Non lo so, dipende da come sono messi i polmoni

-          Mi raccomando fate il possibile

-          certamente

-          Kristen e il piccolo sono tutta la mia vita

-          Ti accompagno da tua moglie

 

Guardai mia sorella e con uno sguardo ci capimmo e seguii il dottore che mi face strada, uscimmo dalla sala d’attesa e passammo da dei corridoi, poi un ascensore al 3 piano entrammo nel reparto “terapia intensiva”

Poi il dottore mi indicò la stanza e mi disse

-          vado da tuo figlio

-          dottore ma tra quanto kristen si sveglierà??

-          Da ora in poi figliolo…prima è meglio è

e scomparve girando l’angolo.

Misi la mano sulla maniglia della porta  poi notai che la porta era leggermente lucida e ci vidi riflesso il mio volto, due occhi arrossi e gonfi erano in primo piano, la mia faccia era distrutta, allora con la manica della maglia mi asciugai gli occhi che erano rimasti gonfi di lacrime, feci un respiro profondo e aprii la porta.

La stanza era semibuia, solo una luce illuminava  l’unico letto che c’era nella stanza, dove kristen era sdraiata  senza sensi.

Mi avvicinai al suo letto e solo allora notai  il suo viso provato, i capelli erano umidi, la sua pelle era color bianco cadavere e le sue labbra quasi bianche come se si fosse messa della cipria su di esse.

                                                                         

Un tubo per l’ossigeno era inserito nelle sue narici,  notai solo allora vari monitori  uno che segnavano il battito cardiaco e un paio di flebo di  sangue e di medicine molto probabilmente.

Accanto al letto c’era una poltrona, quella scena mi ricordava quando kristen recitava nei panni di Bella nel primo film, guardandola bene sembrava come se recitasse.

Mi sedetti sulla poltrona e presi la sua mano tra le miei.

Mi bloccai nel sentire che era fredda, troppo fredda.

-          Kristen ti prego lotta ancora, non lasciarmi solo ti prego lotta… svegliati ti prego!!!

 

Dissi scuotendo la sua mano, le lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi…nessuna reazione ebbi da lei.

Proprio in quel momento decisi di pregare, per lei per Nathan…. Iniziai

 

Le ore passavano e kristen non si svegliava, ogni tanto delle infermiere entravano a controllare i valori, nessuna di loro diceva nulla… guardava i monitori e scrivevano sulla cartella, mi sorridevano gentilmente come per darmi forza e andavano via.

Erano passate altre 3 ore e non avevo ancora notizie del piccolo.

Guardai kristen e le dissi

-          torno subito piccola

 

come se lei potesse sentire la mia mancanza, come se lei notasse la mia mancanza.

Aprii la porta e ancora prima di affacciarmi sentii una voce famigliare dire

-          da quanto ha questi valori?

 

Una voce femminile disse

-          ormai da 2 ore

-          maledizione

-          dottore dobbiamo dirlo al marito… non possiamo aspettare oltre, deve essere informato

-          lo so

 

mi affacciai quanto bastava per vedere chi fossero.

E vidi il dottore Smith che parlava con un’infermiera…. Ma di chi parlavano….???

L’infermiera aggiunse

-          vuole che vada ad informare io il marito?

-          No ci vado io, è giusto che Robert lo sappia da me

 

Mi tirai indietro, aveva detto il mio nome, il mio respiro accelerò…. Allora stava parlando di kristen….

Il panico si fece strada e i passi del dottore che venivano nella mia direzione si facevano sempre più rumorosi fino a che non me lo ritrovai davanti, nel sentire quelle parole mi ero bloccato li con la porta mezza aperta.

Il dottore mi guardo preoccupato e mi disse

-          Robert hai sentito?

Riuscii solo a dire

-          non tutto

-          ok entriamo

 

feci cenno di si e mi andai a sedere nella poltrona, sapevo che quello che doveva dirmi non mi sarebbe piaciuto

e il dottore iniziò

- Robert ho appena visto i valori di kristen e purtroppo non essendosi ancora svegliata kristen è in coma profondo

Il mio cuore perse dei battiti e il mio respiro si bloccò

-          cosa??

-          Si

-          E che dobbiamo fare??

-          Aspettare Robert, sperare che si svegli al più presto e che il cervello non sia stato senza ossigeno troppo a lungo da fare danni e questo lo sapremo solo quando si sveglierà.

-          Ok, quindi non è del tutto negativa la cosa, giusto??

-          In che senso?

-          C’è sempre la speranza, mi hai dato una brutta notizia si è vero, ma non è definitiva

-          Vero

-          Allora lotteremo

 

Dissi con la mano di kristen intrecciata alla mia

-          così mi piaci

-          si, del piccolo si sa ancora nulla?

-          No Robert ancora nulla, pensavo però se per te va bene di far salire tua sorella così ti terrà compagnia

-          Ma io non sono solo!!

 

Dissi tirando su la mano di mia moglie senza forze

-          ti farà bene comunque

-          ok

 

Poco dopo che il dottore se ne fu andato Lizzie apparve alla porta con il volto segnato dalle lacrime, il dottore doveva averla informata .

Non disse nulla preso solo una sedia che era in un angolo della stanza, la portò accanto a me e si sedette stingendomi l’altra mano.

Mi bastava sentirla vicino e lei lo sapeva.

 Altre 4 ore passarono e noi eravamo sempre li in attesa di notizie, erano arrivati anche i genitori di kristen e i miei.

Erano tutti in stanza, ci davamo forza a vicenda, pure Alicia e altri miei amici  con Katy erano venuti a darmi sostegno.

Le luci del mattino ormai erano visibili e tutti ormai sapevano di kristen, tutti… ne parlavano ovunque… me ne accorsi quando mi avvicinai alla finestra della stanza per aprila un po e far entrare un po d’aria.

Sotto nel parcheggio notai moltissime persone che parlavano tra loro, avevano candele tra le manie e  cartelloni.

Tutti guardarono in  su e mi videro, però accadde una cosa strana, tutti quei fan sotto non dissero nulla, non urlarono come ci si poteva aspettare da loro.

Sorrisero e alzarono le candele in alto per noi, per Kristen e  per il piccolo

Chissà come avevano fatto a saperlo, molto probabilmente tutti i programmi della tv ne parlavano…

Tutte quelle persone erano li per sostenerci, tutti quei fan… saranno stati 300 su per giù…

Le lacrime iniziarono a scendere me le fermai con la manica della maglia e feci un cenno con la testa lento su e giù  per ringraziarli tutti.

 

Stanco di stare in quella stanza e lasciando kristen con sua madre e la mia uscii  senza una meta precisa mi diressi verso l’ascensore.

Pigiai un pulsante a caso di un piano… dopo qualche secondo si apri e mi ritrovai nel reparto nascite… incredibile come il destino volle farmi arrivare li… le vie del corridoio erano vuote allora entrai e camminai tranquillo.

Arrivai ad una vetrata dove c’erano tutti i piccolini appena nati e le infermiere che li allattavano.

Mi bloccai… pensare che pochi mesi e sarei potuto essere davanti a questa vetrata a vedere mio figlio, quello stesso figlio che stava ancora lottando per vivere.

Le lacrime scesero ma questa volta non le fermai le lasciai andare.


                                      

Mi sedette su una panca che era proprio davanti a quella vetrata, le infermiere sembravano non accorgersi delle mia presenza.

Mi persi nel guardare quelle vite appena venute al  mondo.

 

Una voce mi fece sobbalzare di scatto era la dottoressa Miller

Mi guardai intorno, ero nella sala neonati e la luce entrava dalle finestre con molta prepotenza… che ora era?? Mi ero addormentato??

Poi collegai la dottoressa, misi a fuoco e la sentii dire

-          Robert , Robert

-          dottoressa, il piccolo?

 

La dottoressa si sedette al mio fianco sulla panca e mi disse

-          l’operazione è andata benone, purtroppo con l’operazione ho potuto costatare che sia i polmoni che il fegato non sono del tutto formati, i polmoni sono molto più indietro.

-          Che vuol dire?

-          Che il piccolo lotta ed è ancora in vita.

-          È sempre stato un lottatore, Kristen diceva che sarebbe diventato un calciatore dalla forza che aveva nel calcare da dentro la pancia

-          Si lo è

-          Che devo fare quindi dottoressa?

-          Aspettare e pregare, purtroppo non c’è altro da fare

-          Ma io sto pregando anche per mia moglie… non può portarmi via entrambi giusto?

-          Non conosco i piani di Dio ma ti posso dire che kristen e il piccolo stanno lottando

-          Kristen come sta?

-          Sono stata ora a vederla, è circondata d’affetto, amici, parenti, purtroppo è ancora in coma

-          MALEDIZIONE

-          Robert vuoi vedere tup figlio?

-          Posso?

-          Certo seguimi

 

Mi alzai e seguii la dottoressa, entrammo in un reparto chiamato nascite premature.

Entrammo in una stanza abbastanza grande,con varie incubatrici messe in fila ce ne saranno state 5 e accanto ad ogni incubatrice c’era una o 2 persone… i genitori ovviamente … tranne che in una.

La dottoressa si avvicinò proprio a quella e io che mi ero bloccato alla soglia nel guardare tutti quei genitori lottare cominciai a camminare verso la dottoressa.

Scambiai dei semplici saluti mentre passavo dai  genitori

-          salve

-          salve

Arrivai all’incubatrice e vidi un piccolo esserino che tremava, era pieno di tubicini e di fasce dovuti all’operazione, gli avevano messo un piccolissimo cappellino celeste.

Ecco il mio ometto pensai

 

                                                                       


Mi avvicinai abbastanza per poterlo vedere meglio… quanto era piccolo, sembrava così debole…. Mi sedetti su una sedia accanto all’incubatrice, poi lo dottoressa aggiunse

-          vuoi toccarlo?

-          Posso??

-          Si, ovviamente con le precauzioni, il piccolo è stato operato e dobbiamo stare attenti ai batteri.

-          Come facciamo quindi?

-          Te infila ma mano dentro alla fessura e entrerai in un guanto protettivo che vi terrà distanti ma anche vinici

-          Ma se gli fo male?

-          Stai tranquillo, io sono qui al tuo fianco, a bisogno di sentirti vicino

-          Ok

 

Con delicatezza infilai la mia mano dentro la fessura e subito mi ritrovai la mano dentro ad un guanto

E con molta attenzione gli sfiorai una manino, lui l’apri subito come se avesse capito e notai un leggero sorriso apparire sulle sue labbra piccolissime

Sorrisi e subito dissi

-          lotta piccolo Nathan, io sono qui

 

 

Avrei dovuto lottare per entrambi…. E lo avrei fatto senza alcuna riserva, stavo sfiorando la manino del mio piccolino, su di lui avevamo fantasticato tanto in questi 6 mesi io e kristen.

Sarò la forza che non sono mai stato, sarò il vostro appiglio e voi sareste il mio… lotteremo insieme...

           

 

  
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