5° Capitolo
Scendemmo,
giù in palestra, e per mia sorpresa, e felicità,
si giocava a pallavolo, infatti dopo il riscaldamento, decidemmo di
fare una partita ragazzi contro i ragazze, e con me, non sarebbe stata,
una facile partita
-bene!
Ragazzi siate cauti, non voglio slogature di gambe e braccia, quindi
non vi fate prendere dalla rivalità, e questo discorso, per
te Mars vale il doppio- ci avvertì la prof. La quale mi
conosceva bene, quando mi ci mettevo potevo anche diventare troppo
aggressiva
-ok
mister, ho capito- dissi arresa
Quindi
cominciammo a giocare, la battuta fu fatta da lili, la quale
fu intercettata da din, in quel momento mi resi conto, che non solo era
veloce quanto, o forse più di me, ma era anche bravissimo
nel mio sport, per qualche strano motivo una scintilla si accese in me,
e così in poco più che 10 minuti restammo a
giocare solo io e lui, mentre la prof. Mi guardava, con uno sguardo di
rimprovero
-sei
bravo! Non mi avevi detto che eri uno sportivo- dissi mentre continuavo
a giocare
-non
me lo avevi chiesto, e poi non abbiamo parlato poi tanto- rispose lui
con il solito sorrisino
-sappi,
che non ti lascerò vincere solo perché sei mio
fratello- dissi per stuzzicarlo
-preferisco
amico, almeno fino a che mi abituo- mi rispose con il suo solito tono
La
partita continuava, era raro che ci lasciavamo passare la palla, e
quando uno dei due faceva un punto, l’altro il turno dopo lo
ricambiava, quella partita fu quella più divertente, era
raro che mi divertissi tanto nelle partite di fisica, non avevo mai
trovato qualcuno che riusciva a uguagliarmi, almeno nella mia classe,
generalmente mi annoiavo, oppure mi facevo prendere dalla foga, senza
divertirmi veramente, adesso invece, forse per il mio carattere
competitivo, forse per la passione che mettevo in quello sport, ma una
strana luce avevo negli occhi, fino a quanto la prof ci interruppe
-allora!
Cosa vogliamo fare- ci rimproverò
-mister,
stiamo solo giocando- dissi
-solo
voi due?- chiese lei ancora con le braccia sui fianchi
-ma
quale noi due? Ci siamo tutti- dissi girandomi, e solo allora mi resi
conto che ero sola in squadra
-ok,
mi scusi prof.- dissi imbarazzata, con lo sguardo abbassato
-e
ora che ci hai rovinato tutto? Cosa facciamo noi- disse la smorfiosa di
Stella
-non
è il caso di attaccarla così, ricominciamo una
nuova partita, senza Mars questa volta- disse la prof. Guardandomi
-mister
ma non è giusto- mi lamentai
-tu
è il tuo amico, farete un giro del cortile- ci
ordinò senza proposito di obbiettare, quindi ci trovammo a
correre per il cortile
-mi
dispiace, ti ho messo nei guai- mi disse din scusandosi
-ma
no!, ti dovrei io le mie scuse, quando trovo un avversario che mi da
filo da torcere, mi illumino, per la verità non è
la prima volta che mi faccio giri di cortile, mi succede sempre- ammisi
imbarazzata
-quindi
sei una ribelle?- mi chiese stupito
-no!
Sono solo una ragazza che quando si mette a giocare lo fa con una certa
foga- chiarì
Lui
mi fece un dolce sorriso, che per mia sorpresa mi fece sobbalzare il
cuore.
-meno
parole e più corse!- ci incitò la prof. Quindi
cominciammo a avanzare il passo
-ma
dimmi una cosa- gli chiese -da quanto tempo sapevi che tuo padre
frequentava la mamma-
-credo
da subito, mio padre, ci ha sempre detto se e quando frequentava
qualcuno, certo, è stata una sorpresa sapere che si sposava,
e per giunta con una donna che aveva già una figlia, ma lo
trovato felice, e quindi non mi sono opposto- rispose lui
Lo
guardai stupita, non lo credevo così maturo,
-e
tu? Come hai preso il fatto che tua madre uscisse con qualcuno?- mi
chiese curioso
-no!,
io ho saputo della vostra esistenza solo la settimana scorsa- risposi
con tono di rimprovero verso mia madre
-ahahahah
ma stai scherzando?- disse ridendo di gusto
-posso
chiederti cosa ti diverte?, comunque no non stavo scherzando- risposi
un po’ seccata
-scusa,
non volevo ridere, ma stavo pensando che tua madre è davvero
divertente, non credevo che esistessero persone del genere- disse
sincero
-si
hai ragione, non ci sono molte persone come la mamma, però
per essere sincera, non saprei cosa fare senza di lei, e la confusione
della mia vita- ammisi senza troppi broblemi
-ragazzi
rientrate adesso!!- urlo il mister, facendoci rientrare e sedere,
eravamo davvero stanchi
-state
bene? Tu Mars?- ci chiese la prof, vedendoci sfiniti
-sisi
sto bene mister, lo sa, io sono dura a crollare- la rassicurai
-si
lo so, ti conosco bene, ma so anche che questo pomeriggio ci sono gli
allenamenti, e ti voglio al meglio- precisò -e tu? Ti
andrebbe di unirti alla squadra di pallavolo maschile?- chiese verso din
-no
mi spiace prof. Preferisco giocare a basket- rispose secco lui
-bene!
Quindi non ti dispiace se ti iscrivo nella squadra di basket giusto?-
insistette il mister
-no,
non mi dispiace!- disse lui con il solito sorriso
-ALLORA
RAGAZZI COMINCIATE A SISTEMARE LE ATREZZATURE, L’ORA STA
TERMINANDO- gridò la prof per radunare tutti
-quindi
tu sei un cestista?- dissi scherzosa
-be
si, mi posso definire così- rispose lui -ma dimmi sai quando
sono gli allenamenti di basket?- mi chiese
Io,
sapevo tutto degli allenamenti di basket, ma cercai di essere vaga
-credo
ci siano il lunedì, il mercoledì, e il
venerdì, il mercoledì sono sicura,
perché ci dividiamo la palestra, quindi se vuoi sapere
qualcosa, puoi venire con me questo pomeriggio, lì troverai
i ragazzi che si allenano- gli risposi
-si
grazie, mi risparmi tante domande- rispose lui per tagliare corto
*********************
-bene
ragazzi, io vi ho accompagnati in classe, ora voi aspetterete la
prossima lezione nel massimo silenzio- ci avvertì il mister
-ah Mars, Porter (lili) e Potter, vi aspetto questo pomeriggio per
l’allenamenti- ci avvisò
-certo
mister!- risposimo, quasi come soldati
-ehi
Emi, oggi lo farai?- mi chiese nik
-non
scherzare nik, non lo farò ne oggi ne mai- risposi
imbarazzata
-di
cosa parlate?- chiese din curioso
-parlano,
di dichiararsi al ragazzo che gli piace- si intromise lili
-smettetela
di ripeterlo, non voglio farlo, punto e basta!- dissi io adesso
rossissima
-non
capisco perché?- chiese din stupito
-lui
ha ragione, non ce motivo, sei la ragazza più corteggiata
della scuola, perché per lui non dovrebbe essere lo stesso?-
disse nik
-ho
detto di no! E non cambio idea, lui è il ragazzo
più ambito della scuola, non si sarà neanche
accorto di me, e poi…….. Dicendoglielo potrei
rovinare la nostra amicizia- risposi decisa
-ma
di quale amicizia parli?, a malapena vi passate la palla agli
allenamenti- mi precisò lili
-be,
quello stesso non voglio rovinarlo- risposi con un aria da gattino, un
po’ stupido da parte mia, ma cercavo di sviare la questione,
non mi piaceva che qualcuno si intrometteva tra me e il mio sogno
romantico, per fortuna in quel momento arrivò il prof e
quindi i ragazzi si rimisero a sedere
-comunque
dovresti dirglielo- incitò da lontano lili, e io per tutta
risposta mi voltai dall’altra parte.
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