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Autore: lucyette    09/04/2009    4 recensioni
e se un giorno tua madre ti dicesse "tesero mi sposo" tu cosa faresti?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5° Capitolo

Scendemmo, giù in palestra, e per mia sorpresa, e felicità, si giocava a pallavolo, infatti dopo il riscaldamento, decidemmo di fare una partita ragazzi contro i ragazze, e con me, non sarebbe stata, una facile partita
-bene! Ragazzi siate cauti, non voglio slogature di gambe e braccia, quindi non vi fate prendere dalla rivalità, e questo discorso, per te Mars vale il doppio- ci avvertì la prof. La quale mi conosceva bene, quando mi ci mettevo potevo anche diventare troppo aggressiva
-ok mister, ho capito- dissi arresa
Quindi cominciammo a giocare,  la battuta fu fatta da lili, la quale fu intercettata da din, in quel momento mi resi conto, che non solo era veloce quanto, o forse più di me, ma era anche bravissimo nel mio sport, per qualche strano motivo una scintilla si accese in me, e così in poco più che 10 minuti restammo a giocare solo io e lui, mentre la prof. Mi guardava, con uno sguardo di rimprovero
-sei bravo! Non mi avevi detto che eri uno sportivo- dissi mentre continuavo a giocare
-non me lo avevi chiesto, e poi non abbiamo parlato poi tanto- rispose lui con il solito sorrisino
-sappi, che non ti lascerò vincere solo perché sei mio fratello- dissi per stuzzicarlo
-preferisco amico, almeno fino a che mi abituo- mi rispose con il suo solito tono
La partita continuava, era raro che ci lasciavamo passare la palla, e quando uno dei due faceva un punto, l’altro il turno dopo lo ricambiava, quella partita fu quella più divertente, era raro che mi divertissi tanto nelle partite di fisica, non avevo mai trovato qualcuno che riusciva a uguagliarmi, almeno nella mia classe, generalmente mi annoiavo, oppure mi facevo prendere dalla foga, senza divertirmi veramente, adesso invece, forse per il mio carattere competitivo, forse per la passione che mettevo in quello sport, ma una strana luce avevo negli occhi, fino a quanto la prof ci interruppe
-allora! Cosa vogliamo fare- ci rimproverò
-mister, stiamo solo giocando- dissi
-solo voi due?- chiese lei ancora con le braccia sui fianchi
-ma quale noi due? Ci siamo tutti- dissi girandomi, e solo allora mi resi conto che ero sola in squadra
-ok, mi scusi prof.- dissi imbarazzata, con lo sguardo abbassato
-e ora che ci hai rovinato tutto? Cosa facciamo noi- disse la smorfiosa di Stella
-non è il caso di attaccarla così, ricominciamo una nuova partita, senza Mars questa volta- disse la prof. Guardandomi
-mister ma non è giusto- mi lamentai
-tu è il tuo amico, farete un giro del cortile- ci ordinò senza proposito di obbiettare, quindi ci trovammo a correre per il cortile
-mi dispiace, ti ho messo nei guai- mi disse din scusandosi
-ma no!, ti dovrei io le mie scuse, quando trovo un avversario che mi da filo da torcere, mi illumino, per la verità non è la prima volta che mi faccio giri di cortile, mi succede sempre- ammisi imbarazzata
-quindi sei una ribelle?- mi chiese stupito
-no! Sono solo una ragazza che quando si mette a giocare lo fa con una certa foga- chiarì
Lui mi fece un dolce sorriso, che per mia sorpresa mi fece sobbalzare il cuore.
-meno parole e più corse!- ci incitò la prof. Quindi cominciammo a avanzare il passo
-ma dimmi una cosa- gli chiese -da quanto tempo sapevi che tuo padre frequentava la mamma-
-credo da subito, mio padre, ci ha sempre detto se e quando frequentava qualcuno, certo, è stata una sorpresa sapere che si sposava, e per giunta con una donna che aveva già una figlia, ma lo trovato felice, e quindi non mi sono opposto- rispose lui
Lo guardai stupita, non lo credevo così maturo,
-e tu? Come hai preso il fatto che tua madre uscisse con qualcuno?- mi chiese curioso
-no!, io ho saputo della vostra esistenza solo la settimana scorsa- risposi con tono di rimprovero verso mia madre
-ahahahah ma stai scherzando?- disse ridendo di gusto
-posso chiederti cosa ti diverte?, comunque no non stavo scherzando- risposi un po’ seccata
-scusa, non volevo ridere, ma stavo pensando che tua madre è davvero divertente, non credevo che esistessero persone del genere- disse sincero
-si hai ragione, non ci sono molte persone come la mamma, però per essere sincera, non saprei cosa fare senza di lei, e la confusione della mia vita- ammisi senza troppi broblemi
-ragazzi rientrate adesso!!- urlo il mister, facendoci rientrare e sedere, eravamo davvero stanchi
-state bene? Tu Mars?- ci chiese la prof, vedendoci sfiniti
-sisi sto bene mister, lo sa, io sono dura a crollare- la rassicurai
-si lo so, ti conosco bene, ma so anche che questo pomeriggio ci sono gli allenamenti, e ti voglio al meglio- precisò -e tu? Ti andrebbe di unirti alla squadra di pallavolo maschile?- chiese verso din
-no mi spiace prof. Preferisco giocare a basket- rispose secco lui
-bene! Quindi non ti dispiace se ti iscrivo nella squadra di basket giusto?- insistette il mister
-no, non mi dispiace!- disse lui con il solito sorriso
-ALLORA RAGAZZI COMINCIATE A SISTEMARE LE ATREZZATURE, L’ORA STA TERMINANDO- gridò la prof per radunare tutti
-quindi tu sei un cestista?- dissi scherzosa
-be si, mi posso definire così- rispose lui -ma dimmi sai quando sono gli allenamenti di basket?- mi chiese
Io, sapevo tutto degli allenamenti di basket, ma cercai di essere vaga
-credo ci siano il lunedì, il mercoledì, e il venerdì, il mercoledì sono sicura, perché ci dividiamo la palestra, quindi se vuoi sapere qualcosa, puoi venire con me questo pomeriggio, lì troverai i ragazzi che si allenano- gli risposi
-si grazie, mi risparmi tante domande- rispose lui per tagliare corto

*********************
-bene ragazzi, io vi ho accompagnati in classe, ora voi aspetterete la prossima lezione nel massimo silenzio- ci avvertì il mister -ah Mars, Porter (lili) e Potter, vi aspetto questo pomeriggio per l’allenamenti- ci avvisò
-certo mister!- risposimo, quasi come soldati
-ehi Emi, oggi lo farai?- mi chiese nik
-non scherzare nik, non lo farò ne oggi ne mai- risposi imbarazzata
-di cosa parlate?- chiese din curioso
-parlano,  di dichiararsi al ragazzo che gli piace- si intromise lili
-smettetela di ripeterlo, non voglio farlo, punto e basta!- dissi io adesso rossissima
-non capisco perché?- chiese din stupito
-lui ha ragione, non ce motivo, sei la ragazza più corteggiata della scuola, perché per lui non dovrebbe essere lo stesso?- disse nik
-ho detto di no! E non cambio idea, lui è il ragazzo più ambito della scuola, non si sarà neanche accorto di me, e poi…….. Dicendoglielo potrei rovinare la nostra amicizia- risposi decisa
-ma di quale amicizia parli?, a malapena vi passate la palla agli allenamenti- mi precisò lili
-be, quello stesso non voglio rovinarlo- risposi con un aria da gattino, un po’ stupido da parte mia, ma cercavo di sviare la questione, non mi piaceva che qualcuno si intrometteva tra me e il mio sogno romantico, per fortuna in quel momento arrivò il prof e quindi i ragazzi si rimisero a sedere
-comunque dovresti dirglielo- incitò da lontano lili, e io per tutta risposta mi voltai dall’altra parte.

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