Passaggio
lento
A questa festa ci sono
solo io
con un abito nero come il cielo senza stelle
a toccare ciò che su gradini freddi non è mio
a guardare oltre, verso orizzonti lontani.
Una lumaca scivola lenta sulla stoffa;
sul mio abito da sera ora c'è la Via Lattea,
una scia di bava lucida e goffa:
galassia stropicciata dalla malinconia.
Gli occhi verso il tramonto
vedono luci che non esistono,
lunghezze d'onda impercepibili
e tutto che vortica in spirali astratte.
Il cielo passa lento, quasi immutabile
sembra sempre lo stesso vestale.
Immortale.
Eppure evolve paziente.
Silente.