A\N: Riprendiamo gli astuti piani di Kefka e colleghi, prima che
sia troppo tardi per goderceli.
-Cosmos!- gridò Guerriero, raggiungendo il Santuario trafelato e
tremante -Cosmos! Cosmos!
Continuava a correre, impazzito, per raggiungere il trono della dea.
Non capiva cosa stesse succedendo ma di sicuro non era una cosa
buona.
Poi scorse di fronte al trono della divinità tre figure, tre nemici.
-COSMOS!
Con un balzo Guerriero si scagliò all'assalto, pronto a morire pur
di difendere la dea, ma si ritrovò bloccato a mezz'aria dai poteri
di Golbez.
-Chiediamo scusa per esserci introdotti nel Santuario senza
preavviso, Guerriero- disse lo stregone, volgendosi verso di lui
assieme ai suoi accompagnatori -Ma non c'è tempo. Un nuovo nemico si
è unito alle forze di Chaos, e se non prenderete misure
precauzionali sarà la fine per tutto.
-Di che parlate!? Indietro demoni!- replicò quello tentando di
divincolarsi.
-No Guerriero, deponi le armi, devi ascoltare quello che hanno da
dire- lo redarguì Cosmos.
-Ma...
-È un ordine- continuò lei, perentoria.
Con un sospiro Guerriero chinò il capo in segno di obbedienza, e
Golbez lo lasciò andare.
-Allora, riprendete dall'inizio.
-Un nuovo guerriero, e la sua compagna, si sono uniti alle forze di
Chaos. Ma non è un nemico che possiamo comprendere: è un altro
Clown, come Kefka- spiegò Golbez.
-Appena si sono incontrati quei due hanno deciso di stringere
un'alleanza in seno alle forze di Chaos. Se conosciamo Kefka,
sappiamo che averne due a piede libero non è una situazione
favorevole- intervenne Gabranth.
-La loro collaborazione potrebbe sconvolgere l'intero equilibrio del
ciclo, portando irrimediabilmente Chaos alla vittoria, ma anche
all'annientamento di tute le forze in campo- concluse Kuja.
-Temo sia già cominciato- disse allora Guerriero -Cosmos, porto
notizie dolenti: Kefka e questo nuovo nemico ci hanno attaccato, e
non so nulla del destino di Lightning o Firion. Probabilmente sono
morti.
-O peggio- rifletté Gabranth -Kefka era solito controllare Terra con
una speciale corona, che prendeva possesso del volere della ragazza.
-Se
trovasse il modo di controllare i guerrieri dell'Armonia e farli
combattere gli uni contro gli altri...- disse Kuja, cominciando ad
intravedere il disegno.
-Dobbiamo dividerci e provare a fermarli, se possibile- decise Golbez
-Kuja, tu, io e Gabranth dovremo occuparci di questa cosa, o nessuno
riuscirà più a fermare quei folli. Guerriero, resta con Cosmos,
nell'eventualità che torni qualcuno o che attacchino mentre siamo
distratti.
-Ci servono alleati. Proverò a parlare con l'Imperatore, potremmo
avere una chance in più se sarà dalla nostra parte. Posso
convincerlo- rispose Gabranth.
-Ogni tentativo non può che essere utile, in questo momento. Andate,
proteggete la luce!- disse Cosmos, brillando di luce abbagliante.
Pandemonium era inerte, disabitato, come al solito.
Mateus non era un idiota, sapeva come ingannare il nemico a credere
che tutto fosse tranquillo.
Gabranth si mosse deciso verso la sala dove sapeva si nascondeva il
tiranno, conscio di non avere molto tempo.
Spostò il muro finto e si trovò davanti la Strega, di spalle e con
e braccia conserte.
Mateus camminava nervosamente per il corridoio, turbato.
-Cosa ci fai qui?- chiese Artemisia, senza degnarsi di guardarlo.
-Io? Vengo a proporre un alleanza, con entrambi- disse diretto il
giudice, mentre il muro si richiudeva alle sue spalle.
-E perché mai vorresti?- replicò Artemisia.
-Kefka. E il suo nuovo amico, Joker.
L'Imperatore si arrestò, interessato, e sollevò lo sguardo
sull'uomo.
-E perché mai con noi, Gabranth?- chiese altezzoso il biondo.
-Perché so benissimo quanto ti irriti il clown e quanto trovi
spregevole il suo atteggiamento nei tuoi confronti- replicò questi,
avanzando -E poi, forse non lo sai, ma sembra che Kefka e Joker siano
interessati a più che semplicemente portare il caos ovunque si
rechino. Se stessero cercando di convertire i guerrieri di Cosmos
alla loro causa, aumentando di numero sempre di più...
Lasciò
la frase in sospeso, passando affianco all'Imperatore con passo
lento.
-Folli- commentò Artemisia.
-Quelli che mi dici è sconcertante per tutti noi, Gabranth. Non mi
sarei mai aspettato che quei due volessero spazzarci via tutti-
rispose Mateus, girandosi verso il giudice.
-Dovremmo aspettarci di tutto da quei folli. Avevamo ragione a dire
che Chaos avesse commesso un errore a portare Joker tra noi- replicò
quello, voltandosi a sua volta verso il biondo.
-Bene allora. Sembra che i nostri interessi finalmente coincidano,
Gabranth. Dobbiamo fermare questi insulsi congiuratori prima che
possano annientarci- ammise il biondo, solenne.
-Così sia- accettò Gabranth, sollevato almeno in parte.
Avrebbero avuto un alleato contro Kefka e il Joker, ma i piani
segreti di Mateus non erano mai da sottovalutare.
In quel momento il muro si spostò nuovamente, e due Shuriken
entrarono, andandosi a piantare a pochi millimetri dai piedi di
Artemisia e dell'Imperatore.
-Voi non andate da nessuna parte- minacciò il Cavalier Cipolla
(classe Ninja), in posa nel vano lasciato libero dal muro.
-Piccolo insolente...!- replicò Mateus, scagliando un violento
incantesimo con il giovane, che balzò all'indietro, fuori portata.
Artemisia si teletrasportò alle spalle del combattente,
bersagliandolo di frecce magiche.
Il Cavaliere scattò immediatamente verso sinistra, evitando
abilmente i proiettili, per poi cambiare rapidamente traiettoria,
costringendo la strega a teletrasportarsi di fronte a lui per
sorprenderlo.
Ma prima che ne avesse la possibilità il piccolo eroe cambiò forma,
tornando Cavalier Cipolla, e la colpi con un mini-tornado, che la
abbatté contro la parete adiacente.
Artemisia fece per rialzarsi ma una delle trappole dell'Imperatore
scattò, folgorandola.
“Impressionante”
rifletté Gabranth, osservando in silenzio il combattimento.
Mateus batté con forza il proprio scettro a terra, scatenando una
serie di trappole nascoste.
Il giovane riprese a correre, cercando di schivarne il più
possibile, ma alla fine la massa ebbe la meglio e il guerriero venne
scagliato a terra di fronte al suo nemico.
-La pagherai cara per avermi attaccato, piccolo stolto. Lo sai chi
sono io?- disse con voce minacciosa l'Imperatore.
-Certo... che lo so...- rispose lui, risollevandosi con qualche
difficoltà -Lo so benissimo.
Di colpo una rete invisibile scattò, catturando Mateus e
imprigionandolo, mentre lo scettro cadeva a terra, inutile
-Cosa...!?
-Ti ho preso Imperatore. Ti ho sconfitto- replicò orgoglioso il
piccolo eroe, fissando il nemico caduto nella trappola.
-Impressionante- osservò Gabranth, rompendo il suo silenzio.
-Gabranth, maledizione, cosa aspetti!?- gridò Mateus, intrappolato e
imbarazzato.
Invece il Cavalier Cipolla rimase zitto, facendo un passo indietro,
pronto allo scontro.
-Credo che la nostra alleanza sia venuta meno, Imperatore- rispose il
giudice, avanzando verso il giovane eroe.
-Cosa!? Sei tu che...!?
-Primo perché non ti sei dimostrato all'altezza- lo interruppe
freddo Gabranth -E secondo...
Di colpo le lame del giudice perforarono la schiena del biondo reale,
con foga -Preferirei allearmi con una iena che con te.
Come era toccato alla strega pochi istanti prima, Mateus cadde,
abbandonando i propri sogni di conquista e le proprie ambizioni.
-Ora veniamo ai fatti, giovane eroe- disse Gabranth, tornando a
rivolgersi al Cavaliere -La tua bailità nel tendere trappole sembra
sia di gran lunga superiore all'abilità dell'Imperatore di tessere
intrighi.
-Sei un guerriero di Chaos, la tua parola non conta niente- rispose
deciso il giovane, preparandosi alla battaglia.
Gabranth fece scomparire le proprie lame, alzando le braccia -Non
sono venuto fin qui per combattere. Sono venuto fin qui per chiedere
aiuto.
-Un guerriero di Chaos che chiede aiuto?- replicò scettico l'altro.
-Chaos ha reclutato due nuovi combattenti, ma questi...
-Si
si si ho sentito, questo nuovo “clown” chiamato Joker e la sua
compagna. Cosa credi che mi importi? Li fermeremo proprio come
abbiamo fermato tutti i demoni che Chaos ci ha schierato contro.
-Non
credo che sarà possibile. Alcuni dei vostri compagni sono già stati
assoggettati, e ogni istante che passate divisi sarete più
vulnerabili.
-E
perché dovrei crederti?- lo sfidò il giovane, avanzando deciso.
-Perché
sai che dico la verità.
Golbez rimirò il panorama della Luna, come suo solito, travolto
dall'emozione del luogo, prima di tornare a dedicarsi alla sua
missione.
Era quasi sicuro che Cecil e Kain si fossero diretti lì, lo facevano
sempre.
-Sei venuto qui per goderti la festa?- domandò Kefka a gran voce,
facendolo voltare di scatto.
-Mi duole informarti che abbiamo già finito il primo e il secondo
piatto. C'è il dolce, ma sarà un po duro da mandare giù- continuò
il clown, affiancato da Joker, Harley e Terra, di nuovo.
Come a confermare le sue parole, si udì un -Beep-Beep!- in
avvicinamento, e Golbez si vide passare davanti il fratello ad una
velocità spaventosa.
-Cosa...?- balbettò sconvolto lo stregone.
-Beh, ecco...- provò a spiegare Kefka.
-Non sapevamo che la nostra mistura avesse un effetto del genere sul
suo organismo- finì Joker, sorridendo innocente.
-Che poi, noi ci mettiamo tanta pazienza a sembrare lunatici, ma tuo
fratello non ci prova nemmeno: lui lo è già!
La risata sguaiata del duo accompagno i pugni dello stregone mentre
si stringevano, rabbiosi.
-Voi...- disse con tono talmente profondo che anche Lightning avrebbe
chiuso la bocca all'istante.
-Beh ehm... erm... ah, inutile insistere. Il gioco è bello quando
dura poco- si arrese Kefka, alzando le braccia.
-Bambini,
la pappa!- esclamò Harley, agitando una campanella in aria, al che
otto figure incappucciate si scagliarono contro Golbez dall'ombra in
cui erano celate.
Sephiroth si risollevò lentamente, la pelle carbonizzata e il corpo
dolorante, ma stava guarendo poco a poco.
Le forse tornavano, così come i ricordi e la rabbia.
Quei due clown l'avevano umiliato, l'avevano quasi annientato, ma non
sospettavano la sua longevità.
Strinse i denti, strisciando a carponi sul terreno, pronto a iniziare
la caccia.
Gli avevano portato via tutto: l'orgoglio, la sua forza, la sua
superiorità, Cloud...
Era giunto il momento di rubare loro la vita.
Ex-Death
scomparve in un lampo d'oscurità, e a quel punto poterono
rilassarsi.
-SI!- esclamò Prishe, balzando in aria con i pugni sollevati
-Beccatevi questa, guerrieri di Chaos!
Tifa si risistemò i capelli, scostandoli dal volto, mentre Shantotto
si toglieva la polvere dai vestiti e Aerith si sedeva, respirando
profondamente.
-C'è
mancato poco...- sospirò, pensando alla lotta con i tre emissari del
Vuoto.
-Sarebbe stato molto più facile se non ci fossi tu a rallentarci,
gracile!- replicò Shantotto, agitando un dito ammonitore contro la
fioraia.
-Doc!
-Ehi!- protestarono le altre due, ma la maghetta si limitò a
sbuffare.
-Piccoli e patetici insetti tendono a unirsi in un solo sciame per
non fare la fame. Oh oh oh oh oh- rispose.
-Che poesia, ragazze!- esclamò una voce allegra, facendole voltare.
Una strana donna, con due codini biondi e un vestito nero e rosso, da
giullare, sedeva tranquilla sulle mura della Torre di Cristallo.
Aveva un gigantesco martello su una spalla e un campanaccio appeso al
collo.
La cosa inquietante per era il colore della faccia, troppo pallido
per essere naturale.
-Allora?
Avete appena steso quel branco di maschioni puzzolenti senza tanti
problemi. In gamba ragazze!- continuò allegra la nuova arrivata,
saltando giù dal muro.
-Ehi! Non è che ne conoscete qualcun altro!? Sarebbe fantastico
poterlo rifare tutte assieme!- esclamò avvicinandosi, senza che le
altre muovessero un dito.
-S-s-scusa chi sei?- chiese Tifa, da cui la nuova arrivata si trovava
ormai a due passi.
-Harleen, ma potete chiamarmi Harley- replicò stringendole la mano
con foga -Ehi, ma siamo tutte donne qui!
-Beh, si- replicò Tifa, lanciando un occhiata nervosa alle compagne.
-Allora è perfetto! Dovremo fare gruppo! Non si sa mai se qualche
barbaro verrà ad importunarci mentre siamo da sole!
-Ehm... sai, noi ci siamo appena conosciute- osservò Tifa, facendo
un passo indietro.
Harley fece una faccia ferita, esagerando l'espressione, prima di
inumidirsi le labbra, che passarono da un rosso vivo a un verde
scuro.
-Proviamo di nuovo- disse, afferrando saldamente Tifa per le spalle e
dandole un vivo bacio sulle labbra, prima che potesse provare a
sfuggirle dalla presa.
La
altre sollevarono il sopracciglio, sorprese.
Dopo qualche secondo Harley ruppe il contatto, fissando l'altra negli
occhi.
-Allora, facciamo gruppo?- chiese nuovamente.
-Si- rispose Tifa, senza esitazione.
-Eh? Davvero?- fece Prishe sorpresa.
-YEIEIIHHH! Fantastico! Amiche per sempre!- replicò Harley,
saltellando allegra attorno alla mora.
-Avanti, chi è la prossima a darmi un bacio? Su- chiese la giovane,
sporgendo le proprie labbra in fuori.
Sospettosa, Aerith si alzò dal suo seggio, avvicinandosi quando
bastava per annusare le labbra della nuova venuta.
-Feromoni. Una mistura chimica basata sul polline delle piante. Cosa
hai fatto a Tifa?- disse con una nota di rabbia la fioraia,
preparandosi a colpire.
-Uh? Ne sai di cose. Una volta che ce ne saremo andate da qui devo
farti conoscere un'amica. Ma per il momento...- rispose Harley
sorridendo innocente e ritirando le labbra.
BONK
La bionda calò il suo possente martello sulla testa di Aerith,
facendola svenire sul colpo.
-Ops, scusa, mi hai fatta arrabbiare.
-Hai appena fato un grosso errore “amica”- replicò minacciosa
Prishe, preparandosi alla battaglia.
Shantotto
si rimboccò le maniche -Per quest'offesa giustizia ti sarà resa!
-Oh be in questo caso non c'è problema. BAMBINI! VENITE DALLA
MAMMA!- disse Harley, agitando il campanaccio.
Kain, Squall, Lightning e tutti gli altri scavalcarono le mura
saltando come ossessi e si precipitarono al fianco della donna, tutti
con il volto pitturato e il sorriso diabolico.
-Prego, fate pure come se foste a casa vostra- li invitò la
fidanzata del Joker, indicandogli le due combattenti.
Tifa si appoggiò una mano alla tempia, confusa, ma Harley si limitò
a sussurrarle all'orecchio -Andiamo tesoro sarà questione di poco.
Lasciati andare, al resto ci pensa Mamma Harley.
A\N: Okay scena pseudo-lesbo (eddai, fin ora quando potevo gli
Yaoi ce li ho messi) voluta, per chi conosce i nemici di Batman sapr
chi è la rossa di cui parla Harley.
DII\N: Credo ti converrebbe fare uno specchietto illustrativo per
spiegare meglio chi sono i personaggi.
A\N: Pratico per una spiegazione chiara ma se posso dire
assolutamente noioso, e mi appesantisce il lavoro che sotto esame
vorrei snellire quindi lasciamo perdere. Alla prossima. Ciao.
|