Confessioni
notturne
Erala
sera dopo la festa alla CAPSULE CORPORATION, erano tutti esausti per
il divertimento e soprattutto per la fatica di rimettere a posto dopo
la baldoria, stranamente quella sera anche Vegeta aveva aiutato a
riassettare la casa. Erano tutti a letto: Trunks nella camera che era
stata di suo padre, i due vecchietti al piano di sopra si erano
addormentati abbracciati; gli unici a non dormire erano Vegeta e
Bulma, infatti si sentì la voce del saiyan dire: “Bulma...”
la scienziata si voltò quasi sorpresa, erano così poche
le volte che si rivolgeva a lei chiamandola per nome che si chiese se
doveva preoccuparsi, non fece a tempo di finire questi pensieri che
Vegeta vedendo la mogie in faccia continuò con un: “
niente, niente.”. Ormai incuriosita lo supplicò: “
Cosa volevi dirmi Veggie caro.” dicendò così
scatenò l'ira del marito che disse: “Non chiamarmi più
in quel modo insulso quasi fossi un inutile moccioso. Io sono il
Principe dei Saiyan. Preferisco di più quando mi chiami
stupido scimmione, e comunque non era niente di importante.”
Bulma poco convinta continuò l'interrogatorio: “Qualcosa
d'importante doveva pur essere se mi hai chiamato col mio nome e non
col tuo solito “donna”!” allora Vegeta si sentì
come se avesse le spalle al muro e proseguì: “E vabbè
se insisti così tanto ti volevo dire una cosa che mi imbarazza
confessare. Hai presente la prima volta che l'abbiamo fatto?”
“Si!” lo interruppe la turchina: “E con ciò?”
“Smettila di di interrompermi!” proruppe egli: “È
già difficile così pensa con una che ti interrompe ogni
due secondi. Allora che stavo dicendo ti ricordi quella volta volevo
solo dirti che era” fece una pausa e riprese tossendo “anche
la mia prima volta, ecco l'ho detto.” “Detto cosa? Non ho
capito niente” lo aggredì Bulma “Era la mia prima
volta ho detto! Mica te lo devo ripetere tremila volte.”
riprese tra l'imbarazzato e l'incazzato. “Come era la tua prima
volta ma se mi avevi detto che per te ero solo come le puttane che ti
offriva Freezer come premio per le tue conquiste?” “Quelle
bugie le avevo dette solo per ferirti in quanto avevo capito che tu
quella sera ti eri concessa a me solo per ferire quel debosciato, che
all'epoca chiamavi fidanzato, che per l'ennesima volta ti aveva resa
cornuta.”
Bulma
stupita di queste rivelazioni continuò la sua intervista: “Ma
com'è possibile quando ci eravamo conosciuti tu avevi più
di trent'anni è impossibile per un uomo restare vergine fino a
quell'età.” “Questo varrà per un uomo
normale ma per chi è stato al servizio di Freezer no. Allora
tu devi sapere che secondo lui per poter essere una perfetta macchina
da guerra non si dovevano sprecare energie fisiche e mentali in cose
inutili come il sesso; e che l'aggressivita non sfogata con il sesso
sarebbe servita a trovare nuovi stimoli nello svolgere l'opera di
distruzione a cui eravamo destinati.” “Sì, ma
questo non spiega come fosse sicuro che voi non faceste sesso durante
le vostre razzie.” proseguì insisente Bulma. “Lui
era più che sicuro dato che ogni volta che ritornavamo dalle
nostre missioni dovevamo essre curati stando dentro a delle vasche di
recupero, te le avrà descritte Kakaroth, non è vero?”
“Certo che sì, peccato non averne avuta una tra le mie
mani per studiarla, sarebbe stata una tecnologia affascinante.
Comunque bando alle divagazioni stavi dicendo?” fece Bulma con
fare distratto. Vegeta continuò sempre più incazzato il
discorso: “Se mi interrompi ancora giuro che ti uccido!”
detto questo vide la moglie fintamente terrorizzata e quasi non si
mise a ridere: “Allora ti stavo dicendo che tra i medicinali
che ci propinavano per curarci, c'erano dei medicinali che servivano
per renderci momentaneamente impotenti e sterili, un po' come la
vostra pillola anticoncezionale. Ciò serviva non solo a
impedirci di accoppiarci ma anche, specialmente a noi saiyan di
riprodurci. Infatti Freezer aveva paura di noi e del leggendario
supersaiyan, quindi non poteva permetterci di poter aumentare le
possibilità che uno di noi o magari un nostro futuro erede
potesse diventarlo. Questo naturalmente ci doveva restare nascosto,
ma io l'ho scoperto per caso quando abbiamo portato Kakaroth dentro
l'astronave di Freezer per farlo guarire dalle ferite riportate dopo
il combattimento contro Genew. Lo feci entrare nella vasca di
recupero e per ingannare l'attesa lessi le indicazioni terapeutiche
semplificate dei vari farmaci che venivano disciolti nel liquido di
recupero. Rimasi sconvolto dalla scoperta ma rincuorato nel sapere
che l'effetto sarebbe durato un anno. Poi non so perché ma
appena risvegliato Kakaroth glielo feci sapere.” “Allora
per questo che volle stare lontano dalla Terra per almeno un anno era
per non fare figuracce con la sua Chichi.” proruppe Bulma e
continuò: “ Ed ecco perchè eri stato
inaspettatamente gentile e delicato, era per paura di non essere
all'altezza della situazione, sembravi come un bambino che cerca di
coccolare un cucciolo. Adesso mi sento quasi in colpa di averti
trattato come una qualsiasi puttana che si usa per lenire le
frustrazioni dovute alle corna subite. Comunque se tu non ti fossi
aperto così con me non l'avrei mai sospettato eri stato
davvero molto bravo. Tanto da...” “Correre a dirlo alla
tua migliore amica Chichi nonchè moglie di Kakaroth il mio più
acerrimo ami... cioè nemico.” terminò la frase
Vegeta “Come fai a saperlo?!?” disse stupita Bulma “L'ho
sentita la telefonata che avevi fatto quella mattina ed ecco perchè
ti avevo raccontato quelle cattiverie, era perchè in quel
momento mi avevi ferito nell'orgoglio più di quanto non
l'avesse fatto Kakaroth salvandomi la vita e vendicandomi, infatti mi
sentivo giusto come quelle ragazze che si abbordano solo per
aggiungere una tacca alla propria pistola. Ed ecco perchè la
volta dopo sono stato più violento quasi volessi violentarti,
era per farti pagare la tua insolenza e la tua arroganza, non si fa
soffrire il Principe dei Saiyan e pretendere di farla franca.”
detto ciò si avventò sulla moglie
con fare minaccioso giusto per non lasciare cadere inutilmente le
ultime parole.
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