Rivelazioni
Quella
notte faceva particolarmente caldo.
Non
un filo di vento veniva in soccorso contro l’afa e l’umidità si
attaccava alla pelle rendendola insopportabilmente sudata.
Per
tutto il villaggio incombeva un silenzio pesante, opprimete.
Non
serviva a nulla girarsi e rigirarsi nel letto e il cielo stellato,
per quanto meraviglioso, non riusciva a placare quella tensione.
*
Kankuro
era steso sul letto a petto nudo intento a fissare nella penombra le
mani ancora incomplete di una sua nuova marionetta.
Stava
riflettendo se dotare le punte delle dita di lame o se non fosse
meglio utilizzare dell'esplosivo quando improvvisamente sentì
bussare alla sua porta.
<<
Chi è? >> rispose scocciato.
Per
tutta risposta si udì bussare ancora più forte.
<<
Temari ma perchè non ti fai una camomilla come la gente normale e
vai a dormire? >>
Si
udì una piccola pausa ma poi il rumore tornò più insistente di prima.
Il
ragazzo grugnì seccato e si alzò grattandosi il fianco destro e
sbadigliando in modo vistoso.
<<
Arrivo arriv... >>
Quando
aprì la porta rimase spiazzato nel vedere Koneko coperta dal suo
consueto velo, i lunghissimi capelli sciolti che ricadevano morbidi su
quello che sembrava più un abito da sera che un pigiama, erano
visibilmente umidi e profumavano di viola.
<<
Hime? Cosa c'è?... >>
Dopo
un istante di indecisione la ragazza entrò con irruenza spingendo il
marionettista contro il muro, con una mano chiuse la porta con forza.
Lui
ancora sorpreso dapprincipio non reagì ma subito dopo tentò di
allontanarsi.
<<
Hime-sama ma che fa?... >>
Lei
lo stringeva dimostrandosi sorprendentemente forte.
<<
Kankuro... >>
Aveva
udito poche volte la voce della ragazza ed era sempre stata dura e
tagliente ma in quel particolare frangente risultava molto diversa:
era dolce, sembrava vicina alle lacrime ma soprattutto gli sembrò
tremendamente familiare.
<<
… sono io >> bisbigliò mentre si allontanava di un passo
togliendosi il velo.
Il
marionettista sgranò gli occhi irrigidendosi.
No.
Non era vero. Non poteva essere vero.
Eppure
era proprio lei.
<<
Sumi..re.. >>
Lei
abbassò lo sguardo incapace di sostenere quello del ragazzo.
Kankuro
continuava a fissarla con un'aria indecifrabile.
<<
Sumy... che scherzo è questo? >>
La
ragazza sentiva il respiro farsi pesante, parlare le risultava molto
difficole.
<<
Non è uno scherzo. Io... >>
<<
Tu.. tu sei Koneko... >>
<<
Si... cioè no... è che... >>
<<
Mi hai mentito >> costatò con voce tranquilla ma tradita da
un'espressione corrucciata e ferita.
Sumire
sentì il respiro farsi pesante, come se avesse un macigno sul petto.
<<
No. Non ti ho affatto mentito >>
Il
ragazzo si stava innervosendo.
<<
Mi hai mentito sul tuo nome, mi hai detto di essere una genin.... mi
hai... >>
<<
No no NO! Io mi chiamo veramente Sumire! Koneko
è il mio secondo nome >> fece una pausa <<
Secondo la tradizione della mia gente i nobili devono avere un
secondo nome e con quello farsi conoscere dal popolo >>
disse
non celando il suo disprezzo verso quella assurda situazione <<
... e si, sono una genin, lo Tsukikage non mi ha mai dato il permesso
di affrontale l'esame dei chunin >>
Rimasero
in silenzio per qualche minuto: lui rigido e a braccia conserte, lei
tremante con le mani vicino al petto.
<<
Parlami ti prego >>
Lui
chiuse gli occhi scuotendo la testa.
<<
Ti prego... >>
La
ragazza gli si avvicinò con cautela e gli sfiorò il petto coi
polpastrelli scendendo lentamente.
Lui
le bloccò la mano stringendola nella sua.
<<
Fermati... >> sussurrava, ma aveva un tono di voce deciso
<<
fermati, fermati! >>
La
voce della ragazza se possibile era ancora più tremante <<
No... >>
Lui
tentava di spingerla ma lei rafforzava la presa.
<<
Non allontanarmi, ti scongiuro >>
<<
Tu sei la fidanzata di mio fratello >> disse severo.
<<
Sono stata costretta a questo omiai. Io
detesto quello stupido panda! È antipatico, noioso, arrogante...
>>
<<
E' di mio fratello che stai parlando Sumire, smettila per favore
>>
<<
Io sono innamorata di te! Non lo voglio il tuo stupido fratello
>>
Una lacrima le scivolò sul viso.
Kankuro
si fermò guardandola.
Cosa
doveva fare?
Lei
era la figlia adottiva dello Tsukikage, promessa a Gaara.
Non
rischiava solamente di ferire il fratello, rischiava anche di
provocare un incidente diplomatico.
Ma...
Non
poteva ignorare ciò che provava, non poteva ignorate quei momenti
passati insieme.
La
abbracciò aspirando il suo dolce profumo.
<<
Non posso >> disse chiudendo gli occhi, era veramente
disperato. << Non posso Sumy... pensa alle conseguenze >>
<<
E tu pensa alla prima notte dopo le nozze >> disse
provocatoria.
Kankuro
sgranò lo sguardo colto dalla gelosia, non poteva negare che quel
pensiero gli dava fastidio.
<<
Quando siamo stati a Tsuki hai detto che ero solo tua... ti rimangi
tutto? >> disse arrabbiata.
Ripensò
a qualche mese prima: ripensò a quei sospiri, al suo sguardo
profondo e alle sue cosce bianche.
§§
<<
Ah! >>
Il
suo profumo era così inebriante, lo adorava. I suoi seni erano così
morbidi ed amava le sue carezze.
Dopo
l'amplesso si accoccolarono abbracciati uno accanto all'altra.
<<
Dormi? >>
<<
Nnno >> disse lei prendendo a baciargli la mascella.
<<
Mi fai il solletico baka >>
<<
Baka?>> disse lei fingendo di essersi offesa.
Lui
la abbracciò.
<<
Si. La mia bellissima baka >>
§§
La
amava. La amava davvero molto.
E
si maledisse. E si sentì un idiota per non averglielo mai detto.
E
adesso era troppo tardi.
Sospirò
<< No... non mi rimangio nulla, ma, la situazione non è
facile, non è semplice... >>
<<
Parla con lui... >>
Kankuro
la guardò per un istante e sospirò.
<<
Gaara... Gaara non ha avuto una vita facile, gli è stato negato
l'amore di una madre, io e Temari non ci avvicinavamo a lui, non
aveva amici, ha iniziato adesso ad avere una vita normale, non posso
portarti via da lui... non posso procurargli altro dolore... >>
La
ragazza si allontanò per asciugarsi le lacrime.
<<
Tutto questo è ingiusto... io voglio stare con te >>
Lo
fissò avvicinandosi alle sue labbra, lui tentò di allontanarsi
girando il viso ma lei poggiò una mano sulla sua guancia per
catturare nuovamente il suo sguardo << Per favore lasciami fare
>> disse con un tono risoluto.
Lo
baciò intensamente stuzzicando il sua labbro inferiore, quando si
staccò fece un lungo sospiro.
<<
Ero convinta di riuscire a risolvere questa situazione da sola.
Pensavo che se fossi stata abbastanza odiosa il Kazekage avrebbe
optato per il kotowari. Non so più cosa inventarmi adesso... >>
deglutì facendo una piccola pausa << … forse dovrei
fuggire... >>
Conoscendo
l'impulsività della ragazza Kankuro tentò di farla ragionare.
<<
Sumire ricordati cosa c'è in ballo... >>
<<
Farò la brava... >> disse interrompendolo << non ho
intenzione di scatenare un incidente diplomatico … >> chinò
la testa non riuscendo a trattenere le lacrime << ...ma non
voglio sposarlo >> gli prese delicatamente il viso poggiando la
fronte contro la sua << Io non voglio sposarlo >>
Era
una palese richiesta di aiuto, l'ultimo disperato tentativo di una
giovane innamorata.
Kankuro
sciolse per primo l'abbraccio e col pollice le asciugò una lacrima
che le ricadeva lenta sulla guancia.
Vedendo
quegli occhioni il suo primo istinto fu quello di andare nella stanza
del fratello svegliarlo in piena notte e mandare a quel paese il
Kazekage, lo Tsuchikage, i consiglieri e tutti quelli che avevano a
che fare con l'omiai.
Ma
il suo buonsenso lo trattenne imponendogli di rispettare i suoi
doveri, ed il dovere primo di uno shinobi è pensare prima di tutto
al bene del suo villaggio.
Sentendosi
sopraffatto da tutti quei pensieri l'abbracciò con forza per
l'ultima volta.
Sumire,
che aveva lasciato libero sfogo alle sue lacrime, inspirò contro il
suo petto riuscendo a darsi un contegno, lo guardò dritto negli
occhi un'ultima volta e gli rubò un veloce bacio e poi veloce come
solo lei sapeva essere uscì dalla camera del ragazzo per recarsi
nella sua.
Angolo
dell'autrice (bastarda).
Eh
si.
Eh
già.
Sumire
è Koneko.
E
per quanto assurdo possa sembrare esiste una ragazza che preferisce
Kankuro al fratellino forte ricco e potente...
Sumire
è un personaggio che ho creato anni fa e me la sono immaginata in modo
piuttosto dettagliato, però, dato che non sono sicura che la
descrizione fisica che le ho dato possa bastare, vi do un riferimento
visivo: Komaki Manaka di To Heart 2 (non sarà identica ma assomiglia
all'immagine che ho di lei).
Spero
che questo capitolo non vi abbia deluso. Ci sono ancora molte cose da
chiarire e le sorprese non sono affatto finite.
Detto
ciò vi saluto e spero di leggere qualche vostro commento.
Baci.
Violetta_
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