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Autore: Violetta_    13/07/2016    2 recensioni
Sequel della one-shot "Gelosia fraterna -Equilibrio-".
I tre fratelli della sabbia hanno trovato finalmente un modo per convivere in maniera serena nonostante tutte le vicissitudini della guerra, tuttavia questo periodo di pace non è destinato a durare.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Rivelazioni




Quella notte faceva particolarmente caldo.

Non un filo di vento veniva in soccorso contro l’afa e l’umidità si attaccava alla pelle rendendola insopportabilmente sudata.
Per tutto il villaggio incombeva un silenzio pesante, opprimete.
Non serviva a nulla girarsi e rigirarsi nel letto e il cielo stellato, per quanto meraviglioso, non riusciva a placare quella tensione.

*

Kankuro era steso sul letto a petto nudo intento a fissare nella penombra le mani ancora incomplete di una sua nuova marionetta.
Stava riflettendo se dotare le punte delle dita di lame o se non fosse meglio utilizzare dell'esplosivo quando improvvisamente sentì bussare alla sua porta.

<< Chi è? >> rispose scocciato.

Per tutta risposta si udì bussare ancora più forte.

<< Temari ma perchè non ti fai una camomilla come la gente normale e vai a dormire? >>

Si udì una piccola pausa ma poi il rumore tornò più insistente di prima.

Il ragazzo grugnì seccato e si alzò grattandosi il fianco destro e sbadigliando in modo vistoso.

<< Arrivo arriv... >>

Quando aprì la porta rimase spiazzato nel vedere Koneko coperta dal suo consueto velo, i lunghissimi capelli sciolti che ricadevano morbidi su quello che sembrava più un abito da sera che un pigiama, erano visibilmente umidi e profumavano di viola.

<< Hime? Cosa c'è?... >>

Dopo un istante di indecisione la ragazza entrò con irruenza spingendo il marionettista contro il muro, con una mano chiuse la porta con forza.
Lui ancora sorpreso dapprincipio non reagì ma subito dopo tentò di allontanarsi.

<< Hime-sama ma che fa?... >>

Lei lo stringeva dimostrandosi sorprendentemente forte.

<< Kankuro... >>

Aveva udito poche volte la voce della ragazza ed era sempre stata dura e tagliente ma in quel particolare frangente risultava molto diversa: era dolce, sembrava vicina alle lacrime ma soprattutto gli sembrò tremendamente familiare.

<< … sono io >> bisbigliò mentre si allontanava di un passo togliendosi il velo.

Il marionettista sgranò gli occhi irrigidendosi.

No. Non era vero. Non poteva essere vero.

Eppure era proprio lei.

<< Sumi..re.. >>

Lei abbassò lo sguardo incapace di sostenere quello del ragazzo.
Kankuro continuava a fissarla con un'aria indecifrabile.

<< Sumy... che scherzo è questo? >>

La ragazza sentiva il respiro farsi pesante, parlare le risultava molto difficole.

<< Non è uno scherzo. Io... >>
<< Tu.. tu sei Koneko... >>
<< Si... cioè no... è che... >>
<< Mi hai mentito >> costatò con voce tranquilla ma tradita da un'espressione corrucciata e ferita.

Sumire sentì il respiro farsi pesante, come se avesse un macigno sul petto.

<< No. Non ti ho affatto mentito >>

Il ragazzo si stava innervosendo.

<< Mi hai mentito sul tuo nome, mi hai detto di essere una genin.... mi hai... >>
<< No no NO! Io mi chiamo veramente Sumire! Koneko è il mio secondo nome >> fece una pausa << Secondo la tradizione della mia gente i nobili devono avere un secondo nome e con quello farsi conoscere dal popolo >> disse non celando il suo disprezzo verso quella assurda situazione << ... e si, sono una genin, lo Tsukikage non mi ha mai dato il permesso di affrontale l'esame dei chunin >>

Rimasero in silenzio per qualche minuto: lui rigido e a braccia conserte, lei tremante con le mani vicino al petto.

<< Parlami ti prego >>

Lui chiuse gli occhi scuotendo la testa.

<< Ti prego... >>

La ragazza gli si avvicinò con cautela e gli sfiorò il petto coi polpastrelli scendendo lentamente.
Lui le bloccò la mano stringendola nella sua.

<< Fermati... >> sussurrava, ma aveva un tono di voce deciso << fermati, fermati! >>
La voce della ragazza se possibile era ancora più tremante << No... >>

Lui tentava di spingerla ma lei rafforzava la presa.

<< Non allontanarmi, ti scongiuro >>
<< Tu sei la fidanzata di mio fratello >> disse severo.
<< Sono stata costretta a questo omiai. Io detesto quello stupido panda! È antipatico, noioso, arrogante... >>
<< E' di mio fratello che stai parlando Sumire, smettila per favore >>
<< Io sono innamorata di te! Non lo voglio il tuo stupido fratello >> Una lacrima le scivolò sul viso.

Kankuro si fermò guardandola.

Cosa doveva fare?

Lei era la figlia adottiva dello Tsukikage, promessa a Gaara.
Non rischiava solamente di ferire il fratello, rischiava anche di provocare un incidente diplomatico.

Ma...
Non poteva ignorare ciò che provava, non poteva ignorate quei momenti passati insieme.

La abbracciò aspirando il suo dolce profumo.

<< Non posso >> disse chiudendo gli occhi, era veramente disperato. << Non posso Sumy... pensa alle conseguenze >>
<< E tu pensa alla prima notte dopo le nozze >> disse provocatoria.

Kankuro sgranò lo sguardo colto dalla gelosia, non poteva negare che quel pensiero gli dava fastidio.

<< Quando siamo stati a Tsuki hai detto che ero solo tua... ti rimangi tutto? >> disse arrabbiata.

Ripensò a qualche mese prima: ripensò a quei sospiri, al suo sguardo profondo e alle sue cosce bianche.

§§

<< Ah! >>

Il suo profumo era così inebriante, lo adorava. I suoi seni erano così morbidi ed amava le sue carezze.

Dopo l'amplesso si accoccolarono abbracciati uno accanto all'altra.

<< Dormi? >>
<< Nnno >> disse lei prendendo a baciargli la mascella.
<< Mi fai il solletico baka >>
<< Baka?>> disse lei fingendo di essersi offesa.

Lui la abbracciò.

<< Si. La mia bellissima baka >>

§§

La amava. La amava davvero molto.
E si maledisse. E si sentì un idiota per non averglielo mai detto.
E adesso era troppo tardi.

Sospirò << No... non mi rimangio nulla, ma, la situazione non è facile, non è semplice... >>
<< Parla con lui... >>

Kankuro la guardò per un istante e sospirò.

<< Gaara... Gaara non ha avuto una vita facile, gli è stato negato l'amore di una madre, io e Temari non ci avvicinavamo a lui, non aveva amici, ha iniziato adesso ad avere una vita normale, non posso portarti via da lui... non posso procurargli altro dolore... >>

La ragazza si allontanò per asciugarsi le lacrime.

<< Tutto questo è ingiusto... io voglio stare con te >>

Lo fissò avvicinandosi alle sue labbra, lui tentò di allontanarsi girando il viso ma lei poggiò una mano sulla sua guancia per catturare nuovamente il suo sguardo << Per favore lasciami fare >> disse con un tono risoluto.
Lo baciò intensamente stuzzicando il sua labbro inferiore, quando si staccò fece un lungo sospiro.


<< Ero convinta di riuscire a risolvere questa situazione da sola. Pensavo che se fossi stata abbastanza odiosa il Kazekage avrebbe optato per il kotowari. Non so più cosa inventarmi adesso... >> deglutì facendo una piccola pausa << … forse dovrei fuggire... >>

Conoscendo l'impulsività della ragazza Kankuro tentò di farla ragionare.


<< Sumire ricordati cosa c'è in ballo... >>
<< Farò la brava... >> disse interrompendolo << non ho intenzione di scatenare un incidente diplomatico … >> chinò la testa non riuscendo a trattenere le lacrime << ...ma non voglio sposarlo >> gli prese delicatamente il viso poggiando la fronte contro la sua << Io non voglio sposarlo >>


Era una palese richiesta di aiuto, l'ultimo disperato tentativo di una giovane innamorata.

Kankuro sciolse per primo l'abbraccio e col pollice le asciugò una lacrima che le ricadeva lenta sulla guancia.
Vedendo quegli occhioni il suo primo istinto fu quello di andare nella stanza del fratello svegliarlo in piena notte e mandare a quel paese il Kazekage, lo Tsuchikage, i consiglieri e tutti quelli che avevano a che fare con l'omiai.
Ma il suo buonsenso lo trattenne imponendogli di rispettare i suoi doveri, ed il dovere primo di uno shinobi è pensare prima di tutto al bene del suo villaggio.
Sentendosi sopraffatto da tutti quei pensieri l'abbracciò con forza per l'ultima volta.

Sumire, che aveva lasciato libero sfogo alle sue lacrime, inspirò contro il suo petto riuscendo a darsi un contegno, lo guardò dritto negli occhi un'ultima volta e gli rubò un veloce bacio e poi veloce come solo lei sapeva essere uscì dalla camera del ragazzo per recarsi nella sua.




Angolo dell'autrice (bastarda).

Eh si.
Eh già.
Sumire è Koneko.
E per quanto assurdo possa sembrare esiste una ragazza che preferisce Kankuro al fratellino forte ricco e potente...

Sumire è un personaggio che ho creato anni fa e me la sono immaginata in modo piuttosto dettagliato, però, dato che non sono sicura che la descrizione fisica che le ho dato possa bastare, vi do un riferimento visivo: Komaki Manaka di To Heart 2 (non sarà identica ma assomiglia all'immagine che ho di lei).
Spero che questo capitolo non vi abbia deluso. Ci sono ancora molte cose da chiarire e le sorprese non sono affatto finite.
Detto ciò vi saluto e spero di leggere qualche vostro commento.
Baci.

Violetta_


   
 
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