cp3
03 - Magari potrei cancellarla...
Tornata dall'appuntamento con
il suo fidanzato - nel corso del quale, incredibilmente, era riuscita a non
prendere il telefono per più di venti minuti
di fila -, la ragazza non vedeva l'ora di mettersi al PC per
controllare se nel frattempo fossero arrivate le prime recensioni:
d'altronde era la sua prima fanfiction, programmava da mesi di
cimentarsi nella scrittura, ma l'ispirazione le era sempre stata
avversa fino a pochi giorni prima.
Entrò in camera di
corsa, lanciando via il cappottino rosso - era ormai estate, ma c'era
un leggero venticello quel giorno - che si era messa per l'uscita e la
borsetta, prendendo velocemente il portatile posto sulla scrivania per poi
sdraiarsi beatamente a letto; dopo una passeggiata così lunga,
l'ultima cosa che la ragazza voleva era starsene seduta vicino alla
scrivania, e poi i computer non-fissi servivano anche a questo no?
Inutile dire quale fu il primo sito che Maki andò ad aprire.
''Cavolo, ancora nulla?! E dire
che l'ho pubblicata praticamente stamattina! A nessuno è
interessata?!'' erano i pensieri che frullavano nella sua mente in quel
momento: chi, in una situazione del genere, non si sarebbe fatto prendere
dal panico?
Probabilmente chiunque, ma
d'altronde Maki era da sempre piuttosto ansiosa, specialmente in
circostanze che la riguardavano personalmente.
Aggiornò la pagina
più e più volte, non riuscendo a concepire che nessuno
avesse notato la storia di cui tanto era orgogliosa, e un pensiero la fulminò sul momento.
'' Magari potrei cancellarla e riscriverla...? Ma senza idee, non so come fare ora...''
Nonostante cercasse di non
darlo a vedere con gli altri, nel profondo Maki cercava sempre il
giudizio altrui: sin da quando era piccola e giocava con le altre
bambine al parco, o a scuola quando si affiancava ai gruppi di studio,
cercava di non essere mai in una posizione di comando, in quanto
ella stessa aveva bisogno di qualcuno da seguire e che le potesse
dare dei consigli su come fare le cose in modo migliore; e,
considerando l'ambiente delle fanfiction, le recensioni per lei erano
ancora più importanti, anche per capire se un lavoro fatto da lei
singolarmente potesse valere qualcosa.
<< Al diavolo, vado a
prendermi qualcosa da mangiare. >> sbuffò ad alta voce,
togliendosi il PC dalle gambe e poggiandolo sul letto, per poi scendere
velocemente le scale e dirigersi verso la cucina: nonostante l'invito di Nagumo a cenare fuori con lui, la
ragazza non era proprio riuscita a resistere all'impulso di tornare a
casa per controllare i progressi della storia, e adesso ne stava
pagando le conseguenze.
Ci mise un po' a decidere cosa
preparare: quando si vive da soli è facile cadere nella
tentazione
di ordinare semplicemente qualcosa a domicilio, ma lei era sempre stata
dell'idea che fosse meglio arrangiarsi con ciò che si aveva a
disposizione. Optò alla fine per qualcosa di semplice,
mettendo insieme tutto ciò che trovava in un bel panino, che si
mise a divorare mentre saliva
lentamente le scale. Aspettare le recensioni era stancante, e se ne
stava rendendo davero conto solo in quel momento, sola com'era nella
sua casa; nonostante tutto, la compagnia del suo ragazzo aveva smorzato
l'ansia, e senza di lui stava sentendo tutto il peso del momento
addosso.
Riuscita a trascinarsi fino in stanza, finì gli ultimi rimasugli della sua cena improvvisata e
si grattò la testa guardando tutto il disordine che c'era nella
sua camera in quel momento: palline di carta contenenti vecchie bozze
per i suoi progetti, pennarelli colorati e fogli da disegno sparsi
ovunque, abiti alla rinfusa sul pavimento, bottigliette vuote di acqua
e altre bevande che acquistava quotidianamente per combattere
l'avanzata del caldo, e un ammasso indefinito di altre cianfrusaglie.
<< Forse è il caso di
dare una ripulita-- >> disse, probabilmente usandola come scusa per non
guardare ancora il PC e deprimersi per quello 'zero' vicino al
numero delle recensioni ricevute; d'altronde per lei, quel disordine,
era diventato qualcosa di 'quotidiano' e nel quale riusciva ad avere un
proprio orientamento.
Il tempo di rassettare tutto e mettere in ordine, e un'altra ora era già passata.
'' Wow, adesso capisco
perché mia madre si lamentava tanto quando doveva sistemare la
mia roba '' constatò, ricordando dei momenti passati insieme
alla sua famiglia prima di trasferirsi in un'altra città: era
stata una decisione sofferta, ma l'accademia che voleva
frequentare era piuttosto distante dalla sua vecchia casa e i genitori
le avevano consigliato di trovarsi un appartamento lì vicino,
aiutandola con le spese quotidiane e l'affitto.
'' Dovrei chiamarli, non li
sento da parecchio... '' pensò, gettandosi a letto con la
faccia sul cuscino, attirando a sé il PC con fare lento ''E' il
momento di deprimersi anco--- uh?''
La frase della giovane venne interrotta a causa di un numero, un singolo numero, che per lei voleva dire tante cose.
Avvicinò la faccia al
monitor, quasi a volerci entrare dentro per vedere che non si trattava
di un errore, realizzando però che era tutto vero; presa dalla
gioia, lanciò il PC più lontano sulle coperte, e
levò un urlo di gioia che rischiò di svegliare tutto il
quartire - era ormai notte tarda -, quasi con le lacrime agli occhi.
Ce l'aveva fatta.
Recensioni ricevute: 1
Positive: 1
Neutre: 0
Negative: 0
Angolo dell'autore:
Beh, un bel modo per rimettersi in pista no?
Salve a tutti, io sono Iaito (ai tempi FaGammaVoloso), e sono qui oggi
a pubblicare il capitolo di una storia che a me sta particolarmente a
cuore, ma che ai tempi bloccai per mancanza di voglia e di tempo; non
apro il fandom da un po', quindi spero di vedere gente nuova oltre che
i vecchi follower della serie, sperando di suscitare il vostro
interesse.
Prometto che tornerò in sesto il prima
possibile, mi sento ancora un po' goffo in queste cose e spero di
riprenderci la mano!
Prima di chiudere però, voglio ringraziare la
mia amica Claire che ha fatto da beta-reader, e tutte coloro che hanno
avuto modo di darmi consigli nel corso del tempo.
Ci si vede,
Iaito.
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