27° Chap
=_=
mi dispiaceeee…. Mi dispiace tantoooo… sono mesi
e mesi che
non aggiorno, e per me è stato straziante essere presa dal
blocco dello
scrittore.
Per
di più non è nemmeno tanto lungo, come sarebbe
dovuto essere
per compensare questo enorme ritardo. Nel prossimo episodio ne vedremo
delle
belle, e spero che uscirà prima del prossimo anno xD
Rec:
Kakashina93:
*o* carissima!!! Mi hai reso tanto felice
recensendo ç_ç almeno tu… pare che la
mia fic abbia perso un po’ dei suoi
“fan”. E vabbè. Continuerò.
Lo farò per me e per te! E per tutti quelli che, da
bravi cattivoni, leggono senza recensire XD Ora ti lascio leggere, che
se no mi
spari eheh… ancora grazie, kiss >3<
Any
Ikisy: ^0^ grande Any, ce l’hai fatta! XD Come
vedi
comunque sono qui per offrirti il nuovo capitolo che aspettavi tanto!
XD
Grazie!
Serew:
Grazie mille per i complimenti! Vedrò di portarti
un seguito abbastanza decente XD ho guardato nel tuo profilo, ma la
storia che
dici non c’è XD non so perché, forse
l’hai tolta… beh, grazie ancora. Ciauuu!
______________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 27: Ichibi?! ANBU?! Attacco?! Altri problemi no, eh?!
I
capelli rossi mossi da un filo di vento estivo, gli
occhi semichiusi contornati da quelle scure e insolite occhiaie, le
braccia
conserte sul petto, in attesta del proprio momento di gloria.
La
prima volta che l’ho incontrato ho provato il grande
desiderio di combattere contro di lui. Volevo fargli abbassare la
cresta ad
ogni costo.
Pensavo
che fosse uno di quei ragazzi che pensavano a sé
come il centro del mondo, che se ne fregava di tutto il
resto… ma, da quando mi
ha salvato la vita anche solo perché desiderava affrontarmi
in un combattimento,
la mia opinione si è rivoltata completamente.
Non
mi ha lasciato in quella foresta a farmi sbranare
dalle bestie, mi ha fatto portare fino alla torre centrale, e mi ha
salvato.
Possibile
che alla fine, dietro quella maschera egoistica
e menefreghista, ci sia qualcosa di buono? Qualcosa che è
rimasto chiuso dentro
di lui fin dall’infanzia?
Certo,
io non lo conosco di certo da allora, però…
quello
che mi ha detto quella volta…
È
cresciuto da solo, con un demone che gli si agitava
dentro e che lo rendeva uno spaventoso mostro agli occhi della gente...
Freddo.
Incurante. Crudele. Non gli si può dar torto!
Io
come ho vissuto, invece, da piccola? Possibile che io
fossi odiata dal mio villaggio?
Nelle
tradizioni di Kumo, però, era solito che il figlio
del Raikage ricevesse dentro di sé il demone del tuono,
quindi è possibile che
loro fossero abituati all’idea. Però…
chissà che cosa succederebbe se sapessero
che sono ancora viva dopo ciò che ho fatto: sterminare quasi
l’intero
villaggio, una forza incontrollabile e stupefacente, che nessuno ebbe
la forza
necessaria per fermare.
Però
se avessi la possibilità di tornare indietro,
cambiare vita…no, di certo non ne vorrei la occasione:
certo, non ho molti
ricordi, ma quelli che ho sono per la maggior parte molto profondi e
intensi e
non vorrei mai perderli!
-Gin…-
giro lo sguardo verso Sakura, che mi guarda un po’
preoccupata, -…perché Sasuke non arriva?-
Scuoto
il capo, alzando le mani in segno di ignoranza.
–Come se potessi saperlo!-
Lei
sospira e annuisce, tornando a guardare l’arena nella
quale Naruto e Shikamaru stanno aspettando, come tutto il resto del
pubblico.
–Sì, hai ragione.-
Quanto
mancherà alla fine del conto alla rovescia? 40
secondi? 30?
Di
Sasuke neanche l’ombra.
Dove
diavolo sarà?
La
sparizione di Kakashi è sospetta, ma il fatto che
Sasuke sia in ritardo, comportamento più attribuibile
all’Hatake, mi fa
considerare la probabilità che quei due siano
assieme…
Ogni
mattina un biglietto di Kakashi mi diceva che era
uscito presto per lavoro, e lo vedevo raramente, dato che tornava la
sera
tardi.
Un
allenamento particolarmente intenso?
Se
nel combattimento tra Lee e Gaara, Lee è finito in
quelle condizioni, Gaara deve essere un vero osso duro: forse
è questa la
ragione.
Sas’ke
aveva bisogno di abilità più affinate al tipo di
nemico che combatteva, e
Kakashi lo ha aiutato per tutto questo tempo.
Tutto
torna.
L’unico
punto dolente è che se non arrivano in tempo tutto
risulterà vano.
Alzo
lo sguardo nell’arena, indispettita dalla sgradevole
sensazione che qualcuno mi stia guardando.
Un’occhiata
a destra e a manca. Tutti sembrano essere
intenti a schiamazzare per la noia provocata
dall’interminabile attesa.
Qualche
lattina vola, qui e là, segno di irritazione.
Qualche
urlo contro l’arbitro interrompe il piatto mormorio
della gente.
Guardo
Gaara che non si è mosso di neanche un centimetro
da poco fa, Temari e Kankuro neko-san che si scambiano qualche parola,
Shino
silenzioso dietro i suoi piccoli occhiali neri.
Genma
guarda il suo orologio, battendo a tempo il piede
per terra.
È
forse scaduto il tempo?!
Scatto
in piedi, correndo verso il corrimano.
NO,
NO, NO, dannazione! Non può finire tutto così!
-Scusate,
ma… l’ultimo incontro… il tempo
è scaduto,
quindi…-
Un
secondo.
Un
turbinio di foglie verdi al centro del campo da
combattimento, una spirale che catturò
l’attenzione degli spettatori.
Spettacolare.
-Dannato
Kakashi! SEI IN RITARDO!- Urlo, con un sorriso a
32 denti sul viso.
Lui
gira gli occhi e li posa su di me, e sorridendo
ammette le sue colpe con un movimento della mano.
Incrocio
Sasuke con un’occhiata, notando immediatamente i
suoi capelli lunghi. Gli faccio il segno di vittoria con le dita e
sorridendo
faccio per tornare a sedermi sulle scale.
Ma
appena mi giro incrocio lo sguardo di un imprevisto. Un
grande imprevisto.
-…Lee.-
-…-
Lui tace.
Abbasso
lo sguardo.
Sospiro.
Più
di una volta mi sono chiesta perché tutto questo deve
accadere sempre a me… ho trovato la risposta: sono sfigata.
Dimmi
te se è possibile che io abbia tutti i più
diversi
problemi contemporaneamente, mentre una persona normale dovrebbe averne
meno
del 0% di tutti quelli che ho io. Ah, già: io non sono una
persona normale,
ecco perché le statistiche sono sballate.
Guardo
Gai, alle spalle di Lee, che mi saluta, ma appena
sto per aprire bocca sento due braccia attorno al mio collo, che mi
prendono di
sorpresa.
-Mi
spiace per il ritardo, Gin-chan!- Alzo la testa verso
l’alto trovandomi di fronte niente po’
po’ di meno che la fastidiosa maschera
di Kakashi. –Allora, tutto bene?- chiede con un leggero
sorriso.
-Sì,
sì, tutto bene. Ma se non arrivavate in tempo saresti
stato tu a stare male. E non solo psicologicamente per tutto il tuo
lavoro
andato in fumo…- Esclamo, alludendo alla
possibilità di dargliele di santa
ragione.
Lui
ridacchia. Tutto quello che sa fare sentendosi
minacciare di morte è ridacchiare. Tzé!
-Suvvia,
Gin. Alla fine siamo arrivati in tempo, non te la
devi prendere!-
Ecco
come si fa a sviare il problema.
-Non
è questione che sia o no successo. Sei sempre in
ritardo, e questo è un tuo brutto vizio che devi imparare ad
evitare.- Sguscio
via dalla sua presa. –Ah, ma tanto non imparerai mai, vero,
Kakashi?- Gli
sorrido, sospirando.
-…già…-
ridacchia lui.
Poi,
come un fulmine a ciel sereno, ricordo dove siamo,
perché siamo qui e soprattutto una cosa: sta per avere
inizio l’incontro che
tutti aspettavano di più, Sasuke VS Gaara.
Abbasso
lo sguardo avvilita su Lee che non mi ha tolto gli
occhi di dosso.
Siamo
alle solite…
Mi
piacerebbe sorridere, ora, come ho fatto pochi secondi
fa: ma non ci riesco.
Serro
un pugno.
ALLORA!
Un po’ di allegria, gente! Io sono Ginny, sono la
solita Ginny, sempre sorridente, sempre viva, sempre solare…
che mi prende?!
Inspiro
profondamente, ed espiro rumorosamente.
-Ora
basta…- Sussurro. Alzo gli occhi e con uno scatto
improvviso torno alla ringhiera, prendendo un po’ tutti di
sorpresa: i due
contendenti l’uno di fronte all’altro, tra gli
esulti della folla.
Non
capisco perché debba farmi tutti questi problemi: ora
solo una cosa m’importa!
-FORZA
RAGAZZI!! Fate entrambi del vostro meglio!- Grido.
L’arbitro
si mette tra i due pretendenti e subito l’arena
tace: gli occhi fissi sul campo di gara e l’adrenalina a
mille. Torno a
guardare Genma, che con un gesto lento alza la mano tra Sasuke e Gaara.
Un
movimento che sembra lungo un’eternità: la mano
cala
come una tagliola sull’aria.
VIA
ALL’INCONTRO!
Chissà
chi vincerà? Sasuke o Gaara? Faccio per esultare di
nuovo quando sento il cuore sobbalzarmi dentro il petto, una strana
sensazione
stringermi lo stomaco, quasi si torca su se stesso. E una voce nella
testa…
Ragazzina, quel moccioso coi capelli
rossi… dentro di lui
si sta muovendo l’Ichibi…
Mi
sento scuotere da un brivido lungo la schiena.
Che…
che… perché diavolo il demone mi parla
da…
Poso
una mano sul petto, sentendo il cuore battere più
velocemente del normale.
Si
sta muovendo l’Ichibi?
Il chakra si muove vorticosamente…
Sembra stia prendendo il
sopravvento su di lui.
Senza
obbiezioni, assottiglio gli occhi per guardare con
più attenzione Gaara: immobile, lo sguardo al terreno, le
mani che gli
circondano la testa.
-Accidenti…
se uscisse sarebbe la fine…- sussurro.
Potrebbe
fare una strage…
Un
demone è capace di tutto, se preso contro. Non voglio
che accada di nuovo: non voglio perdere il mio villaggio a causa di un
bijuu!
Pensa,
Gin. Pensa! Un modo per impedirlo… interrompere
l’incontro!
Di
scatto mi giro, guardandomi attorno. Di nuovo quella
strana sensazione di essere osservata…
Nulla.
Non c’è proprio nulla di anormale.
E
poi questa storia dell’Ichibi mi fa venire i brividi al
solo pensiero!
Ma
non posso interrompere l’incontro: gli esaminatori
sanno di che pasta è fatto Gaara, dopo la fine che ha fatto
fare al povero Lee,
dovrebbero essere preparati all’evenienza. Interromperanno
l’incontro prima che
accada qualcosa di orribile. Almeno spero.
La
prima mossa va a Sasuke. Shuriken!
*
* *
La
supervelocità di Sasuke gli ha permesso di prevalere
fino ad ora: sembra che sia lui in vantaggio! Fantastico!
Il
rosso si rialza, unisce le mani nel sigillo della tigre,
e subito attorno a lui comincia ad alzarsi la sabbia. Che succede?
Chissà che
tecnica strana sarà, questa.
La
sabbia si addensa sempre di più, sempre di più:
una
sfera tutt’attorno a lui va via via formandosi. Difesa.
Per
impedire alla velocità di prenderlo di sorpresa deve
avere coperte sempre le spalle: quale tecnica più adatta di
una difesa così
assoluta.
Ora
Sasuke che farà?
Mantenendo
velocità tenta di scoprire se c’è un
punto
debole ma la cosa non sembra dare buoni risultati. Ad ogni colpo, la
superficie
prende la forma di giganteschi aghi che tentano di colpire
l’avversario.
-KAKASHI-SENSEEEI!!!-
Improvvisamente
tutti ci giriamo verso l’alto della
scalinata. Un Naruto piuttosto sfiancato appare alla nostra vista con
occhi
spiritati.
-Bisogna
interrompere subito l’incontro!! Quel ragazzo…
Gaara… non si fermerà ad atterrare Sasuke!
Lo…lo ucciderà! È un sanguinario!
È
pericoloso!-
Tutti
noi lo guardiamo come se fosse un alieno.
-Ma
non è possibile! Lui…- Dico. –Gaara mi
ha salvato
dalla foresta della morte! È grazie a lui che sono qui!-
-Vive
per uccidere le persone! Non gli importa nulla di
nessuno, se qualcuno si mette sulla sua strada non si fa problemi a
farlo
fuori!-
Ma
no! Non… non è così… non
è cattivo…
Perché
avrebbe dovuto salvarmi se fosse stato veramente
tanto crudele?
Sta
succedendo di nuovo! Di nuovo!
Come
è successo per Itachi, ora non capisco perché
anche
Gaara l’abbia fatto: entrambi mi hanno salvato, ma senza un
vero motivo per
farlo! E non mi so spiegare il perché!
Dannazione!!
-Non
preoccuparti, Naruto. Non eravamo in ritardo per
niente!- dice Kakashi.
-Che
intendi, ‘kashi?- Chiedo, togliendo l’attenzione
dai
miei fatti personali e portandola all’Hatake.
Lui
sorride semplicemente. –State a guardare…-
Con
curiosità riporto lo sguardo all’arena. Vedo
Sasuke in
piedi sulla parete verticale dell’anfiteatro.
Rincorsa?
Bue,
Lepre, Scimmia.
Ovvero
la tecnica del Chidori.
Mi
giro verso Kakashi, che mi guarda sorridente. –Ma,
Kakashi…è pericolosa!-
-Gin,
Sasuke è un piccolo genietto come te. Non potevo non
insegnargliela, vista la sua affinità con il mio elemento.-
Risponde.
No,
questo non lo posso sopportare: -È una tecnica
omicida! Va usata solamente nelle situazioni di vita o di morte, non
per una
futile finale della selezione dei Chuunin!- Grido.
-Sasuke
non è uno sconsiderato, Gin. La userà solo per
infrangere la difesa assoluta di Gaara.-
Sospiro.
–Hai ragione. Dovrei fidarmi più delle
persone…-
Mi
giro di nuovo a guardare l’arena, appena in tempo per
vedere la velocissima rincorsa, i cinguettii del Chidori, e il colpo.
Fortissimo
sprofonda nella sabbia, squagliando come budino
quella che prima sembrava cemento armato.
-Scusate
ma… che tecnica era?!- Chiede Sakura, a cui non
era del tutto chiara la situazione.
-Chiamata
Chidori, o Raikiri. È una tecnica in cui il
chakra viene fatto uscire soltanto dalla mano, e questo prende la forma
di
saette. Sfrutta la velocità che sfrutta la persona che la
usa, e quindi ha
bisogno di una grandissima rincorsa.- Dico, più interessata
alla situazione di Gaara
che alla spiegazione.
Gai
però continua al mio posto: -È una tecnica assai
potente, che solo in pochi eletti potrebbero sfruttare.-
-Potrebbero?-
chiede Ino.
Mi
giro con la testa. –Già. La potrebbero usare solo
se
l’inventore di essa la spiegasse nei minimi dettagli, vista
la sua
complicatezza. Assemblare controllo del chakra, movimento,
flusso… bisogna
avere un controllo superiore alla norma.-
-La
conosci bene, Gin. Tu la sai fare?-
Mi
giro verso Lee, che mi ha appena porto la domanda.
Sembra che si sforzi molto. Faccio un piccolo ghigno: -Se Kakashi non
me
l’avesse insegnata, ora non la conoscerei nemmeno.
Perché è proprio Kakashi,
l’inventore del Chidori.-
Mi
blocco con lo sguardo perso nel vuoto. Cos’è
questa
sensazione di… grande potenza?
Mi
giro di scatto e vedo Sasuke faticare a togliere la
mano dalla massa di sabbia. Poi attiva di nuovo il Mille Falchi e
riesce per un
pelo a sfuggire alla presa di un… BRACCIO?!
Oh
dannazione! Lo sento! Sento quel chakra!! D-dentro
quella sfera…lì dentro si sta risvegliando la
potenza dell’Ichibi…
MERDA!!
Devo…Devo fare qualcosa… ma cosa?!
-È-è…diavolo!-
-Gin,
che diavolo stai balbettando?- mi sento chiedere da
Kakashi.
-Quello,
quello che è uscito poco fa… era…-
Un
odore dolce, come quello della cannella, si espande
improvvisamente nell’aria. Odore…
odore… odore di Genjutsu!
-Kakashi!-
Esclamo, portando le mani al sigillo della
tigre. Così fanno lui e Gai.
-KAI!-
Tecnica di annullamento delle arti illusorie
completata. Ora non mi resta che scoprire chi diavolo ha fatto tutto
questo!
-Che
sta succedendo?!- Urlo, avvicinandomi
in fretta a Kakashi.
-Non
l’hai notato, Gin? Siamo sotto attacco, eravamo
circondati da ninja travestiti da squadra speciale ANBU.-
-AH!-
Esclamo con stupore, ma soprattutto notando quanto io
sia imbecille nel non aver notato niente di sospetto.
Beh,
alla fine ero interessata ad altri fatti, non ho
tutti i torti. –Non me ne ero accorta…-
-Dai,
succede a tutti. Ora però nasconditi, stai
sull’attenti. Mi fido di te.- Dice, per poi sparire dalla mia
visuale, pronto
al combattimento contro quei ninja che si stanno avvicinando.
E
in un secondo l’inferno.
Shuriken,
Kunai, armi di qualsivoglia forma o uso
schizzano in aria colpendosi a vicenda e producendo un fastidioso
rumore
metallico.
Devo
allontanarmi in fretta. Non sono nelle condizioni
adatte per combattere, oltre al fatto che sono disarmata.
Faccio
per cominciare a correre, verso le scalinate che
portano fuori dall’arena quando la mia strada viene bloccata
da un uomo in
tenuta da Anbu.
-Chi
non muore si rivede…- esclama con la voce soffocata
dalla presenza della maschera. -… ragazzina impertinente.-
______________________________
Mi
scuserete se mi sono risparmiata dallo scrivere l’intero
combattimento tra Gaara e Sasuke… Ma proprio, dopo vi
sareste annoiati, per
cose che conoscevate già e quindi ho pensato bene di saltare
quel pezzo.
NOTE:
Chidori
= Mille falchi
Raikiri
= Taglio del Fulmine
Ichibi
= Una coda, termine usato per indicare il demone Shukaku,
che ha appunto una coda.
Genjutsu
= Arte Illusoria
Kai
= Rilascio (per annullare le tecniche illusorie)
|