Neal Caffrey's moments

di PaperHero
(/viewuser.php?uid=877148)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


2 In preda alla rabbia, se ne era andato sbattendo la porta e lasciando Peter da solo. Quando Sam l’aveva chiamato per riferirgli che Peter Burke aveva indagato su di lui, la rabbia si era mescolata alla delusione. Colui che considerava essere il suo secondo migliore amico l’aveva tradito, infrangendo la promessa che si erano fatti e facendo allontanare l’unica persona che era legata sia a Ellen sia a suo padre. E tutto perché l’agente federale non si fidava di lui. Dopo tutto quello che avevano passato, ancora non si fidava.                                                                                                                        
Strinse i pugni mentre si dirigeva verso casa. Non sapeva se essere arrabbiato o deluso.
Arrivato, entrò nell’edificio, chiudendo con forza la porta alle sue spalle. Sordo alle parole di June, attirata sicuramente dal rumore, prese a salire le scale e si rinchiuse nella sua camera. Guardandosi intorno, notò che il sacco da boxe che avevano usato era ancora li, al centro della stanza, insieme ai guantoni. Un ottimo mezzo per sfogarsi.

– Ciao, June. Neal è di sopra, vero?- chiese Mozzie quando la padrona di casa lo fece accomodare all’interno.
– Sì. Mi è sembrato piuttosto arrabbiato. E’ successo qualcosa?- domandò la donna, preoccupata. Si era affezionata a quel ragazzo.
 – Sì. Vado a controllare- confermò Mozzie, sospirando e indicando il piano superiore.

Era sinceramente preoccupato per il suo amico. Conosceva Neal da anni e non l’aveva mai visto cosi arrabbiato. Quando era salito sul ring, aveva sentito i suoi nervi tendersi ed era apparsa una scintilla di rabbia nei suoi occhi. Aveva iniziato a colpire Peter e solo nel secondo round si era attenuto al piano, scendendo dal ring una volta che l’altro era stato nominato vincitore. Dopo esser usciti dall’edificio, aveva seguito prima l’agente federale e poi il suo migliore amico.                                                                                                 

– Neal… - chiamò Mozzie, aprendo lentamente la porta.
Un sospiro di sollievo sfuggi dalle sue labbra quando vide un Neal notevolmente più tranquillo rispetto a prima. Anche se era fermo per riprendere fiato, portava ancora i guantoni e proprio da questi Mozzie capi che l’amico si era sfogato prendendo a pugni il sacco davanti a lui.                                   


Quando si era fermato per riprendere fiato, si sentiva sicuramente meglio. Aveva scaricato tutte le sue emozioni.                                          
Fece dei respiri profondi mentre si toglieva i guantoni e li gettava da una parte. Quando il suo respiro si fu normalizzato e l’adrenalina nel suo corpo si esaurì, Neal cominciò a sentire il dolore per i pugni ricevuti durante lo scontro. Certo che Peter picchiava davvero forte.
Probabilmente, Mozzie si accorse del suo stato perché disse:- Sarai dolorante. Perchè non vai a riposarti? Parleremo quando ti sentirai meglio-
Le parole dell’amico fecero sorridere Neal che rispose con un –Grazie, Moz- mentre si dirigeva verso il bagno





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3501249