Nello scorso capitolo non ho fatto i ringraziamenti: quando il cervello c'è e
si vede...
Riportandomi in pari, grazie a Smolly_sev, Artemis00 e Rosalie Hale e Bella
Swan; spero di aver scritto bene, in ordine e soprattutto tutti, in caso
contrario chiedo scusa e grazie ugualmente.
Inoltre, grazie al mio Staff e naturalmente anche alle mie compagne di classe
che hanno scoperto che scrivo l'ILIADEFUL: grazie a Paddy, Maty, e Cate che mi
hanno fatto i complimenti il giorno dopo a scuola, e come al solito scusate se
ho dimenticato qualcuna, vale sempre il solito discorso sul cervello che c'è e
si vede.
Stasera sono un po' giù e non sapevo che fare, per questo posto. Grazie in
anticipo a coloro che leggeranno e commenteranno.
Buon capitolo!!
Iliadeful, Libro XIX: L’interruzione dell’ira
Teti portò le armi ad Achille. Egli piangeva sul corpo di Patroclo e quando
le vide l’ira si radicò nei suoi occhi. Disse:
Achille: madre, sono belle queste armi, è chiaro che sono opera di uomo
immortale.
Teti: le produzioni Efesto sono del resto note per la loro qualità e
resistenza. Efesto usa solo i metalli più resistenti e pregiati.
Achille&Teti: COMPRATE LE VOSTRE ARMI DA EFESTO!!
Achille: Madre, io ho paura che il corpo di Patroclo si decomponga!!
Teti: non temere creatura mia, ci pensa la mamma!!
Così quando Achille uscì dalla tenda Teti aprì il freezer, buttò via un bue
surgelato (che del resto avrebbe suscitato in Achille tristi ricordi, vista
l’abitudine tipica di Patroclo di suscitare i sacrifici) per fare posto e ci
mise dentro Patroclo.
Per questo Teti è venerata come madre della criogenia.
Tornando a noi, Achille andò a chiamare l’assemblea, accorsero tutti, anche
chi generalmente non gliene fregava nulla, e tra loro c’erano anche Odisseo, che
pure sanguinava ancora dall’ultima volta che Achille lo aveva pestato (vedi
canto XVIII), e Agamennone (che sanguinava anche lui ma per un motivo serio,
lui).
Achille: o Agamennone, che cosa abbiamo combinato??
Agamennone: E lo dici a me…è a me che mi rompono sempre perché ti ho
insultato!!
Achille: e solo per Briseide! Magari Artemide l’avesse uccisa quando l’ho
presa!! Prima di tutto avrei imparato a cucinare prima, poi, il mio adorato
Patroclo sarebbe ancora…
Achille si mise a piangere, il ricordo di Patroclo era ancora vivo nella sua
mente.
Odisseo: Achille, amore mio, vieni che ti consolo io!
Mezzo esercito greco gli tirò le lance addosso, ma la mala erba non muore
mai…
L’Atride fece portare un pacchetto di fazzoletti Olympo (i più morbidi e
resistenti!!) ad Achille e aspettò educatamente che si riprendesse. Il Pelide
manifestò il desiderio di combatte immediatamente ma Aghi suggerì prima di
andare a mangiare (tre cose sanno fare gli achei: mangiare, combattere e la
terza, beh, si capisce…)
Achille: Agamennone, so che non è educato rifiutare, ma prova a capirmi: io
non ho fame in questo momento!!
Odisseo: Achille, pensa alla salute, non combattere a digiuno!!
Ma Achille si rivelò irremovibile…
Allora Agamennone gli fece rendere i doni (tutti, anche Briseide) poi
andarono tutti a mangiare. Solo Achille non mangiò, del resto non avrebbe avuto
la forza di mangiare sapendo che Patroclo non avrebbe mai più surgelato un
sacrificio…
Invece si vestì e montò sul carretto incitando i suoi cavalli immortali a
partire.
E incredibilmente Xanto, cavallo OGM, gli disse:
Xanto: Achille, stavolta ti andrà bene, ma credimi, ti si avvicina la morte!!
Morirai sotto Troia!!
Achille: … Qua bisogna rinfrescarsi un po’ le idee!!
E si sedette lì tutto tranquillo a mangiarsi un Kinder Pinguì.
Fine Libro XIX