Diario di un transessuale

di Intouchable
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Quello che dico sempre è che la parte più difficile di ogni percorso è l’inizio.
Per quanto complesso, struggente o lungo possa essere il percorso in sé, trovare la forza per cominciarlo sembra sempre essere il momento più destabilizzante. Almeno per me.
Nella corsa, per esempio. Dovete sapere che a me è sempre piaciuto andare a correre. Però non ci sono mai andato.  Capito cosa voglio dire, no?
Come uno che paga un sacco di soldi per fare bungee jumping sul Grand Canyon e convince la moglie e prenota il treno e prenota il volo e rinnova il passaporto e noleggia la macchina e paga la guida e paga l’istruttore e poi arriva al Grand Canyon e quando arriva al Grand Canyon non riesce ad avvicinarsi al bordo. Magari il salto lo riuscirebbe anche a fare, ma di avvicinarsi proprio non se ne parla.
Poi c’è il tizio un po’ stronzo che lo spinge a tradimento ma quella è un’altra storia. Perché nessuno ti spinge dalle scale per farti andare a correre.
Come non c’è nessuno che ti insegni ad essere ciò che senti di essere. E’ una cosa che devi fare da solo, in un modo o nell’altro. Dovete sapere che a me è sempre piaciuto essere un uomo. Però non lo sono mai stato.

Per ora. 




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