Salve!
Rieccomi qui su EFP finalmete. Ho passato un periodo di ispirazione
zero davvero tremendo! Guardando e leggendo Vampire Knight
però finalmente sembra essere tornata XD comunque questa ff
è ambientata dopo gli avvenimenti del capitolo 47 del manga
ovvero la fine della seconda serie animata. La situazione che si
è venuta a creare tra Yuuki e Zero mi ha suscitato un mare
di emozioni...certo è una situazione alquanto triste e
tragica...ma di per se ha qualcosa che mi sa di amore. Lui che insegue
la ragazza che ama per ucciderla...lei che scappa per dargli un motivo
in più per continuare a vivere. Mi emoziono solo al
pensiero. Non vedo l'ora di poter leggere i nuovi capitoli del manga
che purtroppo non so quando usciranno, per ora la serie è
ferma al 49. Beh spero che nei futuri capitoli finalmente si riesca
vedere un YuukixZero dato che sono una fan di questa coppia...cosi
sofferente poi T.T
ora vi lascio alla lettura. spero vi
piaccia^^
ciau e buonalettura! By Lurei-chan
Capitolo 1
– Il
domani che porta a te.
Eravamo sempre stati insieme. Sin da
quel giorno in cui mio
padre adottivo, ovvero Kaien Cross, ti portò da me. Ricordo
ancora il sangue
che ricopriva il tuo corpo, e il tuo volto intriso di disperazione. Se
non ti
avessi visto respirare avrei creduto che ormai fossi morto.
Qualcosa da allora nacque in me. Tra
me e te si stabilì come
un patto silenzioso. Io ti pulivo e curavo, mentre tu mi lasciavi fare.
Sentivo
dentro di me che continuando così, un giorno magari avresti
iniziato ad aprirmi
il tuo cuore. Ero pronta ad ascoltarti e cullarti nel mio abbraccio. Ma
quel
giorno non arrivò così presto come
pensavo…ma bensì solo dopo quattro anni.
Quando ormai la tua trasformazione in vampiro non poteva più
essere celata.
Però…le mie
insicurezze mi facevano vacillare il cuore, e
comportandomi egoisticamente ti ho coinvolto in faccende che non ti
riguardavano. Non dovevi essere coinvolto nella battaglia contro Rido,
avevi
ben altri problemi che ti riguardavano.
Ho voglia di rivederti, di parlarti,
di stringere le mie
braccia intorno a te. Però per il tuo bene
resisterò a questi miei desideri. Li
chiuderò a chiave nel mio cuore, e farò quello
che è meglio per te.
Sono ancora qui, nascosta alle spalle
del mondo, con mio
fratello Kaname e i nobili vampiri che si sono schierati dalla nostra
parte. La
nostra parte. Mi piacerebbe sapere qual è. Kaname vuole
istituire un nuovo
consiglio capeggiato da lui e dalle famiglie di nobili che gli sono
fedeli. Ma
io? Io cosa voglio veramente? Qual è il mio posto? Da che
parte devo stare?
I cacciatori di vampiri, spaventati
da una guerra imminente
con la mia razza ha imbracciato le armi e hanno iniziato a
perseguitarci.
Kaname si sta impegnando a fare il più in fretta possibile.
Io però…sono
inutile. Sono stanca di fare la parte della sua amante. Mi sembra di
essere una
di quelle donne aristocratiche che non sanno fare altro che guardarsi
allo
specchio.
Fu così che presi la mia
decisione. Quel giorno di inverno
aspettai Kaname all’entrata del rifugio, ovvero la casa nella
quale ero nata.
-Yuuki perché sei fuori?
Ti ho detto che non è prudente- mi
disse premuroso.
Io lo guardai decisa e risposi
–mi dispiace Kaname-.
-è successo qualcosa?- mi
chiese avvicinandosi lentamente e
alzando una mano per poggiarla sulla mia guancia.
Ma io non volevo quel contatto,
così feci un passo indietro
–il mio posto non è al tuo fianco-.
Kaname abbassò la mano, e
mi fissò. Il suo volto era rimasto
immutato e mi chiese –ti manca?-.
A quella domanda non sapevo
rispondere. Anche se avessi
voluto, non ci sarei riuscita. Sentivo come una morsa che mi mozzava il
fiato
in gola. Solo allora mi accorsi che qualcosa scivolava giù
dalla mia guancia.
-Yuuki, ti ho sempre detto che sei
nata per diventare la
compagna che mi avrebbe seguito per l’eternità. Ma
se ciò per te significa
un’eternità di dolore allora sono pronto a
rinunciare a te- disse, dal suo
volto colsi una nota di tristezza.
-grazie…fratello- dissi
facendo un lieve inchino.
Lui mi mise una mano sulla testa e mi
sorrise –se non posso
esserti vicino come amante, posso esserlo da fratello?-.
Io annuì felice. Temevo
che avrebbe reagito male alla
notizia, invece mi aveva dato la possibilità di poterlo
vedere ancora senza
sensi di colpa.
Mi voltai verso un sentiero
–andrò per la mia strada. Sono
certa che un giorno, quando l’equilibrio sarà
ristabilito ci rincontreremo
tutti alla Cross Academy-.
-Yuuki, non è prudente che
tu viaggi da sola…- disse
seriamente preoccupato.
Io scossi la testa –ho
Artemis con me, e inoltre…devo
trovare da sola la mia strada. Per ora mi limiterò a far
cambiare opinione agli
umani su di noi vampiri. Dobbiamo far sì che ripongano
fiducia in noi se
vogliamo che non scoppino altre guerre-.
Lo vidi esitare un po’
sulla domanda che mi stava per fare…ma
poi si decise –e come farai con…Zero?-.
Il cuore accelerò. Il suo
nome era bastato a riportare la
sua immagine nella mia mente –continuerò a
nascondermi da lui…fino al giorno in
cui potrò rivederlo per dimostrargli che anche noi
vampiri…abbiamo un lato
umano-.
Vidi Kaname chiudere gli occhi e
sorridere –sei
cresciuta...sorellina-.
Gli sorrisi e mi voltai verso la
strada che avevo appena
scelto, la strada che dava verso il domani, un domani ancora oscuro ai
miei
occhi, un domani che mi avrebbe fatto rincontrare la persona che amavo.
Perché sono qui? Che
diritto ho io di sparare? Il mostro che
in questo preciso istante si trova steso davanti a me, ferito e
agonizzante è
esattamente come me. L’unica cosa che ci contraddistingue
è che io…ho amato. Sì
ho amato con tutte le forze quella persona che mi ha concesso di vivere
fino ad
oggi. Quella persona che io ho ferito, quella persona alla quale do la
caccia.
Ancora una volta mi da la possibilità di vivere. Fin quando
lei sarà in questo
mondo io avrò una motivazione per poter sopravvivere.
Io…io sto esitando? Le mie
convinzioni iniziano a vacillare.
Ma in un mondo come questo non sono concesse esitazioni, e se non si
hanno
obbiettivi si rischia di cadere nell’anello più
basso, quello della pazzia e
della follia.
-se devi uccidermi…fallo!-
mi gridò contro il vampiro che
giaceva ai miei piedi.
Osservai il suo sguardo. Non era lo
sguardo di un folle,
aveva il mio stesso sguardo. Triste e sofferente. Mi inginocchiai
abbassando la
pistola.
-hai mai amato qualcuno?- gli chiesi.
Il mio comportamento
irrazionale mi stava spingendo ad andare contro il mio codice. Il
codice di un
cacciatore.
Il vampiro mi fissò, il
suo volto sofferente si rilassò e
sorrise leggermente. Era chiara la risposta. Aveva amato.
–l’ho uccisa io…-
disse ad un tratto rattristendosi.
Io compresi i suoi sentimenti di
disperazione.
-la mia volontà era
debole, e quando iniziai a cedere…mi
crollò il mondo addosso. Azzannai il collo della donna che
amavo…l’esaltazione
di quel momento…mi spinse a berle tutto il sangue in
corpo…solo dopo, mi
accorsi di quello che avevo fatto. Il suo corpo freddo tra le mie
braccia, il
suo volto pallido…quegli occhi nascosti che non avrei mai
più rivisto…- il
vampiro iniziò a piangere.
Mi sedetti per terra e mi portai una
mano alla fronte –odi i
vampiri?-. Lui annuì continuando a celare gli occhi bagnati
dalle lacrime. –odi
te stesso?- anche qui annuì. –ti giuro che non
succederanno più cose simili-.
Lui si voltò sorpreso, gli
occhi ancora lucidi.
-ho intenzione di uccidere
tutti…i purosangue- anche se
questo significa…uccidere il mio cuore e diventare una
bestia.
Improvvisamente il vampiro dinnanzi a
me ebbe delle
convulsioni e mi disse a fatica –ti prego…uccidimi
ora! Voglio morire…da…uomo!-.
Mi alzai e puntai la pistola
contro…l’uomo che mi chiedeva
di ucciderlo.
-grazie…- mi
sussurrò, poi chiuse gli occhi e io sparai.
Si trasformò in cenere
dinnanzi a me. La sua morte…era stata
molto più dignitosa di quella che sarebbe spettata a me. Era
morto da uomo. Io
invece sarei morto da mostro.
Riposi la mia Bloody Rose e ripresi a
camminare sulla mia
strada. Quella strada che un giorno mi avrebbe permesso di rivedere
ancora una
volta la persona che amavo.
-Kaname! Ma sei impazzito?!
Perché l’hai lasciata andare via
da sola!? Sai bene che i cacciatori sono tutti attivi! E
inoltre…c’è anche Zero
a darle la caccia!- mi gridò contro Hanabusa, uno dei fedeli
nobili che mi
serviva.
-proprio per questo dobbiamo
accelerare i tempi- risposi
continuando a camminare nel largo corridoio.
Sentì la già
evidente agitazione dei miei compagni. Quando
li avevo informati sulla decisione presa da Yuuki si erano subito
dimostrati
contrari. La prima volta che mi contraddicevano. Ma proprio per questo
sapevo
di poter contare su di loro. Non mi servivano persone inutili che
facevano
tutto quello che gli dicevo, ma bensì elementi pronti a
contraddirmi, senza far
caso al rango che ci distanziava.
Arrivai nello studio, gli altri mi
seguirono all’interno. Mi
sedetti alla mia poltrona –anche io sono preoccupato per lei-
ammisi –ma non
potevo chiuderla in una gabbia-.
Compresero quello che intendevo dire,
poi continuai –in una
situazione come quella attuale ho bisogno del sostegno di ognuno di
voi. Ma se
dovesse succedere qualcosa a Yuuki…per mano di un umano,
sarebbe una
catastrofe. Tutto quello che avremmo fatto fino a questo momento
sarebbe
vanificato.
Quindi…Hanabusa…Akatsuki…vi prego di
proteggerla- i due annuirono.
-ma senza loro…avremo
problemi al consiglio che stiamo
costituendo- si intromise Ruka.
-non preoccuparti. Presto si uniranno
a noi Takuma, Senri e
Rima, inoltre sono già in contatto con Kaien Cross e Tohga Yagari che si sono uniti alla nostra causa-.
-sarà
bene che ci
mettiamo in marcia, non può essere andata tanto lontano-
disse Hanabusa ad
Akatsuki che annuì.
Li
guardai andare
via…avevo riposto tutte le mie speranze in loro. Sapevo che
sarebbero riusciti
a proteggerla, anche a costo della loro esistenza.
Mi alzai
e mi voltai
verso la finestra. Il cielo era scuro, un fiocco di neve scese. Il suo
bianco
candido risplendeva in quel cielo scuro.
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