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Autore: Tropiusuccia    08/05/2009    1 recensioni
FF ambientata dopo la fine della seconda serie animata. Yuuki decide di seguire la sua strada, anche se questo significa separarsi da suo fratello. Zero continua a darle la caccia...ma è davvero quello che vuole? [YuukiXZero]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Rieccomi qui su EFP finalmete. Ho passato un periodo di ispirazione zero davvero tremendo! Guardando e leggendo Vampire Knight però finalmente sembra essere tornata XD comunque questa ff è ambientata dopo gli avvenimenti del capitolo 47 del manga ovvero la fine della seconda serie animata. La situazione che si è venuta a creare tra Yuuki e Zero mi ha suscitato un mare di emozioni...certo è una situazione alquanto triste e tragica...ma di per se ha qualcosa che mi sa di amore. Lui che insegue la ragazza che ama per ucciderla...lei che scappa per dargli un motivo in più per continuare a vivere. Mi emoziono solo al pensiero. Non vedo l'ora di poter leggere i nuovi capitoli del manga che purtroppo non so quando usciranno, per ora la serie è ferma al 49. Beh spero che nei futuri capitoli finalmente si riesca vedere un YuukixZero dato che sono una fan di questa coppia...cosi sofferente poi T.T

ora vi lascio alla lettura. spero vi piaccia^^ 

ciau e buonalettura! By Lurei-chan

Capitolo 1 – Il domani che porta a te.

 

Yuuki

 

Eravamo sempre stati insieme. Sin da quel giorno in cui mio padre adottivo, ovvero Kaien Cross, ti portò da me. Ricordo ancora il sangue che ricopriva il tuo corpo, e il tuo volto intriso di disperazione. Se non ti avessi visto respirare avrei creduto che ormai fossi morto.

Qualcosa da allora nacque in me. Tra me e te si stabilì come un patto silenzioso. Io ti pulivo e curavo, mentre tu mi lasciavi fare. Sentivo dentro di me che continuando così, un giorno magari avresti iniziato ad aprirmi il tuo cuore. Ero pronta ad ascoltarti e cullarti nel mio abbraccio. Ma quel giorno non arrivò così presto come pensavo…ma bensì solo dopo quattro anni. Quando ormai la tua trasformazione in vampiro non poteva più essere celata.

Però…le mie insicurezze mi facevano vacillare il cuore, e comportandomi egoisticamente ti ho coinvolto in faccende che non ti riguardavano. Non dovevi essere coinvolto nella battaglia contro Rido, avevi ben altri problemi che ti riguardavano.

Ho voglia di rivederti, di parlarti, di stringere le mie braccia intorno a te. Però per il tuo bene resisterò a questi miei desideri. Li chiuderò a chiave nel mio cuore, e farò quello che è meglio per te.

Sono ancora qui, nascosta alle spalle del mondo, con mio fratello Kaname e i nobili vampiri che si sono schierati dalla nostra parte. La nostra parte. Mi piacerebbe sapere qual è. Kaname vuole istituire un nuovo consiglio capeggiato da lui e dalle famiglie di nobili che gli sono fedeli. Ma io? Io cosa voglio veramente? Qual è il mio posto? Da che parte devo stare?

I cacciatori di vampiri, spaventati da una guerra imminente con la mia razza ha imbracciato le armi e hanno iniziato a perseguitarci. Kaname si sta impegnando a fare il più in fretta possibile. Io però…sono inutile. Sono stanca di fare la parte della sua amante. Mi sembra di essere una di quelle donne aristocratiche che non sanno fare altro che guardarsi allo specchio.

Fu così che presi la mia decisione. Quel giorno di inverno aspettai Kaname all’entrata del rifugio, ovvero la casa nella quale ero nata.

-Yuuki perché sei fuori? Ti ho detto che non è prudente- mi disse premuroso.

Io lo guardai decisa e risposi –mi dispiace Kaname-.

-è successo qualcosa?- mi chiese avvicinandosi lentamente e alzando una mano per poggiarla sulla mia guancia.

Ma io non volevo quel contatto, così feci un passo indietro –il mio posto non è al tuo fianco-.

Kaname abbassò la mano, e mi fissò. Il suo volto era rimasto immutato e mi chiese –ti manca?-.

A quella domanda non sapevo rispondere. Anche se avessi voluto, non ci sarei riuscita. Sentivo come una morsa che mi mozzava il fiato in gola. Solo allora mi accorsi che qualcosa scivolava giù dalla mia guancia.

-Yuuki, ti ho sempre detto che sei nata per diventare la compagna che mi avrebbe seguito per l’eternità. Ma se ciò per te significa un’eternità di dolore allora sono pronto a rinunciare a te- disse, dal suo volto colsi una nota di tristezza.

-grazie…fratello- dissi facendo un lieve inchino.

Lui mi mise una mano sulla testa e mi sorrise –se non posso esserti vicino come amante, posso esserlo da fratello?-.

Io annuì felice. Temevo che avrebbe reagito male alla notizia, invece mi aveva dato la possibilità di poterlo vedere ancora senza sensi di colpa.

Mi voltai verso un sentiero –andrò per la mia strada. Sono certa che un giorno, quando l’equilibrio sarà ristabilito ci rincontreremo tutti alla Cross Academy-.

-Yuuki, non è prudente che tu viaggi da sola…- disse seriamente preoccupato.

Io scossi la testa –ho Artemis con me, e inoltre…devo trovare da sola la mia strada. Per ora mi limiterò a far cambiare opinione agli umani su di noi vampiri. Dobbiamo far sì che ripongano fiducia in noi se vogliamo che non scoppino altre guerre-.

Lo vidi esitare un po’ sulla domanda che mi stava per fare…ma poi si decise –e come farai con…Zero?-.

Il cuore accelerò. Il suo nome era bastato a riportare la sua immagine nella mia mente –continuerò a nascondermi da lui…fino al giorno in cui potrò rivederlo per dimostrargli che anche noi vampiri…abbiamo un lato umano-.

Vidi Kaname chiudere gli occhi e sorridere –sei cresciuta...sorellina-.

Gli sorrisi e mi voltai verso la strada che avevo appena scelto, la strada che dava verso il domani, un domani ancora oscuro ai miei occhi, un domani che mi avrebbe fatto rincontrare la persona che amavo.

 

Zero

 

Perché sono qui? Che diritto ho io di sparare? Il mostro che in questo preciso istante si trova steso davanti a me, ferito e agonizzante è esattamente come me. L’unica cosa che ci contraddistingue è che io…ho amato. Sì ho amato con tutte le forze quella persona che mi ha concesso di vivere fino ad oggi. Quella persona che io ho ferito, quella persona alla quale do la caccia. Ancora una volta mi da la possibilità di vivere. Fin quando lei sarà in questo mondo io avrò una motivazione per poter sopravvivere.

Io…io sto esitando? Le mie convinzioni iniziano a vacillare. Ma in un mondo come questo non sono concesse esitazioni, e se non si hanno obbiettivi si rischia di cadere nell’anello più basso, quello della pazzia e della follia.

-se devi uccidermi…fallo!- mi gridò contro il vampiro che giaceva ai miei piedi.

Osservai il suo sguardo. Non era lo sguardo di un folle, aveva il mio stesso sguardo. Triste e sofferente. Mi inginocchiai abbassando la pistola.

-hai mai amato qualcuno?- gli chiesi. Il mio comportamento irrazionale mi stava spingendo ad andare contro il mio codice. Il codice di un cacciatore.

Il vampiro mi fissò, il suo volto sofferente si rilassò e sorrise leggermente. Era chiara la risposta. Aveva amato. –l’ho uccisa io…- disse ad un tratto rattristendosi.

Io compresi i suoi sentimenti di disperazione.

-la mia volontà era debole, e quando iniziai a cedere…mi crollò il mondo addosso. Azzannai il collo della donna che amavo…l’esaltazione di quel momento…mi spinse a berle tutto il sangue in corpo…solo dopo, mi accorsi di quello che avevo fatto. Il suo corpo freddo tra le mie braccia, il suo volto pallido…quegli occhi nascosti che non avrei mai più rivisto…- il vampiro iniziò a piangere.

Mi sedetti per terra e mi portai una mano alla fronte –odi i vampiri?-. Lui annuì continuando a celare gli occhi bagnati dalle lacrime. –odi te stesso?- anche qui annuì. –ti giuro che non succederanno più cose simili-.

Lui si voltò sorpreso, gli occhi ancora lucidi.

-ho intenzione di uccidere tutti…i purosangue- anche se questo significa…uccidere il mio cuore e diventare una bestia.

Improvvisamente il vampiro dinnanzi a me ebbe delle convulsioni e mi disse a fatica –ti prego…uccidimi ora! Voglio morire…da…uomo!-.

Mi alzai e puntai la pistola contro…l’uomo che mi chiedeva di ucciderlo.

-grazie…- mi sussurrò, poi chiuse gli occhi e io sparai.

Si trasformò in cenere dinnanzi a me. La sua morte…era stata molto più dignitosa di quella che sarebbe spettata a me. Era morto da uomo. Io invece sarei morto da mostro.

Riposi la mia Bloody Rose e ripresi a camminare sulla mia strada. Quella strada che un giorno mi avrebbe permesso di rivedere ancora una volta la persona che amavo.

 

Kaname

 

-Kaname! Ma sei impazzito?! Perché l’hai lasciata andare via da sola!? Sai bene che i cacciatori sono tutti attivi! E inoltre…c’è anche Zero a darle la caccia!- mi gridò contro Hanabusa, uno dei fedeli nobili che mi serviva.

-proprio per questo dobbiamo accelerare i tempi- risposi continuando a camminare nel largo corridoio.

Sentì la già evidente agitazione dei miei compagni. Quando li avevo informati sulla decisione presa da Yuuki si erano subito dimostrati contrari. La prima volta che mi contraddicevano. Ma proprio per questo sapevo di poter contare su di loro. Non mi servivano persone inutili che facevano tutto quello che gli dicevo, ma bensì elementi pronti a contraddirmi, senza far caso al rango che ci distanziava.

Arrivai nello studio, gli altri mi seguirono all’interno. Mi sedetti alla mia poltrona –anche io sono preoccupato per lei- ammisi –ma non potevo chiuderla in una gabbia-.

Compresero quello che intendevo dire, poi continuai –in una situazione come quella attuale ho bisogno del sostegno di ognuno di voi. Ma se dovesse succedere qualcosa a Yuuki…per mano di un umano, sarebbe una catastrofe. Tutto quello che avremmo fatto fino a questo momento sarebbe vanificato. Quindi…Hanabusa…Akatsuki…vi prego di proteggerla- i due annuirono.

-ma senza loro…avremo problemi al consiglio che stiamo costituendo- si intromise Ruka.

-non preoccuparti. Presto si uniranno a noi Takuma, Senri e Rima, inoltre sono già in contatto con Kaien Cross e Tohga Yagari che si sono uniti alla nostra causa-.

-sarà bene che ci mettiamo in marcia, non può essere andata tanto lontano- disse Hanabusa ad Akatsuki che annuì.

Li guardai andare via…avevo riposto tutte le mie speranze in loro. Sapevo che sarebbero riusciti a proteggerla, anche a costo della loro esistenza.

Mi alzai e mi voltai verso la finestra. Il cielo era scuro, un fiocco di neve scese. Il suo bianco candido risplendeva in quel cielo scuro.

  
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