Rieccomi! Il
primo capitolo diciamo che serviva giusto da introduzione alla storia.
da questo però le cose iniziano a muoversi ^^ spero vi
piaccia! Ciau ciau
Capitolo
2 – Tornare a sperare
Yuuki
Dopo giorni di cammino, arrivai
finalmente in una cittadina.
Un po’ invidiavo la vita che aveva la gente che mi
circondava. Ora capivo
perché anni fa mia madre rinchiuse la mia vera natura
vampiresca. Mi fece un
dono bellissimo. Anche se la mia vita da umana era durata pochi anni,
erano
bastati a farmi conoscere la felicità. Ma ora non era il
momento di
abbandonarmi a dolci ricordi ormai lontani. Avevo un compito da
svolgere.
Pochi uomini conoscevano
l’esistenza dei vampiri, quella
minoranza faceva parte di cacciatori di vampiri, e chi non ne faceva
parte era
diffidente e impaurita dalla mia razza.
Nella cittadina rilevai diversi
vampiri. La classe che più
la popolava era il livello C. Di livello E per fortuna non ne rilevai
nessuno.
Però un’aura attirò la mia attenzione.
Non riuscivo a percepirla bene. Dava
l’impressione di essere un livello C, ma anche un livello
D…il livello D che
poteva scendere al livello E.
Non potevo permettere che succedeva
una cosa del genere.
Cominciai a camminare verso la presenza.
Mentre camminavo per strada incontrai
due vampiri di livello
C. Questi si inchinarono dinnanzi al mio cospetto guadagnandosi delle
occhiate
estraniate dei passanti umani. Entrambi i vampiri indossavano vestiti
di lusso.
Probabilmente erano esponenti importanti in quella cittadina. Non
odoravano di
sangue umano, quindi dedussi che si dissetavano con le pillole.
Sorrisi ai due. Erano senza dubbio
due vampiri che si
meritavano il mio rispetto. Del resto desideravo che tutta la mia
specie fosse
come a loro.
Uno dei due alzò di poco
il volto –sarebbe un onore poterla
ospitare nella nostra umile dimora-.
-vi ringrazio per la vostra
ospitalità, magari vi farò
visita più tardi. Mi piacerebbe parlare anche con gli altri
compagni presenti
in questa città-.
-sarà fatto- disse
l’altro.
-vi ringrazio- risposi sorridente.
-se ha bisogno di noi non esiti a
chiamarci- con questo i
due si congedarono, andando a richiamare i loro compagni vampiri.
Continuai a percorrere il percorso
che mi portava al livello
D. Arrivai dinanzi a una casa mal ridotta. Un bambino piangeva seduto
sui
gradini vicino alla porta. Era umano, ma la presenza del vampiro
proveniva
dall’interno della casa.
-che succede piccolo?- gli chiesi
inginocchiandomi davanti a
lui.
Il bambino si asciugò le
lacrime e mi guardò con uno sguardo
disperato –la mia mamma non mi vuole più!- disse
buttandosi tra le mie braccia
riprendendo a piangere.
-sta calmo, vedrai che
risolverò tutto io. Però ora dimmi
cosa è successo- gli dissi rassicurandolo.
Il bambino iniziò a
parlare appena i singhiozzi del pianto
iniziarono a placarsi. –m…mia madre fa
così…da quando è tornata dalla casa di
un signore…diceva che doveva cucinare per delle persone
importanti nella città
vicina…ma da quando è
tornata…è sempre arrabbiata…e non
vuole che torno a
casa-.
Compresi la situazione. La madre del
piccolo non voleva che
tornasse a casa perché temeva di fargli del
male…una volta perso il lume della
ragione. C’era un’unica cosa che potevo fare.
-lascia fare tutto a me
d’accordo?- gli dissi rassicurante.
Il bambino mi guardò
speranzoso –signora lei può davvero
convincerla a volermi bene?-.
Gli accarezzai la testa e gli sorrisi
–non ti preoccupare,
lei ti vuole e vorrà sempre bene. La tua mamma è
solo un po’ malata e io ho la
medicina per guarirla-.
Mi alzai, il bambino voleva seguirmi
all’interno della casa.
–aspetta, tra poco sarà tua madre a portati
dentro-. Lui annuì e si risedette
sugli scalini.
Entrai nella casa. I mobili erano
logori e vetri rotti
ricoprivano il pavimento. Mi trovai dinnanzi ad una porta chiusa. In
quella
stanza sentivo la presenza della donna vampiro. Provai ad aprirla, ma
la porta
era chiusa a chiave. Non volevo procurare danni, ne fare rumori forti
che
avrebbero agitato il bambino all’esterno
dell’edificio, così parlai in modo
pacato alla donna.
-apra la porta. Io posso aiutarla-.
Uno schiocco di serratura mi diede il
via e aprii la porta lentamente.
La stanza all’interno era distrutta, la donna era conciata in
un modo
disastroso. Si inchinò ai miei piedi. Io mi abbassai al suo
livello e vidi il
suo volto contrariato.
Poggiai una mano sulla sua spalla.
-il tuo piccolo ha ancora bisogno di
te- le dissi
dolcemente.
Le scesero delle lacrime e mi rispose
disperata –io…io non
voglio…fargli del male!-.
-tranquilla. So come ti senti, e per
questo voglio aiutarti.
La soluzione che ti sto per proporre non durerà per sempre,
solo se avrai una
forte volontà potrai continuare a vivere felicemente con tuo
figlio-.
-come posso fare? Farei qualunque
cosa!- era nel panico.
Io le sorrisi cercando di
rassicurarla –la tua volontà è
forte come l’amore che provi verso il tuo bambino. Non cadrai
mai al livello E-
la donna mi guardava speranzosa.
Io alzai la testa e spostai i capelli
dal collo –bevi il mio
sangue-.
-ma questo mi sazierà per
poco…- disse la donna ignara.
-ti sbagli. Questo servirà
a non farti cadere al livello E.
quando avrai fame ci saranno delle pillole a sostituire il sangue. Non
ti
preoccupare ti presenterò i nostri compagni in questa
città-.
La donna non esitò e si
aggrappò alle nuove speranze che le
avevo appena donato. Timidamente mi morse il collo, e iniziò
a gustare il
sapore del mio sangue.
Poco dopo si allontanò e
rimase seduta per terra. Il suo
volto iniziò a rilassarsi, tornando ad essere il volto
somigliante a quello
degli umani.
Io mi alzai, portandomi una mano al
collo per coprire la
ferita che si stava già rimarginando.
-non saprei…come
ringraziarla- mi disse la donna alzandosi
gentilmente.
-non è necessario. Ora si
sistemi, suo figlio l’aspetta
fuori- le dissi sorridente.
-gli ho detto delle cose orribili-
disse tristemente.
-ho già risolto tutto-.
-una setta?- chiesi quasi colto alla
sprovvista.
-sì, sembra che questa
gente raccolga le persone per farne
dei sacrifici…di sangue- mi raccontò il guardiano
della città nel quale ero
appena arrivato.
Avevo ben compreso la situazione.
Quella non era una setta,
ma un gruppo di vampiri, probabilmente di livelli bassi. A
capeggiarli…doveva
esserci sicuramente un livello A, ovvero un purosangue. Ne percepivo la
presenza. La cosa che mi stupiva era che un
purosangue si comportasse in modo così
sconsiderato. Kaname Kuran stava radunando tutti i vampiri di livello
alto per
il consiglio, ma c’erano ancora quelli che si opponevano a
una pacifica
coesistenza.
-saprebbe darmi qualche altro
indizio?- chiesi all’uomo che
annuì.
-i corpi delle vittime li troviamo
spesso nel campo di grano
non poco lontano dalla chiesa cittadina-.
-la ringrazio. Dica ai suoi uomini di
sospendere le
ricerche, me ne occuperò io della setta- risposi sicuro. Mi
girai per
incamminarmi verso l’odore di morte.
-come ha detto che si chiama?- mi
chiese il guardiano.
Senza girarmi gli risposi
–Zero Kiryuu-.
Mi fermai dinanzi alla chiesa. Gli
umani entravano
tranquillamente, c’erano volti che esprimevano disperazione.
Probabilmente le
vittime erano loro cari.
Entrai nella chiesa. Non ero mai
stato religioso, non mai
avuto tempo per esserlo ne tanto meno di pensare a un Dio.
Anche se quel luogo non mi
trasmetteva niente, sapevo che
andava rispettato. Notai una persona vestita in modo diverso dagli
altri.
Portava un crocifisso al collo. Probabilmente era il prete della chiesa.
-mi scusi- dissi a bassa voce.
Lui si girò benevolo
–benvenuto nella casa del nostro
signore, come posso aiutarti?-.
-sto indagando sulla
setta…-.
-non è il posto
più adatto per parlarne-.
Il prete mi portò nel suo
studio…era troppo luminoso per i
miei gusti.
-ho saputo che i cadaveri sono stati
trovati nel campo
vicino a questa chiesa- gli dissi mettendomi in un angolo della stanza
dove vi
era ombra.
Il prete non mi fece domande sul mio
strano comportamento
–morte per dissanguamento…diversi segni di morsi
sui corpi- mi disse
tristemente l’uomo.
-ha per caso notato strani
comportamenti da parte della sua
gente?- chiesi arrivando subito al dunque. Mi serviva anche solo una
singola
persona che avesse a che fare con il gruppo di vampiri.
-ultimamente, per via di questi
omicidi, la gente è tutta
molto agitata. I credenti aumentano e vengono a pregare per le vittime-
rispose
l’uomo senza darmi indizi rilevanti.
-la ringrazio- uscii dalla stanza e
mi ritrovai nella grande
sala delle messe. Come aveva detto il prete c’erano molte
persone sulle panche
a pregare.
Li fissai attentamente, soffermandomi
su ogni singolo volto
sofferente. Anche io sarei stato così…quando
l’avrei uccisa? L’idea di
ucciderla…mi fece rabbrividire. Era come se avessi detto
qualcosa di proibito
in quel luogo, anzi no, in tutto il mondo.
Il mio sguardo si posò su
una faccia sofferente…diversa
dalle altre. Mi avvicinai e mi sedetti affianco. L’anziano
non fece caso a me.
Sapevo che era proibito ascoltare le preghiere altrui, era come
invadere la vita
privata della persona in questione.
-…oh, ti prego
signore…fallo tornare da me…-.
Un suo conoscente era una vittima?
-…riportalo
da…fallo tornare come prima…-.
Cosa?! Cosa aveva appena detto?!
Iniziai a osservarlo
stupito. Che conoscesse qualcuno che si comportava in modo strano?
Vidi lo sguardo
dell’anziano voltarsi verso di me. Era
spaventato.
-t…tu! Il tuo
sguardo…- disse fissandomi.
-la prego mi dica cosa la tormenta-
gli chiesi pacato.
L’anziano mi
portò a casa sua. Era una casa di campagna poco
curata.
-il mio sguardo sarebbe uguale a
quello di suo nipote?-
chiesi all’anziano. La casa era piuttosto buia, quindi mi ero
tolto il
cappuccio scuro con il quel giravo di solito.
-sì…però
prima era diverso…ora torna raramente a casa, e
quando torna ha sempre…lo sguardo come al
tuo…però più rabbioso- era seriamente
preoccupato.
-sa per caso dove passa le sue
giornate in questi ultimi
tempi?- gli chiesi inespressivo.
-purtroppo no-.
-da quando ha notato il suo
cambiamento?- dannazione mi
serviva almeno un indizio!
-due settimane fa…era
andato ad una manifestazione della
cittadina…era stata organizzata da un nobile del luogo-
disse l’anziano con
tono basso.
Un nobile?! Che fosse il purosangue
che aveva causato tutto
ciò?!
-la prego mi dica dove abita questo
nobile!-
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